146 L'ITALIA FORESTALE E MONTANA
campo a confronto,
organizzato in collaborazione con la Federazione Ita- liana Parchi e Riserve Naturali;-il 17 e 18 marzo, a l'Istituto di Patologia degli alberi forestali del C.N.R.,
iI Corso eu lle problematiche del cipresso, nell'ambito del
quale fu presentato un Manuale tecnico multilingue sul cipresso;
- il 25 marzo la lettura
Il deperimento dei querceti italiani: considerazioni su un fenomeno in evoluzione
del Prof. ALESSANDRORAGAZZI,
docente di Patologia vegetale dell'università di Firenze;- il 16 aprile la lettura
Ipotesi e evidenze sperimentali sulla risposta di alberi e foreste all'aumento della COI atmosferica,
dell'Accademico Pro£. GIU-SEPPE SCARASCIA MUGNOZZA, docente di Selvicoltura speciale dell'uni- versità della Tuscia;
- il 3 1 maggio e 1 giugno, organizzato dall'Istituto per la Ricerca sul Legno del C.N.R.,
I'Eurowood Technical Wòrkshop
dal titoloIndustrial end uses of fast-growing species;
- il
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settembre la Giornata di StudioAspetti sanitari e gestione del patri- monio forestale,
organizzata in collaborazione con la Società Italiana di Patologia Vegetale.Inoltre l'Accademia ha concesso numerosi patrocini, fra i quali cito quello al
I1
Congresso della SISEF dal titoloApplicazioni e prospettive per la ricerca forestale italiana,
tenutosi a Bologna dal 20 al 22 ottobre 1999 e quello alCorso introduttivo di botanica,
organizzato dall'Associazione di Micologia e Natura Abruzzese a Teramo, nei mesi di ottobre e novembre.I1
10 febbraio di quest'anno è stato tenuto un seminario dal titoloRinaturalizzazione dei sistemi forestali: strumenti e tecniche.
Nel corso del seminario sono stati presentati i primi contributi elaborati da un gruppo di ricercatori nell'ambito di un progetto cofinanziato dal MURST, allo scopo di mettere a punto metodologie, criteri e indicatori quali strumenti tecnici di rinaturalizzazione dei sistemi forestali.Per quanto riguarda l'attività editoriale, nel 1999 è stato pubblicato il volume
Nuove frontiere nella gestione forestale
a cura diORAZIO
CIANCIO.La nostra rivista bimestrale
CItalia Forestale e Montana
è uscita regolar- mente.Attualmente è in corso di stampa il 48" volume degli
Annali
che con- tiene la lettura prima accennata del Prof. ALESSANDRORAGAZZI
e varie memorie che vi elenco:- A.
PASQUALE
MARZILIANO, LAURA M.R.RINALDI,
ANGELO SANTORO -RELAZIONE DEL PRESIDENTE 147
Da sinistra a destra: il Prof. Antonio Moroni, il Prof. Fiorenzo Mancini, l'Ing. Fausto MartineUi e il Prof. Ervedo Giordano (foto Angelo Faiazza).
Sull'epoca di taglio nei cedui di leccio: risultati sperimentali a cinque anni dalla ceduazione;
- WURO
AGNOLETTI, MARCO PACI
- Ecologia del paesaggio della fattoria di Gargonza (Val di Chiana) dal 1823 ad oggz';- GIACOMO GRASSI - Indagini sull'acclimatazione alla luce dell'apparato fogliare di Picea abies Karst. e Abies alba Miller;
-
ANGELO
NESTI - Gli alberi utili. Lo sfruttamento dei boschi nella pubblici- stica toscana fr6' Settecento e Ottocento;-PASQUALE A. MARZILIANO
- Sul dimensionamento del campione per la stima dello sviluppo dell'area basimetrica in piantagioni da legno a densità costante;-ANNA BARBATI,
GIOVANNI CWO,PIERMARIA
CORONA,ROBERTO DEL FAVERO, MAURIZIO DISSEGNA,
CESARELASEN, MARCO MARCHETTI
- Deue- loping biodiuersity assessment on a stand forest type management leuel in North-Eastern Italy;-
MARINO NEGRI,
RÉMYMARCHALL
- Parametri per la sfogliatura del legno:il caso del faggio;
-
ANDREA LEONARDI
- Una nuova ricerca capace d i valorimreil
rapporto tra uomo e bosco.Inoltre è previsto un supplemento a questo
48"
volume, che conterrà148 L'ITALIA FORESTALE E MONTANA
le relazioni tenute in lingua italiana al convegno
Storia e risorse forestali,
organizzato dal Dott. MAURO AGN resso questa Accademia dal 18 a1 23 maggio 1998È altresì in C curato dal Prof.
ALESSANDRO
RAGAZZI
e dalla Dott.ssaIRENE
DELLAVALLE dal titoloDecline of oak species in Italy: problems andperspectives,
che uscirà tra qualche giorno.Sono proseguiti nel corso del 1999 e proseguono a tutt'oggi i seguenti studi:
-
Modelli sull'arboricoltura da legno sostenibile nelle regioni dell'ltalia meri- dionale;
questo progetto fa parte del Programma operativo multire- gionale - Misura 2Innovazioni tecnologiche e trasferimento dei risultati della ricerca
e ci è stato affidato, insieme ad altri Istituti di ricerca, daIl'I- stituto Nazionale di Economia Agraria;-Studio di un progetto di legge quadro forestale;
la convenzione è stata sti- pulata con la Direzione Generale delle Risorse Forestali, Montane e Idri- che del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali;-Piano di gestione per la rinaturalizzazione dei rimboschimenti di Monte Morello,
per conto della Provincia di Firenze;-
Progetto di ricerca per lo studio e il miglioramento dei boschi di querce della Provincia di Firenze,
per conto della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze;-
Convenzione di consulenza per la verfica e la validità dei piani di assesta- mento già esistenti o in via di attuazione,
per conto del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano;Sono state invece concluse le convenzioni:
-
Dinamiche evolutive della foresta e analisi della biodiversità;
questa era stata stipulata con la Direzione Regionale Foreste ed Economia Monta- na della Regione Veneto.I
risultati sono esposti in un volume pubbli- cato dalla Regione del Veneto e curato dal Prof. DELFAVERO,
dal tito- loBiodiversità e indicatori nei tipi forestali del Veneto;
il volume è stato presentato a Venezia, nella Scuola Grande di S. Giovanni Evangelistail
3 marzo u.s.;-
Dzj5esa e rinnovamento del paesaggio agrario nelle colline-toscane nel
quadro dell'agricoltura sostenibile: il caso del Chianti classico,
che fu sviluppato per conto del G.A.L. Eurochianti; attualmente sono in corso di stampa gli atti del Convegno tenutosi a Volpaia nell'ambitoRELAZIONE DEL PRESIDENTE 149
In primo piano, da sinistra a destra: il Prof. Orazio Ciancio e il Prof. Antonio Moroni (foto Angelo Faiazza).
del progetto stesso. Gli atti verranno pubblicati dall'Accademia La Colombaria;
- e infine la Realizzazione di una carta tipologica forestale sperimentale, per conto della Regione Abruzzo.
Inoltre, fra
il
1999 e il 2000 sono partiti ulteriori progetti di ricerca:- un primo progetto viene svolto nell'ambito del quarto programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico dell'unione Europea e porta il titolo Scale dependent monitoring of non-timber forest resources based on indicators assessed in various scales; questo studio verrà integrato dal pro- getto attualmente in corso di formalizzazione dal titolo Development of methods and tools for monitoring forest diversity as a contribution to sustai- nable forest management in Europe;
- u n altro fa parte del Programma operativo multiregionale prima citato e si intitola Nuove metodologie per la gestione sostenibile dei sistemi forestali complessi nell'ltalia meridionale; di questo progetto l'Accade- mia è, nella persona del Prof. Ciancio, il coordinatore generale; ad esso hanno aderito 13 Istituti di ricerca e cinque regioni dell'Italia meridio- nale;
- inoltre è stata stipulata una convenzione fra l'Accademia e il Servizio
150 L'ITALIA FORESTALE E MONTANA
Conservazione della Natura del Ministero dell'hbiente che fa parte del progetto
Ver@ca della Rete Natura
2000in Italia: modelli di gestione
pre- sentato dal Ministero dell'hbiente alla Commissione Europea, la quale ha concessoil
cofinanziamento.Per quanto riguarda la biblioteca è proseguita l'opera di acquisizione e di catalogazione.
È ancora in atto il progetto di
Condiuisione telematica della biblioteca dell'rlccademia Italiana di Scienze Forestalz';
che ci è stato affidato dall'A- zienda Foreste Demaniali della Regione Sarda.È in corso di progettazione la pagina WEB dell'Accademia da parte del Prof. AGOSTINO
FERRARA
dalla quale si potrà anche accedere al catalogo della biblioteca.Un affettuoso ricordo ai nostri soci scomparsi nell'anno decorso:
- fra gli onorari stranieri il Dott.
RAYMOND
VINEY;-fra gli onorari italiani il Prof. Sen. AMINTORE FANFANI, ultimo dei soci fondatori;
- fra gli ordinari
il
Prof. MASSIMO VELATTA;- fra i corrispondenti il Dott.
PASQUALE PALMA,
il Prof.ITALO GASPERI
CAMPANI, il Prof. FRANCESCO D'AMATO,il
Dott. GIANCARLO CALABRI.Ecco ora i nuovi soci che sono stati proposti dal Consiglio Accademico nella seduta del 23 marzo u.s. e poi confermati dall'approvazione dell'As- semblea dei soci ordinari a scrutinio segreto.
ACCADEMICI STRANIERI
Corrispondenti
- Dott. Gabriel CATALAN BACHILLER - Direttore del CIFOR-INIA, Madrid;
- Ing. Dott. RUDOLF
HEINRICH
- Dirigente FAO;- Dott. Gregorio MONTERO GONZALEZ - Dipartimento di Selvicoltura CIFOR-INIA, Madrid.
ACCADEMICI ITALIANI
Ordinari
- Prof. Pier Virgilio
AREUGONI
- Università degli Studidi
Firenze;RELAZIONE DEL PRESIDENTE 15 1
- Prof. Marco BORGHETTI - Università degli Studi della Basrlicata;
- Dott. Giuseppe DI CROCE - Direttore Generale del Corpo Forestale dello Stato;
- Prof. Bruno
GIAU
L Università degli Studi di Torino;- Prof. Susanna NOCENTINI - Università degli Studi di Firenze;
- Prof. Donato ROMANO - Università degli Studi di Firenze.
Corrispondenti
- Dott. Cesare CARAMALLI - Coordinatore Regionale del C.F.S. per la Toscana;
- Dott. Eterno LANDI - Operatore forestale;
- Dott. Silvano LANDI - Dirigente del Corpo Forestale dello Stato;
- Prof. Marco
MARCHETTI
- Università degli Studi di Palermo;- Ing. Fausto
MARTINELLI
- Vice-Direttore Generale del Corpo Forestale dello Stato;- Prof. Gianfranco MINOTTA - Università degli Studi di Torino;
- Prof. Alessandro
RAGAZZI
- Università degli Studi di Firenze;- Prof. Riccardo VALENTINI - Università degli Studi della Tuscia.
Si è svolto in Accademia un incontro molto cordiale tra il nuovo Diret- tore Generale Dr.
GIUSEPPE
DI CROCE e alcuni suoi collaboratori ed un gruppo di Accademici per concordare l'operadi
difesa e miglioramento del patrimonio forestale della nostra Italia. Naturalmente è identico il fine che si vuole raggiungere pur essendo le due Istituzioni ben diverse e pienamen- te indipendenti.Come ultima notizia il 9 luglio scorso l'Accademia ha ricevuto la visita di un gruppo di studiosi cinesi della
Chinese Academy of Forestry.
Desidero ancora una volta esprimere pubblicamente al personale del- l'Accademia la più sincera ed affettuosa gratitudine, del Segretario Genera- le, del Consiglio Accademico e mia per l'opera generosamente svolta e per l'attaccamento alla Istituzione.
Ed ora la consueta brevissima riflessione che il Presidente ha sempre presentato agli intervenuti, tradizione che i miei dlustri e cari predecessori avevano istituito e che ho proseguito.
Devo constatare con molto piacere che negli ultimi tempi ci sono stati vari concorsi per cui abbiamo in Italia una notevole schiera di neo-docenti universitari. Non altrettanto è avvenuto negli Istituti sperimentali del Mini-
152 L'ITALIA FORESTALE E MONTANA
stero delle Politiche Agricole e Forestali, nel Consiglio delle Ricerche, in altri Enti. Purtroppo c'è questa discrepanza. Credo che sia mio dovere come vecchio studioso di rivolgermi a questi nuovi docenti universitari per incitarli ad aver forte una virtù, la perseveranza. Parlo di perseveranza per- ché credo che i progetti dell'uomo, le intraprese dell'uomo abbiano biso- gno in quasi tutti i casi di notevole perseveranza, ma lo hanno ancor più, credo che Antonio tu sia d'accordo, se ci si occupa di problemi della biolo- gia, ed ancor più fondamentale se si entra nel fascinoso mondo della fore- sta. Perché i progetti di un anno, di due anni nel campo forestale hanno, a mio parere, poca ala, modestissimo spessore. Viceversa se si ha questa per- severanza e si lascia trascorrere qualche lustro, qualche decennio, il proget- to diventa sempre più fascinoso, più ricco di risultati, dalla vigoria degli alberi alla fertilità del suolo, dalla comparsa di nuove specie, al ritorno di altre assenti magari da qualche tempo, a una nuova attività macro e micro- biologica.
E
chiaro che oggi ci sono delle possibilità per avere dei progetti inter- nazionali ed è facilissimo, parlare, colloquiare con colleghi che stanno in contrade assai lontane, cosa che a noi, 20-30-40 anni fa, era molto più diffi- cile ed era assai raro avere dei progetti internazionali.Per ottenere dei buoni risultati però ci vuole costanza e risolutezza.
Sono andato a vedere in qualche dizionario e costanza e risolutezza sono considerati sinonimi di perseveranza. Ecco perché disponendo di tali virtù i giovani dovranno non abbattersi alle prime difficoltà. Ci saranno delle incomprensioni, ci saranno dei primi risultati magari non brillanti come si sperava e delle discontinuità nell'operare, ci saranno terribili, frequentissi- me purtroppo nel nostro Paese, discontinuità nel finanziamento della ricer- ca.
I
giovani non si dovranno abbattere, non ci si abbatte noi, è vero Anto- nio, che abbiamo qualche capello bianco, pochi perché gli altri sono già caduti. Spero che i giovani avranno molto maggior vigore e molta maggiore energia di noi.E
che non intendo abbattermi ve lo dimostro con un piccolo esempio.Nell'ultimo numero dell'anno decorso dell'Italia Forestale e Montana che così egregiamente conduce Orazio Ciancio, ho pubblicato una lettera in cui richiamavo un problema a mio avviso assai importante, quello dello squili- brio esistente fra il popolamento vegetale e il popolamento animale.
Ci sono in vaste contrade degli eccessi di popolazione animale. Danni vistosi al popolamento forestale, danni talora gravi e ferite non facilmente rimarginabili. Nelle colture agrarie succede lo stesso, basta vedere le migliaia di storni di fronte la Stazione Termini a Roma. Se quelli capitano in ottobre-novembre in un uliveto, credo che l'agricoltore possa fare a meno di andare a raccogliere il suo prodotto.
RELAZIONE DEL PRESIDENTE 153
Ebbene speravo di avere qualche riscontro, e fino a due-tre giorni fa, né un dissenso né un assenso. Poi ho avuto due risposte che mi hanno fatto molto piacere. In primo luogo una lettera molto circostanziata, molto detta- gliata, dell'assessore all'agricoltura della Regione Emilia-Romagna Guido Tampieri, il quale mi ha spiegato che cosa la sua amministrazione fa preva- lentemente nelle aree coltivate ma anche nelle zone forestali per contenere questo eccesso di popolazione animale. L'altra è una lettera di un caro con- socio, di un vecchio amico studioso di pedologia, Vice-Direttore dell'Istitu- to delle piante da legno e l'ambiente di Torino, Roberto Salandin, che mi ha comunicato che anche in Piemonte c'è larghissima diffusione della cornac- chia grigia, che fa un sacco di danni, che si mangia tanti piccoli uccellini che potrebbero essere utili.
Questi sono i due unici documenti che ho ricevuto. Però mi pare che il problema sia di particolare peso e quindi senza abbattermi continuerò ad insistere su questo aspetto.
Ecco, questo è quello che vi volevo dire.
A
questa piccola rifiessione ne aggiungo un'altra: un invito non solo ai giovani ma anche ai meno giova- ni, a diffondere largamente la conoscenza della foresta. Abbiamo ripreso stamani in S. Tritina una vecchia tradizione, la celebrazionedi
una Messa.Il
reverendissimo Abate Generale dell'ordine Vallombrosano che ci ha ono- rato con la celebrazione di questa Eucarestia ha insistito su un punto: «La gente sulla foresta discorre a vanvera». Ha ripetuto due volte questo «a vanvera» e secondo me ha profondamente ragione. Spetta a tutti noi di far sì che la gente conosca piano piano che cosa è lo splendido patrimonio forestale italiano, dalle Alpi all'Italia meridionale, dalle isole d'Italia cen- trale. Un patrimonio magnifico, in continua evoluzione, crescente, sempre più bello che dovremo seguitare a &fendere.
Grazie signori
Prima di dare la parola al Prof. Moroni, che ci onora con la sua prolu- sione, pregherei l'Ing. Fausto Martinelli, Vice-Direttore Generale del Corpo Forestale dello Stato di portare il suo saluto.