Ringraziamenti
Il primo, e più sentito, ringraziamento va ai miei relatori, il Prof. Ing. M. Sassu e l'Ing. M.
Andreini, che hanno seguito l'evoluzione dello studio e offerto i loro consigli e la loro esperienza per ottenere il massimo da questo lavoro, all'Ing. A. Pugi, dirigente dell'ufficio tecnico dell'AOUP, e ai suoi collaboratori per la loro disponibilità. Inoltre, non posso non ringraziare alcuni professori che ho incontrato durante il percorso universitario, fra i quali il Prof. Ing. A Mariano, l'Ing. G. Nardini e l'Arch. M. Martino.
Un grazie è doveroso anche alle “bimbe” della palestra, che mi hanno supportato ma soprattutto sopportato fisicamente durante questo ultimo periodo; alla mia ex-coinquilina Lucia; a Isabella, la ragazza dalle energie infinite; ai miei amici storici; ai miei compagni di università: a chi ha iniziato con me - Elena, Lorenzo ed Elisa – a chi si è aggiunto durante il percorso – Azzurra, Valentina Mauro, Patrizia, Cristina – e a chi è arrivato verso la fine, con cui ho condiviso giornate intere in dipartimento.
Ringrazio quindi i miei genitori, cui dedico questo lavoro, per avermi dato la possibilità di continuare gli studi e per avermi finora sostenuto con affetto e dedizione.
Un ringraziamento particolare va infine alla persona che ho incontrato anni fa e che è ancora accanto a me. Grazie. Grazie di esserci stato nei momenti felici come negli attimi di sconforto.
Grazie, soprattutto, di avermi compreso e di aver saputo accettare, senza fuggire, anche i periodi più elettrici e complessi, da cui, insieme a lui, sono sempre riuscita a risorgere.
Vorrei quindi ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato e sostenuto affinché questo lavoro si concretizzasse e che non posso nominare uno ad uno in questa sede: anche a tutti loro va la mia gratitudine più profonda.