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L’UOMO DI NEANDERTHAL E LE GLACIAZIONI
In Europa, nell’ultimo milione di anni ci sono stati quattro periodi glaciali, durante i quali le lingue di ghiaccio arrivavano fino al mare.
Questi periodi erano separati da periodi con clima più mite e la vegetazione più abbondante.
Circa 300.000 anni fa la Terra fu interessata da una glaciazione molto estesa, gran parte dell’Europa e dell’Asia diventarono enormi distese di ghiaccio e neve.
Le foreste si trasformarono in praterie aride e fredde.
Alcuni animali si adattarono a questo cambiamento: lo strato di grasso che li ricopriva aumentò e il pelo divenne più fitto. Branchi di mammut, bisonti, rinoceronti lanosi e renne popolarono tutta l’Europa spostandosi da un luogo all’altro in cerca di cibo.
In queste condizioni climatiche, circa 200.000 anni fa comparve l’Uomo di Neanderthal.
A causa del freddo la vegetazione era scarsa, c’erano grandi foreste di pini e abeti, ma la raccolta di erbe e frutti era limitata.
Per poter sopravvivere al Neanderthal non restava altro da fare che seguire la migrazione degli animali che cacciava, per procurarsi un po’ di cibo.
L’Uomo di Neanderthal era quindi nomade. Durante gli spostamenti si riparava all’interno di caverne dove manteneva il fuoco acceso giorno e notte: aveva imparato ad accenderlo strofinando un bastoncino su un tronco secco, oppure facendo scaturire scintille battendo due pietre dette pietre focaie. La caverna li proteggeva dalle bufere di neve e dagli animali feroci, ma non era il rifugio più usato.
Erano più frequenti gli accampamenti all’aperto posti lungo le rive di laghi e fiumi. Gli accampamenti erano formati da capanne costruite con legno, zanne di mammut e pelli di animali.
Per proteggersi dal freddo realizzava abiti e calzature utilizzando pelli e pellicce.
Per fare i vestiti prima pulivano la pelle dell’animale, poi la lasciavano asciugare al fuoco. Quando era pronta facevano dei fori lungo i bordi, poi univano i vari pezzi di pelle con dei tendini che facevano passare nei fori come se fosse del filo da cucito. Infine li rendevano impermeabili passandoci sopra del grasso di mammut.