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Acclimatazione di Argania spinosa (Sapotaceae) nell'Orto botanico di Palermo

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Quad. Bot. Amb. Appl., 16 (2005): 83-86.

Acclimatazione di Argania spinosa (Sapotaceae) nell'Orto botanico di Palermo

F. M.

RAIMONDO, V. SPADARO &

M.

SPECIALE

Dipartimento di Scienze Botaniche dell'Università degli Studi di Palermo, via Archirafi 28 -90123 Palermo

ABSTRACT. -Acclimati::ation of Argania spinosa (Sapotaceae) in the Botanica/ Garden of Palermo. - Preliminary observa- tions on Argania spinosa (Sapotaceae), cultivated in open air in the Botanica! Garden of Palermo are given. This species, endemie to sub-desert habitats of Morocco, after being cultivated some years, appears quite adapted under the conditions of the Sicilian littoral and has a regular growth with continuous vegetative activity ali over the year. Blooming and subsequent ripening were observed when the plants were six years old and, since than, regularly in the following two years. The main botanica! features ofthis species, as well a the economie and ecological interest in the native area are remarked. Furthermore, information is given on the properties of the Argan oil extracted from the seeds and locally demanded for food, medicine and cosmetics. As a concequence of the positive results of the cultivation and the subsequent ripening in the Botanica! Garden of Palermo the species can be considered acclimatized in the coastal belt and in the thermo-xerophilous inland of Sicily.

Key words: Argania spinosa, Morocco, acclimatization, Botanica! Garden of Palermo (NW-Sicily).

PREMESSA

Argania spinosa (L.) Skeels è il rappresentante più set- tentrionale della famiglia Sapotaceae Juss. Tale famiglia è esclusivamente tropicale e comprende I 07 generi e circa I 000 specie. Si tratta di alberi e arbusti generalmente con foglie semplici, alterne, e con piccoli fiori ermafroditi.

L'argania, per i frutti ricchi di olio nonché per il foglia- me appetito al bestiame, rappresenta una vera risorsa eco- nomica di apprezzabile interesse almeno per l'area di indi- genato che occupa la parte meridionale del Marocco tra Safi e Goulinime (Fig. I) e costituisce la terza risorsa forestale di detto Paese insistendo su una superficie di circa 800.000 ettari.

Argania spinosa è un albero ad uso multiplo. La ric- chezza principale resta soprattutto il suo frutto, una classi- ca drupa la cui mandorla permette di ottenere l'olio, che costituisce un complemento lipidico per le popolazioni locali. Quest'olio possiede delle proprietà dietetiche molto interessanti. Le sue qualità ne fanno un prodotto molto ricercato, nettamente più costoso dell'olio d'oliva in ragio- ne anche della sua limitata disponibilità (YAGHMUR & al., 2001).

ella farmacopea tradizionale, l'olio di argania è indica- to per le sue proprietà afrodisiache; esso permette di con- trastare l'invecchiamento fisiologico della pelle ed è anche prescritto nel trattamento dell'acne giovanile e della vari- cella. Le sue foglie sono utilizzate per le proprietà antin- fiammatorie possedute (ORI 1 & al., 2004).

Da qualche tempo, l'olio di argania figura nella compo- sizione di creme utilizzate in cosmetica. Ciò è dovuto alle ricordate proprietà farmacologiche messe in luce dall'etno-

farmacobotanica e confermate dalla sperimentazione (CHARROUF & GUILLAUME, 1999)

Le foglie di argania, inoltre, costituiscono un vero pasco- lo sospeso per i cammelli e le capre (Foto l, 2). Queste ulti- me salgono fino ai rami più alti per brucare le foglie che hanno un considerevole valore foraggero (NUOAIM & al.

1991 ). La polpa dei frutti rappresenta allo stesso tempo una sorgente di nutrimento per gli animali. Infine, la materia residua dell'estrazione dell'olio è utilizzata come comple- mento energetico per l'ingrassamento dei bovini (Cf-IARROUF & GUILLAUME, 2002).

L'argania è una pianta conosciuta anticamente in Marocco, descritta nel 1219 dal medico egiziano lbn El Beitar nella sua opera Traité des simples, tradotta dal medico francese L. Leclerc, opera in cui viene anche illustrato il modo artigianale di· ottenere l'olio. Alcune fonti riportano

Fig. I - Localizzazione in Marocco delle principali località entro cui ricade l'area d'indigenato di Argania spinosa.

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Argonio spirToso

Fig. 2 -Argania spinosa. I fiori sono riuniti in glomeruli all'ascel- la delle foglie; A I: sezione longitudinale di un frutto (da 0ZENDA, 1958).

che i Fenici hanno conosciuto la pianta e ne hanno usato l'o- lio.

Prove di acclimatazione della specie in altre regioni risal- gono al XVII secolo in Olanda, XVIII in Germania, dician- novesimo nel XIX della Francia e all'inizio del XX in America (California del Sud e lllinois). Recentemente sono state effettuate anche in Tunisia, Libia e Israele.

L'esperienza di Palermo, oggetto di questa nota, come si vedrà, sembra costituire un caso destinato ad avere un posi- tivo sviluppo.

NOTIZIE BOTANICHE ED ECOLOGICHE

L'argania è un albero robusto che può superare i I O m di altezza. li suo aspetto (Foto 3) ricorda quello dell'olivo. li tronco è nodoso con co1ieccia rugosa, spesso formato da

Foto I - Le foglie costituiscono un vero e proprio pascolo sospeso per i dromedari.

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parecchi fusti intrecciati. La ramificazione inizia a circa un metro dal suolo. Le branche hanno rami molto distesi, spi- nosi all'estremità. Le foglie sono alterne, coriacee, lanceo- late (Fig. 2), verde intenso nella pagina superiore, verde più chiaro in quella inferiore. I fiori, pentameri ed ermafroditi con ovario supero, hanno corolla gamopetala di colore gial- lo verdastro e sono riuniti in glomeruli all'ascella delle foglie (Fig. 2). La florazione ha luogo nel mese di maggio.

I frutti sono delle drupe ovoidi, verde striato di rosso, delle dimensioni di una grossa oliva (Foto 7). Il mesocarpo con- tiene un succo lattiginoso che si condensa a contatto dell'a- ria. L'endocarpo, legnoso, generalmente contiene una sola mandorla oblunga con albume oleaginoso. Il frutto impiega un anno per la maturazione che nel luogo d'origine avviene in luglio-agosto e talora si protrae fino a settembre-ottobre (Foto 4).

L'argania è un albero endemico del Marocco ad affinità tropicale. Esso costituisce un relitto del Terziario e sottoli- nea delle relazioni evidenti tra le isole Canarie e la costa meridionale del Marocco. L'area geografica d'indigenato è compresa tra il 29° e il 32° grado di latitudine Nord. Essa copre una stretta zona del litorale atlantico a partire da Essaouira (Fig. I). L'arganieto occupa tutto il piano semia- rido del litorale, il piano arido del Souss e infine la bordura sahariana che rappresenta l'estremo limite dell'arganieto.

La presenza di colonie di argania in distretti dove non sareb- be possibile prevederla documenta un più esteso, antico, areale (OzE DA, 1958).

L'argania è un albero particolarmente adattato alle rigo- rose condizioni del suo habitat.

L'ideale per la specie è una precipitazione di 500 mm per anno; ciononostante, 120 mm di pioggia costituiscono il minimo necessario per il suo sviluppo.

Una delle caratteristiche ecologiche di Argania spinosa risiede nella sua adattabilità a tutti i tipi di suolo. La si ritro- va su suoli argil.losi, calcarei, ecc; rifugge i suoli sabbiosi.

Essa si insedia a partire dal livello del mare e, nelle monta- gne, fino a un 'altit·udine di 700-1.500 metri in rapporto ai all'esposizione dei versanti (NOUAIM & al., 1991).

Foto 2 - Non è raro incontrare alberi letteralmente ricoperti da un intero gregge di capre.

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Foto 3 -Annoso esemplare nel suo habitat naturale nei pres i di Marrakech.

CARATTERISTICHE E USI TRADIZIO ALI DELL'OLIO

Occorrono 50 chili di drupe per ottenere mezzo litro di olio.

li suo colore è dorato intenso, il sapore è netto, di nocciola, con

uno spiccato aroma di tostato. In Marocco è molto ricercato.

Se ne aggiungono poche gocce, al tern1ine della cottura, nel cuscus, nelle taijne di carne o pesce e nelle crudités. Ma si consuma anche da solo, sul pane. Per lo più, l'olio di argania si produce ancora in casa per l'uso familiare oppure è desti- nato a un ristretto mercato locale. Conosciuto in tutto il Marocco, si consuma prevalentemente nel Sud Ovest -dove l'olivo è raro -ed è profondamente legato alla cultura e all'e- conomia berbere. L'olio estratto dalle drupe, unito alle man- dorle e al miele, è un ingrediente dell'amlou be/di, la crema tradizionale che ancora oggi si offre ai visitatori, assieme al pane e al tè alla menta, come segno di benvenuto. Nelle cam- pagne è usanza dare ai neonati, come primo alimento, poche gocce di questo olio. Con l'olio di argania si idrata la pelle, si ungono i capelli, si curano le cicatrici ed altro. L'estrazione dell'olio avviene dopo l'essiccazione al sole per almeno, 4 o 5 mesi, dei frutti ed è occupazione che coinvolge principalmen- te le donne ed i ragazzi (CHARROUF & GUILLAUME, 2002).

0 ERVAZIO I ELL'0RTO BOTA ICO DI PALERMO

Due piante sono state introdotte dal 1998 e coltivate all'esterno inizialmente in vaso; una è stata ottenuta da seme e l'altra è stata raccolta in natura e trapiantata. Dopo la prima fioritura e fruttificazione di una delle due piante , le stesse sono state poste in piena terra nel settembre 2004 (Foto 6), in un piccolo settore dell'Orto dedicato alle piante del Marocco. Hanno qui mostrato un accrescimento regola- re e vigoroso, mantenendo le foglie tutto l'anno, contraria- mente a quello che avviene in natura. Ciò dimostra che il carattere di pianta decidua, in Argania spinosa, dipende dalle condizioni climatiche e che la pianta, in un clima più fresco e piovoso, recupera una sua possibile natura di specie sempreverde tipica di climi tropicali meno aridi.

A Palermo, le piante hanno una sollecita ripresa vegetati- va con le piogge autunnali e il processo è attivo anche durante l'inverno, periodo in cui si registrano temperature minime assolute talora fino a 3-0 °C.

Foto 4 -Dettaglio delle rigide ramificazioni terminali in frutto.

Foto 5 - Caratteristico paesaggio improntato da Argania spinosa nei pressi di Essaouira.

Alla fioritura, intervenuta per la prima volta nel 2003, al sesto anno di età della pianta, è seguita la fruttificazione.

Detti processi si sono ripetuti con regolarità nei due anni suc- cessivi di osservazione. La fruttificazione inizia in autunno e si completa in estate. Non si sono manifestate fitopatologie significative dalla loro messa a dimora in piena terra.

CO SIDERAZIONI CONCLUSIVE

Argania spinosa esiste solo nell'area subdesertica del Marocco, tra Safi a Nord e Goulinime a Sud, in una zona caldissima d'estate. Essa svolge un ruolo ambientale ed eco- nomico rilevante nell'area d'indigenato.

La formazione vegetale dalla stessa improntata, costitui- ta da circa 20 milioni di alberi, è stata dichiarata dall'UNESCO, nel 1998, "Riserva della Biosfera". Gli albe- ri conferiscono al paesaggio un aspetto molto espressivo (Foto 5), anche se lo stesso può apparire desolante quando essi perdono le foglie.

el paese d'origine la specie, grazie alla sua rusticità, è stata utilizzata per impianti attuati dal governo locale per contrastare il progressivo e pericoloso avanzamento del 85

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Foto 6 -Uno degli esemplari che ha fruttificato in vaso nel 2003, oggi in piena terra all'Orto botanico di Palermo.

deserto. egli ultimi venti anni, più di un terzo del!' arga- nieto è sparito e la relativa densità media è stata ridotta a

I 00 -30 alberi per ettaro. Considerate la rusticità della spe- cie e le sue potenziali utilizzazioni, Argania spinosa si con- figura come pianta del futuro, ideale per le zone aride anche di altre regioni come la Sicilia meridionale e il suo interno termo-xerofilo, dove potrebbe essere impiegata per limitare alcuni dissesti ambientali e nello stesso tempo offrire pro- duzioni e pascolo alternativi.

Le osservazioni condotte nell'0110 botanico di Palermo permettono di considerare l'argania come specie legnosa di facile adattabilità al clima siciliano; esse, quindi, rendono ottimistiche le po ibilità d'impiego estensivo della specie.

BIBLIOGRAFIA

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Foto 7 -Orto botanico di Palermo. Particolare del frutto in fase di maturazione.

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RINGRAZlAME TI - Osservazioni effettuate nell'ambito di ricerche condotte con il contributo del!' Assessorato Agricoltura e Foreste della Regione Siciliana (L. R. 25/93).

RIASSUNTO - Vengono presentate le prime osservazioni condotte su Argania spinosa, sapotacea endemica del Marocco introdotta nell'Orto botanico di Palermo. La specie, espressione dell'elemento sub- sahariano, coltivata in piena terra da alcuni anni, nel nuovo ambiente dimostra notevole capacità di adat- tamento e una crescita regolare, con attività vegeta- tiva continua durante tutto l'anno. La fioritura, inter- venuta al sesto anno di età della pianta, è stata segui- ta da fruttificazione. Detti processi i ono ripetuti con regolarità nei due anni successivi di osservazio- ne. Gli autori richiamano i principali caratteri bota- nici della specie e la sua ecologia; ne evidenziano altresì l'interesse e il ruolo ambientale ed economi- co svolto nel paese d'indigenato. Vengono fornite, inoltre, notizie sui caratteri e sul! 'uso di uno dei principali prodotti della pianta: l'olio di argania, estratto dai semi e ricercato localmente per usi ali- mentari, medicinali e cosmetici. In base all'esito positivo della coltivazione e fruttificazione nell'Orto botanico di Palermo, la specie può consi- derarsi acclimatata nella fascia costiera ettentrio- nale della Sicilia e consegunetemente del uo inter- no collinare termo-xerofilo.

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