Analisi
Nel corso della seduta di ieri, 24 settembre, della Commissione Affari Sociali della Camera, si è proceduto all’esame dello “Schema di relazione all’Assemblea
sull’individuazione delle priorità nell’utilizzo del Recovery Fund”. La Commissione dovrà raccogliere contenuti utili per poi produrre un documento di indirizzo che possa dare indicazioni al Governo prima della presentazione del Recovery Plan.
A seguito dell’illustrazione dello Schema di relazione da parte del Relatore On. Nicola Provenza (M5S), in Commissione sono successivamente emersi contributi e osservazioni da parte dei Deputati. Di seguito i temi di interesse trattati:
• Professioni sanitarie: l’utilizzo delle risorse del Recovery Fund in ambito sanitario non deve trascurare la necessità di sviluppare la collaborazione tra le diverse figure professionali, evitando conflittualità tra le diverse competenze;
• Assistenza domiciliare: è stato sottolineato che, con riferimento al potenziamento della rete sanitaria su tutto il territorio, dovrà essere incrementato il ricorso all’assistenza domiciliare, soprattutto nei casi di persone anziane e di donne neo-madri, effettuando preventivamente una stima precisa dei costi necessari;
• Telemedicina: nell’ambito delle misure dedicate alla digitalizzazione, merita un approfondimento la possibilità di implementare strumenti di telemedicina e di diagnostica sanitaria a distanza, purché venga specificato per quali prestazioni possano essere adottati, monitorandone l’utilizzo;
• Screening oncologici e registro tumori: l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha reso evidente la necessità di rafforzare il tema della prevenzione e la corretta applicazione di protocolli in tal senso.
In particolare, anche attraverso la promozione di strumenti innovativi, si reputa fondamentale:
o rafforzare l’utilizzo di screening oncologici;
o rivedere il Piano nazionale dei tumori in previsione di futuri sviluppi di nuove forme epidemiche;
o monitorare la piena implementazione del Registro dei tumori;
• Disabilità: una delle priorità deve essere quella di migliorare la qualità di vita delle persone affette da disabilità. Avanzata la proposta di modificare il regime di welfare previsto passando da uno di tipo “risarcitorio” a uno “generativo”, con l’obiettivo di ridurre l’insorgenza di disuguaglianze;
• FSN e medicina regionale: in relazione al tema della ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale, è stata espressa contrarietà rispetto alla proposta avanzata di utilizzare il criterio dell’indice di deprivazione, propendendo invece per misure che riequilibrino i livelli di offerta sanitaria tra le varie regioni.