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Ieri, martedì 29 settembre, le Commissioni Salute di Camera e Senato hanno proseguito l’esame dello schema di relazione sull’individuazione delle priorità nell’utilizzo del

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Analisi

Ieri, martedì 29 settembre, le Commissioni Salute di Camera e Senato hanno proseguito l’esame dello schema di relazione sull’individuazione delle priorità nell’utilizzo del

Recovery Fund. Le Commissioni, infatti, sono state coinvolte dalle rispettive Commissioni Bilancio nell’ambito del lavoro del Parlamento che si concluderà con l’approvazione di un atto di indirizzo al Governo – nelle prossime settimane di ottobre – sulle priorità di utilizzo del Recovery Fund e l’elaborazione delle linee principali del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) da presentare alla Commissione Europea per gennaio 2021.

Camera dei Deputati

La Commissione XII Affari Sociali ha approvato il documento contenente i rilievi sullo schema di relazione. I rilievi deliberati dalla Commissione saranno ora trasmessi alla Commissione Bilancio. Con il documento, la Commissione invita a integrare lo schema di relazione sui seguenti punti di interesse relativi alle missioni Salute (n. 6) ed Equità sociale (n. 5) del PNRR:

Personale sanitario: la richiesta è quella di un adeguamento degli ordinamenti didattici formativi, prioritariamente per i corsi di laurea in Medicina e chirurgia e in Scienze infermieristiche, e rivedere la logica dell’aggiornamento professionale;

Sanità digitale: si chiede di potenziare gli investimenti, sviluppando FSE e telemedicina, investendo altresì nella formazione e l’aggiornamento degli operatori sanitari;

Riorganizzazione assistenza territoriale: attraverso la promozione della medicina territoriale costituita da équipe multidisciplinari e il rafforzamento delle relazioni tra professionisti, strutture e servizi;

Modello dell’offerta assistenziale: prevedendone una riorganizzazione basata sui concetti di prevenzione primaria, promozione della salute e prevenzione secondaria (screening), anche assicurando risorse adeguate all’attuazione del PNP;

Inclusione sociale: attraverso un maggior sostegno alla domiciliarità dei pazienti cronici, fragili e non autosufficienti, e la promozione dell’invecchiamento attivo. Tra i punti, vi è anche la richiesta di una maggiore omogeneità del diritto alla salute;

Investimenti: si chiede l’adeguamento delle condizioni strutturali degli ospedali, con un punto in particolare dedicato al rinnovo della strumentazione diagnostica e sanitaria, a livello sia ospedaliero sia territoriale;

LEA: con l’adeguamento alle nuove emergenze sanitarie e l’adozione del nuovo nomenclatore tariffario;

Cronicità: si chiede di garantire e rafforzare la tutela della salute dei pazienti con malattie croniche non trasmissibili anche durante le emergenze sanitarie;

Ricerca: tra i punti, si solleva la necessità di rafforzare la ricerca, anche sulle terapie avanzate, con uno specifico piano strategico di investimenti e la valorizzazione delle eccellenze presenti sul territorio, con particolare attenzione alle malattie rare e oncologiche.

Malattie rare: sulle malattie rare, in particolare, si chiede di prevedere tra i finanziamenti alla ricerca una sezione relativa al potenziamento dei dipartimenti italiani afferenti alla «Rete europea di ricerca nell’ambito delle malattie rare»;

Disabilità: tra i finanziamenti della ricerca è richiesto un focus sulle protesi e delle attrezzature robotiche che possono svolgere o agevolare l’assistenza alle persone malate o con disabilità. Si richiede inoltre di ridurre le diseguaglianze connesse alle condizioni di disabilità, la piena attuazione della convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, investire sulle carenze strutturali e qualitative del sistema di accoglienza per le persone con disabilità;

Caregiver: è richiesto il riconoscimento del ruolo del caregiver familiare nel contesto di un più ampio investimento per la ridefinizione dei carichi di cura e di lavoro dei componenti del nucleo familiare, e per servizi e prestazioni che ne agevolino la formazione e ne migliorino la qualità della vita quotidiana;

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Antibiotico resistenza: la richiesta è di rafforzare la rete di sorveglianza per un sistema sanitario nazionale ed europeo più resiliente soprattutto rispetto alla problematica legata all’antibiotico- resistenza;

Salute mentale: uno dei punti è dedicato alla necessità di potenziare e implementare, all’interno di un progetto di rete nazionale, i posti letto di neuropsichiatria infantile e il relativo PDTA e investire nella formazione degli insegnanti di sostegno e degli educatori in tema di salute mentale e

neuropsichiatria infantile;

BES: la richiesta è di prevedere il monitoraggio degli indicatori di benessere equo e sostenibile;

Senato

La Commissione Igiene e Sanità ha proseguito l’esame dello schema di relazione per procedere alla definizione dei rilievi nelle prossime sedute. La Presidente della

Commissione, Sen. Annamaria Parente (PD), ha sottolineato in particolare l’importanza dello sviluppo della sanità di prossimità, chiedendo altresì investimenti nella

digitalizzazione dell’assistenza medica ai cittadini, promuovendo la diffusione del fascicolo sanitario elettronico e della telemedicina, con uno specifico investimento dedicato alla cronicità e alle cure a domicilio. Nell’ambito della ricerca, la Presidente ha evidenziato che un contributo importante sarà offerto anche dal sostegno alla ricerca medica,

immunologica e farmaceutica, introducendo tecnologie digitali anche nel settore dell’assistenza medica e dei servizi di prevenzione.

Si segnalano inoltre gli interventi di interesse nel corso della discussione generale:

Sen. Maria Rizzotti (FI): la Senatrice ha chiesto di integrare l’atto in esame con disposizioni in materia di:

o ammodernamento della strumentazione diagnostica e sanitaria;

o revisione del Piano nazionale dei tumori;

o risorse per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e delle patologie legate ai disturbi alimentari;

o formazione dei medici e investimenti in nuove risorse umane;

o maggiore sostegno alla domiciliarità delle cure, attraverso il supporto della telemedicina e dei MMG;

o creazione di reti di comunità, attraverso investimenti in capitale tecnologico e umano, connettività, capitale relazionale, e riorganizzazione dei processi sanitari;

o efficientamento della ricerca scientifica, con maggiore attenzione al trasferimento tecnologico dei nuovi saperi;

o formulazione di progettualità volte all’ammodernamento dell’infrastruttura sanitaria e alla diagnosi precoce per le demenze e la malattia di Alzheimer.

Sen. Paola Binetti (FI): la Senatrice ha evidenziato come “tra le priorità assolute da affrontare” ci sia il Piano nazionale delle malattie rare, sul quale ha ricordato l’impegno del Viceministro della Salute Sileri. Ha inoltre rilevato l’importanza della formazione degli operatori sanitari affinché possa esserci un reale potenziamento della medicina territoriale;

Sen. Laura Stabile (FI): ha invece evidenziato il rischio che il potenziamento della medicina di prossimità possa causare una diminuzione dei posti letto ospedalieri senza una contestuale implementazione del sistema delle case della salute o di altri istituti similari;

Sen. Gaspare Marinello (M5S): anche il Sen. Marinello ha chiesto di concentrarsi sul

potenziamento della medicina territoriale, richiamando inoltre l’attenzione su alcuni pericoli sanitari connessi all’immigrazione, tra cui la diffusione di patologie sessualmente trasmissibilii.

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