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(1)

articolo 119

• La Costituzione prevede l’istituzione di un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione, per i territori con minore

capacità fiscale per abitante.

• Il riferimento alla capacità fiscale per abitante indica la volontà del legislatore di finalizzare l’azione perequativa x livellare la capacità fiscale e non i bisogni.

(2)

articolo 119

• Si prevede poi che lo Stato destini risorse aggiuntive per scopi di tipo solidaristico economico-sociale riguardante l’esercizio dei diritti della persona;

• per le funzioni che garantiscono i diritti di cittadinanza lo Stato è competente e ne garantisce Livelli Essenziali.

• Infine, l’articolo 119 stabilisce che i tributi propri, le

compartecipazioni e i trasferimenti devono finanziare integralmente le funzioni pubbliche attribuite alle Regioni.

(3)

La L. 42/2009 di delega al governo per l’attuazione del FF

• La legge delega introduce modalità di finanziamento dei livelli inferiori di governo.

• Il principio è: differenziare le modalità di finanziamento rispetto al livello di governo (ossia distinguendo Regioni, Province e Comuni), e in relazione alle diverse funzioni di spesa di ciascuno di questi.

• Anche i criteri di perequazione sono distinti a seconda del livello di governo e delle funzioni da questo svolte.

(4)

finanziamento delle Regioni

• il finanziamento delle Regioni è disciplinato dal D.lgvo 56 del 2000, che attribuisce alle Regioni il gettito dei seguenti tributi:

• l’imposta regionale sulle attività produttive, IRAP;

• la compartecipazione all’IVA;

• l’addizionale regionale all’IRPEF

• la tassa regionale per il diritto allo studio universitario;

• la compartecipazione all’accisa sulla benzina;

• la tassa automobilistica regionale;

• la tassa speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi.

(5)

Il finanziamento deiComuni

• I Comuni si finanziano con:

• la IUC (IMU + TASI e TARI)

• l’addizionale comunale all’IRPEF

• l’imposta comunale sulla pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni;

• la tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (la Tosap);

…e imposta di soggiorno

(6)

Irap

– presupposto: esercizio abituale di attività diretta alla produzione o scambio di beni e prestazione di servizi

– soggetti passivi: imprenditori individuali, società, Enti comm.li e non, esercenti arti e professioni, amm.ni pubbliche, enti e soc. non residenti ( x VA prodotto su territorio nazionale)

B I: VA netto prodotto nel territorio regionale come:

♦ differenza tra valore della produz. e costo materie prime e beni intermedi o

♦ ∑ delle remunerazioni dei fattori produttivi (allora Irap colpisce: profitti, interessi passivi, salari e stipendi)

♦ ma ≠ x particolari attività o tipi di contabilità

(7)

• Per le Soc di K (e, x opzione, soggetti in contabilità ordinaria):

BI del tributo è calcolata direttamente dalle poste di bilancio (in coerenza con i principi contabili adottati dalle imprese, senza le rettifiche fiscali)

• Imprese in Cont. Ordinaria:

Valore produzione (ricavi, variazioni rimanenze, ecc) meno

una serie di Costi di produzione (acquisto materie prime, sussidiarie e di consumo, merci servizi, costi di ammortamento e canoni di

locazione anche finanziaria..).

NON deducibili: *Interessi passivi, *costi personale (al netto contributi x assic. infortuni).

(8)

– Territorialità dell’imposta (base molto ampia ≈ PIL)

– Aliquota: 3,9%; dapprima 1,9 % x agricoltura; 8,5 % su retribuzioni lorde x P.A, enti pubblici residenti o non x esercizio attività non

commerciali.

– No deducibile: da Ires e Irpef (x eliminare interferenze) – …ma

modifiche…successive (ammessa deduzione 10% Irap da BI Irpef e Ires)..e altre modifiche su deduzione costo L x assunti LD a tempo determinato…..

Agevolazioni:

– a) deduzione pensata a favore piccole imprese con importi decrescenti a seconda Y;

– b) 2 insiemi alternativi di deduzioni finalizzate ad agevolare impiego lavoratori dipendenti a tempo indeterminato

(9)

- Accertamento da Amm.ne centrale, anche Regioni Ordin.

– attribuzione a Regioni:

♦ dove è realizzata la produzione

se in + regioni  si ripartisce in base a “ammontare retribuzioni” del personale operante in ciascuna

banche  ripartizione su base “depositi raccolti”

assicurazioni  su base “premi raccolti”

– Istituita con L. Statale ma con L. Regionale da 1/1/2010 modifiche (ma non possono modificare la BI)

– Versamento dell’imposta (come altre dirette)

(10)

– Natura tributo: imposta nuova

tassa Y nella fase antecedente la sua formazione… in capo a chi esercita attività di produzione.

imposta diretta o indiretta ?

presupposto dell’imposta e principi distributivi:

a) esercizio attività produttiva (≈ Y e patrimonio) come indicatore di capacità contributiva anche se di tipo impersonale (“reale”)

 deriva dalla capacità di combinare i fattori produttivi (distinta da quella “personale” dei singoli percettori di Y)

b) si configura come controprestazione della fruizione dei servizi pubblici (locali) e costi causati alla collettività dalle attività produttive (all’interno del “principio del beneficio”)

 IRAP è tributo diretto (in altri paesi già presente da tempo)

(11)

• Finalità generali:

• Semplificare e razionalizzare il sistema di Tax delle imprese (assorbe:

Ilor, Iciap, Imp. su patrimonio netto delle imprese, contributi sanitari)

• Modificare finanziamento spesa sanitaria

• ↑ grado autonomia regioni

• Contribuire a rendere il sistema fiscale neutrale rispetto alle scelte di I delle imprese e ↓ il C del lavoro

…..( anche se su questo necessità di ‘puntualizzazioni’….es.: su cuneo fiscale nel caso di finanziamento con debito…cosa che non si verifica con finanziamento con K proprio ed infatti Irap era stata introdotta

congiuntamente con un’altra forma impositiva (DIT) che riduceva l’onere fiscale x le imprese che si finanziavano con capitale proprio…!!!)

(12)

• critiche:

• Non risponde al criterio del beneficio imp. Reale; Regioni offrono servizi alle persone (assistenza sanitaria) e non c’è corrispondenza tra chi paga e chi riceve il servizio…

• Si tassano le imprese che non votano x offrire servizi ai cittadini che votano

• È soggetta a fenomeni di concorrenza fiscale:

BI mobile e tentativi di ↓ aliquota (…ma fattori influenzanti

localizzazione e traslazione sono molteplici e margini di manovra aliquote limitati)

• È soggetta a fenomeni di esportazione fiscale:

con traslazione sui p dei prodotti, si scaricano ↑ oneri fiscali su residenti di altre regioni

• Ha sostituito entrate non solo regionali, modificando in parte la distribuzione dei finanziamenti tra i ≠ livelli di governo

(13)

IUC: IMU, TASI e TARI

• Equilibrio tra:

 Prelievo di tipo patrimoniale giustificato dal principio capacità contributiva

 Prelievo/corrispettivo dei beni e servizi pubblici offerti dai Comuni

giustificato dal principio del beneficio

- Centrale il riferimento a immobili e terreni: doppia finalità..ma difficile in 1 solo prelievo..e con soggetti ..≠

- Asimmetria di trattamento nel sistema fiscale tra proprietari di casa ed affittuari…a fronte dello stesso bene

- Natura patrimoniale di Imposta Unica Comunale (presupposto:

possesso immobili): 3 prelievi  IMU, TASI ( tassa, servizi indivisibili) TARI (tariffa, rifiuti)

(14)

IMU

– IMU: imposizione patrimoniale a favore EE LL (sostituisce ICI e Irpef e relative addizionali relative ai Y fondiari di immobili non locati e Y dominicali)

– Tax realizza un qualche collegamento tra benefici apportati dai servizi locali, riflessi nel valore degli immobili, e costi per i

fruitori degli stessi.

– Presupposto: possesso fabbricati, aree fabbricabili, terreni agricoli(compresi quelli strumentali)

– Soggetti passivi: proprietari o titolari di diritti reali (uso, usufrutto, abitazione)

– B I: Valore degli Immobili = Rendite catastali (rivalutate del 5%)

x 160 se Unità Immobiliari;

 Y dominicale (rivalutato del 25% x 130)

Valore di mercato al 1/1 di ogni anno se Aree fabbricabili;

(15)

– Aliquota: (4 e ) 7,6 x mille; può essere < e > per decisione dei Comuni.

– Riduzione Aliq base anche x immobili non produttivi di Y – Indeducibilità: da Irpef e Ires

– Parte degli importi Imu allo Stato

– Problematicità: BI calcolata su valori catastali rivalutati = x tutti…

mentre valori effettivi molto ≠ e ≠ x tipologia e ubicazione degli immobili  revisione catasto e unità di misura (mq.)

(16)

TASI

• Finanzia servizi indivisibili principio del beneficio

• Possesso immobile indicatore del beneficio

• Presupposto: possesso o detenzione di fabbricati (tutti)

• Soggetto passivo: possessore o detentore a qualsiasi titolo

• BI: come Imu

• Aliquote base: 1 x mille, ma introdotti limiti max

• Onere ripartito tra possessore (70-90%) ed occupante(30-10%), copre nei fatti mancanza gettito e copertura costi x abolizione Imu su 1.a abitazione

• Possibili riduzioni di imposta x tener c/ capacità contributiva famiglia con riferimento ad Isee (..ma così violazione al principio del

beneficio)

(17)

TARI

• Copre costo di I ed esercizio del servizio di gestione dei rifiuti

• Presupposto: possesso o detenzione locali o aree suscettibili di produrre rifiuti

• Soggetto passivo: possessore o detentore

• BI della tassa: superficie immobili, ma anche possibile numerosità nucleo familiare oltre a misurazioni puntuali delle Q di rifiuti

conferiti (e quindi vera e propria tariffa…!)

• Articolazione aliquote: definite dal Comune x garantire intera copertura dei costi di I e di esercizio del servizio (..quindi non proprio 1 tassa…)

(18)

Addiz. Irpef

– Addizionali :

 misura definita dal centro a Regioni, Comuni

Addiz Regionale con aliq + elevata rispetto a quella 1,23% (del 2012) x compensare trasferimenti soppressi a EE LL

Regioni da 2014 ridisegnano “progressività”: facoltà di

modificare Aliq base (escluso da ↑ il primo scaglione Irpef, ma poi ↑ differenziati di aliq x altri), introdurre detrazioni x carichi familiari , ecc..

Comuni: gettito Add Irpef che possono manovrare tra 0 e 0,8%,

(19)

Comuni: possibilità analoghe (anche con definizione di soglia esente)

problemi di “redistribuzione” xchè Regioni e Comuni articolano prelievo con proprie strutture di progressività; articolazione

prelievo complessivo sui Y poco trasparente  (ma…interferenza e comnistione con obiettivi di redistribuzione….)

tutte le attività (dich., liquidazione, accertamento e riscossione) da norme Irpef e di responsabilità centrale.

Altri tributi comunali:

- Imposte di scopo: gettito destinato a finanziare opere pubbliche….

- Imposta di soggiorno: a carico di chi alloggia nelle strutture

ricettive situate nel territorio del Comune (..comunque imposta di scopo…)

(20)

Il Patto di Stabilità Interno

• Insieme di norme adottate dal Parlamento con l’obiettivo di coinvolgere Comuni, Province e Regioni nel raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica che l’Italia ha assunto

aderendo al PSC (1997).

• Il vincolo europeo è sull’indebitamento netto delle Pubbliche Amministrazioni, che è risultato delle decisioni di spesa e di entrata non solo delle Amministrazioni centrali, ma anche di quelle locali e regionali.

(21)

Il Patto di Stabilità Interno

• La finalità generale alla base del PSI è sempre stata quella di incentivare gli Enti periferici a comportamenti di spesa e di entrata coerenti con i vincoli assunti dal Governo italiano in sede europea.

• …ma cambia di anno in anno la definizione dell’obiettivo programmatico:

 è stato a volte un saldo e altre volte un tetto alla crescita della spesa;

 sono mutati gli aggregati di bilancio (cassa e competenza) su cui è definito l’obiettivo e le voci da considerare nella

definizione del saldo o della spesa;

 sono variati gli Enti e i comparti coinvolti e, infine,

 anche il meccanismo premiante e sanzionatorio.

(22)

Tali modifiche sono andate nella direzione di eliminare progressivamente dal saldo alcune voci, sia in E sia in U.

Tendenza invertita dalla Legge Finanziaria per il 2007, che ha

ripristinato un vincolo su un saldo definito in maniera molto simile a quello che l’UE controlla per il conto consolidato dell’Amm.ne Pubblica.

(23)

• L. 1/2012 ha elevato a rango di norma costituzionale il PSI (i livelli inferiori di governo vengono resi corresponsabili degli equilibri di bilancio al pari dell’amministrazione centrale

essendo il vincolo europeo del PSC l’indebitamento netto delle AP).

• Il finanziamento in disavanzo è ammesso solo x far fronte a spese di I.

• Nel 2012 viene altresì introdotto il criterio di

‘regionalizzazione’ del PSI,

x il quale si richiede al complesso degli EE LL di ciascuna Regione di non essere in disavanzo.

• E’ fatto divieto ai livelli superiori di governo di intervenire a sostegno di Regioni o Comuni che abbiano registrati deficit eccessivi o che si siano indebitati a punto tale da non poter

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• Ed infatti il quadro normativo è completato dal ‘Trattato sul coordinamento e sulla governance dell’Unione economica e

monetaria’, il Fiscal Compact, le cui disposizioni sono state recepite nella carta costituzionale (obbligo x lo Stato di rispettare

«l’equilibrio tra entrate e spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e della fasi favorevoli del ciclo economico»).

• NB: Concetto di equilibrio ≠ da quello di pareggio di bilancio  volontà di conservare un margine di flessibilità nella gestione di bilancio (pareggio ha natura statica costituito dalla parità

contabile tra Entrate e Spese; equilibrio  concetto dinamico..non detto che E=Spese)

• Si riferisce a tutte le Amm.ni Pubbliche

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• A garanzia dell’equilibrio di bilancio (art 81)

definizione dei casi di ricorso all’indebitamento (effetti del ciclo economico, autorizzazione delle Camere a maggioranza assoluta dei componenti…) clausola di salvaguardia

• Segue norma su disposizioni per la riduzione del debito

• Regole sul saldo completate da disposizioni relative alla spesa.. (tasso programmato della crescita della G delle pubbliche Amm.ni…che al

«netto» delle poste indicate dalla normativa europea (es., G x interessi e con fondi europei..) non può superare il tasso stabilito in sede

europea…)

• Parlamento obbligo di controllo dell’andamento della finanza pubblica avvalendosi UPB (ufficio parlamentare di bilancio 

(26)

• Nel Def, alla parte di "Analisi e tendenze della finanza pubblica", devono esser spiegati in dettaglio i risultati e le previsioni dei principali settori di spesa (pubblico impiego, protezione sociale, sanità), incluso il costo del debito, la spesa per interessi e il costo dei derivati.

• Entra, a fianco dei soliti parametri economici, l'indicatore di Benessere Equo e Sostenibile (BES), cioè…utilizzo degli indicatori di benessere nelle politiche pubbliche e l’introduzione del gender auditing

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Le regole fiscali per i governi sub-nazionali

Lungo dibattito circa la scelta delle regole per i governi sub- nazionali

Soluzioni differenziate in relazione agli assetti istituzionali e alla storia

Nuovi sviluppi:

dibattito sulle regole a livello nazionale

- introduzione e rafforzamento delle regole EU

- maggiore decentramento in alcuni paesi (Belgio, Italia, Spagna, etc.)

- la lunga recessione

(28)

Un lungo menu di regole….

• Regole riguardanti indicatori di bilancio:

• - saldo (totale, corrente; annuale, multi-annuale; bilancio preventivo, consuntivo)

• - ricorso al debito (proibito, autorizzazione preventiva, limitato a determinati scopi)

• - debito (limiti al livello/alle garanzie)

• - G (limiti al livello/crescita)

• - E (limiti alle aliquote, alle basi imponibili)

• Regole riguardanti le procedure:

• - trasparenza contabile (auditing indipendente)

• - rendicontazione (standard comuni, etc.)

• - monitoraggio

• - sanzioni (finanziarie, obblighi di correzione, vincoli all’attività)

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• Approccio europeo è più stringente delle usuali regole nazionali o subnazionali:

• Regole definite in termini di parametri numerici predeterminati

• Compliance sia ex-ante sia ex-post

• Margini di flessibilità per fattori eccezionali definiti ex- ante

• Nessuna eccezione per gli investimenti

• Non-compliance determina sanzioni monetarie predeterminate

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