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» P. GIUSEPPE QUIRICO S. I. L OPERA DEL SANTO PADRE BENEDETTO XV DURANTE L A GUERRA. C IV IL T À C A T T O L IC A Via di Ripetta, 246

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» P. GIUSEPPE Q U IRICO S. I.

FATTI E NON PAROLE

L ’ OPERA DEL SAN TO PADRE BENEDETTO X V

DURANTE L A GUERRA

“ C I V IL T À C A T T O L IC A ” Via di Ripetta, 246

1918

(2)

IMPRIMATUR

Fr. A. Lepidi, O. P, S. P. A. Magister

IMPRIMATUR

f Io s. P a l i c a , A rchiep . tit. Philip pen V icesgeren a

Roma - Tip. dell’ Unione Editrice Via Federico Cesi, 45

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AGLI ITALIANI, INTELLIG EN TI E IMPARZIALI PERCH È AL LUME DI FA TTI POSITIVI E DOCUMENTATI

CONOSCANO

L'OPERA DEL SANTO PADRE BENEDETTO XV D U RAN TE LA GUERRA

I. - LE INIZIATIVE DEL PAPA PER LA LIBERAZIONE, LO SCAMBIO, L ’OSPITALIZZAZIONE DEI PRIGIO­

NIERI M ILITARI E CIVILI.

I - Scambio di prigionieri di guerra Inabili ai servizi militari.

B ened etto X V , svolgendo il program m a prefissosi sin dal principio del suo P ontificato, di alleviare il più possibile i dolori p rod otti dalla gu erra, dopo tr a t­

ta tiv e ufficiose del novem bre e dicem bre 1914, propone con telegram m a del 31 dicem bre 1914, ai Sovrani ed ai Capi di governo degli S ta ti in gu erra lo scam bio dei prigionieri inabili ai servizi m ilitari.

Rispondono tu tte afferm ativam en te, lodando l ’in i­

z ia tiv a del Pontefice, le nazioni b ellig eran ti, cioè:

l ’In gh ilterra, la, G erm an ia, l ’A u stria-U n gh eria, la B av ie ra , la Serbia, il B elgio, la R ussia, il M ontenegro, la T u rch ia, la F ra n cia , il G iappo ne.

Poco dopo com inciano attrav erso la S vizzera gli scam bi, continu ati poi d u ran te tu t ta la gu erra, anche in a ltri paesi n eu trali. L e statistich e, n aturalm ente lente, diranno quante m igliaia di fam iglie e di p rigio ­ nieri sono stati così so llevati, grazie a ll’in iz ia tiv a del

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P a p a . D al solo m arzo 1915 al novem bre 1916, 2343 tedeschi ed 8868 fran cesi traversan o la S v iz z e ra e tor- nano alle loro p a trie .

A rch ivio della Segreteria d i Stato, 1914* 244, B . 5, n. 2601, 2474» 3680, 1680. Raccolta di documenti iv i esistente, p a g . 4 **49* C iv iltà Cattolica, c h e p u b ­ b lic a stu d i p o s itiv i d o c u m e n ta ti s u ll’ o p era d el P a p a in fa v o re d i p rig io ­ nieri, 19 18 v o i. I I , p ag . 116 -12 9 .

A pp en d ice d i documenti, d i p rossim a p u b b licazio n e , f a tta d a lla stessa C iv iltà cattolica, d ocu m . 1-19-

2 - Liberazione e scambio dei detenuti civili.

Commosso per i p atim en ti fisici e m orali dei detenuti civili, il P ap a propone, il dì n gennaio 1915. alle u a‘

zioni belligeran ti di rin viare in p a tria: 1° le donne e le ragazze; 20 i gio van i inferiori ai 17 anni; 30 gli adulti sopra i 55 anni; 40 i m edici e chirurghi, i m inistri di cu lto, gli in a b ili ai servizi m ilitari di qualsiasi età.

Aderiscono In gh ilte rra, B av ie ra , G erm ania, B elgio, A ustria-U ngheria, R ussia, T u rch ia. A ccordi già in i­

ziati, ad esem pio tr a A u stria e Serbia, vengono a com ­ pim ento. L a F ra n cia finisce c o ll’intendersi con la G erm ania, la T u rch ia con l ’In g h ilte rra .

P iù di 3000 b elgi ritornano in p atria; in un solo mese 20.000 fran cesi dai te rritò ri o ccu p ati passano a lla F ran cia del sud. Le sta tistich e diranno 111 modo com piuto il m agnifico esito d ella in iz ia tiv a papale.

A rch . Segr. S t. 19 15 , 244. B . 6, n. 2764, 26 77, 2703, 4073, 4=o8, 3746, 4 5 5 4 , 6077, 3921, 4325, 4326, 6350, 6212. 6883. 6359. 6212, 7624, 8923, 8924, 10451. Racc. doc., p a g . 50-93. C iv iltà Cattolica, 19 18 , I I , p ag . 293-308, 398-414.

3 - Ospitatizzazione nella Svizzera ed in altri paesi neutri di feriti e malati.

11 P ap a pensa di sollevare i prigionieri feriti o m alati, ma ancora abili, col farli osp itare nella S v iz ­ zera o in a ltri paesi neutri.

Il i° m aggio 1915 il conte S an tu cci v a a B ern a con incarico speciale del Pontefice; la S v izze ra accetta la nobile proposta, rispondente del resto a sim ili in izia­

tiv e del Consiglio F ederale e del C om itato cen trale internazionale d ella Croce rossa. Succedono lunghe tra tta tiv e ; per agevolarle m onsignor .M archetti Sel- vaggian i dim ora a B ern a m an d ato vi dal Pontefice.

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N el dicem bre 1915 prim o accordo tr a la S vizzera, la F ra n cia , la G erm ania; 25 gennaio 1916 prim i esperi­

m enti di o sp italizzazion e di 100 tu b e rco lo tici francesi e 100 tedeschi. A ltre n azion i poi aderiscon o.

Secondo le sta tistich e del m aggiore F a v re sono nella S vizzera al princip iò del 1918 parecchie m igliaia di o sp italizzati, che godono di tu t ti gli agi m ateriali e m orali. A nche in a ltri paesi n eu trali si è a v u ta l ’ospi- talizzazion e, riu scita nel principio e n ell'ap p licazion e per l ’efficace im pulso del P ap a.

A rch . A ff. Eccl. S t., S t. E c c l., 169, n. 6144, 17238, 17358 . 17 379 , 19560, 5 3 17 7 . Racc. doc., p ag. 9 4 -118 . Osserv. Romano, 5 m arzo 19 18.

4 - Ospitalizzazione nella Svizzera dei prigionieri padri di 4 figli ed in prigionia da 18 mesi.

Q uesta in iz ia tiv a di B en ed etto X V dim ostra tu tta la tenerezza del suo cuore per lo sp irito di fam iglia.

È tr a tta ta specialm ente con la G erm ania e la Francia, e la F ran cia, con v iv a insisten za nel m aggio e nel giugno del 1916. L a G erm ania a cce tta per i prigionieri fran ­ cesi, a p atto che la F ra n cia p erm etta lo stesso per i prigionieri tedeschi. Si interessano anche l ’A ustria e la R u ssia nel lu g lio del 1916.

L e tra tta tiv e van n o in lungo; finalm ente il 5 aprile 1917 i prim i cen to p a d ri di fam iglia francesi arrivano a C ostan za; pochi giorni dopo giungono n ella S vizzera i prim i cento p ad ri di fam ig lia tedeschi. L ’ in izia tiva poi è oggetto di p ra tici accordi n ella recente con ­ venzion e di B ern a del m aggio 1918, che regola gli scam bi, i rim p atri, le osp italizzazio n i.

Raccolta docutn., p ag. 118 -12 3 . A rch . Segr. S t., n. 16.703, 18 .1 2 1 , 18 .2 16 , 18 .2 17.

5 Rimpatrio, senza scambio, dei tubercolotici italiani prigioniert in ftustria.

Corona delle t r a t ta tiv e fa tte dal P ap a per otten ere d a ll’A u stria tale rim p atrio senza scam bio, e così lenire le tristi sofferenze di quegli inferm i, è il com unicato del M inistro degli E ste ri austro-ungarico al N unzio di V ienna Mons V alfrè di Bonzo, sul finire di gennaio r g i8 .

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V i si dice che « apprezzando l ’in iz ia tiv a presa dal San to Padre #, l 'A m m inistrazione m ilitare austro-un­

garica « si è vo lentieri conform ata al desiderio della San ta Sede di vedere rin via ti, senza com penso diretto,- i prigionieri di gu erra ita lia n i affetti da tubercolosi ».

In fa tti, dal gennaio T918, i tren i d all A u stria, si succedono frequenti e riportano i prigionieri italian i tu b erco lo tici a respirare l ’aria b alsam ica d ’Ita lia .

P rigio nieri ita lia n i rim p atriati parlano di un treno che quasi settim an alm en te p a rte da M authausen, recando tu b erco lo tici e altri inferm i, e si chiam a dai p rigion ieri « il tren o d el P ap a ».

A rch . A ff. Eccl. S t., G eriti. 399. n. 55092. A ltr e t r a t t a t iv e sim ili prom osso il S a n to P ad re per la R u ssia, la G erm an ia, l ’ A u s tria e la F ran cia; vedan9i iv i i num eri 34634, 34635, 3 718 3. Osservai. Rom ano, *7 fe b b . 1918; Corrière d 'Ita lia , 13 le b b . 19 18.

♦ ♦ ♦ ♦

II. - LE INIZIATIVE DEL PAPA PER LA CORRISPONDENZA EPISTOLARE DALLE TERRE INVASE.

0 - Corrispondenza con i Franco-Belgi delle regioni invase.

A l term ine del 1915, da persone p riv a te e da asso­

ciazion i, ma specialm ente del C ardinale A rcivescovo di R eim s, e da M ons. M archetti residente a B erna, si levano lam enti e preghiere, perchè la San ta Sede in terven ga in favore di cen tinaia di m igliaia di franco­

belgi, privi di ogni corrispondenza con le fam iglie. Il M inistro di Svezia a B erna, conte E h rensvaert, ritiene che « un pronto e felice risu ltato non p o trà essere o t­

te n u to che dal S an to P adre »•

Il P ap a interessa il Cardinale di C olonia De H a r t­

m ann, presente a R o m a nel dicem bre 1915, perchè s’ in ten da col G overno tedesco, si propongono idee pratiche; si fanno nuove insistenze per iscritto i giorni 8 e 22 dicem bre 1915.

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~ 7

F inalm ente si ha il regolam ento d ato dal G enerale V on F re y ta g il 22 d icem bra 1915, e la risposta dello stesso G enerale al C ardinale De H artm ann il 25 gennaio 1916. L e fam iglie, qu elle alm eno delle regioni francesi invase, possono a ver n otizie, sia pure con una forma sotto p o sta a m olte rigidezze b u ro cratich e.

A rch , A ff. Eccl. S t., S t. E c c l., 222 (19 1), n. 11 7 4 1- A rch . S tgr. S t., J44.

B . s s , n. 117 7 8 , 1 1 7 1 7 . 12735. 12079»

7 - Corrispondenza del profughi serbi con le loro famiglie restate In patria.

Il M inistro G a vrilo vitch , d elegato del Governo serbo presso la S . Sede, scrive al C ardinale Segretario di S ta to , il 9 febbraio 1916, pregando, a nome di m olti profughi serbi, che il V atica n o vo g lia occuparsi di far pervenire loro n otizie delle fam iglie rim aste nella S erbia co n q u istata d al nem ico. Il C ardinale risponde il 2 1 febbraio, che la S . Sede già se ne sta occupando.

In ta n to per a tte s ta to del M inistro G a vrilo vitch ,

« il solo m ezzo, che hanno i Serbi d im oran ti a ll’estero, per far p ervenire le lettere ai loro parenti in Serbia, è la N u nziatu ra di V ien n a, la quale le rice v e d a lla Se­

greteria di S ta to ». 11 P ap a sollecita il N unzio di Vienna - 14 m arzo 1916 - ed il G overno a u stria co , perchè sia ap erta una v ia sta b ile di com unicazione, la quale

« p ro vved a ad uno dei più forti bisogni m orali della fam iglia, fondato -sopra i d iritti d ella stessa n atu ra ».

G razie a ta le in te rve n to del P ap a, la v ia finalm ente si apre e si stabiliscon o le com unicazio ni volu te.

A rch . Stgr. S t., 19 16 , * 44. B , 13 , n. 14 10 1, 14733-

8 - Corrispondenza dei sudd ti dell'Austria rimasti nei territori occupati dall’ Italia.

Il Santo Padre, per m ezzo della S egreteria di Stato , si ocupò di dare n otizie dei sudditi a u stria ci restati nei territo ri d ’Ita lia , perchè fossero trasm esse alle ri­

sp ettive fam iglie dim oran ti n e ll’A u stria . In archivio esistono copie di liste di nomi, con le re la tiv e indica- lio n i, state richieste e in v ia te . T u tta una pietosa cor­

rispondenza perciò si svolse; ricordiam o le lettere del

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cardinale Segretario di S ta to al N unzio di V ienn a del 22 gennaio 1916, del 16 m aggio 1916. del 4 luglio 1916, del i° settem bre 1916, del 5 ap rile 1917; e le lettere del N unzio di V ien n a al Cardinale S egretario di S tato del 9 giugno 1916, 20 lu glio 1916, 5 ap rile 1917.

A rch . A ff. Eccl. S t., S t. E c c l., 166, n. 1 3 1 1 7 , 16627, 18 156 , 18585, 10072. 26065, 29225, 29255.

9 - Notizie degli Italiani delle terre invase.

Q uando il nem ico invase parte d ella regione veneta, si presentarono subito richieste a lla S, Sede dai pro­

fughi e da altri, perchè cercasse n otizie dei loro con­

g iu n ti. L a cosa subì dapprim a delle difficoltà e l ’Os- servatore Romano dichiarò che per a llo ra il V atiean o non p o teva occuparsene.

Il P ap a in ta n to si adopera perchè ogni ostacolo sia sorm ontato, l ’A u stria accede, e com inciano così le notizie degli Italian i delle terre in vase, notizie che un a sezione d e ll’U fficio provvisorio per i prigionieri, sta b ilito in V atica n o , ricerca e com unica ord in ata­

m ente.

D a . com un icazion i a v u te d a l S eg reta rio d e ll’ U fficio p er i p rigio n ieri in V a tican o .

IO - Notizie di militari italiani prigionieri o dispersi in Libia.

Fam iglie italian e ansiose perchè dai loro ca,ri, m ili­

ta ri in T ibia, p rigion ieri o dispersi, n iuna notizia per­

vien e loro, si dirigono con fiducia a l San to Padre, perchè vo glia occuparsene n ella p a te rn a sua b o n tà.

Il P ap a raccom anda al -D elegato apostolico di Co­

stan tinopoli perchè otten ga, dal G overno ottom ano qualche n otizia ed una com unicazione o rd in ata e sta ­ bile tra i prigion ieri e le fam iglie.

N u lla si può o tten ere dal G overno turco; m a il v e ­ scovo di T rip o li si dà ta n to attorno , che riesce a ra ci­

m olare buon num ero di notizie a tte a sollevare desolate fa m ig lie.

Arch. Segr. S t., 244, B . H . 6 1), n. 12540, 14703, 15864.

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9

III. - LE INIZIATIVE DEL PAPA PER IL RIPOSO FESTIVO DEI PRIGIO­

NIERI, PER TREGUE, PER LE TOMBE DEGLI ALLEATI AI DARDANELLI.

Il Riposo domenicale dei prigionieri di guerra.

P er inform azioni p a rtico la ri, aven d o saputo il P o n ­ tefice che in qualche luogo i p rigion ieri di gu erra lavo-’

ravan o anche la dom enica, propone e chiede alle n a ­ zioni b elligeran ti, il 23 agosto 1915, l ’osservanza asso­

lu ta del riposo dom en icale.

In gh ilterra, B elgio, Serbia, A u stria-U n gh eria ad e­

riscono risp ettivam en te, con note del gio rn o 8, 24, 25 settem bre, 28 o tto b re . L a R ussia il 25 o tto b re si dice p ron ta, se quel riposo è assicurato ai p rigio n ieri russi;

la T u rch ia assicura il 18 settem bre che, per corrispon­

dere al desisderio del Pontefice, fisserà la dom enica pel riposo che d a va in altro giorno. L a F ra n cia notifica il 9 o tto b re che la questione è risolu ta nel senso vo lu to . Il M inistro della gu erra in Ita lia , G enerale P . Zupelli, a l p relato che lo in terro g a scrive, il 9 o tto b re 1915, d ’averdisposto che anche i lavo ri in tern i, i soli che a l­

lora si perm ettessero, « sieno rego lati in modo da as­

sicurare ai prigion ieri il riposo festivo assoluto ».

Così tu tti con ven ivan o nella p roposta p o ntificia.

A rch . Segr. S t., 1 9 1 5 , 244. B . 4, n. 8867, 8874, 8875, 8919, 9044, 9859, 99 21, 10 174. 10286, 10449, 10679, 10680, 10704, 10 7 1 1 , 10 733, 10743, 1 0 7 6 1 .1 1 0 2 9 .1 1 0 2 2 , 1 1 1 5 2 . 1130 3, 13833. Raccolta ducum ., p. 12 4 -13 1. Osserv.

Rom ano, 25 o tt. 19 15 .

12 - Tregua del Natale 1914.

Con pensiero o lezzan te di soave d elicate zza cristiana, il P ap a in v ita le P o ten ze b elligeran ti, sul term inare del novem bre 1914, perchè « in om aggio di fede e di p ietà cristian a a N ostro Signor Gesù C risto » vogliano nel giorno di N atale del 1914 sospendere i co m b attim e n ti.

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— I O

Sir E dw ard G rey, per l ’In gh ilte rra, accoglie con favore la proposta; l ’ im p erato re di G erm ania la tro va m olto sim patica e la sua esecuzione d esid erabile. A d e­

risce il B elgio, salvo obbiezioni degli a lle a ti. L a Turchia è favorevole. L a F ra n cia , che non può separare la sua azione dalla R ussia, accen na alle diffico ltà del doppio N atale, catto lico e ortodosso. L a R u ssia si dich iara con traria per ragioni di indole m ilitare . M ancando la necessaria unanim ità, la tregu a non può farsi, ma la prop osta pontificia non perde perciò n u lla della sua bellezza e b o n tà.

A rch . Stgr. S t., 19 1, «44, B . 3, n. 1466. Raccolta io c u m ., p ag. 3J-J4 - Osstrv. Rom ., 12 d ice m b re 19 14 .

13 - Tregue per il seppellimento de! morti nei campi di battaglia-

D a due nazioni tra loro nem iche giunge lo stesso lam ento e la stessa rich iesta al P ap a, n el m aggio e nel luglio del 1015- Se ne fanno eco per la F ra n cia l ’Arci- vescovo di Auch ed un cappellano m ilitare; per la G er­

m ania il V escovo di S p ira.

Il lam ento è che, specialm ente nello scacchiere oc­

cidentale, si agglom erino i cad ave ri insepolti nei cam pi di b a tta g lia . L a rich iesta è che la S . Sede interven ga per ottenere qualche b reve tregu a periodica di armi, per il seppellim ento dei soldati cad u ti per la p a tria.

Si fanno anche proposte p ratich e, ad esem pio che il venerdì, dalle 15 alle 18, si sospenda il fuoco.

Il P ap a si coccupa con affetto d e lla cosa; m a il C ardinal Segretario di S ta to deve scrivere al Nunzio di B iv ie r a , il 20 lu glio 1915, che per v a rie ragioni, specialm ente d ’indole m ilitare, il necessario m utuo consenso non si è ancora potuto o tten ere .

Arch. Stgr. S t., 19 15 -16 , * 44. B . 8, n. 54 13. 6645» 7<>77. 8048, 135*8 .

14 -'Proposta di far cessare ogni azione degli aeroplani fuori della zona di battaglia.

L e tr a tta tiv e di indole d elicatissim a, che su questo argom ento si ebbero tr a la S. Sede e parecchie nazioni belligeran ti, non sono ta li da p o tersi ancora p u bbli­

care nei loro p a rtico la ri. Ma in base a docum enti di

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gomma au to rità e certezza questo si può già rendere noto:

i° TI P ap a non om ise m ai di far sen tire la sua parola di v iv o ram m arico e di esp licita disapprovazione, quando si bom bardarono città e luoghi indifesi in qualsiasi p arte e di qualsiasi nazione b elligeran te , e la n otizia gli venn e in modo a u ten tico com unicata dalle au to rità ecclesiastich e. È n otabile sopra tu tto la vigorosa condanna che ne pronunziò n e ll’A llocuzione C oncistoriale del 4 dicem bre 1016.

20 Non co n ten to di ciò il P ap a adoperò la sua au- to rità e la sua po ten za, perchè si venisse ad una lim i­

tazio n e delle b a tta g lie aeree, si che fossero elim inate le incursioni sulle c ittà aperte ed in luoghi indifesi, evitand osi così ogni ia ttu r a di case, di m onum enti, di vite innocenti di c itta d in i. V arie proposte di indole p ra tica presentò il Pontefice: la più ch iara e più ra ­ dicale al tem po stesso fu quella dpi m arzo 1016, che 0 l ’ uso degli aeroplani venisse lim ita to ad esclusivo scopo di esplorazione, di a van sco p erta e di offesa, m i­

lita re sul fronte di gu erra ».

30 L a p ro p o sta non fu a cc e tta ta per ragioni in ­ dipendenti d a lla S. Sede.

40 TI P ap a p o tè a tten u are ed im pedire non poche asprezze della gu erra a erea.

A rch. A ff. E ccl, S t., n. 14699. 14883,

IS - Per le tombe del soldati dell'Intesa caduti ai Dardanelli.

In una sua in te r v is ta con E n v e r P ascià, del 4 aprile 1916, il D elegato apostolico di C ostantinop oli,M onsignor D olci, diceva: « L a dam e francesi ed inglesi, che hanno perduto i loro cari nei com battim enti dei D ardanelli, hanno il cuore sem nre rivolto verso q u ella terra, che vorrebbero spargere di lacrim e e di fiori, racchiudendo essa le salme dei lo ro adorati figli, sposi e frate lli.

N ella trepidazione del loro am ore un p o ’ inquieto si sono rivo lte al S an to P ad re, supplicandolo di assicu­

rarle che quelle tom be saranno conservate in ta tte e religiosam ente c u s to d ite ...

E ra ve ro . D a ll’In gh ilterra, e d a lla F ra n cia special- m ente, m olte suppliche erano p erven u te al Santo

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Pad re, perchè fossero religiosam en te custodite le tom be dei cad u ti ai D ard an elli ed anche perchè si cer­

casse di rin tracciarn e alcune.

Il Santo Padre, per mezzo del C ardinal Segretario di S tato e del D elegato A p ostolico, si adopera, special- m ente nel m arzo 1916, con vero in te lle tto d ’am ore per soddisfare a così giu sti e pii desideri.

Si ottiene fin d a ll’aprile 1916 l ’assicurazione che quelle tom be « saranno sem pre co n servate in ta tte , e religiosam ente cu stod ite col segno d istin tivo d ella religione dei soldati cad u ti ». Si possono avere le fo to ­ grafie dei cim iteri, che sono in v ia te ai v a ri G overni e perm ettono pure di ind ivid u are alcu n e tom be. D a l­

l ’In ghilterra, d a lla R ussia, dalla F ra n cia specialm ente, dai G overni d im ostratisi riconoscentissim i e dalle fam iglie è un ve ro plebiscito d ’affetto e di gratitu d ine per il Papa, che suscita questa ge n tile in iziativa.

A rch, Segr. S t., 244, I 7 3 d ., n. 14302, 14467, 21308, 21560, 22937, 25916,

♦ ♦ ♦ ♦

IV .-A L C U N E DELLE INNUMEREVOLI INIZIATIVE DEL PAPA INTESE A BENE DI PERSONE PRIVATE.

16 - Condanne a morte condonate o commutate per l’intervento del Papa.

I favori o tte n u ti per la sollecitu d ine im m ediata del Santo Padre a favore di persone p riv a te si contano a m igliaia; qui se ne accennano alcun i come esempio.

II Santo P adre in tervien e presso l ’im p e ra to re d ’A u ­ stria il dì 11 settem bre 1915 per la com m utazione della pena cap itale al gio rn alista russo D em etrio de la n tc h e v e tsk y , cond ann ato a m orte per alto tr a d i­

mento; l’ im p erato re concede grazia il 2 gennaio 1916, a tu t ti i sette cond ann ati in quel processo.

L ’ Im p erato re di G erm ania, p e r l ’in terven to del S, Padre, condona la pena cap itale, com m utandola

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— 13 -

nel carcere, alle seguen ti persone : signor G iuseppe De H em ptinne, 24 e 25 novem bre 1915; Contessa di Bello- ville, signorina T h u lier, signor L u igi S everin , 10 novem ­ bre 1915; signora L eo n tin a P e llo t, m oglie di E nrico De Leuch, 28 gennaio 1916; signor F reylin g; capo ufficio al M inistero della gu erra in B elgio, 27 feb b raio 1916. A tre citta d in i tedeschi, T eo do ro H eber, A u gu sto K oglin , A lv in o K ru g, venn e in F ra n cia ultim am ente condo­

n ata la pena cap itale per op era del S an to Padre, nel giugno del 1918.

Presso il G overno russo caldeggia il P ap a la sorte del p rof. sac. C arlo D re x cl, mem bro d ella Cam era dei d e p u ta ti in A u stria -U n g h eiia , di cui si era sparsa la vo ce d ella condanna a m orte per sp ionaggio. Il D rexel è to lto anche dagli arresti; 19 febbraio 1916.

M a i sim ili casi d’ in te rve n to patern o del P ap a si m oltiplicano trop p o da po terli enum erare in pochi tra tti: la sto ria ne a v rà da tessere una lunga n arra ­ zione.

Raccolta documenti, p ag . 279, 280, 281, 282, 283, 284, 306, 309, 310, 3 1 1 , 3 21; n. 9 4 5 1, 13009, 14262, 13 6 1 1 , 14263; Osservatore R om ano, 16 g iu gn o 19 18.

17 - Condonazione e mitigazione di altre pene.

Il D elegato A p osto lico di C ostan tinop oli nel luglio 1916 intervien e in nom e augusto del San to Padre presso il G overno o ttom an o a favore degli italian i im prigion ati so tto 1 im putazione di corrispondenza segreta. T u tti sono m essi in lib e rtà, ed il 2 agosto 1916 in vian o al V atica n o le loro grazie con queste parole:

« ...p ro fond am en te com m ossi di ta n ta b ontà, depo-

•ìiamo ai piedi d ell’aùgusto vo stro tron o i nostri umili sensi di profonda riconoscenza, insiem e alle nostre affettuose, proteste di filiale, in can cellab ile devozione ».

Seguono le firme.

P arecch i sacerdoti austriaci, tr a tta ri d a lla F ran cia com e prigionieri di gu erra e releg ati a C asabianca presso A leria in Corsica, sono poi per l ’interessam ento del P ap a considerati e tr a t ta ti come d eten u ti civili.

N ovem bre, dicem bre 1914.

A lla principessa M aria de C roy Solre, condannata a 10 anni di reclusione e tra d o tta perciò al carcere di

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Siegburg, per l ’ im putazione di a v e r nascosto soldati b elgi e francesi, il P ap a ottien e concessioni e a gev o ­ lazioni, che m itigan o la pena. N ovem bre-dicem bre

1915, m arzo 1916.

L a S an ta Sede fa passi presso il G overno tedesco per un tratta m e n to di favore alla signora Carton De W iart, m oglie del M inistro di giu stizia in Belgio, con ­ dan n ata a tre mesi e mezzo di detenzion e. Spirato questo tem po, la signora è m an d ata n ella S vizzera, m a con proibizione di rien trare nel B elgio. L a S an ta Sede chiede ancora ed ottiene che i cinque piccoli figli, restati in B elgio , raggiungano la m adre. Luglio- otto b re 1915.

Racc. docum., p a g . 3 21, 322, 258, 259, 260, 2 6 1, 285, 293, 264, 2 7 1;

n. 1317» 2455. 1095 r, 10740, 9660.

18 - Liberazione di ostaggi, rimpatrio, ospitalizzazione.

Il 24 luglio 1915 il P ap a è info rm ato che oltre cento ostaggi francesi, ind u striali, com m ercianti, avvo cati, ecclesiastici, sono sta ti d ep o rtati da R o u b aix a G astrow nel M ecklem burgo. Il P ap a in tervien e il 28 luglio per la loro liberazione; ha assicurazione il 7 settem bre che il Gc vern o tedesco li ha m essi tu t ti in libertà: ed il 10 novem bre che sono sta ti anche lib e rati i frate lli Tiberghien ed i signori G iulio C ou vreu r e A lfredo D onckels, di cui ancora si d u b ita v a ,

r» Il P ap a so llecita il 4 settem bre 1915 il rim p atrio del D o tto r Gedeone Saussine, aiu tan te capo m edico, prigioniero di gu erra dal 20 agosto 1914, riten u to al cam oo di P u ckh ein in B a v ie ra . H a n o tizia il 23 se t­

tem bre che il d ottore è rim p atria to .

Il G overno austro-ungarico concede il rim p atrio , chiesto dal P ap a, alla signora G askell-B igeard ed alla sua sorella E lisa B igeard in te rn a ta a S alzbourg. O t­

tobre-dicem bre 1915.

Il Conte R u ggero di F ran cq u eville, in tern ato sin dal 13 febbraio 1915 e trasferito a R a s ta tt nel B aden nel giugno 1915, per le v iv e sollecitu d ini del Santo Padre, con tin u ate dal luglio a l dicem bre 1915, può rivedere il suolo della p a tria. Il 7 . febbraio da P arigi m anda al P ap a l’ om aggio del suo n obile anim o gra to .

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I francesi capitano Ignar, soldato P o ttie r, capitano T artie r, soldato Carlo G iacom o sono o sp italizzati nella S vizzera per le raccom andazioni del Santo Padre,

*5 giugno 19x6.

L ’ italian o P asqu ale Russi, prigioniero di guerra a M authausen, fu rim p atria to per le prem ure del Santo P ad re prim a di ogni conven zione.

Racc. docurn., p ag . 255-258, 297-303, 303. 3 ° 8. 304-305; n. 15 8 7 5 .16 8 7 9 , I 73I 9-

19 - Scambi, ricerche, alti pietosi per defunti.

II P ap a unisce le sue sollecitudini n ell’ap rile, m aggio e giugno 1916, a quelle del G overno spagnuolo, perchè si faccia lo scam bio del gio rn alista Signor S an tch ve tsk y con M onsignor S zep ty ck i, A rcivescovo greco ruteno di Lem berg, fa tto prigion iero dai russi.

S. A . R . A n na la n g ra v ia di A ssia, principessa di P russia, il 5 novem bre 1915 supplica il S an to Padre di volersi occupare per rin tracciare n o tizie di M assi­

m iliano P rincipe di A ssia. Il Principe era m orto nel m onastero di M ont des Cats, assistito con segnalata c a rità da quei religio si. Il P ap a com unica alla P rin ­ cipessa, il 5 gennaio 1915, insiem e co n la dolorosa n o tizia, quanto si e ra saputo degli u ltim i giorni di M assim iliano ed in v ia alcun i o g ge tti del defunto.

R icerch e fa tte a riguardo del c ap itan o A gostino A n ita accertano che egli è m orto il 16 o tto b re 1915 n ella b atta g lia d e ll’Isonzo, ed il doloroso annunzio vie n e dato a lla fam ig lia il 15 dicem bre 1915; Di P ietro A p pel, com andante in seconda del so ttom arin o Monge co lato a fondo a v a n ti a C attaro nella n o tte dal 25 al 28 dicem bre 1915, il C ard inal Segretario di S ta to può invece telegrafare a m onsignor B au d rilla rt che è vivo e sano a G ratz, 19 ge n n aio 1916.

L a ragguardevole e c a tto lica fam iglia S o lia, di Cas­

sine di A lessandria, sì rivolge a l P ontefice, perchè le spoglie m ortali del C ap itano E nrico Solia del 900 fan teria, 9° com pagnia, vengano racch iu se in cassa di zinco, sì che possano a gu erra fin ita essere portate in Ita lia . M onsignor V escovo di L u b ia n a , sollecitato dal San to Padre, com pie l ’opera pietosa facendo rac­

chiudere in doppia cassa di zinco la salm a che viene

— i 5 —

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— i 6 — •

riposta in una crip ta del cim itero di L u bian a. D icem bre 1915-gennaio 1916.

E questi fa tti valgan o come esem pio di infiniti a ltri.

Racc. docum., pag. 276, 277» 278, 279, 293, 294, 2 7 1, 276, 3*8, 3* 5-

♦ ♦ ♦ /♦

V. - IL PAPA PER I SOCCORSI MA­

TERIALI ALLE POPOLAZIONI PIÙ BISOGNOSE.

20 - Vettovagliamento del Belgio.

« Per m ezzo d ella D elegazio ne A p osto lica di W a ­ shington e d ella N u n ziatu ra del B elg io e di M onacò di B a v ie ra la S . Sede si è viv a m e n te in teressata a f­

finchè il C om itato di Soccorso per il V etto va g lia m e n to del B elgio, form atosi negli S ta ti U n iti di A m erica, potesse realm ente ap p o rtare a quel paese i soccorsi, di cui a ve v a estrem am en te bisogn o. P ro vvid e in o ltre la stessa S an ta Sede a far racco gliere in A m erica ed altro v e delle co lle tte in favore del B e lg io . Questa azione ta n to c arita te v o le del Santo P ad re raggiunse il suo

in ten to ».

D a ra p p o r to su lle in iz ia tiv e d ella S a n ta S e d e a fa v o r e d elle p o p o la ­ z io n i b elg h e p r o v a te d a lla gu erra. A rch. A ff. E ccl. S tr., B elg io, 85, n. 3 112 7 .

21 - Vettovagliamento della Polonia.

N ei prim i mesi del 1916, e segn atam en te nel feb­

braio, nel m arzo e n ell’ aprile, da diverse p arti si levan o calorose richieste a l Santo P adre perchè venga pron­

tam en te in aiu to a lla popolazione polacca p ro v ata dalla fam e.

E ra l’ A rcivescovo di V a rsa v ia Alessandro K ako w ski, a nome anche del C om itato di soccorso per la P o lo n ia , febbraio 1916; poi l'in tero episcopato polacco, 25 m arzo 1916; l ’illu stre E m ic o S ien kievicz, 6 aprile 1916..

13 m arzo 1916. Gli eserciti russi, tedeschi, a u striaci

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— l i ­

n eile loro m arcie a ttra v e rso la P o lo n ia avevan o n atu ­ ralm en te desolato il paese; m ancavano i generi di prim a necessità; nuove m a lattie affievolivano e di stru ggevan o le vite..

L ’ A m erica, che a v e v a a iu tato l’ approvvigio na- m en ti del B elgio, e ra p ro n ta anche p e r la P olonia, ma occorrevano le faco ltà necessarie d a lla Russia,, d alla G erm ania, d a ll’ A u stria, dalla F ra n cia e sop ra­

tu tto d all’ In gh ilte rra.

Lunghe e lab oriose tr a tta tiv e colle va rie nazioni s’ intraprendono dal P ap a e continuano dal principio di m arzo 1915 al feb b raio 1916. Si vie n e finalm ente ad accordi, che perm ettono il ve tto va gliam e n to di questa nobile ed in felice nazione.

R ate, docum., p a g . 1 3 5 -1 5 1 ; n. 15504, 15 13 2 , 15 6 4 7, 16223.

22 - Vettovagliamento del Montenegro.

U n C om itato inglese di soccorso per il M ontenegro si dice disposto ad in v ia re v iv e ri a q u ella popolazione, cui sarebbero d istribu iti, sotto il controllo d ell’ A rci­

vescovo di A n tiv a ri e del rap presen tante d ella Spagna.

Si prega il P ap a di vo le r otten ere dal G overno austro- ungarico che i v iv e ri possano essere in o ltra ti, che siano riservati esclusivam ente alla popolazione civile del M ontenegro, che siano esenti da qualsiasi requisizione.

Il P ap a fa subito i passi opportuni a V ienn a, il 26 ap rile 1916.

Il G overno au striaco vuo l conoscere la quantità e la specie di viv e ri, che si invierebbero; 3 giugno 1916.

R isponde il C ardinal Segretario di S ta to che il Com i­

ta to è pronto a spedire m ensilm ente nel M ontenegro dalle 1000 alle 1500 ton n ellate di v iv e ri, consistenti in farin a, m eliga, la tte condensato, riso, zucchero, thè o caffè, e qualche capo di vestiario; 27 giugno 1916.

Il signor A le x D evin e, delegato del C om itato di soc­

corso e della Croce rossa per il M ontenegro a L ondra, fa conoscere, il 7 luglio 1916, che occorre il consenso del G overno ita lia n o .

_ Le tr a tta tiv e seguitarono, a traverso straordinarie difficoltà, e per la te n ace costanza d ella San ta Sede si riu scì ad o tten ere d a ll’ A ustria, in q u e st’ann o_ i9i8 ,

«

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che per la v ia del m are, a p o rti fissati, su piroscafi neutri, so tto la responsabilità d ella San ta Sede stessa, si possano p o rtare v iv e ri nel M ontenegro.

Racc. docum., p a g . 1 5 1 , 155; n. 15998, 16 6 6 1.

23 - Vettovagliamento delle regioni italiane invase.

Il P ap a, ve n u to a conoscenza, per lettere dei V e ­ scovi delle diocesi italian e o ccu p ate dal nem ico, che le popolazioni delle regioni ita lia n e invase sono esposte a grandi p rivazio n i per q u an to riguarda il so sten ta ­ m ento della v it a , ha stab ilito di in viare a proprie spese i v iv e r i necessari, perchè so tto la direzione dei V escovi stessi sieno d istribu iti esclusivam ente ai c it­

tad ini ita lia n i bisognosi. Il G overno italian o ha da parte sua d ato ogni facoltà; n el term inare del m aggio 1918 erano ancora in corso le tr a t ta tiv e col go vern o au striaco.

Arch. A ff. E ccl. S tr ., n. 62794, 63522.

24 - Spedizioni di viveri nel campi dei prigionieri francesi e nei dipartimenti francesi invasi.

A lla sollecitudine del P ap a una doppia proposta si raccom anda n el m aggio del 1916, perchè vo g lia ottenere le rispondenti faco ltà dal G overno germ anico.

Si chiede che nei cam pi di concen trazione dei p rigio ­ nieri francesi sieno consentite d a ll’au to rità tedesca, non solam ente le spedizioni in d ivid u ali di pacchi e di viveri, m a anche le spedizioni co lle ttiv e debitam ente re g o la te .

Il signor L eon e W atin e D azin propone che la S v iz ­ zera organizzi, alm eno per qualche genere, il v e tto v a ­ gliam ento delle regioni francesi occupate, dove nel m aggio 1916 un uovo costa già !.. 1,25. Il signor M o tta, presidente d ella R ep u b blica E lv e tic a , si [è m ostrato pronto a in terp o rre i suoi b u oni uffici.

Il P ap a s ’interessa d e ll’una cosa e d e ll’a ltra presso il G overno germ anico e il G overno svizzero; 19 m aggio, 20 m aggio 1916.

Il G overno b ritan n ico fa sapere, il 27 m aggio 1916, Pontefice che h a a u to rizzato il C om itato di soccorso

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— i g ­

nei B elgio a im p ortare n ella F ra n cia del Nord il latte condensato in ragione di 1600 to n n e lla te al mese.

Il G overno tedesco, il 15 giugno 1916, si dice pronto a dare il perm esso per le spedizioni c o lle ttiv e a p rigio ­ nieri di gu erra francesi, purché v i sia la recipro cità per i prigionieri tedeschi. È pronto anche a dare la faco ltà per ispedizioni co lle ttiv e, non solo a p rigio ­ nieri di guerra, m a anche a civili belgi e francesi; 14 giugno 1916.

R acc. docum., p ag . 156 -16 3 ; n . 16764, 17223.

25 - Soccorsi in denaro al Belgio.

10 dicem bre 1914 . P rim a offerta d el S an to Padre, L . 10.000. O fferta d el Sacro Collegio, I,. 3000 - 6 ap rile 1915. O fferta del Santo P ad re, L . 25.000 - 7 giugno 1915. O fferta del Santo P ad re a lla L ega in te r­

nazionale per la ristorazion e del- cu lto in B elgio, L . 10.000 - 31 o tto b re 1915. D alle co lle tte fa tte e dalie offerte racco lte n ella Spagn a per le vittim e della guerra, m and ate dai V escovi di Spagn a al Pap a, il S . Padre d estin a la m aggior p a rte al B elgio, lire 30.000 - 20 dicem bre 1915. D a a ltre offerte ve rsate d ai vescovi della Spagn a per le v ittim e d ella gu erra, L ire 10.000 - 16 dicem bre 1915. Il P ap a per le vittim e d ella catastrofe di G ran ville L . 5000. - P er la rico­

struzione della biblioteca di Lovanio il P ap a prom ette tu tto il suo appoggio e in tan to offre tu tte le p u b b lica­

zioni edite d ella V a tic a n a e le opere disponibili alla V a tic a n a stessa; 8 m aggio 1915.

E ta n to b asti per sagg io.

_ Racc. docum., p a g . 19 8, 202, 303, 207, 208, 220, 2 1 , 224; n. 1983, 5492, 6278, 705, 1 2 1 7 1 .

26 - Per 1 bambini del Belgio.

N ell’ottob re del 1916 H erb ert H o o ver, presidente del C om itato N azio nale di Soccorso al B elgio, d irigeva una pietosa le tte ra a l P ap a, pregandolo di ven ire in aiu to di un m ilione e m ezzo di bam bini del B elgio sofferenti per m ancan za di n u trim en to . E lo pregava di fare appello ai bam bini di A m erica, perchè col loro

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obolo concorressero a dare un pasto supplem entare ai bam bini del B elg io .

Il P ap a offre per il prim o duem ila dollari a tale scopo;

con le tte ra del 28 ottob re 1916 al C ardinal Gibbons, arcivesco vo di B altim o ra, stim ola l ’E piscopato ed i c a tto lici degli S ta ti U n iti ad assecondare in ogni modo l ’in iz ia tiv a . Il risu ltato è sp lendido. Il Cardinale G ibbons in v ia a lla Com m issione una som m a di 40.000 dollari; il C ardinal F a rle y una offerta personale di 1200 dollari, l ’A rcivesco vo di K ea n e 2000 dollari; il tesoriere della p ubblicazione « T h e L itte ra ry D igest » raccoglie in b re ve 250 m ila dollari (circa 1.250.000 lire italiane) col cam bio di quel m om ento. E le somme aum entarono, ed i bam bini del B elgio , grazie a ll’in ­ te rv e n to del P ap a, poterono a vere il pasto sup ple­

m en tare.

A rch. A ff. E st., 1 9 16 , B e lg io , n. 21907, *2003, 43081, 29633.

27 - Soccorsi in danaro alle popolazioni più provate della Francia, al Lussemburgo, alla Prussia orien­

tale, ai prigionieri tedeschi in Russia.

23 aprile 19 15 . Il Santo P ad re al Cardinale A rc iv e ­ scovo di P arigi, com e contributo alla sottoscrizione per le popolazioni più p ro vate d ella F ra n cia , L . 40.000 - Il P ap a riceve oltre 150.000 fran ch i dai V escovi francesi e li trasm e tte alle regioni francesi invase dai tedeschi. - 1917: L ire 20.000 a lla Union F rater- nelle des R égions occupées; L . 5000 per Soisson.

12 aprile 1915. Il Santo Padre al V escovo di L ussem ­ burgo per la popolazione bisognosa del G randucato, L . 10.000 - 21 luglio 1915. Il San to P adre al V escovo di V arm ia per m ezzo del N unzio A p osto lico di B av iera , per la P russia O rien tale, m archi 10.000 - 11 settem bre 19 15 . Il Santo P ad re con le tte ra al V esco vo di V arm ia destina per le necessità della Prussia orien tale l ’Obolo di S. P ietro ivi racco lto che d oveva in v iarsi a Rom a, 25 d i­

cem bre 1915. D alle co lle tte generosam ente fa tte per ope­

ra dei V escovi nelle diocesi della G erm ania, il Santo P a ­ dre destina per i prigion ieri tedeschi in R ussia L .2 5 .000.

W Racc. docum., p a g . 205, 206, 222, 226, 228, 226, 224, 225; n. 5966, 8756, 449, 12 2io , 12352.

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2 8 - Soccorsi in denaro alla Polonia.

12 m arzo 1915. O fferta del Santo P ad re, L . 10.000.

O fferta del Sacro C ollegio, L ire 3.000 - 9 ap rile 1915, O fferta del Santo P ad re, corone 25.000 - A l C om itato di soccorso per la P o lo n ia, offerte d al S an to Padre I». 20.000. - Il P ap a ap p o ggia caldam ente una le t­

tera co lle ttiv a dei V esco vi Polacchi e in v ita tu t ti i V escovi del mondo, perchè nelle chiese cattolich e si fa ccia una questua a prò dei P olacch i e si ecciti la generosità dei fed eli. L a questua in d e tta dal Santo P ad re per il 21 n ovem bre 1915 rende quasi qu attro m ilioni, e p rop riam ente F r. 3.877.249,66. - Il 19 a p rile 1918 il Santo P ad re m ette a disposizione del M inistro d ’In gh ilterra presso la S an ta S ed e a van taggio dei P olacch i, L . 100.000

Racc. docum., p ag . 20 1, 204; Report o f tlie Generai R e lie f CommUtee for the V ictim s o f thè War in P o la n J , pag. 81-99; A rch , Segr. S t ., n. 62066.

29 - Soccorsi In denaro alla Lituania, al Ruteni, alla Serbia, al Montenegro.

13 m arzo 1916. Il S an to P adre a lla S ocietà L itu an a di soccorsi per le v ittim e d ella gu erra L . 10.000 - 29 genn aio 1916. Il S an to P adre in favore dei R uteni, L . 10.000 - m arzo 1916. Il Santo P adre al N unzio A p ostolico di V ienn a per il popolo, serbo L . 10.000•

- 27 m aggio 1916. 11 S an to Padre al N unzio A p o sto ­ lico di V ien n a perchè sieno messe a disposizione del- l ’A rcivesco vo di A n tiv a ri a van tag gio d ella popolazione m ontenegrina, corone 10.000 - Il Santo P ad re indice e racco m an da una q u estu a per la L itu an ia n elle chiese catto lich e ; la questua fru tta parecchie cen tin aia di m igliaia di lire, com e ris u lta v a a m ezzo giugno 1018.

- T ralasciam o la n o ta di a ltri soccorsi.

Racc. docum ., p ag . 226, 228, 23 1; n. 13369, 14681, 16934.

30 - Denari e pacchi ai prigionieri di guerra, specialmente italiani.

Si può asserire che in tu t ti i cam pi di co n cen tra­

zione delle va rie nazioni b elligeran ti si sen tì il benefico influsso d e ll’affetto p atern o che il S. P ad re n utre per

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ta n ti in fe lici,.p rig io n ie ri di gu erra e prigionieri c iv ili.

D on i, pacchi, cib i, indum enti, lib ri, m ostrarono d ap ­ p e rtu tto la gen ero sità del P ap a verso tu tti, senza d i­

stinzione di n azio n alità e di religion e. R icordiam o, a m o’ d ’esem pio, i doni d istribu iti a C ostantinopoli e ad A fio n -K a ra -H issa r a p rigion ieri inglesi e francesi nel N atale del 1915.

P er i prigionieri ita lia n i il P ap a m andò, per il N atale del 1916, in A u stria-U n glie ria 20.000 pacchi con cibi ed indum enti per 20.000 prigionieri; in a ltre occasioni pure in viò cibi e v e s titi in A u stria-U n gh eria.

F in dal 29 o tto b re 1915 aven d o alcuni prigion ieri di gu erra ita lia n i in v iato da Sennelager una cartolin a, in cui im p loravan o soccorso dal S an to Padre, il P apa

m andò a ciascuno L . 100.

Racc. docum., pag. 220, n . 10704.

31 - Invio di medicinali e di indumenti a prigionieri italiani.

Casse di m edicinali vengono con frequenza spedite d al S. P adre a va n tag gio dei prigion ieri ita lia n i in A u stria, che ne sono veram en te bisognosi. Ne p arla in m odo speciale il N unzio di V ien n a M onsignore V alfrè di B onzo nel suo rap p o rto sulla visita ai p ri­

gionieri ita lia n i del cam po di concen trazio ne a Sig- m undsherberg il 24 febbraio 1918.

N um erosi ind u m enti di lan a furono spediti sul finire del febbraio del 1918 al N unzio apostolico di M onaco di B av ie ra , M ons. P ace lli, per i prigionieri ita lia n i in G erm an ia, che soffrivano per il freddo.

A rch . Segr. S t., n. 5 7 5 2 1; n. 62004.

32 - Per gli orfani di guerra Italiani e per altre opere a vantaggio di italiani.

Il P ap a ha d estin ato a ll’O pera di assistenza re li­

giosa e civile per gli orfani di gu erra in Italia, O pera presieduta degnam ente dal P rin cipe Buoncom pagni, l ’offerta di L . 140.000, che l ’U nione popolare a veva raccolto con sottoscrizion e fra i c a tto lici come om aggio al Pontefice e com e p rotesta con tro la bestem m ia di

un em pio gio rn ale.

(23)

Il P a p a racco glie pure da tu tte le p a rti d el mondo, e specialm ente d a ll’A m e rica, offerte a questo scopo e le trasm e tte a ll’O pera.

E cco in tan to un solo cenno di qualche altro sussidio d ato d al P ap a a va n ta g g io di opere per Ita lia n i. Nel 1917: L . 10.000 al P a tr ia r c a di V en ezia p e r i danneg- giati_dal bom bardam ento aereo; L . 500 alla Casa del soldato a R ieti; E . i o . 000 per la Colonia Ita lia n a di Sm irne; L . 100 a ll’ Asilo figli dei soldati in Portogruaro;

L . 1000 a ll’asilo e scuole orfani di gu erra in Lecce;

L . 5 0 0 p er i profughi di V icenza; L . 5000 P a tria rca di V enezia; L . 1000 al C om itato A ssisten za O rfani dì Peru gia; L..200 m ensili per tu tta la gu erra al Com itato di soccorso per gli op erai ita lia n i in B e lg io . N el 1918:

L . 600 al P arro co delle G razie in U dine: L . 1000 al C om itato A ssistenza C ivile di V ero n a per l ’A silo dei figli dei m ilitari; L . 1000 al N unzio di B ru x elles per il C om itato di rifornim ento ai prigionieri di guerra;

I.. 500 a ll’o p e r a di P atro n a to per le G io van i O peraie di T orino per l ’assistenza alle profughe ve n e te, ecc.

Con a tto pietoso di am ore paterno il S an to P adre ha stan ziato L . 24.000 annue, perchè in tu t te le scuole di R o m a dipendenti d a lla E lem osineria A p osto lica vi sia una sezione ap po sita per i figli dei rich iam ati e loro si dia quotidianam ente m inestra, pane e com p anatico.

A rch . Segr. S t. n . 19344, 21409 . 3 2 5 17 , 45454, 45342, 35508, 35960, 64831, 62953.

33 - Case e Collegi Pontifici destinati ai feriti e malati italiani.

A Roma. — O spedale di S. M arta affidato dal S an to P adre al Sovrano M ilitare Ordine di M alta, sin d al i° gennaio 1915, perchè servisse per sold ati ita lia n i m a la ti e feriti. — P o n tificio Collegio L eoniano. - Pontificio Collegio G erm an ico. - Is titu to Tecnico D e M erode. - Is titu to M assimo alle T erm e.

F u ori Roma. — P on tificio Sem inario R egionale S . L u ig i a Posillip o, N ap o li. - Pontificio Sem inario R egio n ale degli A b ru zzi a C hieti. - Pontifìcio Sem i­

n ario R egion ale d ella C alab ria a C atan zaro . - Col­

legio di S, Tom m aso d ’A quino a Cuneo.

- 23 -

(24)

H

L a lista è pur tropp o assai in co m p leta sia per R o m a sia per il resto d ’Ita lia . T u tti i sem inari delle diocesi d ’Ita lia e num erosissim i collegi p riv a ti c a tto lici sono adoperati per ospedali.

Racc. docum,, p a g . 199- D a ^ caDe n o t i,ie a v o t e aU a S , 8reterta ^ S t a t ° '

VI - L ’OPERA DEL PAPA PER I SOC­

CORSI RELIGIOSI E MORALI.

34 * Assistenza religiosa per i soldati italiani di terra e di mare.

G li Italia n i han potuto d irettam en te sperim entare, con quanta sollecitudine p ate rn a il San to P adre abbia, come d ’im p rovviso, suscitato un organizzazione per l ’assistenza religiosa dei nostri sold ati di te rra

m a re .

Di6 pieno accordo con le au to rità p o litich e e m ilitari per decreto d ella Sacra C o n g r e g a z io n e ^ n^ t o n a l e in d a t a i° giugno 1915, si nom ina il V esco vo C a s t r e n s e nella persona di M onsignor Angeio^ B o rto l" “ ^4’scow) diutore di Sua E m inenza il C ardinale A rcivesco vo di T orino. Sotto di lui son due v ic a ri uno per 1 a zona del fronte, l ’altro per la zona territoriale; ed un cap p el­

lano m aggiore per la m arin a. D a l V escovo Castrense dipendono per la parte ecclesiastica ì cap p ellan i c reggim ento i cap pellani di m arin a, i cap p ellan i di tu tti gli ospedali m ilitari di v a ria indole, contum aciali, di riserva, ecc., i cap pellani dei trem -ospedal gli aiu ­ ta n ti cap p ellani, tu tti i sacerdoti che di dir tto sono incorporati n ella S an ità. Cosi ì nostri soldati di terra e di m are h ann o sem pre a fianco specialm ente n ore suprem e d el più grave cim ento, chi m nom e cu Cristo dà v ig o ria e infonde la p a ce. G rande va n tag g o ne è d erivato a ll’esercito, grande sollievo ai m ilitari e alle loro fam iglie.

Rm c. docum. p a g . i 8 l , 182, 183, 184.

(25)

- 25 —

35 - Assistenza religiosa al soldati non Italiani di terra e di mare.

A n che per i soldati non ita lia n i p ro v vid e il Papa con p ro vvid en za organ izzatrice.

P er l ’esercito belga si è nom inato il V icario Castrense il 27 agosto 19x5, cui sp eciali faco ltà furono dato il

14 dicem bre 1915.

L ’esercito inglese, di n u o va form azione, ebbe la sua n u o va organizzazion e di assistenza religiosa per i sol­

dati di terra; si estese q u e lla che già esisteva per la m arina: ora ha il proprio vescovo castrense. Un v e ­ scovo castrense è pure preposto ai cap p ellan i m ilitari per l ’esercito e la m arin a francese.

V ica ri castrensi e facile assistenza religiosa hanno i soldati e m arinai c a tto lici d ella G erm an ia e del­

l ’A u s tria .

Racc. docum., p ag . 180, 182, 183; d a in fo rm a zio n i a ttin te a lla S e g reteria d i S ta to .

36 - Facoltà straordinarie concesse al Clero durante la guerra.

Le p rin cip ali sono le fa co ltà racco lte d a lla Sacra C ongregazione C on cisto riale e n otificate il giugno del

1915. R iguardano:

1) le confessioni sacram entali; 2) la celebrazione della S . Messa e la distribuzione della S S . E u caristia;

3) la benedizione a p o sto lica così d e tta in articulo mortis; 4) la benedizione degli oggetti religiosi; 5) la recita del S an to U fficio. Sono date al nobile in ten to di agevo lare i conforti religiosi ai soldati m ob ilizzati.

P er accennarne qualcuna, tu tti i sacerdoti, che ap­

partengono a ll’esercito, ed hanno daH’O rdinario la faco ltà di asco ltare le confessioni, possono, durante la gu erra, m entre accom pagnano l ’esercito, confessare t u t ti quelli che m ilitan o n e ll’esercito ed a ll’esercito sono per qualsiasi tito lo ad d e tti, ed a ltre persone che si specificano nel decreto, co lla faco ltà di assolverli da censure e casi riserv a ti, che si determ inano.

Q uando non si può udire la confessione dei singoli soldati ch iam ati a l com battim en to , si può assolverli

(26)

— 2 6 —

con una form ula generale, supposto l ’a tto di d o lo ie e la disposizione d ’anim o di vo le rsi poi confessare quando sarà possibile.

A gli stessi sold ati ch iam ati a b a tta g lia si può dare l ’E u caristia so tto form a di V ia tic o .

Specialissim e agevolazio ni vi sono per la celeb ra­

zione della Messa dei cap pellani e per riten ere sulle n avi e negli ospedali il SS. Sacram ento .

T u tto ciò dim ostra le prem ure del Santo P adre per le anim e dei sold ati c a tto lic i.

Racc. docum ., p a g . 167» 168, 169, 170.

37 - Disposizioni straordinarie per la cura d’anime nei territori occupati d«ti diversi eserciti.

Anche chi è profano di d iritto can on ico può com ­ prendere la som m a di problem i che sorsero per la giurisdizione ecclesiastica, in segu ito alle occupazioni di territo ri fa tte s i n e ll’A u stria, n ella G alizia, n ella P olonia, n ella F ra n cia , nel B elgio , n e ll’Ita lia .

A tu tto p ro v vid e il San to P ad re per m ezzo delle com p eten ti C ongregazioni rom ane, che il P ap a hanno come loro capo e dal P ap a ricevo n o le debite faco ltà affinchè i loro a tti abbiano v a lo re .

' Così con d ecreto d ella S . C . C oncistoriale del 15 settem bre 1915 si nom inano i V ica ri F oranei d iretta- m ente dipendenti d alla S an ta Sede per i V ica ria ti di C ap oretto , V a l Sugana, V a l d 'A d ig e e G iu d icarla, A lpi D olom itiche e Medio Isonzo, ap p arten en ti a D io ­ cesi au striach e, e o ccu p ati d alle tru pp e ita lia n e .

Il San to P ad re, il dì 8 n ovem bre 1914, concede a M onsignor Schm id, P ro to n o tario A p ostolico, A rc i­

prete d ella B u k o v in a e P arro co di C zernow itz, la g iu ri­

sdizione di V ica rio generale per tu tte le parrocchie della B u ko vira,: che a causa d e ll’occupazione russa a L eopoli non possono presentem ente o non po tran no in avven ire com unicare con il loro A rcivescovo latin o di Leopoli.

E d altri sim ili a tti m olto num erosi potrebbero farsi conoscere al pub b lico com e testim o n ian za delle prem ure a v u te dal P a p a .

Racc. docum., pag. 185» 186, J73» n* « 35*

(27)

38 - Suppellettili per 11 culto divino.

In Ita lia è sorto un C om itato N azio n ale per l ’assi­

sten za religiosa n e ll'E se rcito ita lia n o , che h a presi­

den te la P rin cipessa D o n n a Isab ella B orghese.

U no dei più gra v i uffici del C om itato era quello di provved ere le su p p ellettili per il culto d ivin o , neces sarie a ta n ti cap p ellan i, e specialm ente gli a ltari po r­

ta tili da cam p o.

Il C om itato in o ltrò su p p lica a l Santo P ad re il quale diede il 30 m arzo 1918 un sussidio di L . 5000, allo scopo di procurare gli a lta ri p o rta tili.

Anche in seguito il P ap a aiu tò il C o m itato , valendosi di offerte che per ciò p erven ivan o dai C a tto lici di varie, p a rti del m ondo.

R a c c . docum., p a g . 17 8 -17 9 ; n. 6866, 6860.

39 - Assistenza religiosa ai prigionieri.

È s ta ta questa ed è an cora una delle più assidue cure del P ap a.

N ei prim i mesi d ella gu erra E g li stim ola lo zelo di tu tti, del clero secolare e regolare, perchè si venga in a iu to agli infelici prigion ieri di gu erra. Il 22 dicem be

1914 un decreto d ella S . C . degli A ffa ri E cclesiastici Strao rd in ari scende a determ inazioni più partico lari.

I V esco vi delle diocesi, in cui sono prigionieri di gu erra, devono stab ilire uno o più sacerdoti, secondo il bisogno, esperti d ella lingua, per la cu ra dei p rigio ­ n ie ri. N on avendo ta li sacerdoti nella p ro p ria diocesi, li chiedano ad a ltri V esco vi. I sacerdoti scelti per tale in carico devono d ed icarvisi interam en te, recando tu t ti i possibili sollievi ai prigionieri. Curino special- m ente che i prigion ieri diano notizie alle loro fam iglie alm eno con cartolin e p o sta li. Se i prigion ieri non pos­

sono scrivere di pro p ria m ano, lo faccian o i sacerdoti stessi.

T u tto un in carto copiosissim o di docum enti riguarda raccom andazioni e prem ure fatte ai G overn i ed ai V e ­ sco vi per l ’assistenza religiosa dei p rigio n ieri. Per darne un esem pio il 3 m arzo 1916 il C ardinal Segre­

ta rio di S tato scrive a l M inistro di R ussia, in caricato

(28)

presso il V atica n o , perchè per l ’assistenza dei p rigio j nieri austro-ungarici in R ussia si adoperino i sacerdote della m edesim a nazione, pure prigionieri; il G overno di R ussia significa, il 6 m arzo ig ió , che sono già state im p artite istru zion i nel senso vo lu to d alla S an ta Sede, [1 C ardinal Segretario di S tato rin gra zia il d ì i l m arzo 1916; m a poi l ’8 aprile to rn a ad insistere, recando una n ota di sacerd oti austro-ungheresi, che non sono s ta ti ancora ad op erati per q u e ll’ufficio; riscrive di nuovo l ’8 lu glio . O ttiene il P ap a, con raccom andazioni ed istan ze del 26 m aggio 1916, del 15 giugno 1916, del 26 luglio 1916, che si possano spedire libri di p re­

ghiere in R ussia a i prigionieri austro-ungarici. T u tto ciò per un p iccolo caso e per i p rigion ieri di una sola n azion e. S ’im m agini il le tto re il cum ulo di prem ure per ta n ti a ltri casi e per i p rigion ieri di tu tte le nazioni!

Racc. docum., p a g . 190, 1 9 1 , 19 3, 193,, *94. 195. 196, n. 14.366, 52, 14 .6 2 1, 15.26 , 1 8 ,1 1 5 , 46334, 17. 552. 175. 217, 18 .7 0 1.

40 - Visite ai prigionieri di guerra ; ai prigionieri ita­

liani in flustria-Ungheria; ai prigionieri austro-un- garlcl in Italia.

Pensiero di som m a d elicatezza e carità fu quello d el P ap a di m andare persone di sua fiducia nelle d i­

verse nazioni, per la visita ai prigion ieri di guerra, c o ll’in ten to di con solarli m oralm ente e di avere esatte inform azioni sulle condizioni loro.

Il N unzio A p o sto lico di V ienn a, Cardinal Scapinelli, ottem perando al desiderio del S an to Padre, si reca il 20 gennaio 1916 a Mauthau«en per visitare quel cam po di concen trazio ne per i prigion ieri ita lia n i.

Il 16 luglio 1916 v isita pure l ’a ltro cam po di co n ­ cen trazion e a Sigm undssherberg.

k» N e ll’uno e n e ll’altro luogo si tra ttie n e , anche da solo, con ufficiali e soldati, chiedendo notizie della \ ita e del tra tta m e n to .

D i p artico la re im p o rtan za son le visite fa tte dal nuovo N unzio V alfrè di Bonzo; i suoi rap p orti sono vere fotografie dello sta to dei prigion ieri italian i, il suo passaggio segna sem pre n u ovi benefici d ati dal S. P adre a quegli in felici.

(29)

R icordiam o specialm ente le visite ai cam pi di con ­ cen trazion e di S p ratzern , M archtrenk, F reid stadt, M authausen; risp ettiva m en te il 27 feb b raio, 28 feb ­ b raio , i° m arzo e 2 m arzo 1918; qu ella a Sigm undsher- berg del 27 feb b raio 1918.

A rch . A ff. E c c l S tr ., n . 60.833, 63.004, 27. 125, 51.024, 30.566, 2 5 .5 2 1, 15.8 59, 47. 125-

41 - Visite ai prigionieri austriaci in Italia, al tedeschi in Francia, ai francesi in Germania.

Il S. Padre, per m ezzo del C ardinal Segretario di S ta to , il 31 m arzo 1916, in v ita tu t ti i V escovi italian i, nelle cui diocesi sono prigionieri austro-ungarici, p e ich è li visitin o, p o rtin o loro la benedizione e il con­

fo rto del S. P ad re, e si inform ino delle loro condi­

zion i m ateriali e m orali, dandone n o tizia alla S. Sede.

L e visite si fanno d ap p e rtu tto secondo la vo lo n tà del P ap a.

A nche un P ad re B en ed ettin o estero può visita rli con piena lib e rtà.

In F ran cia si recò il Canonico B ea u p in ed m G er­

m ania i l N unzio di B a v i e r a M onsignor P a c e lli e a ltri.

Racc. docum., pag. 236, 237, 238, 239. 240, 23, 249; n. 1 3 .6 7 7 , I 5- H 5-

42 - Visite ai prigionieri di guerra francesi e tedeschi ospitalizzatl nella Svizzera.

Furono fa tte , nel nom e augusto di Sua S an tità, da M onsignor M arch etti S elvaggian i.

N ell'a p rile 19x6 egli fu ad In terlak en e visitò gli ufficiali e soldati fran cesi iv i osp italizzati; v isitò i te ­ deschi a D avos; i fran cesi nel B ern er O berlan d, i te ­ deschi nei dintorni di L u cern a e quelli in te rn a ti verso F lile n . D ap ertu tto recò, la benedizione e gli oggetti religiosi m andati d al Santo P adre ed ebbe cordialis­

sim a accoglienza. « S o ld ati ed ufficiali — egli scrive

— hanno saputo e sanno che debbono tu tto , unica­

m ente a Sua S a n tità » .

29

Racc. docum., p ag . 2 4 1, 242; n um . 279,

(30)

- 3o — / 43 - Visite ai prigionieri franco-inglesi ed all’ospedale austriaco e tedesco in Turchia.

Il D elegato A p osto lico in C ostantinop oli, Monsignor A ngelo M. D olci, là v ig ilia del N atale 25 dicem bre 1915, si reca al grande ospedale di T ach e K ic h la in C ostan­

tin o p o li a visitare i fe riti francesi ed inglesi. D i questi il m aggior num ero era p rotestan te, È accoltc coi segni della più grande gioia, nelle aule o rn ate di festoni è festeggiato con can ti e discorsi. I doni del S. Padre sono oltrem odo gra d iti.

Il 31 dicem bre 1915 visita l ’ospedale austriaco, il tedesco e u n ’am bu lanza posta nel Collegio dei L azza- risti di S. P u lch eria, dove sono b av aresi cattolici; e finalm ente l ’orfanotrofio di S. Giuseppe di Tchoukour- boston, ten u to dalle F iglie di C arità francesi, ove è un ospedaletto per la m arina tedesca. T u tti m ostrano la più grande deferen za al rap presen tante della S.

Sede. A d A fio n-K ara-H issar sono m an d ati due cap p el­

lan i per quei prigion ieri francesi e in g lesi. - Il 4 m aggio 1918 M ons. D olci visita 500 p rigion ieri ita lia n i al M altepé in T u rch ia, regalandoli, a nom e del S. Padre, con largh ezza so v ra n a.

Racc. docum., p a g . 233, 234, 235, 236; num eri 12 5 , 130, 14 1. Osserv Rom ., 6 g iu gn o 19 18.

♦ ♦ ♦ ♦

VII. - SOLLECITUDINI DEL PAPA PER LE NAZIONI PIÙ PROVATE.

4 4 -Per il Belgio: Incoraggiamenti e conforti augusti.

i° L e tte ra del San to P adre alFE m inentissim o cardinale M ercier d e ll’8 dicem bre 1914 con cui lam enta e trisiti condizioni del B elgio e cede l ’ im porto d ell’ O- bolo per i bisogni di quelle po polazioni.

2° A llocuzione concistoriale del 22 gennaio 1915, n ella quale il S. P ad re fa appello ai sen tim en ti di urna-

(31)

31

n ità di coloro che occupano terre del nem ico, perchè non devastino le regioni invase e risp ettin o i senti­

m enti più cari degli a b ita n ti.

3° L e tte ra p artico la re del P ap a al Cardinale M ercier del 28 genn aio 1915, in cui gli esprim e l ’inte- 1 ressam ento per la sua persona e il rincrescim ento per

la m ancanza di rigu ard i u satigli e le restrizioni di li­

b ertà da lui sofferte.

40 L ette ra d el P ap a al V escovo di N am ur Mons.

Tom m aso L u do vico H e ylen , del 4 feb b raio 1915, in cui il P ap a rim piange le sventure d ella nazione belga.

50 L e tte ra del C ardinale Segretario di S ta to al C ard inale M ercier d el 6 aprile 1915, in, cui trasm ette

L . 25.000 del Santo P ad re e in v ita i ca tto lici del mondo in tero a seguirne l ’esem pio in favore d el B elgio . Cosi fece particolarm ente il Cardinale Segretario di S tato per gli S ta ti U n iti di A m erica, felicitan d o il Cardinale G ibbons, arcivesco vo di B altim o ra, di a ve r a ccettato la presidenza on oraria del C om itato Pro Uelgio colà costitu itosi, e facendo v o ti che i catto lici d ella grande R ep u b blica contribuissero a tale opera con generose oblazion i.

6° L e tte ra d e l C ard inal Segretario di S ta to , d ell’8 m aggio 1915, al Consiglio G enerale d e ll’U n iversità c a tto lica di L o van io per la ricostitu zion e d e ll’U niver-

sità m edesim a.

E la lista può così continuare per t u t ti gli anni della guerra, chè in in terro tte sono le sollecitudini del P ap a per il B e lg io .

A r ch . A ff. E ccl. S tr., B e lg io . D a m in u ta d i le tte r a d a l C a rd in a le S e g re ta rio d i S t a t o , n. 7708.

45 - Per II Belgio: Azione svolta in favore dei cittadini belgi.

1° L a N u n ziatu ra A p o sto lica ha p ro te tto i c a tto ' lici b elgi. H a fa tto il possibile affinchè l ’esercizio del cu lto non m ancasse n elle parrochhie ed i conforti re­

ligiosi venissero d a ti negli ospedali a i soldati feriti b elgi, francesi, inglesi, tedeschi.

20 C on tribu ì m olto a ciò che il sacerdote L an n o y entrasse liberam en te n e ll’ospedale m ilitare di B ruxelles

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