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Procedura. Monica De Zii. Santo Darko Grillo

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Academic year: 2022

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(1)

UNITÀ/NOME FIRMA E DATA

PREPARATO

Monica De Zii

SMP – Ufficio di supporto al RPCT

Claudia Starace

SMP – Ufficio di supporto al RPCT

APPROVATO

Santo Darko Grillo Responsabile Prevenzione della

Corruzione e Trasparenza

Registro delle modifiche

Data Sezione del documento / Motivo della revisione Revisione

08/10/2018 Emissione formale A

10/12/2018 Revisione § 5 B

27/09/2019 Aggiornamento quadri sinottici e revisione § 5 C

DISTRIBUZIONE:

Presidente, DG, OIV, VRU, USP, COA, Sito istituzionale.

DOCUMENTI ALLEGATI:

1. Moduli dichiarazioni

2. Raccolta disposizioni normative e regolamentari 3. Quadro sinottico per soggetto

(2)

Sommario

1. Ambito di riferimento ... 3

2. Scopo del documento ... 3

3. Normativa e documenti di riferimento ... 4

4. Sintesi della terminologia e applicazione in ASI ... 5

5. Soggetti, tempi e responsabilità associate ... 6

5.1 Indicazioni generali per il rilascio delle dichiarazioni ... 8

5.2 Attività di vigilanza del RPCT ... 9

5.3 Verifica sulle dichiarazioni ex art. 20 D.lgs. n. 39/2013 ... 9

6. Sanzioni ... 10

7. Società partecipate ... 10

(3)

1. Ambito di riferimento

Il decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39 “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190” (di seguito D.lgs.), è stato approvato al fine di regolamentare il conferimento di incarichi dirigenziali e di responsabilità amministrativa di vertice nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico, con lo scopo di prevenire situazioni ritenute, anche potenzialmente, portatrici di conflitto di interessi.

In questo quadro l’ANAC, per meglio distinguere i confini che delimitano l’azione del RPCT dalla propria nell’attuazione della norma e negli accertamenti connessi, ha emesso la Determinazione n.

833/2016.

Più recentemente, con la Determinazione n. 1134/2017 “Nuove Linee guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici”, l’ANAC ha ulteriormente chiarito l’applicazione della disciplina in esame con riferimento ad incarichi nelle Società partecipate e controllate dalle PP.AA..

Per coadiuvare gli uffici interessati nell’applicazione delle norme, la Struttura a supporto del RPCT ha emesso un documento di Analisi della Determinazione ANAC n. 833/2016 (RS-RPC-2016-014 del 25/10/2016) – con relativa modulistica, anch’essa aggiornata1 - e, più recentemente, un documento di Analisi della Determinazione ANAC n. 1134/2017 (RS-RPC-2017-009 del 06/12/2017); entrambi i documenti sono di riferimento per quanto contenuto nelle presenti istruzioni.

Altri tipi di incompatibilità sono previsti dal comma 1, art. 13 del D. Lgs. n. 128/2003 “Riordino dell’Agenzia Spaziale Italiana”, rubricato “Disposizioni specifiche”, così come modificato dalla Legge n.

7 dell’11 gennaio 2018, che prescrive che “

Le incompatibilità con le cariche di presidente, componente del consiglio di amministrazione e del consiglio tecnico scientifico, di presidente e componente del collegio dei revisori dei conti, di direttore generale e responsabile di settore tecnico, sono disciplinate dal regolamento di organizzazione e funzionamento dell'Agenzia. Il presidente, il direttore generale, i componenti del consiglio di amministrazione e del consiglio tecnico-scientifico non possono essere amministratori o dipendenti di società che partecipano a programmi cui è interessata l'A.S.I., salvo quelle a partecipazione A.S.I., e non possono ricoprire cariche di governo o cariche politiche elettive a qualunque livello, ovvero incarichi o uffici di rappresentanza nei partiti politici. Sono immediatamente sostituiti in caso di incompatibilità sopravvenuta, grave violazione dei doveri inerenti all'ufficio, ovvero nel caso in cui riportino condanna, anche con sentenza non passata in giudicato, per uno dei reati previsti dal capo I del titolo II del libro secondo del codice penale.”

2. Scopo del documento

La corretta applicazione della disciplina in materia di inconferibilità e incompatibilità rientra tra le misure di prevenzione della corruzione.

1 Allegato 1

(4)

La presente Procedura ha lo scopo di illustrare la normativa in materia e la sua concreta applicazione all’ASI; essa identifica, tra le altre cose:

 i soggetti tenuti al rilascio delle dichiarazioni,

 i soggetti tenuti alla raccolta, alla verifica e alla pubblicazione (se applicabile) delle dichiarazioni,

 i tempi entro i quali è prescritto che tali dichiarazioni vengano rilasciate, verificate e pubblicate,

 il soggetto competente per le eventuali contestazioni.

La Procedura tratta esclusivamente il caso di vigilanza interna a cura del Responsabile della Prevenzione della corruzione e della Trasparenza. Per ciò che attiene la vigilanza esterna di competenza dell’ANAC si rinvia alla Determinazione dell’Autorità n. 833/2016.

Per omogeneità di trattazione, la Procedura prende in considerazione, nel contempo, le situazioni di incompatibilità dettate dal D. Lgs. 128/2003 e s.m.i., al fine di fornire un quadro complessivo per l’armonizzazione delle diverse disposizioni.

3. Normativa e documenti di riferimento

L. n. 190/2012 e s.m.i. “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione”;

D. Lgs. n. 39/2013 e s.m.i. “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190”;

 Atti e provvedimenti ANAC (già CiVIT), con particolare riferimento a:

 Piano Nazionale Anticorruzione approvato dall’ANAC con delibera n. 72/2013, e relativi aggiornamenti: Determinazione n. 12 del 28/10/2015, Delibera n. 831 del 03/08/2016, Delibera n. 1028 del 22/11/2017;

Determinazione n. 833/2016 “Linee guida in materia di accertamento delle inconferibilità e delle incompatibilità degli incarichi amministrativi da parte del responsabile della prevenzione della corruzione. Attività di vigilanza e poteri di accertamento dell’A.N.AC. in caso di incarichi inconferibili e incompatibili”;

Delibera n. 1198 del 23 novembre 2016, “Delibera concernente l’applicazione dell’art. 20 d.lgs.

39/2013 al caso di omessa o erronea dichiarazione sulla insussistenza di una causa di inconferibilità o incompatibilità”

Determinazione n. 1134/2017 “Nuove Linee guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici”;

L. 11/01/2018, n. 7 “Misure per il coordinamento della politica spaziale e aerospaziale e disposizioni concernenti l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia spaziale italiana”, modificativa del D.

Lgs. n. 128/2003 “Riordino dell'Agenzia spaziale italiana (A.S.I.).”;

 Statuto dell’Agenzia Spaziale Italiana;

 Piano Triennale di Prevenzione della corruzione ASI, annualmente aggiornato;

 Codice di Comportamento ASI.

(5)

4. Sintesi della terminologia e applicazione in ASI

Ai fini della corretta lettura della Procedura si forniscono di seguito alcune delle definizioni riportate nell’art. 1 del D. Lgs. 39/2013, e la loro applicazione al contesto dell’Agenzia.

Si intende per:

inconferibilità: la preclusione, permanente o temporanea, a conferire taluni incarichi a coloro che si trovino in particolari condizioni; si configurano condizioni di inconferibilità quando i soggetti interessati:

o abbiano riportato condanne penali per i reati previsti dal capo I del titolo II del libro secondo del codice penale,

o abbiano svolto incarichi o ricoperto cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati da pubbliche amministrazioni,

o abbiano svolto attività professionali a favore enti di diritto privato regolati o finanziati da pubbliche amministrazioni,

o siano stati componenti di organi di indirizzo politico;

incompatibilità: condizione per cui due o più situazioni sono tra loro in contrasto e non compatibili l’una con l’altra, tanto da obbligare il soggetto interessato a compiere una scelta; sono cause di incompatibilità:

o lo svolgimento di incarichi e cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati da ASI, o lo svolgimento di attività professionali,

o l'assunzione della carica di componente di organi di indirizzo politico, o avere, all’atto della nomina, vertenze in corso con l’Agenzia.

La stessa normativa fornisce, inoltre, le seguenti definizioni:

 componenti di organi di indirizzo politico: le persone che partecipano, in via elettiva o di nomina, a organi di indirizzo politico delle amministrazioni statali, regionali e locali, quali Presidente del Consiglio dei ministri, Ministro, Vice Ministro, sottosegretario di Stato e commissario straordinario del Governo di cui all'articolo 11 della legge 23 agosto 1988, n. 400, parlamentare, Presidente della giunta o Sindaco, assessore o consigliere nelle regioni, nelle province, nei comuni e nelle forme associative tra enti locali, oppure a organi di indirizzo di enti pubblici, o di enti di diritto privato in controllo pubblico, nazionali, regionali e locali;

 incarichi amministrativi di vertice: gli incarichi di livello apicale, quali quelli di Segretario generale, capo Dipartimento, Direttore generale o posizioni assimilate nelle pubbliche amministrazioni e negli enti di diritto privato in controllo pubblico, conferiti a soggetti interni o esterni all'amministrazione o all'ente che conferisce l'incarico, che non comportano l'esercizio in via esclusiva delle competenze di amministrazione e gestione;

 incarichi dirigenziali interni: gli incarichi di funzione dirigenziale, comunque denominati, che comportano l'esercizio in via esclusiva delle competenze di amministrazione e gestione, nonché gli incarichi di funzione dirigenziale nell'ambito degli uffici di diretta collaborazione, conferiti a dirigenti o ad altri dipendenti, ivi comprese le categorie di personale di cui all'articolo 3 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, appartenenti ai ruoli dell'amministrazione che conferisce l'incarico ovvero al ruolo di altra pubblica amministrazione;

(6)

 incarichi dirigenziali esterni: gli incarichi di funzione dirigenziale, comunque denominati, che comportano l'esercizio in via esclusiva delle competenze di amministrazione e gestione, nonché gli incarichi di funzione dirigenziale nell'ambito degli uffici di diretta collaborazione, conferiti a soggetti non muniti della qualifica di dirigente pubblico o comunque non dipendenti di pubbliche amministrazioni;

 incarichi di amministratore di enti pubblici e di enti privati in controllo pubblico: gli incarichi di Presidente con deleghe gestionali dirette, amministratore delegato e assimilabili, di altro organo di indirizzo delle attività dell'ente, comunque denominato, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico;

 enti di diritto privato in controllo pubblico: le società e gli altri enti di diritto privato che esercitano funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione di servizi pubblici, sottoposti a controllo ai sensi dell'articolo 2359 c.c. da parte di amministrazioni pubbliche, oppure gli enti nei quali siano riconosciuti alle pubbliche amministrazioni, anche in assenza di una partecipazione azionaria, poteri di nomina dei vertici o dei componenti degli organi;

 incarichi e cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati: le cariche di presidente con deleghe gestionali dirette, amministratore delegato, le posizioni di dirigente, lo svolgimento stabile di attività di consulenza a favore dell'ente.

Con riferimento al contesto dell’Agenzia la norma si applica nel caso di conferimento di:

 incarico di Presidente e componente del CdA (“componenti di organi di indirizzo politico”),

 incarico di Direttore Generale (“incarichi amministrativi di vertice”),

 incarichi dirigenziali o di responsabilità, interni ed esterni, conferiti a dipendenti o esterni, ai sensi del d.lgs. 165/2001 s.m.i., per posizioni interne all’Agenzia (“incarichi dirigenziali interni”, “incarichi dirigenziali esterni”),

 incarico di responsabile di settore tecnico,

 incarico dirigenziale, di responsabilità e di amministratore nelle controllate/partecipate ASI (CIRA SCpA, ALTEC SpA, e-GEOS SpA, Spacelab SpA) (“incarichi e cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati”).

5. Soggetti, tempi e responsabilità associate

Le cause di inconferibilità e di incompatibilità trattate nella Procedura riguardano i seguenti soggetti e sono normate dai provvedimenti legislativi e regolamentari indicati2:

Soggetto Norme di riferimento

Presidente

 D. Lgs. 39/2013

 D. Lgs. 128/2003

 Statuto ASI

2 Alla Procedura è incluso un breve dossier delle norme (Allegato 2)

(7)

Soggetto Norme di riferimento Consiglieri di Amministrazione

 D. Lgs. 39/2013

 D. Lgs. 128/2003

 Statuto ASI Componenti del Consiglio Tecnico-Scientifico  D. Lgs. 128/2003

 Statuto ASI Direttore Generale

 D. Lgs. 39/2013

 D. Lgs. 128/2003

 Statuto ASI Dirigenti amministrativi interni ed esterni all’ASI  D. Lgs. 39/2013 Responsabili dei settori tecnici  D. Lgs. 39/2013

 Statuto ASI

La Procedura è corredata di quadri sinottici3 che consentono di accedere, per ciascun soggetto, alle informazioni relative a:

 la specifica disposizione normativa,

 la cadenza di acquisizione della dichiarazione,

 il soggetto/unità tenuto alla ricezione e alla verifica delle notizie riportate nella dichiarazione, ovvero il soggetto o il responsabile dell’unità cui è demandato il compito di richiedere il rilascio della dichiarazione completa dell’elenco degli incarichi ricoperti, e al quale spetta l’attività di verifica sulla presenza di eventuali cause di inconferibilità e/o incompatibilità. Se necessario le attività di verifica sono condotte con l’ausilio del Responsabile della Prevenzione della corruzione;

 le modalità di contestazione al soggetto di cause di incompatibilità e inconferibilità, di competenza esclusiva del Responsabile della Prevenzione della corruzione;

 i tempi per la contestazione e le eventuali sanzioni a carico del soggetto che ha rilasciato la dichiarazione;

 la eventuale pubblicazione delle dichiarazioni nella sezione Amministrazione Trasparente del Sito istituzionale e il soggetto competente alla pubblicazione stessa.

In via generale la vigilanza interna sulle norme in materia di inconferibilità e di incompatibilità di cui al D. Lgs. 39/2013 è demandata al Responsabile della Prevenzione della corruzione e della Trasparenza, che si avvale della collaborazione degli uffici preposti alla ricezione e verifica delle notizie contenute nelle dichiarazioni rilasciate dai soggetti cui si applicano le disposizioni.

Di seguito è rappresentato il diagramma di flusso relativo alle attività collegate alla verifica delle dichiarazioni di inconferibilità. Il flusso è analogo nel caso di rilascio di dichiarazioni di incompatibilità.

3 Allegato 3

(8)

5.1 Indicazioni generali per il rilascio delle dichiarazioni

La dichiarazione di “non inconferibilità”, resa obbligatoriamente dal soggetto interessato una tantum prima o contestualmente al conferimento dell’incarico da parte dall’ASI, costituisce condizione di efficacia dell’incarico ed è oggetto di pubblicazione sul sito istituzionale.

Dell’acquisizione della dichiarazione si dà conto nel provvedimento di conferimento dell’incarico al soggetto.

La dichiarazione resa in un momento successivo all’atto del conferimento dell’incarico rende la nomina efficace solo a partire dalla data della dichiarazione tardiva4.

La dichiarazione di “non incompatibilità”, oltre che essere resa in occasione del conferimento dell’incarico, è rinnovata dal soggetto con cadenza almeno annuale; qualora nel corso dell’annualità il soggetto assuma nuovi incarichi/cariche, la dichiarazione deve essere rinnovata tempestivamente al fine di consentire le dovute verifiche.

Alle dichiarazioni è allegata l’elencazione di tutti gli incarichi ricoperti dal soggetto interessato, nonché delle eventuali condanne dallo stesso subite per i reati commessi contro la pubblica amministrazione. Acquisita la dichiarazione, sarà onere dell’Amministrazione conferente l’incarico effettuare, sulla base della dichiarazione stessa e della relativa elencazione degli incarichi, le necessarie verifiche circa la sussistenza di cause di inconferibilità e/o incompatibilità.5 Le attività di verifica circa la sussistenza di una delle ipotesi di inconferibilità e

4 ANAC - Del. 1198/2016

5 ANAC – Del. 833/2016, par. 3

(9)

incompatibilità contemplate dal D. Lgs. n. 39/2013 sono svolte dal soggetto identificato nel quadro sinottico (all. 2) entro 120 giorni dal rilascio della dichiarazione medesima. La verifica dovrà tenere conto, oltre che degli incarichi dichiarati dal soggetto, anche dei fatti notori comunque acquisiti.

L’istruttoria su tale verifica sarà elemento utile al RPCT e all’ANAC ai fini della valutazione dell’elemento psicologico in capo all’organo che ha conferito l’incarico.

5.2 Attività di vigilanza del RPCT

Il RPCT esercita una vigilanza interna all’ASI, contestando all’interessato la situazione di inconferibilità o di incompatibilità, e segnalando la violazione all’ANAC.

Inconferibilità - Qualora il RPCT venga a conoscenza di una violazione delle norme sulle inconferibilità contenute nel D.lgs., ha l’obbligo di avviare un procedimento di accertamento.

Il primo passo consiste nella contestazione della possibile violazione tanto all’organo che ha conferito l’incarico quanto al soggetto destinatario.

L’atto di contestazione, oltre a contenere una brevissima indicazione del fatto, della nomina ritenuta inconferibile e della norma che si assume violata, contiene anche l’invito, rivolto a tutti i soggetti coinvolti, a presentare memorie a discolpa, in un termine breve ma che consenta l’esercizio del diritto di difesa (tendenzialmente non meno di cinque giorni).

Segue l’accertamento oggettivo di verifica della sussistenza della situazione di inconferibilità, che, in caso di esito positivo, determina l’adozione dell’atto dichiarativo di nullità dell’incarico6, sempre di competenza del RPCT.

Il successivo accertamento è quello soggettivo, che consiste nella verifica dell’elemento del dolo o della colpa, anche lieve, di chi ha conferito l’incarico ai fini dell’applicazione della sanzione inibitoria7.

Incompatibilità - L’eventuale sussistenza di una causa di incompatibilità determina per il RPCT il dovere di avviare il procedimento di accertamento e, in caso di esito positivo, la contestazione all’interessato dell’accertamento compiuto. Decorsi 15 giorni dalla contestazione, in assenza di una opzione da parte dell’interessato, deve essere adottato un atto, anche su proposta del RPCT, con il quale viene dichiarata la decadenza dall’incarico.

5.3 Verifica sulle dichiarazioni ex art. 20 D.lgs. n. 39/2013

Come detto in precedenza, la dichiarazione di assenza di cause di inconferibilità e incompatibilità rilasciata dal nominando all’atto della nomina, non è sufficiente a determinare l’insussistenza di colpa di chi ha conferito l’incarico in quanto, pur costituendo un momento di responsabilizzazione del suo autore, tale dichiarazione non vale ad esonerare chi ha conferito l’incarico, dal dovere di accertare, nel rispetto dei principi di buon andamento e di imparzialità8, i requisiti necessari alla nomina, ed in particolare di quello dell’assenza di cause di inconferibilità ed incompatibilità.

6 art. 17, D.Lgs. 39/2013

7 art. 18, D.Lgs. 39/2013

8 art. 97 Cost.

(10)

Il RPCT è pertanto tenuto a verificare se, in base agli atti conosciuti o conoscibili, l’autore del provvedimento di nomina avrebbe potuto – anche con un accertamento delegato agli uffici e/o una richiesta di chiarimenti al nominando – conoscere la causa di inconferibilità/incompatibilità.

6. Sanzioni

Premesso che gli atti di conferimento incarichi adottati in violazione delle disposizioni contenute nel D.lgs., e i relativi contratti, sono nulli9, il D.lgs. dispone che “I componenti degli organi che abbiano conferito incarichi dichiarati nulli sono responsabili per le conseguenze economiche degli atti adottati. Sono esenti da responsabilità i componenti che erano assenti al momento della votazione, nonché i dissenzienti e gli astenuti” e che, qualora venga accertato dolo o colpa (anche lieve) nella violazione delle disposizioni del D.lgs., all’organo conferente venga comminata la sanzione inibitoria, che prevede l’impossibilità di conferire gli incarichi di propria competenza per i tre mesi successivi alla dichiarazione di nullità dell’atto. Per il periodo dell’interdizione l'organo di indirizzo viene sostituito nella competenza dall'Amministrazione vigilante10.

In caso, invece, di dichiarazione mendace del soggetto cui viene conferito l’incarico, le sanzioni previste a carico dello stesso sono:

interdizione per 5 anni dagli incarichi previsti dal D.lgs.11

 sanzione penale ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000

 sanzione disciplinare ai sensi dell’art. 15 del Codice di comportamento dell’ASI per violazione delle norme di prevenzione della corruzione.

7. Società partecipate

Linee guida dell’ANAC relative alla “attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici” (Determinazione n. 1134/2017) hanno definitivamente chiarito l’applicazione del D. Lgs. n. 39/2013 alle Società partecipate dalle Pubbliche Amministrazioni.

Lo svolgimento delle verifiche sulle situazioni di inconferibilità degli amministratori proposti/designati dall’Amministrazione controllante nelle società partecipate in controllo pubblico, è onere della stessa Amministrazione.

È pertanto necessario che, antecedentemente o contestualmente alla nomina da parte della Società controllata di un determinato soggetto, siano acquisite, dall’Unità Organi e Partecipate le dichiarazioni (con relativo elenco degli incarichi in corso). Le modalità per lo svolgimento delle verifiche su quanto dichiarato sono quelle stabilite nel § 5.1 della Procedura. Le dichiarazioni sono pubblicate nella pagina del sito ASI dedicato alla Società. Analogamente si procede con le dichiarazioni annuali di assenza di cause di incompatibilità.

Le citate Linee guida con riferimento alle società solo partecipate dalle PP.AA., genericamente riportano l’indicazione che alle stesse si applicano le norme sulle incompatibilità. Per omogeneità

9 art.17, D.Lgs. 39/2013

10 art.18, D.Lgs. 39/2013

11 art.20, c. 5, D.Lgs. 39/2013

(11)

con quanto disposto per le Società in controllo pubblico si ritiene che ASI anche per le Società solo partecipate debba procedere con le stesse modalità, quindi acquisire, verificare e pubblicare le dichiarazioni di inconferibilità e incompatibilità.

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