L'Istituto di
Entomologia
Agraria deH'Universita di Paviaha
iniziato nel 1955,con
la collaborazione delCorpo
Forestale dello Stato,un censimento
delle popolazioni diFormiche
delgruppo Formica
riifa esistenti sulle Alpi italiane.Scopo
delcensimento
era di giungeread una conoscenza
complessiva diquanto
riguarda talegruppo
per I'intera regione alpina italiana,anche
in vista della uti- lizzazione pratica su vasta scala di questeFormiche
per la difesa delle foreste contro gli Insctti dannosi, amezzo
di trapianti massivi di popolazioni in boschi fuori del loro areale naturale.Durante
ilcensimento sono
stati raccolti su tutto I'arco alpino italiano oltre 4.000campioni
di queste popolazioni e circa 60.000 dati schedati, inerenti alle caratteristiche delle colonic naturali e dei boschi colonizzati.Materiali e dati
sono
gia stati in parte oggetto diesame
e di studi edhanno
fornito
argomento
per la stesura di varie note di carattere zoogeografico, tasso-nomico,
ecologico ed applicative(Baggini
e Coll. 1959,Clauser-Ronchetti
1965,
CoTTi
e Coll. 1962,Gosswald
e Coll. 1961,Pavan
1959, 1961, 1961 a,1961 b, 1962,
Pepe-Ronchetti
1960,Roxceietti
1960, 1961, 1963, 1965).Nel mio
lavoro, svolto nell'ambito del suddettoprogramma, mi
sono de- dicato in particolare all'esametassonomico
dei campioni, neirintento di fornireun quadro
dellageonemia
delle diverse specie delgruppo
suirarco alpino ita- liano.Ho
pertanto pubblicato nel 1961 e 1963due
notesulle popolazioni di questeFormiche
inLombardia
(Alpi centrali italiane) e nel 1965un
lavoro su popola- zioni di Piemonte, Val d'Aosta e Liguria (Alpi occidentali italiane).Ho
preso ora inesame
le popolazioni del Trentino-Alto Adige, delVeneto
e del Friuli-Venezia Giulia (Alpi oriental! italiane), sulle qualirendo
noti dati preliminari, relativi a 1186 dei2024 campioni
raccolti. Per completare ilquadro anche
daun punto
di vista della suddivisione territoriale amministrativa, in que- ste ricerche e stata presa inconsiderazioneanche
lazona
delle Alpi Retichecom-
prese nellaRegione
Trentino-Alto Adige, appartenente alle Alpi centrali.SulleAlpiorientali italiane e statadimostratala presenzadelle quattro specie forestalmente utili appartenenti al genere
Formica
[Formica rtifa L., polyctena Forst., lugubris Zett., aquilonia Yarrow),nonche
di pratensis Retz.(=
nigricansAuct. nee. Em.), nigricans
Em. (=
cordieri Bondr.) e della specie truncorum Fabr., che alcuni autori considerano appartenente algruppo
rufa.Dei
1186campioni
esaminati, 38sono
risultati indeterminabili a causa di variazioni morfologiche rispetto aglischemi
tassonomici odierni; 77sono
a de- terminazionedubbia
(cioe nigricans aut pratensis), perche in essinon sono
pre- senti 9$, la cui chetotassi consente di differenziarerapidamente
ledue
specie (^)(*) PressoIstituto di EntomologiaAgraria c Centro InternazionaleFormiche Foreste Agri- coltura (C.I.F.F.A.) - Universita di Pavia.
(1) KuTTER1964, aseguito di ricerche biometriche sualcuni caratteridi $2e ^^Ai pratensis e di nigricans di diverse localita europee, tende a negare che, alio stato attuale delle ricerche, si
possa dare valore di specie distinte alle due forme, le quali potrebbero invece essere considerate come entita infraspecifiche.
e perche
non
e stato ancora possibile effettuare le analisi biometriche su alcuni caratteri delle ^'^, indicateda Gosswald
e Coll. 1961.In base alia distribuzione geografica delle colonic delle singole specie (fi-
gure 1-4) (^) si
puo
constatare in linea generalecome
rufa, lugubris ed aquilonia abbiano areale esteso su quasi tutte le Alpi orientali italiane,con
notevole den- sita di colonic nellamaggior
parte del loro areale,mentre
polyctena e prcscntecon
colonic rare, raggruppate in particolare nellezone
settentrionali (su Alpi Atesine e nelle fascie piii settentrionali delle AlpiDolomitiche
e Carniche).Di
nigricans e stata finora rinvenutauna
solacolonia, sulCarso
presso Trie-ste,
mentre
pratensissembra
essere abbastanza diffusa sulle Alpi orientali ita- liane (f),con maggior
densita di colonie nellezone
meridionali ed orientali di queste. F. truncorum inlineha
areale esteso su gran parte delle Alpi orientali ita- liane,con
colonie rare ed isolate,concordemente con quanto
e stato riscontrato per il resto della sua area di diffusione in Italia.Formica
rufa L. (fig. 1).II suo areale e esteso,
con
notevole densita di colonie, su quasi tutte le Alpi orientali italiane (escluso il Carso),con un'ampia
lacuna in corrispondenza allezone
orientali delle AlpiDolomitiche
e delle Prealpi Venete.La
sua area di dif- fusione si spinge versosud
fino quasi al limite meridionale delle Prealpi Venete,Carniche
e Giulie,con
un'interruzione in corrispondenza alia fascia prealpina tra Bellunoed
il Brenta.Ilimiti dellasua
zona
altitudinaledicolonizzazione,sono compresi
tra350 m
(su Prealpi Giulie) e
1900 m
(su Alpi Atesine). I limiti inferiori e superiori, perle diverse regioni del sistema alpino (tab. 1), 'tendono in genere ad abbassarsi
procedendo
da occidente verso oriente.Le
sue coloniesono
piu frequenti tra700
e1600 m
di ahitudine (fig. 5).La
valenza della specie nei riguardi delle diverse formazioni boschive, ri- sulta particolarmenteampia
sulleAlpi orientali italiane (tab. 2),dove
latroviamo con
frequenza in boschi misti, sia di varie specie resinose (con o senza Pini), che di resinosecon
latifoglie,come pure
in boschi puri diAbete
rosso (Picea excelsa Lk.); la specie colonizza anche, perquanto
piii raramente, boschi puri di Pinus (in particolare silvestris L. e nigra Arn.) e boschi di sole latifoglie.Formica
polyctena Forst. (fig. 1).I nuclei principali delle colonie
sono
stati rinvenuti finora nellezone
piu interne delle Alpi orientaH italiane, su Alpi Atesine,Carniche ed
al limite setten- trionale delle Alpi Dolomitiche.Due
colonie isolatesono
state individuateanche
su Alpi Giulie e su PrealpiVenete;
sulle Alpi Retichesono
state trovate alcune popolazioni a determinazione incerta (cioe rufa aut polyctena) a causa di caratte- ristiche di pelosita intermedie tra quelle considerate tipiche delledue
specie.(2) I limiti delle regioni montuose in cui sono suddivise leAlpi orientali italiane, come ri- sultano dalle figure 1-4, sono statitracciati in base ai dati forniti dalvolume«Italia Fisica» del Touring Club Italiano (1957).
(3) Poichenigricanse assairara sulleAlpi italiane,eprobabile che lamaggiorpartedeinu- merosi campioni adeterminazione dubbia {nigricans autpratensis) rinvenuti nel settore orientate, appartenga alia specie pratensis.
La
specieha
distribuzionecompresa
tra740-1800 m
di altitudine (tab. 1);i suoi limiti altitudinali superiori ed inferiori si
abbassano
sensibilmente proce-dendo
verso oriente, dalle Alpi Atesine alle Carniche.La maggior
parte dalle rare colonie rinvenute, vive tra1000
e1350 m
di altitudine, in boschi (tab. 2) diAbete
rosso o di resinose miste (con Pini); alcune coloniesono
state trovateanche
in boschi di resinose miste (senza Pini) ed inun
bosco diPino
silvestre.Formica
lugiibris Zett. (fig. 2).E
diffusa su quasituttele Alpiorientali italiane,con
esclusione delle Prealpi Giulie e del Carso;ha maggior
densita di colonie nellaRegione
Trentino-Alto Adige. II limitemeridionale del suo areale si avvicinaalmargine
meridionaledelle PrealpiVenete
e Carniche, perquanto
in settorimeno
estesi di quelli dirufa L..La zona
altitudinale di colonizzazione della specie ecompresa
(tab. 1) tra700 m
(su Alpi Atesine) e2050 m
(su Alpi Retiche). Per ilsuo
limite infe- riorenon
si riscontra sulle Alpi orientaliuna
variazione di altitudineprocedendo
dasud
anord
o da ovestad
est; illimite superiore tende invecead
abbassarsicon
gradualita da occidente verso oriente.La
frequenza delle colonie cresce forte-mente
oltre i 1000m
di altitudine (fig. 5), e raggiunge ilmassimo
tra i 1500-1600 m;
oltre tale quota i valori decresconorapidamente
fino al limite superiore dellazona
di colonizzazione.Nei
riguardi delle diverse formazioni boschive (tab. 2) lugubris rivelauna minor
valenza di rufa L.,con tendenza
a colonizzare boschi in cui I'Abete rosso costituisce I'essenza unica o eframmisto
adAbete
bianco [Abies alba Mill.) e Larice (Larix europaeaDC).
Sirinvengono
coloniecon
frequenzaanche
in boschi di resinose miste (con Pini) e di resinosecon
latifoglie (in genere tra le resinose prevale I'Abete rosso),mentre
solo eccezionalmentesono
state trovate in boschi puri diAbete
bianco, di Larice, diPino
silvestre, diPino mugo
{Pinusmugo Turra)
ed in boschi di latifoglie miste.Formica
aquiloniaYarrow
(fig. 3).Sulle Alpi orientali italiane la specie e presente, oltre che nella
forma
ti-pica
con
''^'^a pelositapiiidensa
(descrittada Yarrow
1955 eBetrem
1960),anche
con
popolazioni chehanno come
carattere costante un'estrema scarsitaod
as- senza di setole sulle parti considerate dalla tassonomia, econ
popolazioni a pe- losita intermedie tra ledue
forme.Per
ilmomento
queste popolazionivengono
classificate
come forme
di aquilonia, specie alia qualesembrano
appartenere perla scultura del
tegumento.
In cioconcordo con
il parere espresso daun
altro spe- cialistadelgruppo (Betrem)
al qualesono
stati inviatiinesame campioni
di queste forme.La
posizione tassonomica di queste popolazioni, potra essere chiarita in futuro, solo a seguito di piuampi
ed approfonditi studi, inun programma
di ricerche su scalaeuropea
per il quale si stannoradunando
materiali e dati.L'areale della specie (nelle sue diverse forme) sulle Alpi orientali italiane, e quasi simile a quello di lugubris.
Le
colonie di aquilonia si avvicinanomeno
di quelle di lugubris al limite meridionale dellemontagne;
su AlpiDolomitiche
eCarniche
sono assai piu dense di quelle di lugubris. Nellazona
orientale delle AlpiDolomitiche
aquilonia eTunica
specie finora rinvenuta esembra
sostituire lugubris nella colonizzazione dei boschi di conifere. Nell'ambito dell'areale della speciesembrano
delimitabili, alio statoattualedelle ricerche,zone
in cuiuna
delleforme predomina
sulle altre orimane
esclusiva. D'altro lato talvolta si rinven-II II
-a
<
c
a
-Ci
gono
inuno
stesso bosco popolazionicon
tutti i caratteri di pelosita delle tre forme.I limiti della
zona
altitudinale di colonizzazionesono compresi
(tab. 1) tra700 m
(su Alpi Carniche) e2000 m
(raggiunti su Alpi Atesine,Dolomitiche
e Carniche). In diverse regioni del sistema alpino, si
puo
constatareun
sensibileabbassamento
del limite inferiore dcllazona
di colonizzazioneprocedendo
dalle regionimontuose
marginali a quelle interne eda
occidente verso oriente. Perillimite superiore
non sono
state riscontrate variazioni significative. IIdiagramma
della frequenza di colonizzazione alle varie altitudini (fig. 5) rivela diverse ana- logic
con
quello di lugubris, dal quale differisce principalmente per valori piu elevati ai vari livelli di colonizzazione e per ilmassimo
di frequenza, raggiunto verso i 1700m
(anziche tra i1500-1600 m come
lugubris).II
comportamento
della specie nei riguardi dellaformazione
boschiva rivela ancora piu che per lugubris,una
strettadipendenza
dalla presenza dell'Abeterosso (tab. 2); e stata infatti rinvenuta, ad eccczione che perun bosco
di latifoglie, solo in boschi diAbete
rosso o in boschi misti di resinose (con o senza Pini) e di re- sinosecon
latifoglie, nei quali I'Abete rosso esempre
presente, soventecome
es- senza dominante.Popolazioni incerte:
Formica
lugubris aut aquilonia (fig. 2).II
3%
circa deicampioni
di specie delgruppo
F. rufa esaminati per le Alpi orientali italiane (34 su 1186),sono
risultati a determinazione incerta {F. lugubris aut aquilonia), a causa di caratteristiche di pelosita intermedie tra quelle consi- derate tipiche delledue
specie (*).Queste
popolazioni sono state rinvenute inmaggioranza
su Alpi Dolomitiche,raramente
su Alpi Atesine e Prealpi Venete,ad
ahitudine tra1000-1850 m
(tab. 1), in genere in boschi di resinose in cui I'A- bete rosso costituisce I'essenzaunica odominante
(tab. 2).Sovente sono
presenti inuno
stesso bosco accanto a popolazioni di lugubris, di aquilonia o dientrambe
le specie. Cio
pone numerosi
quesiti in merito alia loro origine ed al loro signifi- cato tassonomico.Formica
pratensis Retz., F. nigricansEm.
e popolazioni di nigricans aut pratensis (fig- 4).In base all'esame dei pochi
campioni
di questogruppo
dotati di $$, chehanno
consentito di differenziare tra loro ledue
specie,sono
state individuate rare colonic dipratensis sulCarso
presso Trieste, nella fascia settentrionale delleDolomiti
e su PrealpiVenete
euna
sola colonia di nigricans, sulCarso
presso Trieste. Popolazioni a determinazione incerta {nigricans aut pratensis)sono
state rinvenute nellaRegione
Trentino-AltoAdige
(colonic rare e sparse), su Prealpi Venete, Alpi e Prealpi Carniche, Alpi e Prealpi Giulie (colonic piia numerose).In merito aliadistribuzione altimetricadellespecie(tab. 1), risultacheI'unico
campione
di nigricans e stato rinvenuto a420 m
di ahitudine (sul Carso) e chela
zona
ahitudinale dicolonizzazione dipratensis ecompresa
tra610 m
(sul Carso) e1610 m
(su Prealpi Venete). Per le popolazioni di nigricans aut pratensis il li-mite mferiore
scende
a350 m
(su Prealpi Giuhe),mentre
quello superiore si(4) Sulle Alpi centrali italiane tali popolazioni sono risultate piu rare (solo 5 campioni su 760),mentreperleAlpioccidentaliilloronumeroe stato di223 sudiuntotale di 1030 campioni esaminati (circa il 21%).
mantiene
sui 1600m
(su Prealpi Venete);entrambi
i limiti, nelle diverse regioni del sistema alpino, siabbassano
in generegradualmente procedendo
da occidente ad oriente; le coloniehanno
circa uguale frequenza a tutte le altitudini.In merito alle relazioni
con
i boschi a diversacomposizione
forestale, dai dati della tabella 2 risulta che lenumerose
popolazioni di nigricans aut pratensis rivelanoun'ampia
valenza intcressaute quasi tutte le formazioni boschive prese inesame
e le rare popolazioni individuate di pratensis, colonizzano boschi di resinose miste (senza Pini), di resinose con latifoglie edun
bosco diPino
nero;Tunica popolazione individuata di nigricans, vive in
bosco
diPino
nero.Formica
truncorum Fabr. (fig. 4).Sulle Alpi orientali italiane la specie e stata finora rinvcnuta
con
colonie rare, in genere assai distanziate tra loro, sia nellezone
interne dell'arco alpino che in tiuelle piii meridionali e periferiche (escluso il Carso), tra750 m
(su AlpiCarniche) e 1800
m
(su Alpi Atesine) (tab. 1),con
frequenza di colonizzazione lievementemaggiore
tra1000-1200 m
di aUitudine (fig. 5).Le
coloniesono
state rinvenute (tab. 2) in boschi misti di resinose (con o senza Pini) e di resinosecon
latifoglie.CONSIDEKAZIONI GENERALI
Con
i dati esposti, chemi
riservo di completare, ci avviciniamo ad avereun quadro panoramico
della distribuzione complessiva delle specie delgruppo Formica
rufa sull'intero arco alpino italiano. Essivengono ad
aggiungersi a quelliprecedentemente
noti e li integrano.Un'elaborazione approfondita di tutti i dati in nostro possesso
suUa
colo- nizzazione delle singole specie delgruppo Formica
rufa sulle Alpi italiane, sara oggetto diun prossimo
lavoro e verra condotta incomparazione con
le nozioni esistenti per le regioni alpine confinanti.A completamento
dei dati esposti nella presente nota ritengo utile consi- derarecomparativamente,
inmodo molto
riassuntivo, le principali caratteristiche di colonizzazione delle varie specie delgruppo
sull'intero arco alpino italiano.F. rufa L. si riconferma specie a densa colonizzazione,
con ample
lacune in alcuni settori del suo areale.La mancanza
diun
vincolo aliazona
di altamon-
tagna, gia riscontrata per le popolazioni delle Alpi occidental! e centrali, diviene ancora piu evidente su Alpi orientali,
mentre
restaconfermata
I'ampia valenza biologica della specie nei riguardi dei diversi tipi diformazione
boschiva.Di
F. polyctena Forst. le Alpi orientali ospitano ilmaggior numero
di co- lonic finora rinvenute in Italia;con
ledue
individuate su Alpi occidentali, tali colonie rappresentano le estreme propaggini, asud
dello spartiacque alpino, del- I'areadellaspecieche
si estende in Svizzera(Kutter
1961)ed
Austria(Eichhorn
1964).
Nel Centro-Europa
la specie abita boschi di pianura, collina o bassamon-
tagna,
composti
di Pini, conifere varie, conifere e latifoglie, o di sole latifoglie.In Italia, ai margini meridionali del suo areale europeo, si riscontra
un
adatta-mento
delle popolazioni all'ambiente rnontano alpino ed a boschi tipicamente montani, in cuidomina
I'Abete rosso.F. lugubris Zett. si riconferma specie
con densa ed uniforme
colonizza- zionenelTambito
delsuo
area'o italiano; la sua netta preferenza per lazona
montana
alpina e per i boschi in cuisono
presentiAbete
rosso e Laricecome
U; Lu U,
II II II
D \JH
5;
essenze uniche o dominanti, gia riscontrata su Alpi occidentali e central!, trova
conferma anche
per le popolazioni delle Alpi orientali.Di
F. aquiloniaYarrow troviamo
su Alpi orientali treforme:
glabra, pe- losaed
a pelosita intermedia; per ilmomento
essevengono
classificate tuttecome forme
di aquilonia, specie alia qualesembrano
appartenere per la scultura del te-gumento. La
loro posizione tassonomicadovra
essere chiarita in future.La
specie (nelle sue tre forme)ha
su Alpi orientali la sua colonizzazione piii densa (simile a quella di lugubris nella stessa regione)ed
estesa; e presente invece su Alpi oc- cidentali inmodo
discontinue con popolazioni della solaforma
piu pelosa, su quelle centrali, nel solo settore orientale delleAlpi Retiche,con
popolazioni delle treforme.La
sua predilezione per lezone
di altamontagna
(ancora piii spiccata chein lugubris) e peri boschi in cuiAbete
rosso e Larice costituiscono le essenze uniche o dominanti, econfermata
dai dati relativi alle popolazioni delle Alpi orientali.Di
F. nigricansEm.
e stata rinvenuta su Alpi orientahuna
sola colonia, sulCarso
presso Trieste: sidedurrebbe che
la specie abbia,anche
in base alia di- stribuzione delle sue colonic nei restanti settori alpini, areale limitato aidue
e- stremi delle Alpi itahane. Ivi il suo areale sisovrappone
a quello di pratensis Retz. che e presente invece sututto I'arcoalpinocon
colonicnon molto numerose
e sovente assai distanziate tra loro, preferibilmente nelle fascie di bassa
mon-
tagnao di collina
prossime
alle pianure,ma
talvoltaanche
nellezone
interne della catena alpina, fin verso i 1600m
di altitudine. In merito alle relazioni delledue
speciecon
i vari tipi di boschi, per nigricans I'uniconuovo
repertonon aggiunge
nulla di significative aquanto
gia conosciuto; per pratensis invece inuovi
dati (compresi quelli relativi ai reperti di nigricans aut pratensis, lamaggior
parte dei quali e probabile appartenga alia specie pratensis, essendo nigricans assai rara sulle Alpi italiane),confermano
esaurientemente la polivalenza della specie nei riguardi delle diverse associazioni forestall.Anche
per F. truncorum Fabr. lo studio delle popolazioni delle Alpi orien- tali convalidaquanto
gia noto per quelle delle restanti regioni alpine, ossia chela specie
ha
in Italia colonic rare e in genere assai distanziate tra loro, prediligezone
dimedia
ahitudine,ma puo
colonizzareanche
boschi di alta quota esembra
preferire boschi nei quali e presente I'Abete rosso.
II valore dei dati ricavati dalle ricerche sulle colonie naturali delle For-
miche
delgruppo Formica
rufa in Italia, il significato che da essi eemerso
perle relazioni tra le specie forestalmente utih e per il loro
impiego
pratico incampo
forestale,
hanno
indotto vari Paesiad
impostare analoghe ricerche per i rispettivi territori.Abbiamo
cosi gia avutoun primo censimento
ed un'interessante analisi per la Svizzera (Kutter), dati significativi per I'Austria(Eichhorn)
e perlaGer- mania
(scuola di Wiirzburg),mentre sono
incominciati i lavori e gia sihanno
ri- sultatisolo in parte pubblicati,anche
per !a Francia, Spagna, Jugoslavia,-Polonia, Rom_ania, Bulgaria. Per la Russiaun grande movimento
di ricerche e miziato dal 1963 ed in esso sono impegnati zoologi e forestall.Questi lavori internazionali in
buona
partesono
collegaticon
le attivita delgruppo
di lavoroFormica
rufa dell'Organizzazione Internazionale di Lotta Biologica.>
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RIASSUNTO
Sonostatipresi in esame 1186 campioni dellepopolazioni di Formichedelgruppo Formica rufa delle Alpi italiane orientali.
Sono present!: Formicapolyctena Forst., rufa L., lugubris Zett., aquilonia Yarrow,pratensis Retz. (= nigricans Auct. nee Em.), nigricans Em. (= cordieriBondr.).
E
presente ancheF. trun- corum Fabr., che alcuni autori considerano appartenere al gruppo rufa. Si riscontrano inoltre popolazioni con variazioni morfologiche rispetto agli schemi tassonomici odierni.Di F. aquilonia e presente la forma tipica a pelosita piu densa, una forma glabra ed una formaa pelositaintermedia: esse per oravengono classificate come forme diaquilonia, aliaquale sembrano appartenere per la scultura del tegumento; il significato delle variazioni nelle popola- zioni non tipiche dovra essere chiarito in futuro.
Di ciascuna specie si forniscono dati sulla distribuzione geografica suUe Alpi orientali ita- liane, suUa zona e frequenza altitudinale di colonizzazione, sui vari tipi di formazioni boschive colonizzate.
Dall'insieme di questenotizie e di quelle gia noteper i settori centrale ed occidentale delle Alpi italiane, risultaunanotevole uniformita delle caratteristiche di colonizzazionesull'intero arco alpinoitaliano, perlespecie rufa, lugubris,pratensis etruncorum. Per polyctenaed aquiloniainuovi dati modificano sensibilmente il quadro finora nbto. Infatti dipolyctena erano finora conosciute solo due colonic su Alpi occidentali ed una su Alpi orientali italiane; le tre forme di aquilonia suUeAlpiorientali italianepresentanouna colonizzazioneassaipiiidensa ed estesachenei restanti settori dell'arco alpino. Pernigricanssiriscontraoraunareale limitato ai due estremi orientaleed occidentale delle Alpi italiane.
Ulteriori ricerche sono in corso.
RESUME
L'examen de 1186 echantillons de populations de Fourmis du groupe Formica rufa des Alpes orientales italiennes, a mis en evidence les especes suivantes: Formica polyctena Forst., rufa L., lugubris Zett., aquilonia Yarrow, pratensis Retz.
(=
nigricans Auct. nee Em.), nigricansEm. (= cordieriBondr.).
On
y trouve, en outre, truncorum Fabr.,que selon I'opinion de certains auteurs appartient augroupe Formica rufa. IIy a, en outre, des populations ayants desvariations morfclogiques, par rapport aux schemas taxonomiques actuels.De
F. aquilonia sont presentes la forme typique, ayant une pilosite abondante, une forme glabreetune forme d'une pilositemoyenne. Ces formes sontaconsiderer appartenents aI'espece aquilonia a cause de la microsculpture du tegument. Prochainement, il faudra eclaircir la signi- fication des variations dans les populations qui ne sont pas typiques.On
fournit de chaque espece les donnees sur la distribution geographique dans les Alpes orientales italiennes, sur la zone et la frequence altimetrique de colonisation, sur les differents types de formations boisees, colonisees.D'apresces donnees et d'apres les donnees dont on disposait dejapour ce qui concerne les zonescentralesetoccidentales desAlpesitaliennes,ilresulteunecertaineuniformite des caracteres decolonisation, surtout Tare alpin italien, quant auxespeces rufa, lugubris,pratensis, truncorum.
Les recentes donnees relatives aux especes polyctena et aquilonia modifient sensiblement les donnees connuesjusqu'a present.
De
polyctena on ne connaissait, en effet, que deux colonies desAlpes occidentales etune colonic desAlpes orientales italiennes. Lestrois formes A'aquilonia presentent, dans les Alpes orientales italiennes, une colonisation beaucoup plus dense et plus etendue que dans les autres secteurs de Tare alpin.Quanta nigricans,onconstatequ'elle setrouve exclusivement aux deuxextremites orientales et occidentales des Alpes italiennes.
On
est en train de faire d'autres recherches dans ce domaine.BIBLIOGRAFIA
Baggini a., Pavan M., Ronchetti G., Valcurone M.L., 1959 - Primi cenni sui risultati del censimento incorsodelleFormichedel «gruppo Formicarufa»sulleAlpiitaliane. Notiziario Forestale e Montano, 4 (68): 1914-1916.
Betrem J.G., 1960-Ueberdiesystematik derFormicarufagruppe.Tijdschriftvoor Entomologie, 103 (1-2): 51-81.
Clauser F., Ronchetti G., 1965 - I trapianti di Formica lugubris nelle Foreste Demaniali Ca- sentinesi (Italia centrale). Ministero dell'AgricoItura e Foreste, Roma; CoUana Verde, 16:
104-116.
CoTTi G., 1963 - Bibliografia ragionata 1930-1961 del gruppo Formica rufain italiano, deutsch, english. Ministero dell'AgricoItura e Foreste, Roma; CoUana Verde, 8: 1-413.
rufa - Gruppe 1960-61. Schweizerischen Zeitschrift fiir Forstwesen, 12: 788-797.
KuTTER H., 1964 - Formica nigricans Em.
(=
cordieri Bondr.) bona species'? - Mitt Schweiz Entom. Ges., 37 (3): 138-150.Pavan M., 19*59 - Attivila italiana per la lotta biologicacon Formiche del gruppo Formica rufa contro gli Insettidannosi alle foreste. Ministero dell'Agricoltura e Foreste, Roma' CoUana Verde, 4: 1-70, fig. 1-45.
Pavan M., 1961-Lesfourmisdansladefensebiologiquedesforets.Resultats.Programmesd'acti- vite internationale. Ministero dell'Agricoltura e Foreste, Roma; CoUanaVerde, 7: 148-157.
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