I Regni romano-barbarici
e le loro leggi
Unni all’attacco in un disegno del pittore spagnolo Ulpiano Checa (1860-1916)
Intorno al 370 d.C. gli Unni, nomadi razziatori provenienti
dalle steppe siberiane, si spingono fino alle terre a nord del Mar Nero, in cui al tempo in cui vivevano i Goti
INIZIA UNA SERIE A CATENA DI MIGRAZIONI-INVASIONI DI POPOLI DESTINATA A DURARE PER SECOLI
Le invasioni-migrazioni barbariche
Le invasioni-migrazioni barbariche
Visigoti
A seguito delle scorrerie degli Unni, i Visigoti
chiedono protezione all’Imperatore e di potersi stanziare entro i confini imperiali
Dalla Dacia si stabiliscono nella Mesia inferiore (ca. 376), ma sono numerosissimi: situazione di caos ritarda il collocamento in nuovi territori
A causa delle condizioni in cui sono costretti a vivere, privi di terre e di cibo sufficiente, si
ribellano e saccheggiano città e campagne
Nel 378 sconfiggono l’esercito imperiale ad Adrianopoli, dove muore lo stesso Imperatore Valente
Seguono varie provvisorie pacificazioni con l’Impero, con cui stipularono patti di alleanza
Ritenendo che l’Impero non avesse rispettato gli accordi, i Visigoti guidati da Alarico entrano nella penisola
italiana senza incontrare adeguate resistenze
Nel 410 assediano e saccheggiano Roma: cade la capitale invincibile
dell’Impero, un evento inimmaginabile
fino ad allora, che segna idealmente
la fine di un’epoca
Nello stesso anno 410, muore Alarico ed il cognato Ataulfo, previ nuovi accordi con l’Impero, guida i Visigoti prima in Gallia e poi in Spagna, dove danno vita ad un vasto Regno Visigoto pur considerato parte dell’Impero
Nella massima estensione comprende l’area tra la Loira ed il Rodano, la Provenza e gran parte della penisola iberica ed ha capitale Tolosa
Sconfitti dai Franchi di Clodoveo nel 507 si ritirano in Spagna e spostano la capitale a Toledo, fino alla conquista araba del 711
Regno dei Visigoti
Personalità del diritto. Ne consegue una duplice realtà istituzionale (sopravvivenza di strutture amministrative imperiali per i soli romani accanto alla organizzazione germanica del popolo esercito e sopravvivenza dei caratteri tipici dei diritti germanici).
Duplice ruolo del Re: 1) Sovrano del proprio popolo; 2) Magistrato (Patricius purpureus o Flavius) rappresentante l’Imperatore per i Romani.
Due Chiese: Nei Regni romano-barbarici spesso vi era una chiesa ariana (per i barbari) e la chiesa cattolica per i romani.
Lex Romana Wisigothorum
Emanata da Alarico II nel 506 (perciò detta anche Breviarium alaricianum), comprende:
- leges (dal Codice Teodosiano) e - iura (opere di giuristi, ricavate da compilazioni post-classiche come le Pauli sententiae, l’Epitome Gai, i Libri responsorum di Papiniano).
Circolò accompagnata da un commento (interpretatio visigotica).
Accanto ad essa vigeva una Lex Wisigothorum, di fine V secolo.
Gli storici prevalentemente ritengono che la prima valesse per la popolazione romana, la seconda per quella visigota, ma vi sono incertezze.
Simile la situazione nel Regno dei Burgundi
Lex Romana Burgundionum Emanata da Re Gundobado, contemporanea della Lex Romana Wisigothorum, utilizza le stesse fonti di quest’ultima. Si presenta però più rozza e ridotta.
Accanto ad essa vigeva la Lex Burgundionum) ritenuta indirizzata ai soli Burgundi.
Con la deposizione di Romolo Augustolo (a. 476) da parte di Odoacre non si estinse l’autorità imperiale, che automaticamente passò all’Imperatore
d’Oriente.
Odoacre restituì le insegne imperiali all’Imperatore d’Oriente Zenone.
Odoacre fu Rex delle popolazioni che guidava (Eruli, Rugi e Turcilingi) e, nei fatti, funzionario
dell’Impero (Magister Militum).
Rispettò l’amministrazione territoriale romana, che non venne sostituita.
Odoacre procedette ad una politica di
conquiste di sua iniziativa (Sicilia, Dalmazia, Norico).
L’imperatore Zenone si affidò agli Ostrogoti, federati da lungo tempo, per recuperare
l’Italia.
Nel 490 gli Ostrogoti di Teodorico sconfissero Odoacre e dominarono l’Italia fino al 553, quando dopo una disastrosa guerra
ventennale vennero battuti dai Bizantini.
Teodorico fu Rex degli Ostrogoti e Patricius / Magister militum
dell’Impero romano
Gli Ostrogoti occuparono un terzo delle terre in modo permanente
(il tradizionale hospitaticum prevedeva un terzo dei prodotti agricoli agli eserciti barbari)
T. crea di fatto un’amministrazione indipendente da Zenone,
poggiante su una classe dirigente italica
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Regni romano-barbarici
Ravenna diviene la capitale effettiva, politica e culturale, d’Italia
Pur ariano, come tutto il suo
popolo, Teodorico persegue una politica di conciliazione tra
l’arianesimo e la Chiesa di Roma
Sulla legislazione ostrogota
abbiamo solo notizie indirette (tra
cui la cronaca di Cassiodoro)
Edictum Teodorici
- Emanato, secondo l’opinione
tradizionale (posta però in dubbio da alcuni), da Teodorico nel 524.
- Indirizzato sia ai Romani che ai Barbari, forse con la finalità di fondere le due popolazioni.
- Materiale tratto da fonti romane, sia leges (C. Th.) che iura.
- Appare indirizzato a risolvere
situazioni di emergenza, prevalgono
norme penali, per ripristinare l’ordine.
Nel Regno dei Franchi è compilato il
Pactus Legis Salicae (fine V secolo), una raccolta di norme indirizzate ai Franchi, secondo il principio della personalità
del diritto.
Nel Regno dei Vandali in Africa non si produce una legislazione particolare.
Permane l’organizzazione
amministrativa romana ed il Regno è riconosciuto dall’autorità imperiale
come parte integrante dell’Impero, alla stregua degli altri regni romano-
barbarici occidentali.
RIEPILOGO: I REGNI BARBARICI
Due fasi di invasioni:
1) Visigoti, Burgundi, Vandali, Ostrogoti;
2) Longobardi, Franchi, Anglo-Sassoni.
- Per la prima fase si parla propriamente di Regni romano-barbarici, perché si
riconoscono appartenenti all’Impero e di quello mantengono strutture pubbliche.
- Solo con la seconda fase si elimina ogni residuo di organizzazione imperiale e si
impone la organizzazione germanica alla popolazione romana.