• Non ci sono risultati.

piA-b~r .NO""';

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "piA-b~r .NO""';"

Copied!
19
0
0

Testo completo

(1)

-,-, _-

..

~

..- ..~---_._

..•....

-

p~{. F~, 6-~oL/Y\-(V~

piA-b~r .NO""';

- ---

-:'f'

n.

{

ii,

l l

~

I I

l'

I

C. N. R. • PROGETTO FINALIZZATO GEODINAMICA

--1~'''''''''''''' _.~

=Z:"'-J:j.,~$Z..1- ~~-rl"~ .

" . J I

)t/t':J ç; ì

. ~i

L :.;

.-("'"t

SOTTOPROGETIO NEOTETTONICA

i .

;.

UNITA OPERATIVA 6-2·12

Dati preliminari sulla neotettonica

dei Fogli 216-217 (Capo S. Marco - Oristano); 226 (Mandas), 234-240 (Cagliari - S, Efisio ), 235 (Villasimius). (Sardegna)

x..

Estratto da:

Contributi preliminari alla realizuuione della Carta Neotettonica d'Italia,

.Pubbl. n. 155 del Progetto Finalizzato Geodinamica

.1.-:

;:.•....

(2)

l t

.J

"

NEOTETTONICA

PRESENTAZIONE

Le ricerche che vengono sviluppote nell'ambito dei Progetti Finalizzati C.N.R., creati con finolitò stret- tomen+e ancorate alle necessità del Paese, sono necessariamente soggette o vincoli particolari che derivano più o meno direttamente dallo necessitò di ottenere, in tempi brevi, risultati concreti di reale utilità tecnico-economi- ca.

Vincoli di questo tipo conferiscono alle ricerche dei ?rogetti Finalizzati connotcz ioni particolari, diverse per alcuni aspetti da quelle delle tradizionali ricerche universitarie. Diverso è, ad esempio, l'orientamento ge- nerale della ricerca, sostonziclrnente libero nella ricerca un ivetsltcr io e condizionato dcllesistenzo di un program- ma nel caso dei Progetti Finalizzati. Diversi sono anche, in campo geologico, icriteri seguiti nello determina- zione del rapporto fra estensione oreole delle ricerche e loro ccprofondtmento, nel casa di un Progetto Finolla- zoto può essere necessario, ad esempio, rinunciare all'approfondimento di problemi anche di elevato interesse scien ti Flco per impegnare le risorse disponibili nello studio di aree più estese.

Appare per tonto ragionevole ornrnettere che anche fa pubbiicozione dei risultati di un Progetto Finalizzato possa essere sensibilme nte diverso, per finalità e forma, da quella in uso nello ricerca universitaria. Inporticolore è opinione di chi scrive che la divulgazione dei doti gradualmente ottenuti con il procedere degli studi non debbo essere in alcun modo condizionato da questioni di eleganza e di compiutezza formale, ma debba avvenire, in modo che, senza 'edere i ,-legittimi interessi dei ricercatori, sia strettamente Iunzicno!e allo sviluppo del progetto ed 01 raggiungimento dei suoi obiettivi. In particolare, ove se ne ravvisi loopportunitò, appare del tutto lecito il ricor soo divulgazioni di tipo particolare (quali od esempi o "Rapporti prellmìincr!"}, che possono risultare anche molto- diversi dalle Tradizionali pubblicazioni accademiche.

Nel caso del Sottoprogetto "Neotettonicc" del P.F. IlGeodlncmicc" il ricorso a pubblicazioni di questo tipo risulto particolarmente opportuno per diversi motivi.

E' in primo luogo da mettere in evidenza che, data loscarsità di dati ed esperienze in campo neotettonico e doto lo brevitò dei tempi o disposizione, appare indispensabile realizzare un tipo di divulgaz.ione che permetto ad ogni ricercatore di conoscere tempestivamente e con sufficiente dettaglio quanto reol izzoto da altri studiosi in aree diverse. E' chiaro che uno simile conoscenza può difficilmente essere acquisito solo do informazioni scambiate nel corso di riunioni di sottoprogetto, spesso largomente impegnate da questioni orgonizzotive piuttosto che scientifiche, odallo consultazione della tradizionale bibliogrofia geologico.

Nell'ambito più vesto del Progetto Finalizzato nel suo insieme èpoida sottoiineare lo opportunità di for- nire o ricercatori di altri Sottoprogetti (sismologi, geologi strutturali, ecc. ) indicazioni dettagliate sui metodi di studio e sui risultati ottenibili in campo neotettonico, 0110scopo di facilitare losviluppo di particolari ricerche o carattere inter-sottoprogetto, come quelle sismo-tettoniche.

Subardinatomente lo pcbbliccxione preliminare di dati ottenuti appare opportuno anche per fornire all'ester- no del Progetto Finalizzato informazioni significative sui problemi affrontati e, più in generale, una testimonianza

concreta della attivitò svolta. .

Tenendo conto di queste circostanze, neli'ombito de ilc strutturo di coordinamento del Sottoprogetto (Grue.

po di Icvoro "Certe temotiche" - Sottogruppo "Neotettonica") è stato concordato di procedere annualmente olia pubblicazione di un rapporto che offro un panorama di quanto realizzato nei diversi anni di attività del Progetto. E' stato in particolare convenuto che questo rapporto sia costituito da st'ralci signiPicotivi del materiale eloborato dalle Unità Operative e consegnato alle scadenze previste.

(3)

Rinviando per mo'ggiori dettagli ai vari documenti relativi oll'attività del Sottoprogetto Neotettonico prese::

tati in diversi sedi (I e Il Convegno Annuale del P.F. Geodinamica, Romo, Dicembre 1976 e 1977; Congres so della Società Geologica Italiana, Perugia, Ottobre 1978) ci si limita a ricordare che iomoggior porte delJ~

Unità Operative dei Scttcproçe ttc è lrnpeqnctc direttamente nello elaborazione di Fogli dello Corto Neotettonico d'{tollo . Queste Unità sono tenute o presentare annuolmente (scadenza 31Marzo ), per le aree di rispettiva competenza, elaborati grafici in scalo 1: 100. 000 nei quali sono sintetizzate informazioni sulle deformazioni tetto niche verificatesi negli ultimi 5 milioni di onni. Queste informazioni devono essere riportate su quattro elabor6-=

ti di stinri, uno per ciascuno dei quottrc intervalli nei quali questo lessodi tempo è stato SLJddivlso(l); in un quin- to ele.•borete (UCarta 011) possono essere riportati gli elementi tettoni cidi incerta attribuzione cronologica. Tutti gli elaborati realizzati devono essere corredati da opportune note illustrative che sintetizzino i dati utilizzati per lo identificaz.ione e dotazione degli ele-nent! tettanici ccr+oqrofcti .

I "Conrr ibvti preliminari 0110realizzazione dello Corto Neotettonica d'Ltcllo'' che vengono qui presentati si riferiscono olPott lvi tò svolto nel 1977 e contengono i lavori che le diverse Unità Operative hanno ritenuto più significativi fra Quelli presentati alla scadenza del 31.3.ìB.

Per una corretta lnterpretozione di questi lavori sono do tenere presenti le precisoz.ioni sotto Indicote .

lovoei sono stati stampati così come forniti dalle Ur.ità Operative. L'unico intervento di tipo redczioncle è consistito nello copiaturo dei dcttilcscr itti originoli (senza pcsslbilitò di correzione da porte degli Auto- ri )/ in alcuni oqqi usfoment i dello porte ccrtografico e nel l-ossemblcqqic del mcteric!e .

le corre che figuror,o nel fascicolo sono state elaborate dalle Unità Opero"i"ive riferimento ai fogli I.G. M. successivamente ridotte per lo stampo di circo

in scalo 2,5 volte.

!OO.OOO con

Le corte sono state realizzate utilizzando une simbologio ispirato a que]lu delia legenda-base, riportato o pog. 5 Le differenze fra isimboli uti lizac+i dalle Unità Operative e quelli di questo legenda sono di tipo puramente grafico (dimensionil spessore del tratto 1 ecc.) e non dovrebbero costituire ostacolo per lo corretto lettvr o delle carte. Il significato di simboli particolari che non compaiono nello legenda- -base è indicato nelle corte nelle quoli questi simboli sono utilizzati.

I numeri e le lettere che figurano sulle carte si riferiscono alle note illustrative riportate nei ~esti, Le disuniformità osservobi linello utilizzazione degli intervalli temporali di riferimento derivano dalle caratteristiche geologiche delle aree singolarmente studiate. Inalcuni casi, ad esempio, èstato ne cessor lo cumulare due o .più inl ervclli per t'{mpossibi li di attribuire una più preciso età alle dislo~~

z.ioni tettoniche individuate; in oltricosi, al cont-or io, l'abbondanza dei dati o disposizione ha per- messo di suddividere ulteriormente gli intervolli di riferimenTo, giungendo cosl a ricostruzioni tettoni che. cronalogicamente più dettagliate di qucnro previsto dal Progetto.

Complessivamente sono sin teriz actiinel fascicolo Operative al 31.3.1978; il panorama che ne risulto tivo delle ricerche svi!uppote nel primo onno (1977)

doti relativi a 53 dei 70 fogli eloboro+i da!le Unitò da considerare pertanto sufficientemente rappresent~

di reale attività del P.F. Geodinamica.

Tutto il materiale riportato ha carattere preliminare e provvisorio. Come già precisato in oltre sede v. Relazione lntroduttivc 01 tema 11 Neotettonica LL presentata al 690 Congresso della Società Geologica Italiana

L

irisultati ottenuti nel campo degli studi neotettonicì possono presentare, infatti, uno validità com- piuto solo al termine di un lungo processo di analisi che non riguardo solo learee singolarmente esami- nate, ma investe problemi geologici a carattere regionale che pos$ono essere risolti solo sullo base di doti

(1) - Intervalli Il, 111, IV e V, rispettivamente compresi fro le date V'\ 5, V'\ 31 V\O,7 ,"'" 0/02 milioni di anni b.P.; lo elaborazione di uno corto per ['{ntervc llo I (compreso fro '" 6 e"V"\ 5 m.a. b.P.) che fi gurono nello primo stesura del Progetto Esecuti...u1977 I sarà presa in consideraz.ione nello fose conclusivo del Progetto Finalizz.ato, in collaborazione con il Sottoprogetto "Modello Strutturcle'".

relativi ad aree esterne o quelle che vio via sì considerano.

sere ragionevolmente garantite! solo ad uno stadio delle ricerche molto

La validità dei risultati può pertanto più avanzato di quello ottvole .

es-

DLaltra, porte inq~onto prececJe è già stato messoinevidenza che la pubblicazione di quanto viene qui pr;.sentoto nO~.lnte.n~e reC!I!z:za~c une semplice divulgazione di risultati ottenuti, ma promuovere un rapido ed efncac; scornoto di I.dee ~ .d~ co.noscen,z~ ~r~i ricerc~torj del Progetto Finalizzato fornendo, al tempo stes so, u a doc umentozione s iqnifico+ivo dell nttivi che viene svolta nel Sot toproqe tto "Neote ttonlcc": -

-"'fi\1

. ,la pcrtic oloritò di questo Hncliaaoz ionc appare in grado di giustificare do un loto loconsiderevole mole del fO!:.clc01~, ne~essaria doto la.diversità delle situazioni geologiche concretamente esaminate, e dall'altro la sua veste tlpo9rof!c~ al~~onto ~imessa e approssimativa. Perquanto riguarda quest'ultimo aspetto

lineare che uno veste pro soddisfacente avrebbe comportato, oltre od evidenti aumenti di costo, onch~ ~~ s:~:~

tivo investimento del tempo, già scorso, a disposizione per lo ricerca.

C. 60S i

.,

(4)

5

lEGENDA

,. ZLUfENT/4I?L4L/

a 'II--I--··~ 6

//Jf}OliJlr:>r"t?JJota .Ja JO/!l!vumen!o

1+ +I~ìl l

(q/altvo cer/ota]pro6a6t!r: (b)(I)

a 1=-=t' - - -

-

=-=-=j6 -- --

--

,

--

Zona 1,"'t!'re~:JaladaJol.'avamenlo(a) oa6bo:J30menlo(6) Inseno oasao:

It.do(2)

Zona '/llere::1:Jolada a66o::1:Jomen_

lo cerro fa),,".Jro6aiule (6)/1)

.:f..i1.HINT/ LlNI4R/

a ~

-e-,- l'a1:fta a;'Jrevale/?/~cornponen/~1/"'-((:

~ ,. o c-d/e, cerra(a), prooa6//e (6)

I"a9'/fCz concarat(el"l~tlc/Jenonprec/.

:.Jo6t!/odi»osarone ",cerla

rosero d/ ds/ormazlone

»[aaed,,do/levomenlo; .::erlo(a), j"obaMle(6)

al r rJcj16

r

100

Zonatnle/'{.!;)1oh/ da J,)//evllmi.•n!f) (a) oaòòasooo.en/o(6)dtl/r.rt.'l'u 'Il-

co , /recc:a rt"vollaveraoI.rllHute meno Jol/evata(a) oVf?r:JO (op_,rte jJ,i/ aòò oooa ca(6) (1:')

Zona InlereJjo!r: da movt'me"l, d"

verJOvonabtle(l:;empt::;o((evomen.

lo:Jequ/lo da aòò aasomeato dI'me,

d~~%n:7/:;;g/:Jo 1l:Oj~~::/:~/!%(!Y2)

4.1:JeCfa6éc:J:1amti>nlo; cedo (a)' proba6t1rr (6)

r/essora ,ceda (a),pl'oba6t1e(6)

-Jos e d,'6a~cvlomenf~cedo(al pro6a6t1el6) .

.J:jjq dt'C1nltcltna/a, cerro ,a}

jYoé oode (6 .

L ·.l:NTITA'Il.u.LL LllfL OCAZIONI L"INDICATACON Nl/H.lRI TRA PAR.lNTESI IN COJ?J?lf.PON/JENZ.4/JEL SINBOLO CIlI.ESP/?INE ILTIPO DI D/SLOC.4ZIONI.

(I)

!tI",aZloni incerle /esemau» zona tn"ollevomento os/a:

6,le) sooo (nd/cote con comolnazlonl dt':lImbo/"

Nota: Le differenze fra i simboli utilizzati dalle Uniti'J Operative e quelli di questa legenda-bose sono di tipo puramente grafico. Il s.ignifjcato di simboli particolari che non compaiono inquesta legendo è

(5)

Unità Operativa 6.2.12

DATI PRELIMINARI SULLA NEOTETTONICA DEI FOGLI 217 (ORISTANO), 226 (MAN

DAS), 234 (CAGLIARI), 235 (VILLASIMIUS), 240 (S. EFISIO), SARDEGNA

di A. Cherchi, A. Marini e M. Murru

PREMESSA

Lo metodologia utilizzata ed i criteri operativi adottati sono stati quelli indicati in 11Ftoposto di un pro_

geHo operativo per t'elaborazione della Corta neotettonica di Italia l! ;

Per quanto riguardo lo fascia costiera, utili indicazioni sono state fornite dall'unità operativa Oceanogra- fio (Respcnsabile A. ULZEGA, Istituto di Geologia di Cogliari).

(I lavoro di redazione delle corte neotettoniche siè articolato nelle seguenti fosi:

ripcrto in corta di tutti gli indizi geomorfalogici individuati dalla lettura dei fogli e delle tavolette topcgrafiche e dall'interpretazione delle fataaeree {in scale 1: 23.000 e 1: 33.000, in quanto non dispcnibili per lo Sardegno in sce le inferiori)i compilazione di schede in cui sono stati indicati gli indizi geomorfologici evidenziati;

ricerche bibliogrofiche con compilazione di apposite schede;

controllo sul terreno degli indizi geomorfologici prima individuati e riporto in carta di quelli dimostratisi legati a rnotivi neotettonici ..

Integrazione ed aggiornamento delle schede precedentemente compilate con i dati emersi dal controllo di campa gno. Per motivi operativi talora questa secondo fase di sviluppo è stata svolta contemporaneamente alla prima;

ove possibile, studio paleontologico (mi ero e mocro) 0110 scopo di stabilire Jlevoluzione cronologico degli eventi neotettonici;

riporto finale in carta "in scalo 1: 100.000 di tutti gli elementi neotettonici rilevati,distinti, quondoidoti o dis?,_

sizione lo hanno consentito, in singoli elaborati corrispondenti ai cinque intervalli cronologici indicati:

lO intervallo:

20

40

50

6,200 - 5, 200 mic , 5,200 3, 000 3,000 O, 700 0,700 O, 018 0,018 attuale

compilazione, per ciascun foglio, di uno breve relazione riassuntivo, a commento degli elaborati e delle schede, nella quale sono stati indicati schemo+lccmeree

sii

elementi lito-stratigrofici, strutturali, geomorfologici e neotetto_

nici ,

In ogni foglio è stato doto un numero progressivo agli elementi neotettonici riscontrati per facilitarne l'inc:!!.

viduazione nelle schede e nello retczjone .

Gli elaborati di cui ai primi tre punti sopraelencati (carta degli indizi geomorfologici, schede bibliografi che, primo stesura della corta neotettonica), che sono serviti di base per lo stesura finale degli elaborati, sono dep-;

sitati presso l'Istituto di Geologia dell'Università di Cagliari. -

Conseguentemente a quonto raccomandato nello riunione del 3.9.'77 (Roma, C.N.R.), questa U.O. ho in dicato A. MARINI quale collaboratore alla stesura finale della "Carta Neotettonico d'ltalio" in scalo 1:500.000, per quanta riguarda gli elaborati relativi allo Sardegna.

Allo stato attuale, il Quaternario dello Sardegna è ancora poco studiato, con scorsrsstmo bibliogr:ofia e cor tografia, per cui sovente risulta difficile dotare i depositi alluvionali, Questa U. O, ha provveduto o raccogliere com

(6)

200

.nioni di livelli argillosi, inviati per lo studio po linologico 0110 Prof.sa A. FOLLIERI (Roma); questo studio purtrop F<J non si èdimostrato finora fruttuoso per l'assenza di microflore: contemporaneamente sono stati inviati al Prof.

G.

FERRARA (Pisa) campioni di lave intercalate in alluvioni per lo studioradiometrico.

Una particolare difficoltà inccntrctc riguarda lo mancanza su gran parte della superficie dell' Isolo di co

"ptàrture recenti che possono servire di riferimento cronologico per distinguere gli eventi neotettonici. -

le ricerche finora effettuate hanno infatti messo in evidenza importanti e insospettoti movimenti recenti I

"'che però non sempre possono essere inseriti in un preciso intervallo cronostrcfiqrcfico ,specie quando interessano il cristallino.

risultati finora raggiunti hanno carattere preliminare, legato allo svi luppo delle ricerche nelle aree conti gue.

In sintesi, dalle ricerche finora svolte emerge unquadro neotettonico che può essere così brevemente sche matizzoto:

,'.) Golfo di Cagliari

1) è ben individuato iIgroben del Compidono, con subsidenza attiva a partire dal 10 intervallo (6/2-5,2 m.o.) si

no 01 40 (0,7-0,018 m.o.) e presumibilmente anche durante il 50 (0,018-attuole); -

le oree paleozoiche bordiere del Serrebus-Gerrei ad E e del Sulcis ad W rappresentano alti strutturali, in cui Pevoluzionegeomorfologica èancore notevolmente immatura. Inoltre si individuano in questa area, aventi funzio ne di horst in relazione al graben del Campidano, uno serie di movimenti differenziali, con bosculcrnenti; - l'area in subsidenzo del golfo di Quartu trovo, verso NW, lo suo prosecuzione nello fascia compreso fra l'alli neomento ondesitico di Serrenti-Furtei (bordo orientale del graben compidanese) e lo dorsale paleozoica di Bar rali-Pimentel, caratterizzato da dislocazioni trasversali con movimenti differenziali.

2)

J)

B) Golfo di Oristano

lo vasta piana costiera del Golfo di Oristano ècostituita do un insieme di aree subsidenti con movimenti diffe renzioli, da mettere in relazione allo convergenza deJle due grondi direttrici tettoniche sarde N 30° W (grabe-n del Compidano) e N 600

E

(trascorrente del Tirso-M.Albo). Entrambe queste direttrici vengono chiuse dalle di rettrici N-S sia nell'allineamento Sirus-Ccpo Frasca, che nella piattaforma continentale, in corrispondenza del

i'Iso!c granitica del Mal di Ventre; -

2) si contropponel nell'area di cui sopra, un horst caratterizzato da un accentuato sollevamento in corripsondei zo sia dell'edificio vulcanico del M.Arci che nelle strutture poleozoiche del M. Grighini.

FOGLlQ 2J6 - 217 (CAPO S. MARCO-ORISTANO)

Le ricerche per lo compilazione cartogrofica del foglio 217 (Oristano) sono state condotte da: S. CARBO

r-n,

A. CHERCHI, A. MARINI, M. MURRU.

1) 2) 3) 4) 5) 6) 7)

Comprende l'estremità settentrionale dello fosso del Compidono.

La litostratigrofia è costituito da:

gneiss e sci sf sericitici pre-combrici (?);

scisti ordoviciani, scisti e calcari del Siluriano;

porfiroidi del ciclo caledoniano;

graniti e loro differenziazioni filoniane del ciclo ercinico:

ignimbriti e tufi associati pre-miocenici :

conglomerati, arenorie emorne del Miocene inferiore;

"Formazione di SamassiIl, costituita da argille e morne siltose di ambiente continentale del Villafranchiono infe riore (vedi FO234 (Cagliari));

colate bosoltiche di vari espondimenti, le cui età assolute si aggirano ai.3 m.o. (Penisola della Frasco, M. Arei, Giara di Gesturi);

alluvioni terrozzote del Pleistocene inferiore-medio;

calcoreniti e ar.gille di focies da marino a salmostra del Tirreniano lIi arenorie eoliche ed argille polustri del WlJrm;

alluvioni recenti e sabbie dunari dell'Olocene.

8)

9) ,., lO)

Il)

~ 12)

Le ricerche in questo area hanno richiesto particolare impegno in quanto è stato necessario effettuare preli. .:

minormente il rilevamento geologico del foglio, ancora inedito.

201

1) 2) 3)

L'assetto strutturale d'insieme è piuttosto complesso; comprende:

Iì.neom.e~to tettonico N 300 W di età caledonico-ercìnìco (M. Grighini);

d~rettr~c~ NE-SW di probabile età oligocenìca (Lago Omodeo-Fordongionus);

diretrr ici N-$ e E-Wdi età post-pliocenìco. La primo èlo più importante e forma un sistema agradinata de grodan~e. verso lo costo e poral~elo a questa, a portire dal M.Arci. Il sistema E-W, d' importanza locale, èri conosc ibi le o N dello stagno d, S. Giusto (fra Torre Vecchio e Morrubiu), mentre verso Sè mascherato dolle- coperture olcceni che.

Movimenti neotettoni ci Sono stati distinti vollo. Per ognuno di questi va'unico corto (carta zero).

quattro intervalli cranostratigrofici inquanto sono stati raggruppati il 4°e il 50 inter è stata redatta lo relativo corto nec+ettoniccr gli indizi non databili sono stati riuniti in

CARTA 1 (IO INTERVALLO)

Area 3 in abbassamento (Piano di Oristano-Sinis)

Doti: Lo sedimentazione marina,già iniziatesi nell'Aquitaniono l'n bi

cm lente ner-itl co esterno con profondità superiore ai 100 m (rapporto plonctonjbenthos

>

1) continuo nello fossa tettonico del Compidono fino 01 Messiniono conoc cumutr dell'ordine di 1000 metri (Pozzo Oristano 1, Arborea).

Aree le 5 in presunto sollev.omento (Capo Frosca-Mormillo)

Dati: Assenza di sedimenti marini de! Miocene superiore presenti invece nello contiguo area 3.

Foglia 2 attiva

Dati: Prosecuzione della foglio bordiera occidentale del graben del Campidano.

Foglia 4 presunta attiva

Doti: Linea di discontinuità lungo lo quale, dal termine dell' intervallo, sieffondano le lave del M. Arci.

Foglio 6 presunta attiva

Dati: Probabile ringiovanimento di uno foglio ercinica.

CARTA 2 (110 INTERVALLO) Areo'l stobi le (Capo Frasca)

Doti: Presenza di colate basai ti che indisturbate

Foglio 2 attivo

Dati: In questo intervallo si ha lo fase di maggiore subsidenza del graben del Campi dono, in coincidenza del- la deposizione della "Formcz ione di Scrnossi".

Area 3 in abbassamento (Piano di Ori stono)

Doti: ODe~Siti continentali delfo "Formoaione di Scrnossì" potenti in medio 550 m entro lo fosso campidanese (Poz .

nstono 1 Arboreo: O .t 2 R' I) Q - ZI

. '. . a,. rrs

?~O , I~

a. uesta formazione rappresenta il prodotto di un'intenso erosione a

spese del sedimenti rmccemcr provenienti dall'area 5.

Foglia 4 presunto attiva

Dati: Vedi intervallo precedente; in questo intervallo continuo Peffusione delle lave del M. Arcì.

Area Doli:

5 in presunto sollevamento (Mormillo)

Zona alimentatrice della "Fcrmczjone dei Somcssi "lo presenza di movimenti neotettonici è altresl documentato dal fatto di ritrovare sedimenti coritinentali del Villafronchiano inferiore in fosso (area 3) fra -640 e -360 m sedimenti che si trovano in'aHioromente 0110 quota di 500 m(Giara di Gesturi), sottostanti a colate basoltiche.

Foglia 6 presunta attiva Dati: Vedi intervallo precedente.

(7)

A r e a 9 i n s oIlev om en t o (S i ni s)

Dati: Evidenza di fenomeni erosivi e presenza di pcl eosuol.i fossilizzati dalle colate basaltiche (3 m.a.). Il s ollevc-.

mento è valutabiJe in circa 100 m.

F agI ie alti v e (7, O, 1O)

Dati: Le foglie Be l O delimitano idepositi messiniani dello Penisola del Sinis presenti a Enella fossa compidanese ad uno profondità di -730.

Lofoglio 7delimito in mare ungraben o direzione N-$ con pilastro esterno rappresentato dall'isolo granitica del Mal di Ventre.

CARTA 3 (1110 INTERVALLO)

Areo 1 sla b i Ie (Capo Frasca) - Vedi Carta 2

Fagl io 2 attivo

Doti Prosegue, meno accentuato, lo subsidenza del graben campidanese.

Area 3 in presunta subsidenza (Piana di Oristano)

Dati: Accumulo di alluvioni pre e post-bosaltiche di circa 300 m di spessore.

Area 5 in presunto sollevamento

Dati: Assenza alluvioni dotabili all'intervallo considerato; zona in erosione, alimentotrice dell'orea 3.

Foglio 6 presunto attivo Dati Vedi I ntervallo I.

Area 9 stabile (Sini s)

Dori: Assenza di sedimenti dotobili a questo intervallo.

Foglio lO attivo

Doti: Delimita le aree 9 e 3 al cessare del sollevamento della penisola del Sinls . Foglie 11,13 e 14 presunte attive

Doti De!imitano i settori stabili costituiti dalle colate basaltiche riferibili a questo intervallo.

Aree 12e15 in sollevamento (M.Arci-M.Arcuentu)

Doti: Effusioni basaltiche, le cui età radiometriche,da 5 a 3 m.o., delimitano l'intervallo considerato in questo corta.

Foglio 16 attivo

Doti: Sblocca basalti all'interno> della fossa del Campidono.

CARTA 4 (lVo e Va INTERVALLO)

Area 1 stabi le (Capo Frasca) - Vedi Corto 3

Elementi 2, 6, 14, 15 e 16

Vedi intervallo precedente.

Area 9 presunta stabile {Sinls }

Doti: Panchina tirreniana non disturbata; lo zona è in erosione, con isolamento dei basalti e conseguente inversio- ne del rilievo.

Foglia 17 presunto attivo e fle ss vr c 29 Doti: Deli mi tan o verso E i I settore pi lastra 9-30.

Are e 18,20,22 (Piano di Oristano)

Osservezioni: Comprendono lo Fascia costiera, sicuramente subsidente con presenza di stagni e lagune. Lo panchina tirreniana èstata incontrato in sondaggi o -30 m e le colate basoltiche a -300 m. Procedendo verso l'interno si incontra una successione di alluvioni terrazzate non ben dotabili, incise do un'erosione successivo dell'ordine di 10 m. Lo forte subsidenzo è stata d~cumentato nello piattaforma continentale del Golfo di Oristano, come chiusura dello fossa campidanese, in corrispondenza del/'alto strutturale N-S paleozoica di Mal di Ventre.

Area 19 stabile (Alto Oristanese)

Doti: colate bosoltiche e alluvioni antiche del Tirso indisturbate.

Area 21 in subsidenza

Dati: Colate basoltiche sbloccate da foglie.

Area 23 in sollevamento (M.Arci)

Doti: Si evidenal cno fenomeni di forte erosione, con foglie interne all'area NW-SE e bordiere N-$ e NE-SW.

'"

Area 24 in presunto sollevamento (Marmil/o)

Dati: Assenza di depositi alluvionali, concentrai i invece nelle aree 25 e27; presenza di numerose foglie di debo- 'e rigettai lo zona è presumibilmente in erosione.

Aree 25 - 27 in subsidenzo (Assolo - Baressa)

Doti: Sovralluvionamento. Nell'areo Nord basalti ribassati, con distacco di frane allineate.

Aree 26 - .32 s t cb i le (Giara di Gesturi - Pranu S. Lucia, Mogoro) Dati: Tavoloti ·basaltic; indisturboti.

Area 28 presunta s tobile

Note : Settore di c clleqcmento tra l'area 27 subsidente e lo24 in presunto sollevamento.

Flessura 29

Note: Vedi elementi 17 e 30.

Area 30 stabile (Stagno di Mistras)

Dati: Panchina tirreniona, indisturbata o quoto O-50 ms.l.m.; verso NE invece le colcareniti tirreniane si im- mergono, seguento lo flessura 29, sotto le alluvioni del Tirso, riscontrate in poz.zi a profondità di circa 20 m.

Foglie 31 attive e non attive - Sollevamenti differenziali 33

Doti Fratture nei bosol ti , valli sospese, anomalie del reticolo; movimenti posteriori alle più recenti manifestazio ni vulcaniche del M. Arei.

CARTA O

Osservazioni: Sono state riportate suquesto corto gli elementi neatettonici non identificabili cronologicamente.

Zone in basculamento 35-36 (Allai-Morgongiori) Dati: Anomalie nel reticolo idrogrofico con volli asimmetriche·

Elemento lineare 37 o

Probabile foglia trascorrente di direzione N 50 E, o cui potrebbe essere legato lo termalitò del/e acque di Fordon gianus e l'impostozione dei terrezzi alluvionali di Solarussa, paralleli 0110 dislocazione.

FOGLIO 226 (MANDAS) QUADRANTI 111 e IV

Le ricerche per lo compilazione cartografica del foglio in esame sono state condotte da S.BARCA, M.

DEL RIO; L. LECCA; F. LEONE.

" foglio comprende lo porte centro-meridionale del bordo orientale del Compidano.

Gli elaborati al/egati si riferiscono od uno porte del/'intero foglio (circo lO tavolette) e precisamente 01 11area occidentale e centro-meridionale. Non è stota presa in considerazione, per il momento, la restante area, f;

cente porte del bacino del Flumendoso che richiede un esome coordinato che comprendo l'intero bacino.

Lo litostratigrofia è rappresentato da:

oreanrie +scistose, graniti I argilloscisti. + filladici, in alternanzo, con intercalazioni di tuFi sottomarini, e rari calc~i marmorizzoti (Formozlone di S-:-Vito) del l'Ordcvicicnc:

scisti neri grafitici e calcari del Si lur inno;

calcari con intercalati scisti del Siluriono-Devoniano;

porfiroidi e porfidi siluri ani da vulcanisma sottomarino del ciclo ccledonicoj graniti vari del ciclo ercinico:

filoni ed ammassi di perfidi e spessor+i+I e filoni metalliferi tardo erclnlci: cornubianiti varie delle aureole me tamorfiche indotte dai graniti nei complessi scistosi ordoviciano-silurioni (in particolare l'area di Monte Cappu~

cio )j

crenarie eoceniche

conglomeroti continentali paleogenici;

vulcaniti ondesitiche oligoceniche;

conglomerati, arenarie, mcrne , calcari del Miocene inferiore-medio;

"Formazione di Samassi", costituito do depositi continentali del Villafranchiano inferiore (Ved. Fa 234-Cagliari) conglomerati alluvionali post-eocenici, probabilmente pliocenici, c quoto 600 mi fortemente sospesi rispetto

al/'attuale idrografia (oltre 200 m sul/'alveo del Rio Ol/astu); .

1)

(

\!2) 3) 4) 5) 6)

7) 8) 9) lO) 11) 12)

(8)

204

)3) alluvioni conglomeratico-arenacee dei bacini del Rio Connas, Rio Ollostu i! Rio Picocco, sospese di circa 8 m sul fondovalle ottuale (Mindel-Riss ?);

detriti di versante w~'rmiani, spesso stratificoti ("éboulis ordonnés");

alluvioni c ict+oloso-escbbiose e detriti olocenici.

14) 15)

l)

Gli elementi strutturali d'insieme possono essere così riassunti:

grande onticlinole coledoniano del Sarrabus, a nucleo di arenorie ordoviciane ed ad asse circa E-W; limitata a N dalla importante foglia E-W, pure di impostazione coledoniana, di Villcsolro,

direttrice tettonico NNW, di impostazione tardo-ercinica, corrispondente al sistema fifcnlcno: nelloreo Borroli- -$. Andrea Frius, oltre questa direttrice è rilevabile anche un'altra direttrice ercinica E-W;

strutture neatettoniche sono rappresentate dalla direttrice N 300 W del bordo orientale del Campidano, portico larmente evidente lungo l'allineamento delle vulcaniti terziarie di Monastir-Serrentij la stesso direttrice

si

ri - scontra anche più ad E, in corrispondenza ·di almeno altre due lineozioni (Segariu-Donori; Guamoggiere-S.A~rea Frius); queste ultime sembrano sovroimposte sulle più antiche Ilneazioni tordo-erciniche.

Movimenti nE!otertonici

E' stato possibile solamente documentare movimenti neotettonici riferibili ai primi 3 intervalli cronostrati g.rafici .

CARTA l (Io INTERVALLO) Foglia l attiva

Deti: Foglia diretta del bordo orientale della fossa del Compidcno , lo cui impost czione inqresto intervallo èben de- sumibile cnche nei Fogli Cagliari ed Oristano.

Foglio 2 presunto attivo

Dati: Prosecuzione dello foglio diretto impostata sul versante orientale delle colline .di Cagliari.

.(::rea

3 i n abbassamento (Campidano di Monastir).

Dori: Losedimentozione marino miocenica, di ambiente sempre neritico, mostro una subsidenzo dicirco 100m.

Area 6 in abbassamento differenziale (Campidano del Parteolla)

Dati: Sedimentozione prevalentemente carbonatica, marina litorale, testimoniante una subsidenzo raffrontabile con l'area 3. Basculamento verso SSE, con asse a S dell'allineamento Monastir-Dolianova.

Area 7 presunto stabi I e

Nore: Prosecuzione Nord del pilastro costitul todalle colline di Cagliari.

Foglie 8 presunte attive

Note: Delimitanti l'area 9in cui sono presenti numerose foglie a debole rigetto.

Area 9 presunta stabile (fascia bordiera del graben del Campi dono)

Dot i:Assenza di sedimenti riferibili all'intervallo considerato, sia marini che continentali. Probabile zona di alimen tazione delle aree 6e 3.

Area IO in presunta sollevamento (area granitica del Scrr cbcs)

Dati: Costituiva un alto strutturale già durante lo sedimentazione miocenico. Presenza di paleomorfologie.

Area 11 in sollevamento differenziale

Note: Collego l'area studiata con il settore centrale del l' lsoto in presunto sollevamento.

"CARTA 2 (110 INTERVALLO)

Foglia 1 presunta attiva

Dati: Foglia diretto del grcben compidonese, presunto attivo solamente nello porte meridionale rispetto o quanto segnato nell' jntervallo precedente.

205

Area 3 in abbassamento (Campidano di Monastir)

Dati: Sedimentozione continentale delfo "Formczione di Sanassi" potente 500 metri. Rappresento il prodotto dell'ero sione di sedimenti miocenici dello contiguo area 12.

Fagl ia 5 attiva

Doti: Contatto tra ilMiocene inf. e le formazioni continentali.

Area 12 presunta stabi le (spalla Est del Campidano) Dati: Assenze di sedimenti dell'intervallo considerato.

CARTA 3 (1110INTERVALLO)

Foglia 1 presunto attivo

Note: Faglia diretta del bordo orientale della fossa del Campidano.

Area 3 in abbassamento

Dati: Subsidenza attiva dimostrato nel settore meridionale; le pr cspezioni geofisiche eseguite per conto delllENI nel 1961, hanno riscontrato alluvioni ciottolose per più di 40 m, pre e post-bosolti.

Foglia attiva 4

Doti: Elemento strutturale messo in evidenza dalla sismica ENI 1961, non rilevabile in superficie.

Area 12 presunta stc b i le

Doti: Quest'area, non particolarmente studiato, dovrà essere oggetto di uno analisi più approfondita nel corso del prossimo anno, quando verrà studiato il settore NE del foglio Mandas.

Note: [n conclusione idoti raccolti indicono i seguenti movimenti neotettonici 1) groben del Compidano, a W dell'allineamento vulcanico di Monastir-Serrenti;

2) area di basculamento verso SSE, con asse WSW-ENE, a Sdell'allineamento Monastir-Dolianova;

3) presunto sollevamento plio-quaternorio nei settori paleozoici meridionol ied orle ntoli , con conseguente aumento dell'enerqia del rilievo e dei fenomeni erosivi. Si tratta del prolungamento verso N dell'horst gronitico-scistoso del Sarrobus (Ved. FO 234-Cagliari), variamente ·fratturato e sbloccato dai movimen ti differenziali del sollevamento generale.

FOGLI 234 (CAGLIARI) E240 (S. EFISIO) ~

Le ricerche per la compilazione cortogrofica dei Fogli 234-240 (Caglicri-S.Efisio) sono state condòtte da

S. BARCA, G. BRAGA, S. CARBONI, A. CHERCHI POMESANO, A. MARINI, M. MURRU, A. PALA, A. PORCU,

A. ULZEGA.

Comprende l'estremità meridionale del graben del Compidano, delimitato tettonicamente ad E dalle colline m/aceniche e ad W da rilievi cupoliformi ondesitici e do sedimenti continentali oligocenici. Ai bordi estremi, orien tale eoccidentale. affiorano le aree poleozoiche, strutturalmente positive, del Serrebus e 5.Jlcis.

Lo litostrotigrafia ècostituita da:

1) 2) 3) 4) 5)

metamorfiti e scisti del Combriane medio, scisti argiIloso-arenocei ordoviciani i

graniti del mogmatismo ercinico e loro differenziazioni filoniane tordo-erciniche;

andesiti e breccie ondesitiche oligoceni che ;

conglomerati, arenarie, marne con tufi pomiceo-cineritico-sanidinici, calcari del Miocene (dall'Aquitaniono al Messiniano);

depositi continentali orgilloso-siltosi della "Formoaione di SamassiIl del Villafronchiono inferiore, fra 4 e 3 m ,c • (+)

6)

i

l'

I

f

j;

~

(+) L'ot+ribvzione cronostrotigrofico è desunta dal fatto che lo "Formozione di Scmossi " poggio su argille aGio borotalia crassaformis e~. puncticulato (POMESANO CHERCHI, 1971) ed è ricoperta da basalti, lo cui età assoluta è stata riferita a 3m.c .

(9)

~ le'

O)

alluvioni conglomeratico-sabbiose terrazzate (Mindel-Riss);

alluvioni co.nglomeratico-orenocee di etb incerta, comunque pre-Tirreniano Il, affioranti tra le quote 50-100 m nel trotto costiero tra Cala Regina e Capo Boii

alluvioni conglomeratico-orenacee pre- Tirreniano Il, meno elevate delle precedenti;

conglomerati I sabbie e orqil Ìe del Riss molto potenti nel settore Nord, dove nel sottosuolo sono stati rinvenuti sino a quota -160 m;

conglomerati, ccf ccrenif e arenarie marini del Tirreniano Ili

crostani calcarei, detriti di faldo, spesso stratificati ("eboulis ordonnés"), terreni sabbioso-colcarei eluviali del W~rm;

alluvioni ciot to loso-sobbiose , detriti, sabbie litorali ed accumuli argillasi fossiliferi, olocenici.

Gli elementi strutturali d'insieme del settore occidentale del foglio, possono essere riassunti in due eviden direttrici tettoniche:

I) 2)

3)

:)

direttrice prevalentemente N-S 01 contatto tra isedimenti quaternari e paleozoici;

direttrice N 30° W che delimita il basomento poleozoico verso lo fossa campidonese.

Gli elementi strutturali d'insieme per il settore orientale del foglio possono essere ricondotti a tre direttri tettoniche:

direttrice N 300 Wcirca, corrispondente al sistema filoniono (filoni di quarzo, porfirici e lomprofirici), di ir::

postozione tordo-erci niCOi

direttrice N-S, di cui, sul versante orientale del massiccio dei Sette Fratelli si segue una importante linea per almeno IO km;

direttrice N 600_700 E che condiziona l'attuale idrografia del settore.

Gli elementi strutturali e gli indizi geomorfologici riscontrati hanno consentito di redarre 5 corte, relative 5 intervalli cronostratigrafici.

:ARTA I(Io INTERVALLO)

,r e a l re s u n t a s t a b i I e (Pi ano e manti di Capoterra)

)oti: Il settore formava un alto strutturale o 'otto e o se imentozione mioce nlccj è limitato a NE do una foglia (2) che sepora quest'orec dalla fossa del Campidana.

Foglia 2 otti v c

Note: Foglia bordiera occidentale del grabon del Carnpidano.

'ree 3e7 )ati: Potenti

di due lutata

in abbassamento (graben del Campidano)

depositi mioceniçi mornoso-argillosi, deposti in ambiente neritico esterno, testimoniano lo subsidenza fos~e, separate da un alto Con sedimentazione carbonatica anche bioermale; lo subsidenza è stato va

CirCO 100m.

Foglie 4 e;) attive

Dcti: limitanti il pilastro costituito dalle colline di Cagliari, elemento sepcrctore delle due fosse 3" 7.

"'rea 5 presunta stabile (Colline di Cagliari)

)ati: Calcareniti e calcari orgonogeni deposti contemporaneamente alle marne delle aree 3 e 7, in un ambiente di profondità inferiore ai 50 m, collegato ad una leggera subsidenza.

Foglio 8 ct tl v c

Doti: Elemento limitante l'area 7 in subsidenzo , ri spatto 01 settore 9 presunte stabile.

Are o 9 presunto stabi le (horst orientale del graben di Campidono di Quartu) Doti: Area privo di sedimenti marini posteriori 01 Miocene inferiore.

Are c IO i n pr e su n ta sa Il e v crn e n to (Serrabus)

Doti: Area di provenienza dl!lIe intercalazioni di clost! poleozoici presenti tra i sedimenti miocenici della fossa dol Compidano di Quartu, no" documentati nell'area 3, o testimonianza dello presunta stabilit~ dell'area e del presunto aol Ìevcmento dell'crea 10.

CARTA 2 (I( INTERVALLO)

Area l presunta stabile (Piana di Capoterra)

Dati: Assenza di sedimentazione riferibile o questo intervallo, costituiva probabilmente un alto strutturale.

Foglie 2 e 4 attive

D'J1"Ì: Delimitouo Pcrec compidcnese che subisce in q.restTntervol lc ilmcnsimo della subsideoz o , in coincidenza con lodcpouiz ion..~della Formazione di Samassi.

Area 3 subsi dente (Fossa del Conpidcno)

Doti: Formaz:ioni pl ioceniche continentali appartenenti alla IlFormazione di Somoss i" potente nell'area più di 600 m.

Area 11 presunta stabi le (sponda orientale del graben del Ccmpidcno)

Doti: Area in erosione che alimentava gli occomul! terrigeni dello Formazione di "Somossl ".

CAR T A 3 (Il IO : "ITE RVALLO) Areo

Note: Vedi lo no-cdello ce-to 2.

Areo 3 subs id ente

Dati: Con+injo lo substdenao e "accumulo di sedimenti cong!orneratici fluviali.

Foglia 12 attiva

Dati: P:J"~ in contatto anomalo i sedimenti dell o Formazione di Samassi rispetto olle alluvioni del Pleistocene bcscfe . Area 13 in presunto subsidenza (Campidano di Quartu)

Doti: Riprende losubsidenza di questo settore. Dopo l'erosione del Miocene superiore

r

Ibosamento risulto costituita dalla formazione delle "Arenor!e di Pirri", su cui si sedimentano lealluvioni pre-tirrenione.

Foglie 18 e 15

Note: Contatto tettonico tra lo"Formozi one di Samassi" ed isedimenti marini del Miocene medio-superiore e fra(15) la "Samassi" e le alluvioni antiche (Mindel-Riss ?).

Aree 14el6 presunte stabili (propogginimeridionolideliecoliinedeISarrobus-coliinediCagliari) Mancono sedimenti attribuibili o questo intervallo.

Note: Costituisce l'area alimentatrice dello fosso del Campidono di Quartu.

Foglia 17

Delimito le colline di Cagliari dollcreo subsidente 13, mettendo o contatto il Miocene marino medio-superiore con depositi continentali quaternari.

CARTA 4 (IVo INTERVALLO)

Aree 1,3 e 16, Foglie 2, 12,15 e 17

Note: Si mantiene lo situazione descritto nel precedente intervallo.

-- ---

Area 13 presunta stabile (Campidano settentrionale di Quartu) Note: Assenza di depositi attribuibili cl] 'intervallo considerato.

Foglia 18 attiva

Note: Delimito ilsettore 13 doll'areo 23, caratterizzata da movimenti di bascvlamento verso E. Risulto di difficile posizionamento nella porte settentrio.nole.

Area 19 subsidente e Flessura 21 (Stagno di Molentargius)

Note: L'accumulo di sedimenti riferiti o quest'intervallo individuati da sondaggi.

Foglie 22 attive

Note: Responsabi li del movimento di basculomento che ho sbandato verso monte le alluvioni terrozzate del l'oree 23.

Aree 23 e 24 in sollevamento differenziale (Settore orientale del Campidanodi Quartu)

Doti: Allineamento di volli ossimmetriche e terrazzi ricoperti do colt:i alluvionali pre-tirreniane, sbandate in 3 bloc- chi, con immersione a Est.

Riferimenti

Documenti correlati

Quantunque dal primo arti:Qlo ven ga ftabili.to, che il Banco farà comporto di trenta Azionarj principali , e trenta fuilìdiarj non prefentandoli quelli ,

[r]

Per ogni metro quadrato di superficie (punto a) ovvero in base alla superficie complessiva degli impianti (punto b). 1.1) Pubblicità normale. 2.1) Pubblicità visiva effettuata per

Prima dello svolgimento delle due prove scritte di esame o della eventuale prova preselettiva verrà comunicata ai candidati l’ammissione con riserva alla

RITENUTO pertanto che si può procedere all'impegno e alla liquidazione della spesa complessiva di 1.934.422,45 per far fronte al pagamento delle fatture emesse della società

Trattasi di villetta unifamiliare di complessivi 130 mq c.ca con pertinente terreno libero esteso per una superficie di circa 1865 mq, localizzata al confine urbano del centro

Tabelle di scrutinio con frontespizio stampato in rosso per il primo turno di votazione per l'elezione del sindaco e del consiglio nei comuni con popolazione sino a 15.000

• Pannelli in lana di roccia ROCKWOOL ® 211, spessore 40 mm, densità 40 kg/m 3 , posti in doppio strato a giunti sfalsati nell’intercapedine tra i montanti della struttura.