Diritti di propriet
Diritti di propriet à à intellettuale e performance intellettuale e performance economiche: una analisi per un campione di economiche: una analisi per un campione di
imprese dell
imprese dell ’ ’ area della meccatronica. area della meccatronica.
Prof. Giuseppe Scellato Politecnico di Torino
24 Marzo 2014 Camera di Commercio di Torino
Agenda Agenda
• Inquadramento dell’area – il Polo della meccatronica
• Descrizione del campione
• Analisi brevettuale
• Analisi dei marchi
• Analisi economico‐finanziaria
• Legame tra performance economico‐finanziarie e IPRs
• Conclusioni e spunti per la valorizzazione degli IPRs
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Il polo della meccatronica
Il polo della meccatronica ‐ ‐ Mesap Mesap
• Fondato nel 2009, conta inizialmente 64 imprese e un finanziamento previsto di 7,4 milioni di euro
• Oggi, fanno parte del Polo 205 membri di cui 2 atenei, 9 centri di ricerca, 162 piccole e medie imprese (PMI) e 32 grandi imprese. Complessivamente, l’occupazione dei
partner industriali del Polo è di 33 mila addetti
• La mission del Polo è fornire alle imprese partner una sistema diversificato di servizi e accompagnarle nella costruzione di progetti su tre principali traiettorie tecnologiche:
smart product, flex process, green process
• Il Portafoglio progetti attuale è di 34 progetti collaborativi cofinanziati dalla Regione Piemonte, per un totale di 41 milioni di euro spesi, 19,5 milioni di finanziamenti pubblici e 100 partner coinvolti tra imprese (89) e centri di ricerca (11).
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Caratteristiche salienti Caratteristiche salienti
• I principali fattori competitivi di MESAP sono (Fed. Distretti Italiani, 2013):
– Efficaci meccanismi di trasferimento delle conoscenze e delle tecnologie dai centri di ricerca alle imprese
– Rilevante investimento medio in R&S delle aziende partner (5% fatturato)
– Presenza tra i partner di imprese importanti, sia grandi, sia PMI, con vocazione forte e continua all’innovazione
– Capacità di attrarre progetti e finanziamenti (20 proposte all’anno in media)
– Adozione di un modello di gestione ibrida (bottom‐up e top down) e adozione di un meccanismo partecipativo di autovalutazione come parte iniziale della
procedura che stabilisce le iniziative da finanziare
– Buona capacità di fare rete e forte grado di ibridazione tra settori
– Partecipazione a progetti cooperativi a livello nazionale e internazionale (il 20‐
25% delle imprese del Polo è coinvolto in progetti di ricerca europei)
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Criteri di selezione del campione Criteri di selezione del campione
• Aziende afferenti al polo MESAP (MEccatronica e Sistema Avanzati di Produzione)
• Disponibilità di dati economico‐finanziari su AIDA
Campione di 126 aziende
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Distribuzione territoriale (sede amministrativa):
•75% in provincia di Torino
•18% in atre province del Piemonte
•7% in altre regioni
Et Et à à e dimensione delle aziende e dimensione delle aziende
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• Il campione comprende imprese con differenti modelli di business e posizionamenti nelle filiere tecnologiche.
Analisi portafogli brevettuali Analisi portafogli brevettuali
• Database utilizzato: Thomson Innovation
• Analisi estesa ai depositi sia nazionali che internazionali.
• Analisi della composizione tecnologica dei portafogli.
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Evoluzione temporale dei brevetti Evoluzione temporale dei brevetti
• Il numero totale di brevetti raccolti senza limitazioni temporali è 8249
• Nelle analisi sono considerati i brevetti successivi al 2000 (circa 3800 brevetti)
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Aziende brevettanti per classe di Aziende brevettanti per classe di
fatturato fatturato
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• Le aziende con un portafoglio brevetti costituiscono il 44,3% del campione.
• Anche tra le imprese di minori dimensioni si riscontra una non trascurabile al ricorso alla protezione della proprietà intellettuale.
• Circa il 73% del portafoglio complessivo è detenuto dalla imprese con più di 50M di fatturato.
• Le imprese brevettanti anche su fasce di fatturato minori (2‐10M Eur) detengono in meddia portafogli relativamente ampi.
Ampiezza dei portafogli brevettuali Ampiezza dei portafogli brevettuali
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Ampiezza geografica Ampiezza geografica
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• L’analisi dei country code dei singoli membri delle famiglie brevettuali permette di valutare il grado di internazionalizzazione dei portafogli.
• I dati confermano la rilevanza internazionale dei mercati di riferimento per le imprese esaminate
Specializzazione tecnologica Specializzazione tecnologica
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• Elevata diversificazione degli ambiti applicativi.
• Presenza di macro aree relative sia ad innovazioni di prodotto che di processo.
Analisi portafogli marchi Analisi portafogli marchi
• Database utilizzati: Romarin e UIBM
• Il totale dei marchi raccolti per le aziende del campione è 231, detenuti da circa un terzo delle aziende analizzate.
• A partire dal 2005 si è assistito ad un aumento rispetto agli anni precedenti.
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Marchi per classe di fatturato Marchi per classe di fatturato
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• Soprattutto tra le imprese con meno di 10 M Eur di fatturato prevalenza di brand solo aziendali e non di prodotto.
• Implicazioni sul technology marketing
Copertura geografica Copertura geografica
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• Relativamente inferiore livello di internazionalizzazione rispetto ai brevetti.
• Considerando i soli marchi internazionali, si nota che il primo stato in cui viene estesa la protezione è la Cina, seguita dalla Russia e da paesi europei, primo tra tutti la Svizzera; anche gli Stati uniti occupano un quarto posto di rilievo
Classi merceologiche Classi merceologiche
• La maggior parte dei marchi fa riferimento a macchine e relative attrezzature e strumenti scientifici (es. ottici, di misurazione)
• Una quota significativa di marchi copre le aree dei servizi avanzati.
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Ranking Nice class più frequenti
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Analisi economico‐finanziaria
• Il dato relativo all’intervallo temporale tra il 2008 e il 2011 risulta di certo influenzato dal dato del 2009, anno che ha fatto registrare una diminuzione media del fatturato superiore pari all’11%
Tasso medio di crescita del fatturato Tasso medio di crescita del fatturato
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Tasso di crescita del fatturato (pre‐post 2007)
* Il dato aggregato è dato dalla media aritmetica dei cagr del fatturato delle singole imprese
Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni immateriali
• La quota di aziende del campione che registra a bilancio delle immobilizzazioni immateriali ha una tendenza decisamente crescente negli anni, al punto che negli ultimi anni arriva a toccare quota 90%
• Considerando le sole aziende che registrano a bilancio delle immobilizzazioni
immateriali, l’andamento medio dell’incidenza delle immobilizzazioni immateriali sulle attività totali registra un trend decisamente crescente, arrivando a superare il 6% nel 2011.
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Indicatori di redditivit Indicatori di redditivit à à
• Il rapporto medio tra reddito operativo e capitale investito netto (ROI) ha registrato un brusco calo nel 2009 per poi salire nel 2010 e 2011, attestandosi su livelli comunque inferiori rispetto al 2004
• La quota di aziende con ROI negativo aumenta decisamente dal 2008 al 2009 per poi diminuire nuovamente nel 2010 e 2011
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Classi 2008 2009 2010 2011
< 0% 11.4% 33.6% 18.7% 18.3%
0 ‐ 10% 65.0% 51.6% 65.0% 59.1%
> 10% 23.6% 14.8% 16.3% 22.6%
Distribuzione delle aziende per classe di ROI
Indicatori di redditivit
Indicatori di redditivit à à : ROI : ROI
• Se si calcola il ROI medio per classi di fatturato, emerge che nell’ultimo anno le grandi aziende mostrano maggiore difficoltà in termini di redditività degli investimenti
• Le aziende con fatturato inferiore a 2 milioni di euro sono quelle che hanno sofferto meno la congiuntura economica sfavorevole del 2009.
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Classi di
fatturato 2008 2009 2010 2011
< 2 M€ 9.13% 4.07% 8.15% 8.01%
2‐10 M€ 6.93% 3.50% 3.57% 4.25%
10‐50 M€ 6.30% 1.56% 5.21% 7.10%
> 50 M€ 5.49% 1.02% 3.30% 3.69%
ROI medio per classi di fatturato
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Legame tra performance
economico‐finanziarie e IPRs
Analisi per quadranti Analisi per quadranti
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Crescita del fatturato Crescita del fatturato
ROSROS
L’analisi per quadranti viene effettuata:
1)suddividendo le aziende in base al fatto che abbiano livelli di ROS e di crescita del fatturato (misurata con il CAGR) superiori o inferiori alla media di ciascun sotto‐campione determinato dalla dimensione del fatturato, negli anni 2008‐2011
2) analizzando le imprese in
merito alla dotazione di asset intangibili (brevetti e marchi) in relazione al quadrante in cui si trovano
Correlazione portafoglio IP e performance Correlazione portafoglio IP e performance
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Il 44% delle aziende possiede almeno un brevetto Il 24% delle aziende possiede almeno un marchio
Contesto caratterizzato da una ridotta capacità/possibilità di
valorizzare gli asset intangibili
Implicazioni Implicazioni
• La strategia relativa alla Proprietà Intellettuale (relativa a scelte di protezione, estensione geografica, investimento nell’enforcement …) ha un impatto
positivo solo se allineata alla strategia di sviluppo aziendale complessiva
• Implica un passaggio da una gestione passiva (amministrativa, legale) del portafoglio ad una più attiva.
• L’avvio di processi aziendali finalizzati all’allineamento delle strategie di PI e di business richiede una preliminare azione di assessment del portafoglio
esistente di intangibili
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