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Stato dell’arte e sviluppo futuro dei Piani Regionali della Prevenzione: l’attuazione dei macro obiettivi 1-6 del PNP

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Academic year: 2022

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Workshop Roma 7 - 8 marzo 2017

Adriana Giannini

Regione Emilia-Romagna

Stato dell’arte

e sviluppo futuro dei Piani Regionali della Prevenzione: l’attuazione dei macro

obiettivi 1-6 del PNP

(2)

Macro obiettivi Obiettivi

centrali

Indicatori centrali

M O1

Ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità delle malattie non trasmissibili

15 31

M O2

Prevenire le conseguenze dei

disturbi neurosensoriali 2 2

M O3

Promuovere il benessere mentale

nei bambini, adolescenti e giovani 2 2

M O4

Prevenire le dipendenze da

sostanze 1 1

M O5

Prevenire gli incidenti stradali e

ridurre la gravità dei loro esiti 3 5

MO6 Prevenire gli incidenti domestici 5 7

MO7 Prevenire gli infortuni e le malattie

professionali 8 8

M O8

Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute

12 16

M O9

Ridurre la frequenza di infezioni/malattie infettive prioritarie

13 45

M O1

0

Attuare il Piano Nazionale Integrato dei Controlli per la prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria

12 22

TO TA

LE 10 73 139

PRP

6 programmi – 68 progetti/attività

Programma n.1:

Setting Ambienti di lavoro Programma n. 2: Comunità- programmi di popolazione

Programma n.3: Comunità - Programmi età specifici

Programma n. 5:

Setting Scuola

Programma n.4: Comunità – Programmi per condizione

Programma n.6:

Setting Ambito sanitario

Il QLR

(3)

Cabina di Regia PRP

Setting Lavoro Setting

Scuola Setting

Sanità

Setting Età Setting Comunità

Setting Patologia

Referente

aziendale PRP

Gruppi di piano Aziendali

Gruppi di lavoro specifici regionali ed aziendali sulle specifiche tematiche

Gruppo Monitoraggio

del Piano

Equità Comunicazione Partecipazione

(4)

Organizzazione locale Organizzazione reg.le

Gruppo di monitor. e valutaz.

Sottogruppo coordinamento operativo

Referenti regionali di progetto

Coordinatore regionale per l’attuazione del PRP

Referenti regionali di Programma/Setting

Cabina di regia/ Gruppo di coordinamento locale

Referenti locali di progetto

Referenti locali di Programma/Setting Referente locale per l’attuazione del PRP

L’assetto organizzativo

d’insieme

(5)

5

Riflessioni sul QLR

e sull’approccio per setting

Punti di forza

 Quadro d’insieme

 Consapevolezza della molteplicità di attori

 Coerenza con le indicazioni del PNP

 Chiarezza dei ruoli

 Favorisce il lavoro integrato tra professionisti e UO

 Favorisce la partecipazione esterna e l’intersettorialità

 Soggetti esterni si collocano meglio e sono facilitate le sinergie

Punti di debolezza

 Complessità d’impianto (regionale e locale) che richiede una forte

azione di governo

 Esigenza di sviluppare azioni trasversali comuni a più

progetti/attività

 Alcuni progetti/attività a valenza trasversale potevano essere

collocati nelle azioni

«infrastrutturali»

(6)

6

Ruolo dei Dipartimenti di Prevenzione

e coinvolgimento altri attori

Dipartimento di Prevenzione: ruolo di coordinamento e governo complessivo

 Coinvolgimento diffuso delle articolazioni delle Aziende sanitarie (e aziende Ospedaliero Universitarie)

 Coinvolgimento della Direzione strategica

 PRP calato nel processo di programmazione aziendale e di budget

 Tavoli di coordinamento con soggetti esterni (livello regionale e locale), alcuni più consolidati altri meno

(7)

7

Intersettorialità e advocacy

 Setting sanitario: consolidamento lavoro in rete, manca coinvolgimento diffuso dei MMG

 Setting comunità: Enti di promozione sportiva, soggetti istituzionali (ARPA, Enti Locali, Protezione civile)

 Setting scuola: esperienza decennale sui territori, meno sviluppato un coordinamento di livello regionale

 Setting lavoro: luogo istituzionale di confronto; il coinvolgimento del medico competente

(8)

8

Azioni trasversali a supporto

Progetto CCM «Sviluppo di competenze trasversali degli operatori nel counseling motivazionale per il cambiamento degli stili di vita a rischio con interventi opportunistici di

medicina d’iniziativa nei luoghi di lavoro, nei servizi

sanitari

che promuovono salute e nei contesti di screening oncologico»

Progetto ComunicAzione

Formazione dei Medici in formazione specialistica (percorso formativo condiviso nelle 4 Scuole esistenti in Regione)

 Avvio di un confronto con l’Università

Adesione Regione Emilia-Romgna alla Rete delle Città sane- OMS

Protocollo con Wellness Fondation

(9)

9

Macroattività finalizzate ai MO 1-6 La promozione e prescrizione

dell’attività fisica

Sorveglianze

1.2 Promozione della salute nei luoghi di lavoro 2.5 ComunicAzione

2.6 Empowerment di comunità

2.8 Occasioni di attività motoria nel tempo libero

2.7 Advocacy per la pianificazione urbanistica e i trasporti 6.5 Interventi opportunistici con strumenti efficaci per

incrementare il consiglio dei sanitari su stili di vita salutari 6.7 Sviluppare programmi per promuovere e diffondere la

pratica dell’esercizio fisico, anche attraverso la prescrizione, nelle persone con patologie croniche

(10)

agiannini@regione.emilia-romagna.it

Grazie per l’attenzione

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