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Ma non possiamo dormire sugli allori, né permetterci di ragionare sulla nostra esperienza territoriale

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Academic year: 2021

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Illustrissimo  Presidente  Luca  Zaia,  

dopo   i   Ministri   Fedeli   e   Lorenzin,   ora   a   scriverle   sono   due   medici.   E   lo   fanno   in   rappresentanza   di   altri   medici.  Ci  presentiamo:  siamo  Maurizio  Scassola,    vicepresidente  della  Federazione  nazionale  degli  Ordini   dei   Medici   Chirurghi   e   degli   Odontoiatri   (FNOMCeO),   ente   esponenziale   di   tutti   i   medici   italiani,   oltre   che  past   president  e   ora   Consigliere   dell’Ordine   di   Venezia   e  Giovanni   Leoni,   attuale    Presidente   OMCeO   Provincia  di  Venezia.  

Come   Fnomceo   siamo   convinti   –   e   in   questo   sappiamo   di   essere   sulla   stessa   lunghezza   d’onda   –   che   sia   prima  di  tutto  il  dialogo  la  chiave  di  ogni  strategia  di  sanità  pubblica.  Lo  abbiamo  scritto  anche  nel  nostro   Documento   sui   Vaccini,   approvato   all’unanimità   l’8   luglio   2016   dal   Consiglio   Nazionale,   massimo   organo   della   Fnomceo   che   riunisce   i   106   Presidenti   degli   Ordini   provinciali:   tra   le   iniziative   che   la   FNOMCeO   si   proponeva  per  incentivare  la  pratica  della  vaccinazione,  tra  i  primi  punti  figurava  quella  di  “migliorare  la   comunicazione  in  ambito  vaccinale  nei  confronti  dei  cittadini-­‐utenti  per  favorire  la  partecipazione  attiva  e   consapevole  della  popolazione  ai  programmi  vaccinali”.  

In  questo  momento  storico,  tuttavia,  a  fronte  del  drammatico  calo  di  coperture  che  si  registra  in  molte  zone   dell’Italia,   e   che   sta   portando   alla   recrudescenza   di   alcune   malattie   infettive   (pensiamo   al   morbillo   ma   anche,   in   ambito   extraeuropeo,   alla   polio),   l’obbligo   vaccinale,   recentemente   introdotto   con   Legge   dello   stato,  è  un  criterio  adeguato.  

La  nostra  Regione  gode  ancora  i  frutti  di  politiche  attente  ed  oculate,  che  hanno  mantenuti  alti,  grazie  al   convincimento  della  popolazione,  i  livelli  di  copertura  vaccinale.  Ma  non  possiamo  dormire  sugli  allori,  né   permetterci  di  ragionare  sulla  nostra  esperienza  territoriale.  Non  possiamo  dimenticare  che  il  Veneto  è  una   Regione   che   ha   una   vocazione   di   accoglienza,   e   non   solo   in   senso   turistico   ma   anche   di   flussi   migratori.  

Dobbiamo  pensare  non  su  scala  locale,  ma  nazionale,  europea,  globale.  

 Non  possiamo  permetterci  coperture  a  macchia  di  leopardo,  l’85%  su  un  territorio,  il  95%  su  quello  vicino,   perché   questo   ci   esporrebbe   al   rischio   di   epidemie,   mettendo   a   repentaglio   la   salute   dei   singoli   e   della   collettività,  diritti  che  entrambi  sono  tutelati  dalle  buone  politiche  vaccinali.  

Tutto  ciò  detto,  siamo  d’accordo  sul  fatto  che  l’aspetto  organizzativo  ha  avuto  un’accelerazione  repentina,     che  rischia  di  creare  difficoltà.  Ma  una  moratoria  di  due  anni,  anche  se  nata  dal  lodevole  intento  di  venire   incontro  alle  famiglie,  rischia  invece  di  creare  un  territorio  a  due  velocità,  facendo  perdere  ai  nostri  cittadini   parte  di  quello  che  avevano  guadagnato  in  termini  di  salute  e  prevenzione.  

Quello   che   dobbiamo   fare,   ancora   una   volta,   è   parlare   con   le   persone,   con   i   genitori,   con   le   famiglie,   comunicare  con  loro  e  convincerli.  Noi  medici,  se  lo  vorrà,  saremo  al  suo  fianco  in  quest’opera  di  vicinanza,   di  informazione  e  di  educazione,  come  sempre  lo  siamo  stati.  

 

Maurizio  Scassola             Giovanni  Leoni  

Vicepresidente  FNOMCeO           Presidente  OMCeO  di  Venezia  

                   

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