8. Conclusioni
In fine non resta che mettere a confronto le varie metodologie utilizzate per verificare le analogie che hanno l’una con l’altra.
Osservando le due tomografie (sismica ed elettrica), si distinguono nettamente tre strati:
0 5 10 15 20 25
-2 0 2 4
600 650 700 750 800 850 900 950 1000 1050 1100 1150 1200 1250 1300 1350 1400 1450 1500 1550 1600 1650 1700 1750 1800 1850 1900 1950 2000
Figura 80
E’ più interessare effettuare una sovrapposizione per vedere come nella parte destra del rilievo la stratigrafia sia molto simile nei due casi:
Figura 81
Le differenze che esistono tra le due metodologie sono facilmente spiegabili. Nella tomografia geolettrica lo strato superficiale si vede per tutta la lunghezza dello stendimento mentre nella tomografia sismica no. Questo è dovuto al fatto che i valori di resistività possono anche essere gli stessi se il materiale è sì più compatto ma dello stesso tipo. Invece per quanto riguarda i valori della velocità di propagazione dell’onda sismica tale caratteristica è molto influenzante.
Inoltre la stratigrafia è confermata anche dall’immagine fornita dal georadar già riportata nel capitolo relativo.
Ovviamente bisogna tener conto di una non perfetta corrispondenza in quanto le due tomografie tengono conto di differenti qualità dei materiali. Non è detto che a materiali più resistivi corrisponda anche una maggior velocità di propagazione delle onde. Infatti i fattori che influenzano le due caratteristiche sono diversi tra cui l’umidità, il grado di fratturazione, inclusioni, ecc. Per quanto riguarda le dimensioni degli strati le due tonografie non hanno la precisione dell’indagine radar, ma di contro forniscono informazioni importanti sui materiali costituenti. per questo l’utilizzo di due o più rilievi di questo tipo è uno strumento molto potente.
Dall’analisi radar della stessa zona interessata dagli altri due rilievi si nota comunque una certa corrispondenza:
Figura 82
Si nota infatti lo stesso tipo di stratigrafia.
Non rimane quindi che mettere in evidenza i fattori positivi di questo tipo di rilievi:
1) non sono intrusivi : molto importante per il tipo di manufatti studiati e per tutti i manufatti di interesse storico che potrebbero danneggiarsi con altri tipi di studio;
2) hanno alta velocità di applicazione;
3) danno la possibilità di studiare ampie zone contemporaneamente a differenza di altri sondaggi che invece sono puntuali;
4) sono economici nelle applicazioni su grande scala.
Inoltre per quanto riguarda il radar interferometrico si capisce bene che i maggiori pregi riscontrati sono:
1) la possibilità di effettuare sondaggi senza accedere direttamente alla struttura;
2) la velocità di installazione (bastano 30 minuti per metterlo in funzione);
3) fornisce una mappatura praticamente continua degli spostamenti;
4) misura direttamente gli spostamenti strutturali in tempo reale con una accuratezza di 1/100 mm.
