• Non ci sono risultati.

SPETTRO COROLOGICO

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "SPETTRO COROLOGICO"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

351 SPETTRO COROLOGICO

Dall’esame dello Spettro corologico risulta che la flora pisana è di impronta chiaramente mediterranea, in quanto le specie che sono riferibili a questa regione ammontano al 38,68% (Steno-Medit.+Medit.+Euri-Medit.+Medit.-Mont.+Orof. S-Europ.).

Di notevole significato però assume anche il contingente eurasiatico, pari al 29,96% della flora, che indica il forte apporto rappresentato dalle specie delle regioni centrali europee ed asiatiche, tipiche di climi più freddi di quello mediterraneo. Un ulteriore indicazione in questo senso è dato dalla buona frequenza delle entità Boreali pari al 9,27% e delle Atlantiche che raggiungono il 5,23%. Il numero delle endemiche non è rilevante in quanto le specie di questo gruppo sono solo relative ad aree di spiaggia (poche nel territorio studiato) ; anche le esotiche si presentano con una percentuale non eccessiva, a significare uno scarso inquinamento della flora pisana ad opera di specie alloctone.

1,49% 12,26% 6,53% 15,96% 1,64% 29,96% 5,23% 1,49% 9,27% 10,52% 5,18% 0,45% 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% Endemiche Steno-Medit Mediterranee Euri-Medit Medit-Mont

Eurasiatiche Atlantiche Orof.S-Europ

Boreali

AmpiaDistrib.

Riferimenti

Documenti correlati

L’aspetto più rilevante dei dati raccolti durante il BioBlitz 2017 è il consistente numero di specie di in- teresse conservazionistico rilevate, anche nei confronti dei

Il Programma di Sviluppo Territoriale (PST) prevede la suddivisione del territorio nazionale in specifiche Aree di Sviluppo Territoriale (AST) previste nel numero

all’interno del perimetro delle Aree Naturali Protette o delle relative Aree Contigue istituite, o aree della Rete Europea Natura 2000, ma sono localizzati nel

Per quel che riguarda, invece, il contenuto delle liriche è rilevante che in esse si possano rintracciare elementi costitutivi e fondativi dell’Umorismo, non solo

L’operatore può muoversi a piedi (specie se è richie- sto l’ingresso anche nelle aree private) o nel caso di quartieri poco trafficati e con poche auto parcheggiate ai lati

L’Atlante dell’avifauna nel comune di Asti è il primo progetto rivolto allo stu- dio degli uccelli nel territorio comunale, che ha studiato le specie nidificanti e quelle svernanti

(2015, 2016), 32 specie non sono citate per la Campagna Romana a nord-est di Roma; con il pre- sente lavoro il numero di specie note per le aree sinora studiate

La presenza della specie il più delle volte è risultata relegata a microsi- ti, piuttosto che ad aree di una certa estensione, e in tali casi il campiona- mento anche mediante