• Non ci sono risultati.

Che cos’è la statistica?

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Che cos’è la statistica?"

Copied!
78
0
0

Testo completo

(1)

Statistica

Antonio Azzollini

antonio.azzollini@unibas.it

Anno accademico 2016/2017

Dipartimento di Matematica, Informatica ed Economia (DiMIE)

(2)

Che cos’è la statistica?

(3)

Che cos’è la statistica?

La statistica indaga sui fenomeni collettivi, ossia fenomeni che coinvolgono un insieme di individui, oggetti o beni, allo scopo di delineare un quadro interpretativo grazie al quale sia possibile prendere decisioni in condizioni di incertezza.

(4)

Che cos’è la statistica?

La statistica indaga sui fenomeni collettivi, ossia fenomeni che coinvolgono un insieme di individui, oggetti o beni, allo scopo di delineare un quadro interpretativo grazie al quale sia possibile prendere decisioni in condizioni di incertezza.

Tale indagine si sviluppa attraverso le seguenti fasi dell'indagine statistica

(5)

Che cos’è la statistica?

La statistica indaga sui fenomeni collettivi, ossia fenomeni che coinvolgono un insieme di individui, oggetti o beni, allo scopo di delineare un quadro interpretativo grazie al quale sia possibile prendere decisioni in condizioni di incertezza.

Tale indagine si sviluppa attraverso le seguenti fasi dell'indagine statistica 1. Formulazione del problema.

(6)

Che cos’è la statistica?

La statistica indaga sui fenomeni collettivi, ossia fenomeni che coinvolgono un insieme di individui, oggetti o beni, allo scopo di delineare un quadro interpretativo grazie al quale sia possibile prendere decisioni in condizioni di incertezza.

Tale indagine si sviluppa attraverso le seguenti fasi dell'indagine statistica 1. Formulazione del problema.

2. Individuazione dei dati pertinenti.

(7)

Che cos’è la statistica?

La statistica indaga sui fenomeni collettivi, ossia fenomeni che coinvolgono un insieme di individui, oggetti o beni, allo scopo di delineare un quadro interpretativo grazie al quale sia possibile prendere decisioni in condizioni di incertezza.

Tale indagine si sviluppa attraverso le seguenti fasi dell'indagine statistica 1. Formulazione del problema.

2. Individuazione dei dati pertinenti.

3. Programmazione della rilevazione dei dati.

(8)

Che cos’è la statistica?

La statistica indaga sui fenomeni collettivi, ossia fenomeni che coinvolgono un insieme di individui, oggetti o beni, allo scopo di delineare un quadro interpretativo grazie al quale sia possibile prendere decisioni in condizioni di incertezza.

Tale indagine si sviluppa attraverso le seguenti fasi dell'indagine statistica 1. Formulazione del problema.

2. Individuazione dei dati pertinenti.

3. Programmazione della rilevazione dei dati.

4. Analisi dei dati.

(9)

Che cos’è la statistica?

La statistica indaga sui fenomeni collettivi, ossia fenomeni che coinvolgono un insieme di individui, oggetti o beni, allo scopo di delineare un quadro interpretativo grazie al quale sia possibile prendere decisioni in condizioni di incertezza.

Tale indagine si sviluppa attraverso le seguenti fasi dell'indagine statistica 1. Formulazione del problema.

2. Individuazione dei dati pertinenti.

3. Programmazione della rilevazione dei dati.

4. Analisi dei dati.

5. Interpretazione dei risultati

(10)

Statistica descrittiva
 vs


statistica inferenziale

La statistica descrittiva si occupa di individuare le

tecniche per organizzare, riassumere e presentare i

dati.

(11)

Statistica descrittiva
 vs


statistica inferenziale

La statistica descrittiva si occupa di individuare le tecniche per organizzare, riassumere e presentare i dati.

Il 2% delle lavatrici vendute in un certo negozio è difettato

Il voto medio di una classe di studenti è 25/30

L'abitante più anziano di una certa città ha 92 anni

Tra i ragazzi fra i 15 ed i 25 anni il colore più diffuso negll'abbigliamento è il nero

Esempi

(12)

Statistica descrittiva
 vs


statistica inferenziale

La statistica inferenziale si occupa di individuare le

tecniche per generalizzare all'intera popolazione e con

un certo margine di errore i risultati ottenuti da un

sottoinsieme della popolazione, detto campione.

(13)

Esempio di applicazione della
 statistica inferenziale

Se in questa classe (campione) l'altezza media è di 172 cm, è possibile asserire che essa corrisponde all'altezza media della popolazione costituita da tutti gli studenti UNIBAS?


Se la risposta è affermativa, sono sicuro al 100% della

validità di questa asserzione?

(14)

Esempio di applicazione della
 statistica inferenziale

Se in questa classe (campione) l'altezza media è di 172 cm, è possibile asserire che essa corrisponde all'altezza media della popolazione costituita da tutti gli studenti UNIBAS?


Se la risposta è affermativa, sono sicuro al 100% della

validità di questa asserzione?

(15)

Terminologia essenziale

(16)

Terminologia essenziale

Collettivo statistico o popolazione. La molteplicità dei casi individuali, ossia l’insieme di riferimento.

(17)

Terminologia essenziale

Collettivo statistico o popolazione. La molteplicità dei casi individuali, ossia l’insieme di riferimento.

Unità statistica. Il caso individuale componente del collettivo statistico.

[un’azienda, una singola ripetizione dell’operazione di pesatura, un cittadino, un pezzo di produzione osservato]

(18)

Terminologia essenziale Terminologia essenziale

Collettivo statistico o popolazione. La molteplicità dei casi individuali, ossia l’insieme di riferimento.

Unità statistica. Il caso individuale componente del collettivo statistico.

[un’azienda, una singola ripetizione dell’operazione di pesatura, un cittadino, un pezzo di produzione osservato]

Carattere. Aspetto elementare oggetto di rilevazione nelle unità statistiche del collettivo.

[numero di addetti, peso dell’oggetto, stato occupazionale]

(19)

Terminologia essenziale

Collettivo statistico o popolazione. La molteplicità dei casi individuali, ossia l’insieme di riferimento.

Unità statistica. Il caso individuale componente del collettivo statistico.

[un’azienda, una singola ripetizione dell’operazione di pesatura, un cittadino, un pezzo di produzione osservato]

Carattere. Aspetto elementare oggetto di rilevazione nelle unità statistiche del collettivo.

[numero di addetti, peso dell’oggetto, stato occupazionale]

Modalità. Come un certo carattere si presenta nelle unità statistiche del collettivo.

[nello stato occupazionale: occupato, disoccupato, in cerca della prima occupazione; nella professione: imprendiotore, libero professionista, impiegato; numero di vani di abitazioni: 1, 2, 3, ...]

(20)

Esempio

Collaudo di una bilancia

(21)

Esempio

Collaudo di una bilancia

Collettivo statistico: insieme delle misurazioni effettuate Unità statistica: la singola pesata (la prima, la seconda...) Carattere: il peso dell'oggetto

Modalità: un qualsiasi numero positivo (attraverso cui esprimiamo 
 il peso rilevato)

(22)

Esempio

Collaudo di una bilancia

Collettivo statistico: insieme delle misurazioni effettuate Unità statistica: la singola pesata (la prima, la seconda...) Carattere: il peso dell'oggetto

Modalità: un qualsiasi numero positivo (attraverso cui esprimiamo 
 il peso rilevato)

(23)

Esempio

Collaudo di una bilancia

Collettivo statistico: insieme delle misurazioni effettuate Unità statistica: la singola pesata (la prima, la seconda...) Carattere: il peso dell'oggetto

Modalità: un qualsiasi numero positivo (attraverso cui esprimiamo 
 il peso rilevato)

(24)

Esempio

Collaudo di una bilancia

Collettivo statistico: insieme delle misurazioni effettuate Unità statistica: la singola pesata (la prima, la seconda...) Carattere: il peso dell'oggetto

Modalità: un qualsiasi numero positivo (attraverso cui esprimiamo 
 il peso rilevato)

(25)

Caratteri

(26)

Caratteri

Qualitativi. Hanno modalità costituite da espressioni verbali. Possono essere ordinabili (rettilinei) oppure non ordinabili (sconnessi).

[il grado di un militare è un carattere rettilineo; la professione è un carattere sconnesso]

(27)

Caratteri

Qualitativi. Hanno modalità costituite da espressioni verbali. Possono essere ordinabili (rettilinei) oppure non ordinabili (sconnessi).

[il grado di un militare è un carattere rettilineo; la professione è un carattere sconnesso]

Quantitativi. Hanno modalità associate a numeri. Vengono detti anche variabili.

(28)

Caratteri

Qualitativi. Hanno modalità costituite da espressioni verbali. Possono essere ordinabili (rettilinei) oppure non ordinabili (sconnessi).

[il grado di un militare è un carattere rettilineo; la professione è un carattere sconnesso]

Quantitativi. Hanno modalità associate a numeri. Vengono detti anche variabili.

Discreti. Quantità distinte, come ad esempio dei numeri interi, preventivamente individuabili ed elencabili.

[numero di vani di un’abitazione]

(29)

Caratteri

Qualitativi. Hanno modalità costituite da espressioni verbali. Possono essere ordinabili (rettilinei) oppure non ordinabili (sconnessi).

[il grado di un militare è un carattere rettilineo; la professione è un carattere sconnesso]

Quantitativi. Hanno modalità associate a numeri. Vengono detti anche variabili.

Discreti. Quantità distinte, come ad esempio dei numeri interi, preventivamente individuabili ed elencabili.

[numero di vani di un’abitazione]

Continui. Possono assumere tutti i valori in un certo intervallo di numeri reali.

[statura di una persona]

(30)

Caratteri

Qualitativi. Hanno modalità costituite da espressioni verbali. Possono essere ordinabili (rettilinei) oppure non ordinabili (sconnessi).

[il grado di un militare è un carattere rettilineo; la professione è un carattere sconnesso]

Quantitativi. Hanno modalità associate a numeri. Vengono detti anche variabili.

Discreti. Quantità distinte, come ad esempio dei numeri interi, preventivamente individuabili ed elencabili.

[numero di vani di un’abitazione]

Continui. Possono assumere tutti i valori in un certo intervallo di numeri reali.

[statura di una persona]

I caratteri quantitativi si distinguono in trasferibili e non trasferibili, a seconda che sia possibile o meno il trasferimento di parte del carattere da un’unità ad un’altra, come ad esempio un reddito o un patrimonio.

(31)

Caratteri

Caratteri di stato. Indipendenti dal fattore tempo.

[il numero di vani di una casa, la memoria di un

computer]

(32)

Caratteri

Caratteri di stato. Indipendenti dal fattore tempo.

[il numero di vani di una casa, la memoria di un computer]

Caratteri di movimento. Soggetti a variare con il tempo e quindi devono essere misurati in un determinato arco di tempo.

[numero di nati, numero di morti, produzione di

automobili]

(33)

Misurazione dei caratteri e scale

(34)

Misurazione dei caratteri e scale

Caratteri qualitativi

(35)

Misurazione dei caratteri e scale

Caratteri qualitativi

Costruzione di una "scala" fatta di nomi o espressioni lessicali.

Sconnessi Scala nominale (non è ordinata).

[celibe/nubile, coniugato/a, divorziato/a, vedovo/a]

(36)

Misurazione dei caratteri e scale

Caratteri qualitativi

Costruzione di una "scala" fatta di nomi o espressioni lessicali.

Sconnessi Scala nominale (non è ordinata).

[celibe/nubile, coniugato/a, divorziato/a, vedovo/a]

Rettilinei Scala ordinale (è ordinata).

[soldato, caporale, caporalmaggiore, sergente…].

(37)

Misurazione dei caratteri e scale

Caratteri qualitativi

Costruzione di una "scala" fatta di nomi o espressioni lessicali.

Sconnessi Scala nominale (non è ordinata).

[celibe/nubile, coniugato/a, divorziato/a, vedovo/a]

Rettilinei Scala ordinale (è ordinata).

[soldato, caporale, caporalmaggiore, sergente…].

Si osservi che il termine "scala" è, anche se usuale, usato

impropriamente nel caso di caratteri sconnessi

(38)

Misurazione dei caratteri e scale

Caratteri quantitativi discreti

(39)

Misurazione dei caratteri e scale

Le modalità, espresse attraverso valori in un insieme finito o

"contabile", possono essere ordinate e confrontate fra loro attraverso la differenza o il rapporto. 


Per questo motivo si parla di scala proporzionale

Caratteri quantitativi discreti

(40)

Misurazione dei caratteri e scale

Le modalità, espresse attraverso quantità in un intervallo di numeri reali, sono confrontabili fra loro

sempre attraverso differenze

non sempre attraverso rapporti

Caratteri quantitativi continui

(41)

Misurazione dei caratteri e scale

Le modalità, espresse attraverso quantità in un intervallo di numeri reali, sono confrontabili fra loro

sempre attraverso differenze

non sempre attraverso rapporti

In particolare non è possibile utilizzare la scala proporzionale quando lo 0 è un valore convenzionale che non individua assenza del carattere (temperatura: 0° non vuole dire che il corpo non ha temperatura!).

Caratteri quantitativi continui

(42)

Misurazione dei caratteri e scale

Le modalità, espresse attraverso quantità in un intervallo di numeri reali, sono confrontabili fra loro

sempre attraverso differenze

non sempre attraverso rapporti

In particolare non è possibile utilizzare la scala proporzionale quando lo 0 è un valore convenzionale che non individua assenza del carattere (temperatura: 0° non vuole dire che il corpo non ha temperatura!).

In questo caso si parla di scala intervallare.

Caratteri quantitativi continui

(43)

Frequenze assolute, relative e 


distribuzioni di frequenze

(44)

Frequenze assolute, relative e 
 distribuzioni di frequenze

Si dice frequenza assoluta il numero di occorrenze

nelle quali una certa modalità si presenta.

(45)

Frequenze assolute, relative e 
 distribuzioni di frequenze

Si dice frequenza assoluta il numero di occorrenze nelle quali una certa modalità si presenta.

Si dice frequenza relativa il rapporto fra la frequenza

assoluta ed il numero totale di osservazioni.

(46)

Frequenze assolute, relative e 
 distribuzioni di frequenze

Si dice frequenza assoluta il numero di occorrenze nelle quali una certa modalità si presenta.

Si dice distribuzione di frequenze lo schema in cui vengono riportate in una colonna le varie modalità di un carattere ed in quelle successive le frequenze assolute e/o relative associate a ciascuna modalità.

Si dice frequenza relativa il rapporto fra la frequenza

assoluta ed il numero totale di osservazioni.

(47)

Frequenze cumulate e

frequenze relative cumulate

(48)

Frequenze cumulate e frequenze relative cumulate

Supponiamo di avere una distribuzione di frequenze tale per cui il carattere X sia a modalità ordinabili, e siano x

1

,x

2

,...,x

k

le modalità ordinate.

(49)

Frequenze cumulate e frequenze relative cumulate

Supponiamo di avere una distribuzione di frequenze tale per cui il carattere X sia a modalità ordinabili, e siano x

1

,x

2

,...,x

k

le modalità ordinate.


Chiamiamo n

1

,n

2

,...,n

k

le corrispondenti frequenze

assolute e f

1

,f

2

,...,f

k

le corrispondenti frequenze

relative.

(50)

Frequenze cumulate e frequenze relative cumulate

Supponiamo di avere una distribuzione di frequenze tale per cui il carattere X sia a modalità ordinabili, e siano x

1

,x

2

,...,x

k

le modalità ordinate.


Chiamiamo n

1

,n

2

,...,n

k

le corrispondenti frequenze assolute e f

1

,f

2

,...,f

k

le corrispondenti frequenze relative.

Si dice frequenza cumulata h-esima la quantità

N

h

=n

1

+n

2

+...+n

h, per h =1,...,k

(51)

Frequenze cumulate e frequenze relative cumulate

Supponiamo di avere una distribuzione di frequenze tale per cui il carattere X sia a modalità ordinabili, e siano x

1

,x

2

,...,x

k

le modalità ordinate.


Chiamiamo n

1

,n

2

,...,n

k

le corrispondenti frequenze assolute e f

1

,f

2

,...,f

k

le corrispondenti frequenze relative.

Si dice frequenza cumulata h-esima la quantità N

h

=n

1

+n

2

+...+n

h, per h =1,...,k

Si dice frequenza relativa cumulata h-esima la quantità

F

h

=f

1

+f

2

+...+f

h, per h=1,...,k

(52)

Come si rappresentano i dati?

Colore dei capelli N° di persone

Neri 10

Castani 6

Rossi 1

Biondi 5

Totale 22

Verde carattere

Grigio modalità del carattere.

Azzurro frequenza assoluta di ciascuna modalità.

Esempio di distribuzione di frequenze di

un carattere qualitativo sconnesso

(53)

Come si rappresentano i dati?

# stanze # appartamenti

1 300

2 500

3 2000

4 3000

5 150

6 100

7 300

Totale 6350

Esempio di distribuzione di frequenze di

un carattere quantitativo discreto.

(54)

Come si rappresentano i dati?

Quando il carattere si presenta in un numero elevato di

modalità (per esempio nel caso di caratteri quantitativi

continui) ed effettuiamo un numero elevato di osservazioni,

può essere utile rappresentare la distribuzione di frequenze

attraverso il raggruppamento in classi.

(55)

Come si rappresentano i dati?

Peso (in grammi) # neonati 1.800;2.200 10 2.200;2.600 32 2.600;3.000 120 3.000;3.400 254 3.400;3.800 134 3.800;4.200 40 4.200;4.600 10

Totale 600

Esempio di distribuzione di frequenze di un carattere quantitativo continuo

con raggruppamento in classi.

(56)

Come si rappresentano i dati?

Peso (Kg)

Frequenza
 assoluta

52 1

54 1

55 2

61 1

63 1

68 2

69 3

71 1

73 1

75 1

76 1

Totale 15

(57)

Come si rappresentano i dati?

Dalle modalità alle classi di modalità

Peso (Kg)

Frequenza assoluta

52 1

54 1

55 2

61 1

63 1

68 2

69 3

71 1

73 1

75 1

76 1

Totale 15

Classi di modalità

Frequenza assoluta

50;60 4

60;70 7

70;80 4

Totale 15

(58)

Come si rappresentano i dati?

(59)

In questa tabella riconosciamo dei caratteri qualitativi rettilinei!

Gradimento
 dei professori

Frequenze
 assolute

Frequenze
 cumulate

Frequenze
 relative

Frequenze percentuali

Frequenze percentuali

cumulate

molto deluso 36 36 36/250=0,144 14.4% 14.4%

insoddisfatto 90 126 90/250=0,360 36% 14,4+36=50,4%

parzialmente

insoddisfatto 63 189 63/250=0,252 25.2% 50,4+25,2=75,6%

soddisfatto 51 240 51/250=0,204 20.4% 75,6+20,4=96%

entusiasta 10 250 10/250=0,040 4% 96+4=100%

Totali 250 250 250/250=1,000 100% 100%

Come si rappresentano i dati?

(60)

Indagini statistiche

Si parte da una popolazione finita e si può procedere in uno

dei seguenti modi:

(61)

Indagini statistiche

Si parte da una popolazione finita e si può procedere in uno dei seguenti modi:

Rilevazione censuaria.

L’indagine si estende a tutte le unità della popolazione.

(62)

Indagini statistiche

Si parte da una popolazione finita e si può procedere in uno dei seguenti modi:

Rilevazione censuaria.

L’indagine si estende a tutte le unità della popolazione.

Rilevazione campionaria.

I dati sono raccolti da un sottoinsieme della popolazione, scelto mediante un campionamento casuale o probabilistico.

(63)

Indagini statistiche

Si parte da una popolazione finita e si può procedere in uno dei seguenti modi:

Rilevazione censuaria.

L’indagine si estende a tutte le unità della popolazione.

Rilevazione campionaria.

I dati sono raccolti da un sottoinsieme della popolazione, scelto mediante un campionamento casuale o probabilistico.

Dopo una rilevazione campionaria si procede al cosiddetto

riporto all’universo, ossia, si estendono all’intera popolazione le

elaborazioni effettuate, secondo opportuni procedimenti sul

campione.

(64)

Indagini statistiche

Ci sono più modi di procedere ad un campionamento casuale:

(65)

Indagini statistiche

Ci sono più modi di procedere ad un campionamento casuale:

Campionamento casuale semplice

Alle unità di popolazione si assegnano probabilità uguali di essere

inserite nel campione.

(66)

Indagini statistiche

Ci sono più modi di procedere ad un campionamento casuale:

Campionamento casuale semplice

Alle unità di popolazione si assegnano probabilità uguali di essere inserite nel campione.

Campionamento casuale stratificato

Campionamento casuale semplice su singole sottopopolazioni

derivanti dalla suddivisione della popolazione in sottoinsiemi

omogenei.

(67)

Indagini statistiche

Ci sono più modi di procedere ad un campionamento casuale:

Campionamento casuale semplice

Alle unità di popolazione si assegnano probabilità uguali di essere inserite nel campione.

Campionamento casuale stratificato

Campionamento casuale semplice su singole sottopopolazioni derivanti dalla suddivisione della popolazione in sottoinsiemi omogenei.

Un esempio tipico di campionamento casuale stratificato è quello

cosiddetto a due stadi. Nel primo stadio viene estratto casualmente

un certo numero di unità di primo stadio (sottoinsiemi); da ciascuna

di queste viene estratto un nuovo campione casuale di unità

elementari dette unità di secondo stadio.

(68)

Rappresentazione dei dati

I dati raccolti in tabelle possono essere rappresentati

attraverso grafici che offrono il vantaggio di una descrizione

visiva del fenomeno che si sta analizzando

(69)

Cartogramma

Serve a rappresentare quegli elementi della popolazione che vengono identificati con modalità geografiche

Stime di incidenza del carcinoma dei polmoni casi nei maschi × 100.000

(70)

Istogramma (0)

Abruzzo 7,252 Molise 933

Basilicata 1,726 Piemonte 25,341

Calabria 6,570 Puglia 24,377

Campania 21,587 Sardegna 8,628

Emilia Romagna 38,497 Sicilia 26,528

Friuli-Venezia Giulia 8,207 Toscana 34,380

Lazio 53,240 Trentino-Alto Adige 5,097

Liguria 17,048 Umbria 5,680

Lombardia 74,672 Valle D’Aosta 642

Marche 12,373 Veneto 29,396

Indagine sugli incidenti stradali in Italia

Numero di veicoli coinvolti in incidenti stradali per regione

(71)

Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle D'Aosta Veneto

0 20000 40000 60000 80000

Istogramma (1)

Frequenze assolute

La Lombardia ha il maggior numero di incidenti!

(72)

Regione Veicoli Incidenti Tasso Tasso%

Abruzzo 1,131,299 7,252 0.006 0.641

Basilicata 457,376 1,726 0.004 0.377

Calabria 1,565,296 6,570 0.004 0.420

Campania 4,350,447 21,587 0.005 0.496

Emilia Romagna 3,724,937 38,497 0.010 1.033 Friuli-Venezia Giulia 1,010,877 8,207 0.008 0.812

Lazio 4,859,950 53,240 0.011 1.095

Liguria 1,328,553 17,048 0.013 1.283

Lombardia 7,693,053 74,672 0.010 0.971

Marche 1,350,814 12,373 0.009 0.916

Molise 272,883 933 0.003 0.342

Piemonte 3,710,183 25,341 0.007 0.683

Puglia 2,862,659 24,377 0.009 0.852

Sardegna 1,303,464 8,628 0.007 0.662

Sicilia 4,257,928 26,528 0.006 0.623

Toscana 3,289,007 34,380 0.010 1.045

Trentino-Alto Adige 1,050,066 5,097 0.005 0.485

Umbria 803,525 5,680 0.007 0.707

Valle D’Aosta 201,564 642 0.003 0.319

Veneto 3,903,220 29,396 0.008 0.753

Incidenti per veicolo

(73)

Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle D'Aosta Veneto

0 0.35 0.7 1.05 1.4

Istogramma (2)

Tasso percentuale

La Lombardia detiene ancora il primato?

(74)

Ideogramma

Rappresentazione mediante figure stilizzate che rappresentano il fenomeno studiato.

Qui mettiamo a confronto la produzione di quattro case

automobilistiche in un certo anno

(75)

Produzione di zucche

(in quintali)

Mary 10

Joe 20

Anne 40

Ideogramma

Mary Joe Anne

= 10 quintali

(76)

Produzione di zucche

(in quintali)

Mary 10

Joe 20

Anne 40

Ideogramma

La prima zucca ha una superficie

La seconda zucca ha una superficie

La terza zucca ha una superficie

Mary Joe Anne

xy

16 xy 4xy

(77)

Diagramma cartesiano

Viene usato soprattutto per serie temporali, ossia per visualizzare l’andamento di un fenomeno nel tempo

Ann o

Vendite auto 1996 10,000 1997 15,000 1998 20,000 1999 18,000 2000 17,000 2001 22,000 2001 23,000

2003 10,000 0

6000 12000 18000 24000

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003

La linea continua è facoltativa

(78)

Semplicità nei confronti

-2.5 -1.25 0 1.25 2.5 3.75 5

1977 1979 1981 1983 1985 1987 1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 Media mese Media 5 anni Media assoluta

Andamento della temperatura media di dicembre ad Olmo al Brembo (BG) Media assoluta +1,88°C

Serie storica 1977-2006 (tendenza -0,74°C/10 anni)

Riferimenti

Documenti correlati

Ogni punto di un fronte d’onda può essere visto come sorgente puntiforme di un’onda sferica secondaria, della stessa frequenza dell’onda originale;. Tutte le onde

Se si forma una bolla di magnetizzazione di segno opposto, questa genera un aumento dell’energia libera del sistema: possiamo avere una bolla di ma- gnetizzazione negativa in

Ogni insieme può essere considerato un sottoinsieme di se stesso e l’insieme vuoto può essere ritenuto un sottoinsieme di qualsiasi insieme: per questo motivo, dato un insieme

• y m grandezza delle stesse dimensioni di y, introdotta per poter avere per y(x,t) un intervallo di valori diverso da ±1. Nello spazio investito da un’onda

La statistica indaga sui fenomeni collettivi, ossia fenomeni che coinvolgono un insieme di individui, oggetti o beni, allo scopo di delineare un quadro

[r]

La “resistenza” a tale moto dipende dal tipo di sostanza, dalla geometria del conduttore (lunghezza e sezione), dalla temperatura. La portata in un condotto è

onda di percussione in un solido (idem in