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Il contratto rispecchia le indicazioni del “decreto rider”, un innovativo intervento normativo approvato l'anno scorso su impulso del Ministero del Lavoro

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FOOD DELIVERY, ASSODELIVERY E UGL FIRMANO PRIMO CCNL RIDER IN EUROPA

● L’Italia il primo Paese in Europa con un CCNL che regola il lavoro dei rider nel comparto del food delivery: più tutele e diritti

● Previsti compensi minimi, indennità integrative, incentivi, sistemi premiali, dotazioni di sicurezza, assicurazioni per gli infortuni e per i danni contro terzi, formazione e molte altre tutele e diritti nell’ambito del lavoro autonomo.

● Il contratto rispecchia le indicazioni del “decreto rider”, un innovativo intervento normativo approvato l'anno scorso su impulso del Ministero del Lavoro.

Roma, 15 Settembre 2020. AssoDelivery - l’associazione che rappresenta l’industria italiana del food delivery a cui aderiscono Deliveroo, Glovo, Just Eat, Social Food e Uber Eats - e UGL Rider hanno firmato oggi un contratto collettivo nazionale del lavoro che, per la

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prima volta in Europa, regola le prestazioni dei rider che operano come lavoratori autonomi nell’industria italiana del food delivery.

Il contratto firmato oggi - nel solco del c.d. “decreto rider” approvato lo scorso anno su impulso del Ministero del Lavoro - prevede:

- un compenso minimo pari a 10 euro (lordi) l’ora parametrati al tempo per svolgere ciascuna consegna;

- indennità integrative​, pari al 10%, 15% e al 20% in corrispondenza di una, due o tre delle seguenti condizioni: lavoro notturno, festività e condizioni meteorologiche sfavorevoli;

- un minimo orario di 7 € l’ora, anche nel caso di assenza di proposte di lavoro, per i primi 4 mesi dall’apertura di ciascuna nuova città;

- un sistema premiale​, pari a 600 euro ogni 2000 consegne effettuate;

- dotazioni di sicurezza quali indumenti ad alta visibilità e casco per chi va in bici, che potranno essere rinnovati rispettivamente ogni 1500 e 4000 consegne effettuate;

- copertura assicurativa contro gli infortuni in carico ad INAIL, così come previsto dalla legge, e per danni a cose e a terzi erogate da primarie assicurazioni private che collaborano con le piattaforme di AssoDelivery;

- la formazione obbligatoria ​e ulteriori opportunità formative, con particolare riferimento a corsi per la sicurezza stradale e per il trasporto degli alimenti;

- il divieto di discriminazione, le pari opportunità, la tutela della privacy ​, principi che caratterizzeranno il funzionamento dei sistemi tecnologici delle singole piattaforme;

- il contrasto al caporalato ed al lavoro irregolare ​, ovvero: il divieto di sostituzione dei lavoratori; l’istituzione di un registro delle società di logistica autorizzate; e la costituzione di una task force che collaborerà con le Autorità Competenti per individuare ed adottare ogni iniziativa utile a contrastare il crimine;

- i diritti sindacali​, ovvero una quantità stabilita di giornate e di ore destinate ai rider che assumono il ruolo di dirigenti sindacali.

“E’ un momento storico” dichiara ​Matteo Sarzana​, Presidente di AssoDelivery che aggiunge: “Per la prima volta la contrattazione collettiva raggiunge il mondo del lavoro autonomo introducendo compensi minimi, indennità integrative, incentivi, sistemi premiali, dotazioni di sicurezza, assicurazioni, formazione e molti altri diritti, mantenendo la flessibilità e la premialità che cercano i lavoratori di questo settore. Tutto questo è stato elaborato -

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prosegue Sarzana - nel solco del decreto rider, una normativa fortemente voluta anche dal Ministro del Lavoro, On. Sen. Nunzia Catalfo, che ci ha permesso di raggiungere questo risultato e di regolare, per la prima volta in Europa, questo settore”. “Si tratta - conclude Sarzana - di un passaggio fondamentale per lo sviluppo del food delivery, che consentirà ai rider di continuare a lavorare secondo le proprie esigenze, alle società di impegnarsi per la crescita sostenibile di questo settore innovativo, agli esercizi commerciali partner di continuare a cogliere tutte le opportunità legate al delivery, specie in un momento complesso come quello che stiamo vivendo”.

“I rider italiani hanno finalmente maggiori diritti e maggiori tutele attraverso il CCNL Rider, il contratto collettivo nazionale che abbiamo appena firmato - dichiara ​Paolo Capone​, Segretario Nazionale dell’Unione Generale del Lavoro - E’ stato un percorso lungo e pieno di sfide che ci ha permesso di regolare insieme ad AssoDelivery il lavoro dei rider nel comparto del food delivery. Oggi è una giornata storica, perché per la prima volta un’organizzazione datoriale riconosce diritti sindacali ai lavoratori autonomi. Come UGL abbiamo investito in questo settore costituendo un’organizzazione dedicata a rappresentare questo settore, che abbiamo chiamato UGL Rider, e che rappresenta la maggioranza dei lavoratori di questo settore.” “Il CCNL Rider - prosegue Capone - è un primo esempio di come regolare il lavoro che cambia. Da oggi guardiamo a molte altre categorie che non sono ancora raggiunte dalla contrattazione in Italia e in Europa. Abbiamo davanti delle praterie da percorrere perché la on demand economy ha creato nuove modalità di lavoro in molte industrie e molti lavoratori hanno bisogno di un contratto come quello che abbiamo firmato oggi”.

L’industria del food delivery rappresenta un settore estremamente innovativo in Italia e nel mondo. AssoDelivery è l’organizzazione datoriale maggiormente rappresentativa del settore food delivery nel quale lavorano circa 500 addetti, circa 30 mila rider e ulteriori 30 mila occupati nella filiera, tra ristoratori e fornitori, che traggono beneficio da questo nuovo business che nel 2020 genererà circa 750 milioni di fatturato aggiuntivo per il settore della ristorazione italiana.

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