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2007 Corsi di Formazione

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Academic year: 2021

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Corsi di Formazione

2007

International Organization for Migration Organizzazione Internazionale per le Migrazioni

www.psychosocial.iom.int

© Livio Senigalliesi

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In una società percorsa da fl ussi migratori signifi cativi si moltiplicano occasioni di incontro e scambio

culturale. Le migrazioni ci confrontano quotidianamente con interrogativi rilevanti tanto nella vita professionale quanto in quella privata.

I corsi di formazione dell’Unità

Psicosociale e di Integrazione Culturale dell’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) sono rivolti a servizi e a persone interessate a rafforzare e ottimizzare le proprie capacità di gestione della complessità e della diversità in contesti multiculturali.

Le proposte formative dell’Unità si

rivolgono a operatori sociali, insegnanti, psicologi, psicoterapeuti, medici,

mediatori culturali, animatori, educatori, counsellors, funzionari pubblici,

personale di ONG e di associazioni

umanitarie. I corsi sono aperti a cittadini italiani e immigrati.

© Livio Senigalliesi

Si ringrazia Livio Senigalliesi per aver concesso l’utilizzo di alcune sue immagini nel presente catalogo. Per maggiori informazioni sul suo lavoro: www.liviosenigalliesi.com

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indice

L’Unità Psicosociale e di Integrazione Culturale, OIM Chi siamo

Il Benessere Psicosociale L’Empowerment di Individui, Famiglie e Comunità

L’Approccio

Etno-Sistemico-Narrativo

1

1 Netw or k 2

Esperienze Passate e “in Progress”

Corsi Internazionali Corsi Nazionali

Attività di Consulenza

La Formazione per il 2007

Corsi di Formazione Corsi Residenziali Specialistici

Attività di Supervisione Attività di Consulenza

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Corsi di Formazione

4

Corsi di Formazione

I Docenti

5

Dettaglio Corsi 2007 Laboratori e Metodologie per l’Incontro Culturale La Mediazione Culturale nei Servizi La Relazione d’Aiuto in Contesti Interculturali Traumi in Situazioni di Confl itto Competenze Psicosociali nelle Emergenze e Catastrofi Naturali

6

Informazioni

7 d’iscrizione Scheda

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L’Unità Psicosociale e di Integrazione Culturale, OIM

© Livio Senigalliesi

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L’Unità Psicosociale e di Integrazione Culturale, costituita nel 1999, è una sezione speciale dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM).

L’OIM, dal 1951, collabora con governi, istituzioni, associazioni di immigrati e società civile per facilitare il buon esito delle migrazioni in oltre 100 paesi in tutto il mondo.

L’Unità offre le sue competenze negli ambiti del benessere psicosociale dei migranti, della comprensione e cura dei traumi, dell’educazione e integrazione culturale attraverso attività di ricerca e documentazione, formazione e supporto clinico.

L’Unità opera in Italia e all’estero, in particolare in zone di confl itto e post-confl itto (quali Kosovo, Serbia, Palestina, Libano) adottando una metodologia tesa al rafforzamento delle risorse locali individuali e collettive. In quest’ottica l’esperienza migratoria è affrontata in termini di empowerment, rivolto sia ai migranti, sia alle comunità di accoglienza.

Il Benessere Psicosociale

Per “benessere psicosociale” intendiamo la capacità di armonizzare positivamente la propria esperienza di vita, nei suoi aspetti sociali e culturali (reti e relazioni sociali, tradizioni e cultura) con la dimensione psicologica dell’esperienza vissuta (pensieri, emozioni, comportamenti).

Il benessere psicosociale dipende fortemente da entrambe queste componenti, dal “mondo esterno” e dal “mondo interno” delle persone in interazione con gli altri e nel contesto di vita.

Chi siamo

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L’Empowerment di Individui, Famiglie e Comunità

Molto spesso individui, famiglie e comunità reagiscono al cambiamento socioculturale, al disagio e ai traumi mettendo in campo strategie e risorse personali, attingendo a capacità e saperi presenti nelle comunità di appartenenza. Talvolta emergono potenzialità nuove da situazioni, a prima vista, insuperabili. Questo è ciò che si intende per “resilienza”, concetto che fa riferimento alla capacità di far fronte ad un’esperienza critica, anche traumatica, ritrovando una situazione di equilibrio.

L’Approccio Etno-Sistemico-Narrativo

L’approccio etno-sistemico-narrativo è un approccio multidisciplinare che, rivolgendosi a individui, famiglie e comunità, coniuga contenuti mutuati dall’etnopsichiatria, dal pensiero sistemico-relazionale e dall’antropologia culturale e medica. Utilizza tecniche e linguaggi quali il teatro, workshop creativi, laboratori narrativi ed esperienziali che offrono un supporto psico- sociale ai destinatari oltre che una lettura critica e dinamica dei fenomeni migratori. È una metodologia attiva, adattata di volta in volta ai diversi contesti di appartenenza dei migranti col fi ne di approfondirne i bisogni e di consolidarne le risorse interne su un piano psicologico e sociale.

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© Livio Senigalliesi

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L’Unità Psicosociale e di Integrazione Culturale ha consolidato relazioni e scambi con un network nazionale e internazionale di soggetti e istituzioni che operano nell’ambito psicosociale e delle migrazioni:

New York University (New York); Columbia

University (New York); Saint Johns University

(New York); Harvard University (Harvard);

Tavistock Clinic (London);

University of Essex (London); Psychosocial Working

Group, Queen Margaret University College, (Edinburgh);

Centre Georges Devereux (Paris); Montreal University; University of Birzeit (Occupied Palestinian Territories);

The Palestinian Counselling Centre (Occupied Palestinian Territories);

Saint Joseph’s University (Beirut);

Università degli Studi Roma Tre (Rome);

Università La Sapienza (Roma); Istituto Universitario Europeo

(Florence); University of Pristina (Kosovo);

Caritas Italiana;

Istituto Superiore di Sanità;

Protezione Civile Italiana;

Fondazione Silvano Andolfi ; IPRS - Istituto Picoanalitico

per le Ricerche Sociali; UNESCO; OIL - Organizzazione Internazionale del Lavoro;

IsIAO - Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente;

OMS - Organizzazione Mondiale della Sanità (Trieste).

Network

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Le attività di formazione e aggiornamento dell’Unità Psicosociale e di Integrazione Culturale sono state avviate nel 1999 avvalendosi anche della consulenza e della collaborazione di esperti nazionali ed internazionali.

Corsi Internazionali

L’attività formativa è stata a lungo sperimentata nell’ambito del progetto PTR, “Risposta Psicosociale ai Traumi” in Kosovo (1999-2002), in Serbia (2003- 2005) e in Palestina (2005-2006). Sono attualmente in programmazione una serie di nuove attività in Libano (2007).

Corsi Nazionali

Dal 2000, nell’ambito del Programma Nazionale Asilo, l’Unità ha svolto attività di formazione rivolta agli operatori dei centri di accoglienza, nei progetti di integrazione e rimpatrio dei richiedenti asilo e dei rifugiati in Puglia, Sicilia, Veneto e Lazio.

Dal 2003 sono iniziati corsi approfonditi rivolti ad operatori e formatori sulla gestione del cambiamento e delle diversità culturali nelle società multietniche e in transizione, in un’ottica di empowerment degli individui e delle comunità.

Dal 2004 sono stati avviati corsi specialistici di clinica transculturale e di lavoro sui traumi nelle loro dimensioni individuali, familiari e collettive secondo un approccio etno-sistemico-narrativo.

Attività di consulenza

Dal 2000 ad oggi, formatori dell’Unità intervengono all’interno di percorsi formativi organizzati da enti e istituzioni terzi per la formazione e l’aggiornamento dei propri operatori (enti locali, ASL, istituti penitenziari, cooperative sociali, servizi sociali).

Esperienze passate e “in progress”

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La Formazione per il 2007

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4

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Le proposte formative per il 2007 sono:

Corsi di Formazione

• Laboratori e Metodologie per l’Incontro Culturale

• La Mediazione Culturale nei Servizi

• La Relazione d’Aiuto in Contesti Interculturali

• Traumi in Situazioni di Confl itto

• Competenze Psicosociali nelle Emergenze e Catastrofi Naturali

Corsi Residenziali Specialistici (di prossima diffusione)

• Risposte psicosociali al trauma (corso internazionale)

• Orientamento e integrazione culturale nelle migrazioni

Attività di Consulenza e Supervisione

L’Unità Psicosociale presta la sua consulenza e supervisione per gruppi e setting clinici e professionali operanti dell’ambito delle migrazioni.

“Come coordinatrice di progetti ho notato nei verbali degli incontri degli operatori cambiamenti signifi cativi: sono meno affrettati, viene dato spazio alla storia completa migratoria della donna, ma quello che più mi ha colpito (e mi sembra un segno molto positivo) è che non viene più trascritto solo quello che diceva l’utente, ma anche le interazioni delle operatrici. Mi sembra che la trasformazione sia iniziata positivamente”

4 La Formazione per il 2007

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Coordinamento e supervisione scientifi ca dei corsi

• Natale Losi, Psicoterapeuta e Antropologo, Direttore dell’Unità Psicosociale e di Integrazione Culturale dell’OIM

L’Unità Psicosociale e di Integrazione Culturale si avvale inoltre della consulenza e collaborazione di esperti nazionali ed internazionali, tra i quali:

• Maurizio Andolfi , Professore ordinario di Psicodinamica dello sviluppo e delle relazioni familiari, Psicoterapeuta e Direttore dell’Accademia di Psicoterapia della Famiglia, Roma

• Jocelin Avigard, Terapista familiare, conduce il team di terapia familiare e di coppia della Medical Foundation (Londra)

• Roberto Beneduce, Professore Associato di Antropologia Culturale all’Università di Torino, Presidente e psicoterapeuta dell’Associazione ‘Frantz Fanon’, Torino

• Nevena Calovska-Herkog, Direttrice della scuola di psicoterapia familiare di Belgrado

• Felicity De Zulueta, Psichiatra e Psicoanalista, Responsabile del centro per la prevenzione e il trattamento dei traumi del Maudsley Hospital (Londra)

• Nicole Janigro, Scrittrice, Giornalista, Saggista e Psicoterapeuta

• Cecilia Edelstein, Psicoterapeuta, Direttrice della Scuola di Counseling Sistemico Relazionale di Bergamo

• Jean Marie Lemaire, Terapeuta familiare e Presidente della società di terapia familiare di Liège.

• Michele Losi, Direttore della Cooperativa ‘Scarlattine Teatro’

5 I Docenti

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• Nicola Mai, Antropologo e Ricercatore della London School of Economic and Political Sciences

• Tobie Nathan, Professore di Psicologia Clinica e Patologica all’Università di Parigi 8, fondatore del Centre George Devereux e della rivista ‘La Nouvelle revue d’ethnopsychiatrie’ e autore di numerosi saggi di etnopsichiatria.

• Mariella Pandolfi , Docente di Antropologia all’Università di Montréal

• Renos Papadopoulos, Professore di Psicologia analitica all’University of Essex, Psicoterapeuta familiare alla Tavistock Clinic, Londra

• Steven Reisner, Psicoanalista membro della divisione psicanalitica dell’American Psychological Association e della New York University Medical School

• Silvia Salvatici, Ricercatrice di Storia Contemporanea, Università di Teramo, Consulente dell’Unità Psicosociale e di Integrazione Culturale dell’OIM

• Jack Saul, Psicologo e direttore dell’International Trauma Studies Program della Columbia University (New York)

• Paola Schellenbaum, Antropologa a orientamento psicoculturale, Consulente dell’Unità Psicosociale e di Integrazione Culturale dell’OIM

• Guglielmo Schininà, Consulente dell’Unità Psicosociale e di Integrazione Culturale dell’OIM

• Françoise Sironi, Maître des conferences all’Università di Parigi 8, Psicoterapeuta del Centre George Devereux di Parigi

• Nathalie Zajde, Maître des conferences all’Università di Parigi 8, Psicoterapeuta del Centre George Devereux di Parigi

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Dettaglio Corsi 2007

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Dettaglio Corsi 2007

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© Livio Senigalliesi

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I moduli proposti attingono alla narrativa, al teatro, all’espressione creativa e all’arte e incoraggiano processi di conoscenza, formazione personale e di gruppo. I partecipanti sperimentano in prima persona le attività proposte acquisendo strumenti da adottare e/o adattare nella propria pratica professionale.

OBIETTIVI

• Sperimentazione e analisi di metodologie e didattiche attive per il miglioramento della gestione della relazione d’aiuto e per la costruzione e conduzione di gruppi multiculturali;

• Costruzione di capacità relazionali e comunicative (verbali e non verbali) in tema di comunicazione interculturale, mediazione e relazione tra operatore e utente;

• Acquisizione di strumenti per facilitare la presentazione di sé, l’ascolto, l’analisi e la narrazione dell’esperienza migratoria.

CONTENUTI

Laboratorio 1 - Maschere o oggetti auto-rappresentativi

Il laboratorio utilizza materiali diversi che consentono di costruire un oggetto auto- rappresentativo (maschera, burattino, collage, modellaggio, disegno...) o il personaggio di un racconto con relativa invenzione dello scenario di riferimento. Il partecipante lavora di volta in volta da solo, in coppia o in piccoli gruppi e nel grande gruppo. L’oggetto costruito crea una sorta di ponte simbolico attraverso cui accedere al proprio mondo interno (elementi caotici, confl ittuali o dolorosi) e all’incontro con l’altro.

Laboratorio 2 - Narrativo

La complessità del progetto migratorio può essere raccontata attraverso il ricorso alle fi abe. Il laboratorio aiuta a ricostruire metaforicamente e simbolicamente i passaggi della migrazione dal punto di vista del migrante. Il migrante viene letto come l’eroe protagonista di un racconto la cui trama si offre a una narrazione individuale e collettiva.

Mediante l’utilizzo delle carte di Propp si sperimenta come nella struttura narrativa della fi aba venga ripresa la struttura dei riti di passaggio. Il processo migratorio può essere paragonato a un rito di passaggio: laddove le sequenze si siano spezzate o non si siano compiute, la fi aba rappresenta uno strumento per riallacciare le parti incomplete o non comunicanti di questo cambiamento radicale.

6 Laboratori e Metodologie

per l’ Incontro Culturale

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Laboratorio 3 - Autobiografi co

Il laboratorio autobiografi co interviene sull’evocazione e organizzazione dei ricordi o la ricostruzione di frammenti di storia personale o familiare. In questo caso il lavoro su di sé e sui propri ricordi, non si avvale della mediazione di un oggetto proiettivo o della narrazione fantastica e richiede buone capacità linguistiche. L’articolazione fra individuo e gruppo, permette di affi nare le singole storie e di individuarne una collettiva, comune ai membri del gruppo.

Fra gli strumenti utilizzati nel laboratorio: esercizi di scrittura creativa a orientamento (auto)biografi co, il genogramma, le mappe di Wallman.

Laboratorio 4 - Giochi di ruolo

Il laboratorio ha come obiettivo la rappresentazione immediata di vissuti, esperienze e relazioni. In un contesto protetto vengono rappresentate, e in seguito discusse, tematiche critiche o schemi abituali di pensiero e di azione. I giochi di ruolo favoriscono una messa in atto e un processo di ristrutturazione di esperienze, pensieri e comportamenti abituali che stimolano punti di vista decentrati, nuove aperture e pratiche.

DESTINATARI

Migranti e tutti coloro che hanno un profi lo psicosociale e/o esperienze di lavoro con migranti nei servizi pubblici, nella scuola, nella sanità (cooperanti internazionali, operatori sociali, educatori, formatori, insegnanti, counsellors, mediatori culturali, psicologi, psicoterapeuti, medici, funzionari pubblici).

INFORMAZIONI

Ogni laboratorio dura 2 giornate. E’ prevista l’iscrizione a singoli moduli.

Numero partecipanti: 20 massimo

Date: 22-23 marzo ; 19-20 aprile; 26-27 aprile; 17-18 maggio (in ordine: maschere, narrativo, autobiografi co, giochi di ruolo).

Orario: 9:00-18:00

Sede: Via Palestro, 1 – 00185 Roma Costo: 600 € (150 € ogni singolo modulo)

“Questa esperienza formativa all’approccio psicosociale è diventata importante per acquisire consapevolezza della elevata eterogeneità culturale e sociale, in presenza di disagio psicologico. (...) Il rispetto dell’altro più che l’accettazione e la disponibilità alla comprensione e alla relazione diventano delle importanti chiavi di accesso alle ragioni profonde del disagio. Si creano “oggetti attivi” indispensabili alla costruzione di una nuova storia”

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Il corso è centrato sulla defi nizione e gestione della mediazione culturale nei servizi, ponendo particolare attenzione alle dinamiche relazionali e comunicative all’interno di gruppi misti, formati da migranti e non. Contesti pubblici e privati, come cooperative sociali, scuole, aziende, carceri sono sempre più confrontati alla realtà migratoria. In questi ambiti, l’incontro fra diversi gruppi culturali richiede di creare un terreno comune per negoziare signifi cati e punti di vista differenti e per facilitare la comunicazione.

OBIETTIVI

A. Acquisizione delle conoscenze e degli strumenti di base per l’applicazione dell’approccio etnosistemico narrativo;

B. Costruzione di strumenti per la mediazione culturale come spazio di negoziazione delle differenze.

CONTENUTI

• Analisi storica e defi nizione del processo migratorio;

• Gestione del cambiamento e della diversità;

• Confronto di diversi approcci clinici, teorici e metodologici sulla mediazione culturale;

• La mediazione nei diversi ambiti applicativi: sanità, scuola, carcere e privato sociale;

• Il lavoro d’équipe e il gruppo interdisciplinare;

• Costruzione di un setting a orientamento psico-culturale.

METODOLOGIE

Il corso prevede il coinvolgimento attivo dei partecipanti durante le lezioni e la sperimentazione di alcune metodologie quali laboratori creativi ed esperienziali, role-playing o lavori di gruppo.

DESTINATARI

Tutti coloro che hanno un profi lo psicosociale e/o esperienze di lavoro con migranti nei servizi pubblici, nella scuola, nella sanità (operatori sociali, educatori, animatori, formatori, insegnanti, counsellors, psicologi, psicoterapeuti, medici, funzionari pubblici).

INFORMAZIONI

Numero partecipanti: 20 massimo Date: 29 – 30 marzo 2007

Orario: 9:00 - 18:00

Sede: Via Palestro, 1 – 00185 Roma Costo: 150 €

6 La Mediazione Culturale nei Servizi

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Il corso offre strumenti concettuali e tecnico-pratici per gestire più effi cacemente le relazioni d’aiuto, tutelando contemporaneamente entrambi i soggetti coinvolti.

La relazione d’aiuto si declina in molteplici ambiti privati e professionali e richiede strumenti adeguati per far fronte alla complessità emotiva, alla diversità culturale e al confl itto che la relazione d’aiuto può generare.

OBIETTIVI

A. Acquisizione delle conoscenze e degli strumenti di base per l’applicazione dell’approccio etnosistemico narrativo;

B. Defi nizione delle risorse individuali e collettive nella relazione d’aiuto.

CONTENUTI

• Analisi storica e defi nizione dell’approccio e sue declinazioni;

• La relazione d’aiuto operatore-utente;

• Confronto di diversi approcci clinici, teorici e metodologici nella relazione d’aiuto;

• Analisi della relazione operatore-utente: rischi e possibilità;

• Costruzione di un setting a orientamento psico-culturale.

METODOLOGIE

Il corso prevede il coinvolgimento attivo dei partecipanti durante le lezioni e la sperimentazione di alcune metodologie quali laboratori creativi ed esperienziali, role-playing o lavori di gruppo.

DESTINATARI

Tutti coloro che hanno un profi lo psicosociale e/o esperienze di lavoro con migranti nei servizi pubblici, nella scuola, nella sanità (cooperanti internazionali, operatori sociali, animatori, educatori, formatori, insegnanti, counsellors, mediatori culturali, psicologi, psicoterapeuti, medici, funzionari pubblici).

INFORMAZIONI

Numero partecipanti: 20 massimo Date: 12 - 13 aprile 2007

Orario: 9:00 - 18:00

Sede: Via Palestro, 1 – 00185 Roma Costo: 150 €

6 La Relazione d’Aiuto

in Contesti Interculturali

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Il corso si propone di analizzare gli elementi che compongono l’esperienza traumatica in contesti di particolare vulnerabilità (richiedenti asilo, rifugiati, vittime di tortura), offrendo ai partecipanti l’acquisizione di nuove competenze e strumenti di intervento per ottimizzare l’offerta e tutelare la relazione professionale.

OBIETTIVI

A. Conoscenza degli elementi rilevanti nell’analisi e nell’intervento sui traumi (con particolare riferimento al trauma migratorio, bellico e alle migrazioni forzate);

B. Approfondimento degli aspetti teorici e pratici della relazione d’aiuto con soggetti particolarmente vulnerabili (vittime di tortura, di tratta).

CONTENUTI

• Dall’approccio medico-psicologico tradizionale (PTSD) all’approccio psicosociale etno-sistemico-narrativo al trauma: da vittime a persone;

• I livelli della dimensione traumatica: dall’individuale al collettivo;

• Le fasi del trauma;

• Modalità di risposta al trauma: dal disturbo psichico alla trasformazione (modalità di coping, cambiamento e empowerment);

• Modalità relazionali del migrante e dell’operatore;

• Analisi della relazione migrante-operatore: rischi e possibilità;

• Verso una de-medicalizzazione dei bisogni e un rafforzamento delle risorse individuali e collettive.

METODOLOGIE

Il corso prevede il coinvolgimento attivo dei partecipanti durante le lezioni e la sperimentazione di alcune metodologie quali laboratori creativi ed esperienziali, role-playing o lavori di gruppo.

DESTINATARI

Tutti coloro che hanno un profi lo psicosociale e/o esperienze di lavoro con migranti nei servizi pubblici, nella scuola, nella sanità (cooperanti internazionali, operatori sociali, animatori, educatori, formatori, insegnanti, counsellors, mediatori culturali, psicologi, psicoterapeuti, medici, funzionari pubblici).

INFORMAZIONI

Numero partecipanti: 20 massimo Date: 10 – 11 maggio 2007

Orario: 9:00 - 18:00

Sede: Via Palestro, 1 – 00185 Roma Costo: 150 €

6 Traumi in situazioni di confl itto

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Il corso mette in luce le specifi che competenze psicosociali nella presa in cura di vittime di emergenze e catastrofi naturali, quali siccità e carestie, terremoti, inondazioni. Tali danni provocano infatti sofferenze e risposte traumatiche fra singoli individui o intere comunità che richiedono interventi e competenze mirate.

OBIETTIVI

A. Conoscenza degli elementi rilevanti nell’analisi e nell’intervento sui traumi (con particolare riferimento ai traumi provocati da emergenze e catastrofi naturali);

B. Approfondimento degli aspetti teorici e pratici della relazione d’aiuto con le persone coinvolte.

CONTENUTI

• Dall’approccio medico-psicologico tradizionale (PTSD) all’approccio psicosociale etno-sistemico-narrativo al trauma: da vittime a persone;

• I livelli della dimensione traumatica: dall’individuale al collettivo;

• Le fasi del trauma;

• Modalità di risposta al trauma: dal disturbo psichico alla trasformazione (modalità di coping, cambiamento e empowerment);

• Analisi della relazione migrante-operatore: rischi e possibilità;

• Modalità relazionali della “vittima” e dell’operatore;

• Verso una de-medicalizzazione dei bisogni e un rafforzamento delle risorse individuali e collettive.

METODOLOGIE

Il corso prevede il coinvolgimento attivo dei partecipanti durante le lezioni e la sperimentazione di alcune metodologie quali laboratori creativi ed esperienziali, role-playing o lavori di gruppo.

DESTINATARI

Tutti coloro che hanno un profi lo psicosociale e/

o esperienze di lavoro con migranti nei servizi pubblici, nella scuola, nella sanità (cooperanti internazionali, operatori sociali, animatori, educatori, formatori, insegnanti, counsellors, mediatori culturali, psicologi, psicoterapeuti, medici, funzionari pubblici).

Competenze Psicosociali

nelle Emergenze e Catastrofi

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INFORMAZIONI

Numero partecipanti: 20 massimo Date: 24 – 25 maggio 2007

Orario: 9:00 - 18:00

Sede: Via Palestro, 1 – 00185 Roma Costo: 150 €

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Per ulteriori informazioni

Unità Psicosociale e di Integrazione Culturale (OIM) Area Formazione: Novita Amadei, Rossella Celmi Via Palestro, 1 - 00185 Roma

tel. 06 87 42 09 67 interno 45 - fax 06 87 45 00 18 email: training@psychosocial.iom.int

Le iscrizioni si chiuderanno il 12 marzo e i corsi saranno attivati a partire da aprile previo raggiungimento di un numero minimo di dieci iscritti.

Al termine dei corsi verrà rilasciato un attestato di partecipazione dell’Unità Psicosociale e di Integrazione Culturale dell’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni).

7 Informazioni

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Corso scelto (indicare il titolo):

Dati personali:

Nome e Cognome:

Indirizzo: Città:

Telefono: Cellulare:

Nazionalità: Stato civile:

Professione:

Ente/Azienda:

Dati per il pagamento:

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE PER LE MIGRAZIONI (OIM) ISTITUTO BANCARIO SAN PAOLO IMI

Corso Trieste 27/C Roma 00198

ABI: 1025 - CAB: 03219 - C/C N. 560002

Causale- iscrizione corso di formazione (titolo del corso) PSY Unit 2007

Si prega di allegare insieme alla richiesta di partecipazione un breve curriculum vitae per favorire una adeguata composizione interdisciplinare dei gruppi.

A pagamento effettuato verrà rilasciata al partecipante una ricevuta dell’ Organizzazione Internazionale per le Migrazioni.

L’OIM in quanto organizzazione internazionale è esente IVA per gli articoli 8,9,72 del D.P.R. 26-10-1972, no. 633.

8 Scheda di Iscrizione

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© Livio Senigalliesi

“Il corso si è articolato attraverso l’intervento etno-sistemico-narrativo che pone l’accento sulla storia della persona nelle varie interpretazioni. Gli strumenti utilizzati hanno dato spunti di riflessione sia personali sia professionali”

“Il corso è interessante perché consente

all’operatore e/o migrante di sentirsi o divenire protagonista attivo della propria storia personale, sociale, culturale, professionale verso autonomia e integrazione. I punti salienti sono: possibilità di raccontarsi e riraccontarsi; autonomia; sospensione di giudizio e apertura verso le culture altre;

attenzione rivolta alle relazioni nel paese di origine;

migrante come protagonista di un viaggio non lineare, sempre in movimento tra i due mondi”

“Grazie alle riflessioni di questa formazione, il

migrante si riappropria della propria storia e ne

diviene protagonista dando ad ognuno la possibilità

di essere riconosciuto, attraverso l’uso di oggetti,

fiabe e narrazioni familiari”

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International Organization for Migration Organizzazione Internazionale per le Migrazioni

Unità Psicosociale e di Integrazione Culturale (OIM) Via Palestro, 1 - 00185 Roma tel. 06 87 42 09 67 - fax 06 87 45 00 18 email: info@psychosocial.iom.int

www.psychosocial.iom.int

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