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prontuario-derivateparzialieanalisivettoriale CapitoloW40:

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Academic year: 2021

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(1)

Capitolo W40:

prontuario - derivate parziali e analisi vettoriale

Contenuti delle sezioni

a. spazio reale finitodimensionale p.2 c. derivate parziali p.4

d. curve piane e calcolo infinitesimale p.5 e. integrali doppi p.6

f. integrali tripli p.7 g. solidi di rivoluzione p.8

h. centroidi e momenti di inerzia p.9 i. analisi dei campi vettoriali p.11

11 pagine

(2)

W40:a. spazio reale finitodimensionale

R×d, spazio vettoriale delle sequenze di numeri reali di lunghezza d ∈ P x = hx1, x2, ..., xdi munito delle operazioni binarie somma e prodotto interno e della moltiplicazione per reali.

somma

moltiplicazione per un reale prodotto scalare o prodotto interno norma e distanza euclidea

R×d `e quindi il terreno di uno spazio vettoriale finito dimensionale sui reali a prodotto interno e normato; inoltre esso `e uno spazio metrico [:ea.02].

vettori ortogonali, paralleli, normalizzati (o versori) angolo θ tra i vettori x e y cos θ := x· y

|x| · |y|

W40:a.01

topologia di

R×d

gli elementi di R×dsi possono chiamare vettori o punti;

tratteremo i punti/vettori Pi= pi e Qi = qiper i = µu, 0, 1, 2, ... ed insiemi di punti S, T,...

bolla aperta di centro x e raggio r ∈ R+ ball(p, r) := x ∈ R×d |x − p| < r bolla chiusa corrispondente ball(p, r) := big{x ∈ R×d |x − p|‘rbig}

insieme aperto di R×d

insieme ciascun punto del quale `e contenuto in una bolla aperta interamente contenuta in esso insieme chiuso di R×d sottoinsieme di R×dcomplementare di un insieme aperto

l’unione di una collezione qualsiasi di insiemi aperti `e un insieme aperto l’intersezione di una collezione finita di insiemi aperti `e un insieme aperto l’intersezione di una collezione qualsiasi di insiemi chiusi `e un insieme chiuso l’unione di una collezione finita di insiemi chiusi `e un insieme chiuso

intorno di un punto p ∈ R×d insieme contenente una bolla aperta di centro p intorno impoverito di un p ∈ R×d intorno di p privato dello stesso p

intorno ipercuboide aperto di p ∈ R×d insieme della forma n

x∈ R×d ∀i = 1, ..., d pi− δi< xi< pi+ δi

o

punto interno a un S ⊂ R×d punto che possiede un intorno interamente contenuto in S interiore di S ⊂ R×d insieme dei punti interni di S; lo denotiamo con Intrn(S)

punto esterno a un S ⊂ R×d punto che possiede un intorno che non interseca S

punto di frontiera di un S ⊂ R×d punto tale che ciascuno dei suoi intorni interseca sia S che il suo complementare;

frontiera di S insieme dei punti di frontiera di S; denotiamo tale insieme con ∂S chiusura di un S ⊂ R×d ampliamento di S ottenuto aggiungendo la sua frontiera;

la denotiamo con S e definiamo S := S ∪ ∂S

un punto q si dice punto di accumulazione o punto di aderenza o punto limite di S ⊂ R×dsse ogni suo

(3)

intorno impoverito contiene almeno un punto di S.

Ricordiamo da B36:a.03 che si dice aderenza di un S ⊂ R×dl’insieme dei suoi punti di accumulazione e che tale insieme si denota con Adrn

R×d(S); spesso questa notazione si pu`o semplificare nella Adrn(S).

un S ⊂ R×dsi dice limitato sse R+3 R tale che S ⊂ ball(0d, R)

ogni insieme limitato infinito di R×dpossiede almeno un punto di accumulazione (teorema di Bolzano-Weierstrass)

sia S ⊂ R×dcompatto e sia {i ∈ I :| Oi} una sua copertura infinita di insiemi aperti;

da essa si pu`o estrarre una copertura finita (teorema di Pincherle-Heine-Borel)

(4)

W40:c. derivate parziali

consideriamo f (x, y) ∈ {R × R −→ R}, D := dom(f ) e ha, bi ∈ Intrn(D); si dice derivata parziale della f rispetto ad x [risp. rispetto ad y] in ha, bi

Dxf (a, b) = fx0(a, b) = ∂ f

∂ x = lim

h→0

f (a + h, b) − f (a, b)

h .

si dice derivata parziale della f rispetto ad y in ha, bi Dyf (a, b) = fy0(a, b) = ∂ f

∂ y = lim

k→0

f (a, b + k) − f (a, b)

k .

(5)

W40:d. curve piane e calcolo infinitesimale

In questa sezione usiamo t per denotare una variabile reale e per ogni funzione φ(t) scriveremo φ(t) :=˙ d

dt φ(t).

Useremo A per l’area di una regione, s per la lunghezza di un arco, κ per la sua curvatura e ρ = 1

|κ|

per il suo raggio di curvatura.

Verranno trattate funzioni f (x), f1(x) e f2(x) definite nell’intervallo I := [x1, x2].

Verranno inoltre trattate le regioni Rf1,f2 := {hx, yi |: x ∈ I , f1(x) ≤ y ≤ f2(x)} e

W40:d.01

curve date da funzioni

y = f (x)

area della regione R delimitata da f1(x) ed f2(x)(≥ f1(x)) per x1≤ x ≤ x2

A :=

Z x2 x1

dx

f2(x) − f1(x)

centroide hxc, yci della R xc := 1

A Z x2

x1

dx x

f2(x) − f1(x)

yc := 1 2 A

Z x2 x1

dx f22

(x) − f1(x)2

lunghezza della curva y = f (x) per x1≤ x ≤ x2 s :=

Z x2 x1

dx q

1 + f0(x)2

W40:d.02

curve in forma parametrica

W40:d.03

curve in forma implicita

W40:d.04

curve in coordinate polari

W40:d.05

famiglie di curve

(6)

W40:e. integrali doppi

Consideriamo una regione D ⊂ R × R limitata, chiusa e quadrabile, una funzione limitata del genere f ∈ {D 7−→ R × R} e scriviamo m := infhx,yi∈D f (x, y) ed M := suphx,yi∈D f (x, y). Denotiamo con PrtnFQdrbDl’insieme delle partizioni di D costituite da collezioni finite di sottoinsiemi di D quadrabili.

Sia R = {i = 1, ..., r :| DR,i} una collezione in PrtnFQdrbD e quindi sia

:

[

i=1,...,r DR,i = D.

Introduciamo inoltre per ogni R e ogni DR,i:

dR := maxi=1,...,rdiag(DR,i) , AR,i:= Area(DR,i) , mR,i := inf

hx,yi∈D

R,i

f (x, y) ,

MR,i := sup

hx,yi∈DR,i

f (x, y) , sR,i :=

r

X

i=1

AR,imR,i , SR,i :=

r

X

i=1

AR,iMR,i , Si definiscono, risp., integrale inferiore e integrale superiore della f in D

Z Z

D

dx dy f (x, y) := inf

RPrtnFQdrbD sR,i ,

Z Z

D

dx dy f (x, y) := sup

RPrtnFQdrbD sR,i. Se questi due numeri reali coincidono il loro valore si dice integrale doppio della f in D e si denota con

Z Z

D

dx dy f (x, y) .

Un insieme rinchiudibile in una regione D ⊂ R × R `e un insieme finito di curve continue contenute in D che possono essere racchiuse in regioni aperte di area complessiva riducibile a piacere.

Se una funzione-RRtR f (x, y) definita in una regione D chiusa, limitata e quadrabile `e limitata e continua in tutto D a eccezione dei punti di un insieme rinchiudibile, possiede integrale doppio ottenibile come

Z Z

D

dx dy f (x, y) := lim R∈P rtnF Qdrb , dR→0

r

X

i=1

AR,if (xi, yi) per qualsiasi hxi, yii ∈ DR,i.

(7)

W40:f. integrali tripli

(8)

W40:g. solidi di rivoluzione

volume del solido che presenta sezioni di area A(x) per x1≤ x ≤ x2 V :=

Z x2

x1

dx A(x) volume del solido di rivoluzione intorno ad Ox delimitato da f1(x) e f2(x) per x1≤ x ≤ x2

V := π Z x2

x1

dx

(f2(x))2− (f1(x)2

volume del solido di rivoluzione intorno ad Oy delimitato da g1(y) e g2(y) per y1≤ y ≤ y2

V := π Z y2

y1

dx

(g2(y))2− (g1(y))2

(9)

W40:h. centroidi e momenti di inerzia

per varie figure presentiamo le coordinate del centroide, o centro di massa, C xC, yC e zC, i momenti d’inerzia Ix, Iy, Iz relativi, risp., agli assi Ox, Oy e Oz e i momenti d’inerzia Iu, Iv ed Iw relativi ad assi determinati da opportuni vettori u, v e w che in genere sono applicati al centroide.

W40:h.01

centroidi e momenti di inerzia in 2D

riguardano lamine rigide e omogenee la cui massa denotiamo con m

asta o barra con estremit`a O e hs, 0i (appartenente ad Ox), considerando v parallelo ad Oy e applicato in C

xC= s

2 , yC= 0 , Ix= 0 , Iy=m s3

3 , Iv+m s3 12

rettangolo con due vertici opposti in ha, 0i e h0, bi un lato appartenenti ad Ox e di lunghezza a e un lato appartenente ad Oy e di lunghezza b

xC = a

2 , yC = b

2 , Ix = m b2

3 , Iy = m a2

3 , Iu = m a2

12 , Iv = m a2

12 con u orizzontale e v verticale applicati in C

triangolo con un lato (su Ox) con estremit`a in h−a1, 0i e ha2, 0i, il vertice opposto in V = h0, hi xC= c − b

3 , yC=h

3 , Ix=m h2

6 , Iy= m(a13+ a23) 6 a1+ a2

, Iu=m h2

18 , Iw=m h2 2 ove u e w sono orizzontali, il primo applicato in C ed il secondo in V

cerchio con centro (centroide) in O e raggio r Ix= Iy

m r2

4 , Iu= Iv= 5 m r2

4 dove

u `e orizzontale e tangente al cerchio in h0, −ri e v verticale e tangente al cerchio in h−r, 0i settore circolare del cerchio di raggio r con centro in O, con asse Ox e ampiezza dell’angolo al centro 2 α

xC= 2 r sin α

3 α , yC = 0 , Ix=m r2 4



1 −sin 2 α 2 α



, Iy =m r2 4



1 +sin 2 α 2 α



corona circolare delimitata dalle circonferenze con centro in O e raggi r1 ed r2 (> r1) Ix= Iy= m (r12+ r22)

4 , Iu= Iv= m (r12+ r22)

4 + m r22

W40:h.02

centroidi e momenti di inerzia in 3D

parallelepipedo con lati sui tre assi aventi lunghezze a, b e c

a b c m m m

(10)

dove u `e un vettore orizzontale applicato in C

cilindro cavo e senza basi con asse di simmetria cilindrica Oz, avente come base un cerchio sul piano Oxy di raggio r e avente altezza h

xC= yC= 0 , zC =h

2 , Ix= Iy = m

6 (3 r2+ 2 h2) , Iz = m r2, Iu = m

12(6 r2+ h2) , dove u `e un vettore orizzontale applicato in C

cono avente come base un cerchio sul piano Oxy di raggio r e avente altezza h xC= yC= 0 , zC =h

4 , Ix= Iy = m

20(3 r2+ 2 h2) , Iz = 3

10m r2, Iu = m

12(6 r2+ h2) , dove u `e un vettore orizzontale applicato in C

cono cavo e privato della base avente come base un cerchio sul piano Oxy di raggio r e avente altezza h xC= yC= 0 , zC =2

3h , Ix= Iy = m

4 (r2+ 2 h2) , Iz = 1

2m r2 , Iu = m

18(9 r2+ 10 h2) e Iv = m

4 (r2+ 2 h2) , dove u `e un vettore orizzontale applicato in C e v un vettore orizzontale passante per il vertice

(11)

W40:i. analisi dei campi vettoriali

Ricordiamo le notazioni [f, g, h] := f · (g ∧ h) e

∇(f (r)) = grad(f (r)) := ex

d

dx f (r) + ey

d

dy f (r) + ez

d dz f (r)

W40:i.01

curve in pi` u dimensioni

Per ogni f (t) ∈ {R −→ R} scriviamo ˙f (t) := Dtf (t) = lim

∆t→0

f (t + ∆t) − f (t)

∆t e per ogni F(t) =F1(t), ..., Fd(t)

scriviamo ˙F(t) := DtF(t) .

Consideriamo l’intervallo reale [a, b] e per t ∈ [a, b] la curva in d dimensioni r(t) = hx1(t), ..., xd(t)i Dt(α F(t) + β g(t)) − α DtF(t) + β DtG(t) , Dt (s(t) F(t)) = s(t) ˙F(t) + ˙s(t) F(t)

Dt



f(t) · g(t)

= f(t) · ˙g(t) + ˙f(t) · g(t) , per d = 3 si ha Dt



f(t) ∧ g(t)

= f(t) ∧ ˙g(t) + ˙f(t) ∧ g(t) Dt[f, g, h] = Dt f· (g ∧ h

= [˙f, g, h] + [f, ˙g, h] + [f, g, ˙h]

Dts f(t)

= ∇ (f(t)) · ˙f(t) f(t + ∆t) = f(t) + ∆t ˙f(t) +(∆t)2

2 ˙f(t) + · · · +(∆t)n n! Dtn

f(t) + · · ·

Consideriamo una curva γ definita dalla funzione r(t) =x(t), y(t), x(t) ∈ [a, b] 7−→ R×3 vettore tangente alla γ in r : ˙r(t) = ˙x(t), ˙y(t), ˙z(t)

lunghezza della curva : len(γ) = Z

γ

|d r| = Z b

a

dt |r(t)| = Z b

a

dt q

x(t)2+ y(t)2+ z(t)2 traiettoria di una particella

posizione r(t) versore tangente alla traiettoria t(t) = ˙r

|r(t)|

velocit`a rispetto al parametro t v(t) = ˙r(t) = |˙r| t modulo della velocit`a v := |˙r|

versore normale principale n(t) = r00− ˙v t

|r00− ˙v t|

accelerazione rispetto a t a = ˙v = r00= att + ann con at= ˙v = v· a

v = r0· r00

|˙r|

a = κ v2= |v ∧ a|

= |˙f ∧ ¨r|

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