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Il progetto nazionale per la

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Academic year: 2021

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FABIO CHIARAVALLI

Direttore Deposito Nazionale e Parco Tecnologico - Sogin

Il progetto nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi

IL DEPOSITO NAZIONALE PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI

RADIOATTIVI: ASPETTI GEOLOGICI ED AMBIENTALI

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SOGIN

È la Società pubblica responsabile del decommissioning degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi.

È interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e opera in base agli indirizzi strategici del Governo italiano

Operativa dal 2001, diventa Gruppo nel 2004 con l’acquisizione del 60% del capitale sociale di Nucleco SpA, l’operatore nazionale qualificato per la raccolta, il trattamento, il condizionamento e lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti e delle sorgenti radioattive provenienti dalle attività di medicina nucleare e di ricerca scientifica e tecnologica

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DEPOSITO NAZIONALE E PARCO TECNOLOGICO

La realizzazione del Deposito Nazionale consentirà di completare il decommissioning degli impianti nucleari italiani e di gestire tutti i rifiuti radioattivi, compresi quelli generati dalle attività di medicina nucleare, industriali e di ricerca

Il Deposito Nazionale consentirà la sistemazione definitiva di circa 75 mila metri cubi di rifiuti di bassa e media attività e lo stoccaggio temporaneo di circa 15 mila metri cubi di rifiuti ad alta attività

Il Parco Tecnologico sarà un centro di ricerca applicata e formazione nel campo del decommissioning e della gestione dei rifiuti radioattivi

Il Decreto Legislativo n. 31 del 2010 ha affidato a Sogin il compito di localizzare, progettare, realizzare e gestire il Deposito Nazionale e Parco Tecnologico, un’infrastruttura ambientale di superficie dove sistemare in sicurezza tutti i rifiuti radioattivi italiani

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PRODUTTORI E DETENTORI

DI RIFIUTI

RADIOATTIVI

IN ITALIA

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La maggior parte dei Paesi europei possiede o sta realizzando depositi definitivi per rifiuti di bassa e media attività Molti di questi hanno avviato la progettazione o lo studio di depositi definitivi (geologici) per i rifiuti ad alta attività

Paesi con minori quantità di rifiuti ad alta attività partecipano invece a programmi comunitari per la definizione di un Deposito Geologico Europeo

DEPOSITI DEFINITIVI DI RIFIUTI RADIOATTIVI DI

BASSA E MEDIA ATTIVITÀ IN EUROPA

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BARRIERE DI PROTEZIONE

DEL DEPOSITO NAZIONALE

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BARRIERE DI PROTEZIONE

PRIMA BARRIERA

I rifiuti radioattivi, condizionati con matrice cementizia in

contenitori metallici (manufatti), vengono trasferiti al Deposito Nazionale

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BARRIERE DI PROTEZIONE

SECONDA BARRIERA

I manufatti vengono inseriti e cementati in moduli di calcestruzzo speciale

(3 m x 2 m x 1,7 m), progettati per resistere 350 anni

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BARRIERE DI PROTEZIONE

TERZA BARRIERA

I moduli vengono inseriti in celle di cemento armato (27 m x 15,5 m x 10 m), progettate per resistere 350 anni

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BARRIERE DI PROTEZIONE

QUARTA BARRIERA

Una volta riempite, le celle vengono sigillate e ricoperte con più strati di materiale per prevenire le infiltrazioni d’acqua

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BARRIERE DI PROTEZIONE

Una volta coperto definitivamente il deposito, la tenuta delle celle nel tempo e l’isolamento completo dei rifiuti dalla biosfera viene assicurato da controlli periodici di eventuali

infiltrazioni d’acqua mediante un

sistema di linee di drenaggio al di

sotto di ciascuna cella

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COPERTURA FINALE

DEPOSITO DI SUPERFICIE FRANCESE: LA MANCHE DEPOSITO NAZIONALE

Deposito di superficie, per rifiuti radioattivi a bassa e media attività, provenienti da attività nucleari, di ricerca, medicina ed industria.

Ha concluso il suo esercizio operativo nel 1994 ed è sotto controllo istituzionale dal 2003.

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BARRIERE DI PROTEZIONE

In attesa della disponibilità di un deposito geologico, i

rifiuti ad alta attività,

comprensivi del combustibile irraggiato e dei vetri derivanti dal riprocessamento,

verranno trasportati e

stoccati temporaneamente in contenitori speciali a garanzia dei massimi standard di

sicurezza

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Investimento complessivo (componente A2): 1,5 miliardi di euro

(a cui aggiungere fino a 1 miliardo per i progetti di ricerca finanziati da altri strumenti)

OCCUPAZIONE

Realizzazione (4 anni): 1500 occupati/anno Gestione: 700 occupati

STIME DI INVESTIMENTO E OCCUPAZIONE

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