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D'Urso - PICC in cure palliative

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Academic year: 2021

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NASCITA DI UN PICC TEAM

IN CURE PALLIATIVE

PROGETTO DI INSERIMENTO E GESTIONE DI PICC E

MIDLINE A DOMICILIO ED IN HOSPICE

Marta Bottino, Enrica Polotti, D’Urso Monica, Carfagna Fabio, Ruocco Gabriele

Associazione Gigi Ghirotti - onlus –Genova VIII Picc day 5 Dicembre 2014

CHI SIAMO?

ASSOCIAZIONE GIGI GHIROTTI – ONLUS – GENOVA

Cure palliative in Assistenza domiciliare ed in Hospice

ALCUNI NUMERI SU RISORSE

UMANE ED ATTIVITA’:

NUMERO OPERATORI SANITARI (liberi professionisti e

dipendenti): 123

NUMERO ASSISTI ANNO 2013: 2130

NUMERO RICOVERI IN HOSPICE (Hospice Albaro e

Hospice Bolzaneto): 493

PERCHE’ IL NOSTRO PICC TEAM IN

CURE PALLIATIVE?

PARTENDO DAL…

  PRINCIPIO DEL “prendiamoci cura in maniera appropriata”

  PRINCIPIO DEL “migliorare la qualità di vita del paziente e della famiglia”

CONSIDERANDO…

  ANALISI LETTERATURA

  NASCITA DI PICC TEAM IN CURE PALLIATIVE IN ALTRE REALTA’ ITALIANE

VOGLIAMO RAGGIUNGERE I

NOSTRI OBIETTIVI

SICUREZZA DEL PAZIENTE

COSTO/EFFICACIA SCELTA CLINICA

EFFICIENZA PROFESSIONALE

DIMINUZIONE DISTRESS PAZIENTE

GRADIMENTO PAZIENTE E PARENTI

GRADIMENTO DELL’OPERATORE SANITARIO

PROGETTO

4 FASI:

1. 

FORMAZIONE IMPIANTATORI (4 INFERMIERI ASSISTENZA

DOMICILIARE):

CORSO TEORICO PRATICO GRUPPO GAVECELT DELLA

DURATA DI 25 ORE

(2)

2. PRODUZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE CLINICA

RELATIVA AGLI IMPIANTI

3. FORMAZIONE A CASCATA:

Corso di due ore tenuto dai quattro infermieri impiantatori agli

operatori dei diversi setting (assistenza domiciliare – oncologico e

aids- e hospice) su impianto e gestione di Picc e Midline

4. STUDIO ED ANALISI DEGLI IMPIANTI:

scelta di un questionario sulla qualità di vita del pz da somministrare per

valutare l’impatto del presidio sulla qualità di vita dei nostri asssistiti

QUANTI IMPIANTI AD

OGGI?

IN SEI MESI DI ATTIVITA’

52 IMPIANTI:

27 PICC

25 MIDLINE

23 PAZIENTI VIVENTI

MEDIA DI PERMANENZA PICC/MIDLINE: 30,8 giorni

DOCUMENTAZIONE

CLINICA E PROCEDURE

Creazione di una check list materiale

impianto

Creazione di una procedura impianto

Creazione di una procedura medicazione

(3)

3

MODULO DI RICHIESTA IMPIANTO

PICC O MIDLINE

DATI MEDICO E INFERMIERE RICHIEDENTI DATI E ANAMNESI PAZIENTE

SETTING DI IMPIANTO MOTIVO DI RICHIESTA IMPIANTO

INDICAZIONE INFORMAZIONI A UTENTE SU PROCEDURA IMPIANTO, COMPLICANZE, GESTIONE, SOMMINISTRAZIONE ANESTESIA LOCALE ED EVENTUALE SEDATIVO SU RICHIESTA DEL MEDICO.

(4)

CONSENSO INFORMATO PER

IMPIANTO MIDLINE

SCHEDA DATI PAZIENTE

POSIZIONAMENTO PICC O MIDLINE

DA CONSERVARE IN CARTELLA INFERMIERISTICA DATI PAZIENTE ED IMPIANTATORE

SCHEDA  DATI  PAZIENTI  POSIZIONAMENTO  PICC  O      

MIDLINE(compilazione  e  conservazione  a  cura  del  personale       sanitario)DATI  PAZIENTENome       Cognome:_______________________________CF____________   ________________________Domicilio       HA  HB      

Sede  dell’impianto:    Data:    _________________PICC  MIDLINE    

(5)

5

In  questo  spazio  apporre  eLcheMa  ECG  correMo  

 

 posizionamento  punta  catetere    

 PICCSomministrazione  sedaLvo  in  base  a      

prescrizione  medica  DoM.      

………...NOSIFarmaco………      

Dosaggio  somministrato……….(barrare  le      

caselle  interessate)      SI  NOConsegna  procedura      

medicazioneCompilazione  e  consegna  consenso      

informato  

SCHEDA IDENTIFICATIVA CATETERE PICC O

MIDLINE

IMPIANTO E GESTIONE

IMPIANTO

DATI PAZIENTE

INDICAZIONE PICC TEAM E DATI IMPIANTATORE TIPOLOGIA CATETERE

SEDE DEL CATETERE (VENA E BRACCIO)

INDICAZIONI ALL’USO DEL CATETERE (PICC O MIDLINE)

GESTIONE

MODALITA’ LAVAGGIO

MODALITA’ E FREQUENZA MEDICAZIONI INDICAZIONI PER IGIENE PERSONALE

SCHEDA DI MONITORAGGIO PICC E MIDLINE

Da conservare in cartella infermieristica

(6)

CONCLUSIONI

:

maggior efficacia nella somministrazione di fleboterapie, sacche

nutrizionali ed emocomponenti

notevole riduzione delle venipunture ripetute ai pazienti

conseguente diminuzione del distress del paziente

riduzione di lesioni cutanee e di flebiti superficiali

maggiore sicurezza da parte dell’operatore da

contaminazioni biologiche causate da punture accidentali

dai nostri dati si evince l’assenza di infezioni sugli

impianti eseguiti

Miglioramento lavoro d’équipe

Sinergia propositiva con il personale medico per quanto riguarda

la strategia terapeutica

Riconoscimento del ruolo e delle competenze infermieristiche

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