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g iovedì 20 APRILE 1978

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Resoconti Parlamentari — 337 Assemblea Regionale Siciliana

Vili Legislatura CLXXXVII SEDUTA 20 Aprile 1978

C L X X X V I I S E D U T A

(Pomeridiana)

g i o v e d ì 20 APRILE 1978

Presidenza del Presidente DE PASQUALE

I N D I C E

Pag.

Cortitnemor^ione d e ll’agente di custodia L o ­ renzo Cptugnot

P R E S I D E N T E ...

G IU LIA NO, Assessore al tu rism o, alle c om u n i­

cazioni ed ai t r a s p o r t i ...

C o n g e d i... 338

Disegno (U le g g e ;

«P ro vve d im en ti per fa v o rire la pratica delle attività sportive e i l potenziam ento degli im ­ pianti sp ortivi nel territorio della Regione » (20 - 112 - 281 - 360/A) (Seguito della discus­

sione) :

PRESIDENTE 338. 342, 343, 346, 348, 351, 352, 357, 362, 364, 365 367

M ARCH E LLO . . . . 338

G IU LIA N O *, Assessore al tu rism o, alle com u n i­

cazioni ed ai t r a s p o r t i ... 340. 348 PAOLONE 342, 34S, 346, 349. 350, 351, 364, 355, 361, 363. 364 385, 366 T O G A ... 344 SARDO IN F IR B I ... 345, 354

M ESSANA . 345

RUSSO G I U S E P P E ... 348 P U L L A R A ... ■ 350, 351, 361, 363 D’a c q u i s t o, Assessore al bilancio ed alle fi­

nanze ... 356

La seduta è aperta alle ore 17,45.

M ARTINO, segretario, dà lettura del pro­

cesso verbale della seduta precedente, che, non sorgendo osservazioni, si intende appro­

vato:

Commemorazione dell’agente renzo Cotugno.

di custodia Lo-

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, in que­

sti giorni terribili in cui gli attentati, i de­

litti, le sciagure si susseguono con atroce intensità, mentre il popolo italiano è in ansia profonda per la sorte dell’onorevole Moro, anche la Sicilia, con la morte di un suo giovane figlio, l ’agente di custodia Lorenzo Cotugno, ha pagato un tributo di dolore e di sangue al disegno eversivo di un mani­

polo di assassini.

Dalla morte di questo giovane, oscuro ser­

vitore dello Stato, viene un appello alla fer­

mezza e al coraggio, xm richiamo a non essere indifferenti verso l ’efferata bestialità di un terrorismo che dirige i suoi orrendi crimini contro la vita umana e contro la libertà.

Lorenzo Cotugno era stato colpito, nel vile agguato, alle gambe. Avrebbe potuto, quindi, piegarsi alla cruenta umiliazione delle ferite.

Invece, ha fatto il suo dovere fino in fondo, fino al sacrificio della vita.

Noi, onorevoli colleghi, conosciamo le con­

dizioni degli agenti di custodia. Ne abbiamo avuto testimonianza diretta ed eloquente dai deputati che hanno svolto rindagine sulle carceri.

Costretto, per vivere, ad un lavoro ingrato, spesso disprezzato e certamente mal retri­

buito, Cotugno avrebbe avuto ben più validi motivi di quanti vivono in un distaccato ed irresponsabile isolamento, per non affermare il suo impegno supremo.

Resoconti, f. 48

(500)

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— 338 Assemblea Regionale Siciliana

V i l i Legislatura CLXXXVII SEDUTA 20 Aprile 1978

E invece la sua reazione contro gli ag­

gressori è il segno di una lucida e consa­

pevole determinazione; è la testimonianza tragica, ma esaltante di chi si riconosce in questo nostro Stato, di chi vuole che il po­

polo italiano non si pieghi al ricatto dei suoi nemici.

C’è, sintetizzato nel gesto di Cotugno, un Paese che non affonda nella indifferenza morale verso una banda di criminali alla quale non deve essere riconosciuta nessuna legittimazione ideale, sociale e politica.

La Sicilia può ben essere orgogliosa di questo suo umile ma tanto nobile figlio.

Lorenzo Cotugno ha espresso, col suo su­

premo sacrificio, la tensione democratica, la lealtà costituzionale, l ’impegno civile e per­

severante della gran parte del popolo sici­

liano.

E’ giusto, dunque, rendergli merito ed inchinarsi alla memoria di lui e degli altri agenti colpiti o uccisi a tradimento, come stamane il maresciallo Francesco De Ca­

taldo.

La Presidenza rivolge un caloroso appello a tutta l ’Assemblea perché la riconoscenza della Sicilia a Lorenzo Cotugno si manifesti non solo attraverso il sentimento di dolore che oggi esprimiamo.

La Presidenza auspica che il Parlamento regionale dimostri con un apposito atto legi­

slativo la solidarietà della Sicilia alla moglie e alla figlia del valoroso agente barbaramente ucciso e giustamente decorato di medaglia d’oro.

Sarà, questa, una dimostrazione concreta di cordoglio solidale, ma anche un contributo all’isolamento morale e politico degli squal­

lidi assassini.

G IU LIA N O , Assessore al turismo, alle co­

municazioni ed ai trasporti. Chiedo di par­

lare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

G IU LIA N O , Assessore al turismo, alle co­

municazioni ed ai trasporti. Signor Presi­

dente, onorevoli colleghi, il Governo si as­

socia alle nobili espressioni usate dal Pre­

sidente dell’Assemblea regionale a proposito di questi luttuosi eventi che ormai mac­

chiano giorno dopo giorno la nostra Repub­

blica.

Si tratta certamente di eventi molto in­

cresciosi che ci portano a meditare su come il bene della libertà debba essere difeso con un’azione costante e continua.

E, mentre ci associamo al cordoglio dei familiari per i martiri, sia siciliani che di altre regioni, esprimiamo la nostra solida­

rietà ai familiari di queste vittime.

Congedi.

PRESIDENTE. Comunico che gli onorevoli Gueli e Toscano hanno chiesto congedo per la seduta odierna.

Non sorgendo osservazioni, i congedi si intendono accordati.

Seguito della discussione del disegno di legge:

« Provvedimenti per favorire la pratica delle attività sportive e il potenziamento degli impianti sportivi nel territorio della Regione »

(20 -112 - 281 - 360/A).

PRESIDENTE. Si passa al secondo punto deU’ordine del giorno: Seguito della discus­

sione del disegno di legge: « Provvedimenti per favorire la pratica delle attività spor­

tive ed il potenziamento degli impianti spor­

tivi nel territorio della R eg io n e » (20-1 12 - 281 - 360/A).

M ARCH ELLO . Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

M ARCH ELLO . Signor Presidente, onore­

voli colleghi, questo disegno di legge intro­

duce, per la prima volta nella nostra Re­

gione, un problema estremamente serio, im­

portante e delicato, che investe una grossa parte della nostra società sia dai punto di vista sociale, sia dal punto di vista ricrea­

tivo, sia dal punto di vista sanitario, vale a dire ‘ il grossissimo problema dello sport.

Si tratta di un disegno di legge che tende, attraverso uno sforzo generoso e notevole, a redimere ed a riscattare lo stato di assoluta precarietà nel quale purtroppo si è inabis­

sato lo sport nella nostra Regione.

E’ assolutamente ovvio che oltre trent’anni di silenzio e di assenza non possono trovare

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Resoconti Parlamentari — 339 Assemblea Regionale Siciliana

v n i Le g is la tu r a CLXXXVII SEDUTA 20 Apr il e 1978

il toccasana immediato con un disegno di legge, sicché appare ovvio che questo stru­

mento legislativo, generosamente teso a col­

mare le grosse lacune che affliggono lo sport in Sicilia, non può risultare alieno da man­

chevolezze e da precarietà sulle quali biso­

gna certamente indulgere e che tuttavia non inficiano lo spirito e la volontà di riscossa che traspaiono attraverso lo stesso disegno di legge.

Noi ci limiteremo, quindi, soltanto ad al­

cune osservazioni che nascono non da uno spirito di polemica, ma dalla fondata preoc­

cupazione che un problema cosi carico di aspettative e di speranze possa tramutarsi in un’amara delusione.

Nella relazione del Governo al disegno di legge in discussione si pone in evidenza come non esista, allo stato, alcuna legislazione re­

gionale operante in materia di impianti spor­

tivi, ricreativi e per il tempo libero e come le disposizioni, pur collegate a tale settore, contenute nelle leggi regionali numero 48 del 1970 e numero 78 del 1976, essendo finalizzate prevalentemente più al turismo che allo sport, non abbiano potuto risolvere in termini veramente operativi tale servizio sociale per la diversa ottica cui è stata diretta tale finalità.

Queste premesse farebbero supporre che il testo del disegno di legge vi si adegui, che le norme articolate si dirigano final­

mente alla creazione di una disciplina re­

gionale sullo sport concretamente pianificata secondo una visione veramente consona alla politica in favore dello sport. Ma tutto ciò si rileva soltanto in parte nell’articolazione delle norme ed anzi si ha l ’impressione che la macchina elefantiaca per l ’incentivazione dello sport sia troppo densa di ingranaggi complicati e per questo di difficile proiezione verso la realizzazione del fine proposto.

La macchina potrebbe essere destinata ad incepparsi al primo colpo perché non tiene conto che non può riconoscersi nella sua pretesa identità di nuovo metodo di rinno­

vamento e potenziamento della pratica delle attività sportive e degli impianti sportivi nel territorio regionale se non si riguarda attra­

verso i presupposti essenziali della sua for­

mazione e composizione.

E’ lecito diffidare, infatti, dell’approssima- zione con cui si immagina di definire gli obiettivi del piano quinquennale previsto dal­

l ’articolo 5 del disegno di legge, quando non si pone pregiudizialmente il tema della pia­

nificazione urbana e l ’equilibrio territoriale della destinazione sportiva in termini non già di superficie ma di popolazione effetti­

vamente impiegata e destinata allo sport e di risorsa finanziaria a favore delle pubbliche amministrazioni regionali siciliane, risorsa che non può di certo essere « risolta » con il diritto per le medesime di accedere alle agevolazioni dell’istituto del credito sportivo mediante il sostegno finanziario regionale;

quando, infine, non si comprende, una volta per tutte, che lo sport è un servizio per la collettività (a partire dalla scuola, dalle associazioni private, dai comuni, dalle uni­

versità, dalle fabbriche) con un apparato di partecipazione e di strutture ben definito e consacrato in norme obbligatorie inderogabili.

Un piano quinquennale di intervento che si limiti a schematizzarsi sulla carta e ad attuarsi sulla base di finanziamenti regionali o elargizioni ed agevolazioni più o meno indotte, potrebbe risultare, forse, più dan­

noso del « non piano », dell’iniziativa peri­

ferica isolata, protetta da paternalismo più o meno appariscente.

In ordine al rapporto tra sport e territorio non basta, come è detto all’articolo 7, riba­

dire che negli strumenti urbanistici deve essere destinata, per le attrezzature di im­

pianti sportivi, almeno l ’aliquota di tre me­

tri quadrati per abitante nell’ambito della maggiore aliquota prevista per spazi pub­

blici attrezzati a parco e per il gioco e per 10 sport, ma occorre dire che, nell’ambito della pianificazione urbanistica del territorio, la destinazione nel verde attrezzato di im­

pianti sportivi può essere adottata dal potere locale senza la osservanza delle procedure previste per la formazione degli strumenti urbanistici.

Occorre tenere presente, inoltre, la legge sul nuovo regime dei suoli. Infatti, non sfuggirà a nessuno che i piani pluriennali di attuazione, strumento temporale ed eco- norhico di programmazione urbanistica del territorio comunale, regoleranno l ’espansione edificatoria e gli interventi pubblici e pri­

vati secondo un provvedimento regionale che sarà volto ad individuare i comuni obbligati e quelli non obbligati ad osservarli.

Orbene, è necessario che sull’argomento 11 legislatore, nel disciplinare l ’esecuzione

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V ili Legislatura CLXXXVII SEDUTA 20 Apr ile I97g

di detti programmi pluriennali di attuazione, preveda che gli insediamenti sportivi siano compresi in zone di intervento del program­

ma pluriennale, cioè che l ’espansione urba­

na proceda di pari passo con l ’impiantistica sportiva e secondo le aliquote di legge.

Provvidenziale ed assai opportuno ci sem­

bra l ’articolo 19 del disegno di legge, che prevede il trasferimento ai Comuni degli impianti sportivi, delle palestre e dei beni patrimoniali del disciolto ente della Gioventù italiana.

In conclusione, noi ci auguriamo che que­

sta macchina, forse un po’ troppo pletorica, si muova al più presto ed in sintonia con gli interessi veri ed autentici dello sport;

diversamente rimarremmo ancorati all’anto­

logia delle parole e lo sport resterebbe sol­

tanto una platonica aspirazione.

Sport e politica devono passare attraverso un discorso concreto volto a definirsi in ogni termine: sociale, educativo, culturale, isti­

tuzionale, programmatico, territoriale e di riforma.

In Italia praticano lo sport soltanto i ric­

chi, e neanche tutti; speriamo che in Sicilia lo possano praticare anche i poveri.

G IU LIA N O , Assessore al turismo, alle co­

municazioni ed ai trasporti. Chiedo di par­

lare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

G IU LIA N O , Assessore al turismo, alle co­

municazioni ed ai trasporti. Signor Presi­

dente, onorevoli colleghi, il dibattito svoltosi in quest’Aula ha evidenziato in maniera chiara la validità dell’iniziativa legislativa, che si iscrive a merito della Regione sici­

liana, in quanto crea le premesse per l ’ini­

zio di un discorso concreto in materia di politica a favore dello sport nella nostra Regione.

Non ritengo necessario spendere altre pa­

role per dimostrare Timportanza del dise­

gno di legge, in quanto la relazione illu­

strativa ha evidenziato, con un esame accu­

rato, i punti più salienti deU’iniziativa legi­

slativa, che è frutto del lavoro e delle intui­

zioni di tutte le forze che sostengono l ’at­

tuale maggioranza.

Mancherei, però, ad un preciso dovere, oltre che alla completezza dell’informazione,

se trascurassi di ricordare, pur brevemente, le iniziative e gli approfondimenti che hanno consentito di pervenire alla elaborazione del­

le norme che sono al nostro esame: anzi­

tutto, il Convegno regionale sullo sport, in­

detto daH’onorevole Macaiuso che mi ha pre­

ceduto nella responsabilità del settore, con­

vegno organizzato con la collaboraizone del Coni; poi, gli studi che l ’Assessorato ha con­

dotto mediante le indagini sulla consistenza degli impianti e gli approfondimenti tecnici e scientifici che sono contenuti nei quaderni dell’Assessorato, dedicati specificamente ai problemi dello sport.

I principali canali di collaborazione per l ’individuazione del quadro legislativo, che in questa sede mi piace ricordare, sono stati, oltre all’Assessorato ed al Coni, gli enti di promozione sportiva, gli enti locali, la scuola.

Ma mi sembra anche doveroso sottolineare il ruolo rivestito da coloro che praticano lo sport, i quali mai hanno fatto venir meno l ’affìancamento e lo stimolo a superare gli ostacoli da noi incontrati nel lungo cammino che ci ha portato in quest’Aula. In partico­

lare, intendo riferirm i ai giovani, alle socie­

tà sportive, che in Sicilia sono quasi 4.000 con oltre 270 mila iscritti, al Trofeo Sicilia, che la Regione, prima fra quelle italiane, istituì quale fase regionale dei Giochi della gioventù e che ha saputo, in dieci edizioni, passare da 34 mila partecipanti con undici discipline nel 1969 a 345 mila partecipanti con ventisette discipline nel 1977.

La spinta ci è venuta dalla base, l ’aflian- camento che ci è stato offerto dai tecnici e dagli studiosi ha rappresentato la premessa irrinunciabile dell’impostazione della norma­

tiva che le forze politiche che sostengono la maggioranza hanno saputo raccogliere, meditare e trasferire in un organico dise­

gno di legge.

La proposta di legge si articola secondo queste direttrici fondamentali: adozione del­

lo strumento del piano per l ’individuazione delle linee fondamentali della politica spor­

tiva Regionale e per la correlata impianti­

stica sportiva; riconoscimento del ruolo dei Comuni, che devono divenire protagonisti del rinnovamento dello sport; razionalizza­

zione della normativa di sostegno delle atti-' vità sportive, e ciò nel quadro della visione dello sport come momento essenziale per la formazione dell’uomo e per lo sviluppo civile

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Resoconti Parlamentari 341 Assemblea Regionale Siciliana

Vili Legislatura CLXXXVII SEDUTA 20 Apr il e 1978

e sociale della collettività, superando la mi­

stificante contrapposizione fra agonismo e cultura fìsica e tuttavia privilegiando la dif­

fusione dello sport-praticato senza cedere ad eccessive indulgenze per lo sport-spettacolo.

Nel dettaglio, senza volere ripetere quan­

to ha già ampiamente illustrato il relatore, desidero sofferma.rmi su alcuni punti essen­

ziali del disegno di legge.

L ’elaborazione del piano avverrà sulla scorta delle indicazioni degli enti locali e mediante il coinvolgimento di tutte le forze interessate allo sport (sindacati, enti di pro­

mozione sportiva. Coni, federazioni sportive, comuni, mondo della scuola), intendendo queste forze nella loro espressione qualita­

tiva e non indulgendo alla arida logica dei numeri.

Consapevoli della portata sociale del piano, si è voluto svincolarlo da una logica setto­

riale, chiamando a concorrervi, secondo pro­

pri livelli di responsabilità, il Governo, l ’As­

semblea attraverso le Commissioni legisla­

tive, oltre alle forze presenti nello stesso Comitato.

N ell’attuazione del piano si è previsto il ruolo preminente degli enti locali attraverso forme di larghissima delega delle responsa­

bilità ed ampia autonomia nella gestione dei finanziamenti.

Il ruolo degli enti locali viene ulterior­

mente rafforzato mediante il trasferimento delle spese per lo sport da quelle facolta­

tive a quelle obbligatorie.

A ll’interno dei comuni ci si è anche preoc­

cupati di promuovere la partecipazione de­

mocratica mediante l ’istituzione di consulte comunali per lo sport, che avraimo il com­

pito di affiancare l ’opera degli amministra­

tori con precise responsabilità di program­

mazione e di gestione degli impianti spor­

tivi.

Si sono voluti sostenere gli sforzi degli enti e delle società sportive che quasi da soli, in questi anni, hanno dovuto affron­

tare i problemi dello sport anche per il potenziamento delle strutture.

Inoltre, con riferimento alla normativa in vigore, il disegno di legge prevede il supe­

ramento del privilegio accordato finora all’

attività calcistica, parificando tutte le disci­

pline sportive e riservando a favore dello sport sociale, giovanile, scolastico la metà dei fondi disponibili.

Pur rinviando la soluzione definitiva del problema alla normativa che disciplinerà in maniera organica la tutela sanitaria, non si poteva in questo disegno di legge trascurare il momento della tutela sanitaria sportiva, la cui carenza si è cosi drammaticamente posta nel recente passato all’attenzione responsa­

bile della classe politica e del mondo dello sport.

E, pur non potendo l ’intervento previsto dal disegno di legge rappresentare una rispo­

sta definitiva ed adeguata, tuttavia testimo­

nia l ’impegno del Governo di affrontare 1’

emergenza, alla quale non si vuole dare il carattere di definitività, e contemporanea­

mente ribadisce l ’impegno del Governo ad iscrivere il tema tra quelli meritevoli di definizione organica in tempi il più possi­

bile ravvicinati.

Pur confermando la veridicità della polì­

tica di piano, realismo e concretezza hanno voluto che si predisponesse una norma — che appare fra gli emendamenti presentati oggi in Aula dal Governo — diretta ad utilizzare i tempi intermedi per l ’impiego dello stan­

ziamento disponibile per lo scorcio dell’an­

no 1978 a favore di investimenti urgenti, nella cui stessa natura è insito il carattere di indiscutibile priorità.

Da parte del Governo non resta, infine, che ribadire l ’impegno di operare affinché il disegno di legge raggiunga nel più breve tempo possibile le proprie finalità, consenten­

do che il notevole sforzo finanziario — no­

tevole non in rapporto alle esigenze, ma rispetto alle nostre disponibilità — che la Regione si assume, si traduca nell’effettivo potenziamento e rinnovamento delle attività sportive e degli impianti sportivi nel terri­

torio regionale.

Il disegno di legge è la testimonianza che un capitolo nuovo si è aperto per la con­

creta assunzione di responsabilità pubblica nel settore dello sport, offrendo senza falsa retorica una risposta coerente e cospicua, rispetto alle disponibilità finanziarie della Regione, alla domanda sempre più pressante di accesso alle pratiche sportive da parte della collettività, che già da tempo ha visto nello sport una componente essenziale per la educazione e la formazione psico-fisica individuale e sociale.

E’ stato detto, oggi, in Aula che questo disegno di legge non rappresenta un punto

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342 Assemblea Regionale Siciliana

V i l i Le g is l a t u r a CLXXXVII SEDUTA 20 Aprile 1978

di arrivo. Bene, siamo d’accordo, ma con­

sentiteci di dire che lo consideriamo anche un punto di partenza, non condividendo cer­

to il pensiero di quanti sono soliti mitizzare ora la legge, ora gli uomini, ora altre en­

tità; un punto di partenza deH’impegno pub­

blico, un disegno di legge sicuramente mi­

gliorabile (già alcuni emendamenti sono stati presentati stamattina dal Governo), a testi­

monianza dello sforzo di volere elaborare una normativa quanto più organica e razio­

nale, frutto, come dicevo, di mediazioni v i­

vaci, molteplici, e di contributi che le parti politiche hanno voluto e saputo offrire e che, come è stato detto in quest’Aula, sicu­

ramente potrà essere ancora più adeguata con i suggerimenti che deriveranno dall’

esperienza, dall’attuazione pratica, dall’im­

patto di essa con la realtà operativa.

PRESIDENTE. Non avendo altri deputati chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discus­

sione generale e pongo in votazione il pas­

saggio all’esame degli articoli.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato)

Invito il deputato segretario a dare let­

tura dell’articolo 1.

M AR TIN O , segretario:

« Tit o l o I

Pia n if ic a z io n e d e g l i in t e r v e n t i

Art. 1.

La Regione siciliana riconosce nella pra­

tica sportiva e nella utilizzazione del tempo libero attività essenziali ed autonome per la formazione dell’uomo e per lo sviluppo civile e sociale della collettività e da tal fine promuove le iniziative dirette a realiz­

zare strutture e servizi idonei a garantirne l ’esercizio a tutti i cittadini ».

PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E* approvato)

Invito il deputato segretario a dare let­

tura dell’articolo 2.

M AR IN O , segretario:

« Art. 2.

Per il perseguimento delle finalità di cui all’articolo precedente, l ’Assessore regionale per il turismo, le comunicazioni ed i tra­

sporti, predispone, entro sei mesi dall’en­

trata in vigore della presente legge, un piano quinquennale d’intervento rivolto a dotare i Comuni siciliani di impianti per l ’esercizio sportivo e per la utilizzazione del tempo libero.

Il piano viene elaborato dal Comitato per la programmazione sportiva previsto dall’ar­

ticolo 5 ed è approvato dalla Giunta regio­

nale, previo parere della competente Com­

missione legislativa deH’Assemblea regionale siciliana.

Il piano è pubblicato nella Gazzetta uffi­

ciale della Regione siciliana e ad esso deb­

bono uniformarsi gli interventi che, nella materia, sono assunti dall’Amministrazione regionale, nonché gli interventi degli enti, istituti, associazioni ed organizzazioni che in­

tendono realizzare impianti con il concorso finanziario della Regione, oltre a quelli degli enti ed istituti sottoposti alla vigilanza ed alla tutela deH’Amministrazione regionale ».

PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati dal Governo i tre seguenti emen­

damenti:

sopprimere nel secondo comma le pa­

role: « viene elaborato dal Comitato per la programmazione sportiva previsto dall’arti­

colo 5 »;

sopprimere n e ll’ultim o comma le parole:

« oltre a quelli degli enti ed istituti sotto­

posti alla vigilanza ed alla tutela deH’Am- ministrazione regionale »;

al terzo comma sostituire le parole: « in­

tendono realizzare impianti con il » con le parole: « per la realizzazione degli impianti sportivi^ si avvalgono d e l».

PAOLONE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PAOLONE. Signor Presidente, onorevoli colleghi, secondo noi, questi emendamenti

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Resoconti Parlamentari 343 Assemblea Regionale Siciliana

V ili Legislatura CLXXXVII SEDUTA 20 Apr ile 1978

consentono di precisare meglio il senso del­

l’articolo.

Non intendo parlare, quindi, degli emen­

damenti, ma dell’articolo nel suo complesso.

Ferme restando le dichiarazioni rese a nome del mio gruppo questa mattina, vote­

remo a favore di questo disegno di legge per la sua portata complessiva. Però, non possiamo non deplorare Tim prowiso cambio di indirizzo per quanto concerne il mecca­

nismo di erogazione degli interventi da parte della Regione nei riguardi dello sport.

L ’aver voluto assolutamente abbandonare il meccanismo del credito sportivo, delle ga­

ranzie sussidiarie e dell’intervento sugli in­

teressi e l ’aver lasciato alla Regione siciliana l’intervento diretto con somme che, seppur rilevanti rispetto al passato, restano comun­

que limitate nella loro portata, secondo noi significa aver scelto una strada certamente sbagliata.

E’ una strada sbagliata perché, come ab­

biamo già detto stamattina, l ’aver voluto cambiare in un attimo il meccanismo pre­

cedentemente previsto in tutti i disegni di legge presentati dai vari gruppi parlamen­

tari ed in quello presentato dal Governo, che aveva ottenuto la piena approvazione dell’attuale Presidente della Regione, il qua­

le nel precedente Governo era Assessore al bilancio, riduce, sotto la spinta del decreto Stammati sull’indebitamento dei Comuni, la possibilità di avere in Sicilia, nell’arco di un anno, alcune centinaia di impianti. In­

fatti, riteniamo che ogni Comune avrebbe potuto costruire mediamente almeno uno o due impianti, per cui, nell’arco di un trien­

nio, saremmo stati in condizione di mettere in moto un meccanismo che ci avrebbe per­

messo di costruire più di mille impianti spor­

tivi.

Tutto ciò avrebbe potuto determinare, ol­

tre che la costruzione di attrezzature spor­

tive, anche maggiori possibilità di lavoro ed Una maggiore mobilitazione di somme in un momento in cui tutto ciò è richiesto da parte della nostra società isolana.

L ’avere scelto, ripeto, un’altra strada non è, quindi, giustificabile sul piano della pru­

denza, ma risponde ad una precisa finalità complessiva che le forze di maggioranza del­

la nostra Assemblea intendono perseguire in linea con la politica del Governo.

Non è assolutamente vero che si indebi­

terebbero i Comuni, perché essi hanno la possibilità di avere degli introiti attraverso r ilo r ed altre fonti, che consentirebbero ai Comuni stessi di contrarre dei mutui.

Inoltre, se si fosse intervenuto con even­

tuali garanzie sussidiarie da parte della Re­

gione e con l ’abbattimento degli interessi, non credo che i Comuni siciliani, pressati come sono da numerose richieste di im­

pianti sportivi, si sarebbero sottratti dall’

adottare delle delibere idonee allo scopo.

Noi ci auguriamo che il disegno di legge nel prossimo futuro subirà, da parte dei gruppi parlamentari (e il nostro se ne fa carico), degli aggiustamenti e riproporrà, co­

me l ’esperienza ci suggerirà, il meccanismo del credito sportivo, delle garanzie sussidia­

rie, dell’intervento sugli interessi, che rite­

niamo sia stata per altri settori la strada migliore e che in questo caso sarebbe stata sicuramente la sola che ci avrebbe consen­

tito di incrementare l ’indice degli interventi nel campo dello sport, che in Sicilia è di appena l ’ I per cento rispetto al resto d’Italia.

Considerato che la Sicilia ha l ’ i l per cento della popolazione italiana, noi siamo vera­

mente indietro, non dico di secoli, ma cer­

tamente di molti decenni.

Su questa strada non avremo modo di recuperare il tempo perduto. Certo, si sta compiendo uno sforzo ed in quanto tale non può che essere approvato.

Abbiamo concorso insieme, unitariamente, ad elaborare questo disegno di legge, cio­

nonostante siamo delusi. E questa delusione volevamo appunto precisare con il nostro intervento. Attraverso questa critica vole­

vamo lasciare aperto lo spazio per un prov­

vedimento modificativo da adottare tra bre­

ve, che potrebbe correggere, a nostro avviso, l ’indirizzo accolto nel presente disegno di legge.

PRESIDENTE. Pongo in votazione il pri­

mo emendamento all’articolo 2.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato)

Pongo in votazione il secondo emenda­

mento all’articolo 2.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato)

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Assemblea Regionale Siciliana V ili Le g is la t u r a CLXXXVII SEDUTA 20 Apr ile igyg

Pongo in votazione il terzo emendamento all’articolo 2.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E ’ approvato)

Pongo in votazione l ’articolo 2 nel testo risultante.

.Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato)

Invito il deputato segretario a dare let­

tura dell’articolo 3.

M AR TIN O , segretario:

« Art. 3.

Il piano deve essere indirizzato al perse­

guimento dei seguenti obiettivi:

a) promuovere l ’estensione della pratica dell’attività motoria a tutte le età ed a tutte le classi sociali;

b) assistere in modo privilegiato la for­

mazione psico-fisica dell’età evolutiva in col- legamento con la scuola ed il rapporto natu­

rale con gli spazi abitativi;

c) indirizzare la realizzazione degli im­

pianti in modo da conseguire il riequilibrio territoriale della dotazione di strutture spor­

tive, da razionalizzare la tipologia e la loca­

lizzazione degli impianti, da promuovere l ’ar­

monico sviluppo di tutte le discipline spor­

tive ,e da ampliare al massimo la possibilità concreta dell’esercizio del diritto allo sport;

d) perseguire un rapporto equo tra il numero degli utenti ed i costi di costru­

zione e di gestione, predisponendo adeguati modelli di gestione e di utilizzazione del tempo libero;

e) perseguire l ’aggregazione sociale con carattere di partecipazione e di controllo democratico;

f) potenziare l ’attività degli enti promo­

zionali sportivi e degli organismi preposti alla pratica sportiva;

g) promuovere l ’organizzazione e l ’isti­

tuzione di corsi e seminari per istruttori, animatori e tecrfici dello sport ».

PRESIDENTE. Comunico che è stato pre­

sentato dal Governo il seguente emenda­

mento:

sostituire l ’articolo 3 con il seguente:

« Il piano deve essere indirizzato al per­

seguimento dei seguenti obiettivi:

a) estensione della pratica deH’attività motoria a tutte le età ed a tutte le classi sociali;

b) formazione psico-fisica dell’età evolu­

tiva in collegamento con la scuola;

c) realizzazione degli impianti in modo da conseguire il riequilibrio territoriale della dotazione di strutture sportive; razionaliz­

zare la tipologia e la localizzazione degli im­

pianti; promuovere Tarmonico sviluppo di tutte le discipline sportive; ampliare al mas­

simo la possibilità concreta della pratica del­

le attività sportive;

d) potenziamento delle attività degli enti di propaganda sportiva e degli organismi preposti alla pratica sportiva;

e) organizzazione ed istituzione di corsi e seminari per istruttori e tecnici dello sport ».

V IR G A . Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

V IR G A . Signor Presidente, onorevoli col­

leghi, il mio intervento tende semplicemente ad avere ulteriori delucidazioni dal Governo in relazione all’emendamento testé annun­

ziato.

Desidero, innanzi tutto, sottolineare ' che nella lettera a) dell’emendamento è prevista T « estensione dell’attività motoria a tutte le età ed a tutte le classi sociali ».

Personalmente condivido perfettamente che l ’attività sportiva venga estesa a tutte le età e principalmente alla cosiddetta se­

conda infanzia, cioè all’età scolastica, perché da ortopedico ho avuto modo di constatare che i famosi paramorfismi vertebrali nasco­

no spesso per inattività motoria tra i banchi di scuola ed a casa.

Evidentemente si tratta di un’affermazione molto generica che va collegata con il con­

cetto della cosiddetta medicina preventiva, educando pertanto i ragazzi a fare ginna­

stica, ma creando anche le strutture neces­

sarie.

Ed è a tal fine che nell’ultimo comma dell’emendamento si parla di « organizza-

(9)

Resoconti Parlamentari — 345 Assemblea Regionale Siciliana

V i l i Le g i s u t u r a CLXXXVII SEDUTA 20 Ap r il e 1978

zione ed istituzione di corsi e seminari per isruttori e tecnici dello sport ».

A questo proposito mi permetto di sug­

gerire aU’onorevole Assessore di aggiungere anche gli insegnanti elementari, i quali mol­

to spesso hanno scarse nozioni in materia.

Se noi organizzassimo nel contesto di que­

sta normativa dei corsi per gli insegnanti elementari, potremmo essere coadiuvati no­

tevolmente nel campo della medicina pre­

ventiva, perché essi si sentirebbero mag­

giormente responsabilizzati ad osservare gli atteggiamenti dei bambini ed a correggere gli atteggiamenti sbagliati che essi assumono a scuola durante le lezioni.

Quindi, annunzio la presentazione di un emendamento aU’emendamento del Governo, col quale propongo di aggiungere alla let­

tera e) le parole « e per insegnanti elemen­

tari ».

Ritengo infatti necessario, nel contesto dell’ educazione sportiva, responsabilizzare anche gli insegnanti elementari, perché il paramorfìsmo nasce, si sostanzia e si ma­

nifesta fra i banchi di scuola.

PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati i seguenti emendamenti all’emen­

damento del Governo:

— dagli onorevoli Messana, Pullara ed altri:

aggiungere alla lettera e), dopo la parola

« istruttori », la parola « animatori »;

— dagli onorevoli Virga, Paolone ed altri:

alla fine della lettera e) aggiungere le parole: « e per insegnanti elementari ».

SARDO IN F IR R I. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SARDO IN F IR R I. Signor Presidente, ono­

revoli colleghi, secondo me l ’espressione

« animatore » è comprensiva anche del con­

cetto di insegnante. Ovviamente non intendo dire che tutti gli insegnanti sono animatori, ma mi pare che l ’espressione « animatore » ben possa ricomprendere ogni insegnante che Voglia dedicare il proprio impegno alla scuo­

la ed all’attività sportiva.

Quindi, ritengo che il primo emendamento sia preclusivo del secondo.

PRESIDENTE. Non lo ritengo tale. P er­

tanto, pongo in votazione il primo emenda­

mento all’emendamento del Governo.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato)

Si passa ai secondo emendamento all’emen- damento del Governo su cui l ’onorevole Sar­

do Infirri ha espresso un’opinione personale.

PAOLONE. Chiedo di parlare.

. PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PAOLONE. Signor Presidente, onorevoli colleghi, conosco ed apprezzo l ’obiettività con cui l ’onorevole Sardo Infirri ha espresso la propria opinione.

Gradirei, però, far presente all’Assemblea che fra coloro che svolgono un’attività- nel­

l ’ambito dello sport si è introdotta una nuo­

va categoria che non , è né quella degli istruttori, né quella dei tecnici specializzati, cioè quella degli « animatori ».

Si tratta di una nuova figura da non confondere con quella degli insegnanti ele­

mentari.

M ESSANA. Chiedo dì parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

M ESSANA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, a nome del mio gruppo esprimo il parere favorevole all’emendamento presen­

tato dall’onorevole Virga, perché ritengo che il problema della preparazione degli inse­

gnanti elementari in relazione alla proble­

matica dello sviluppo psicofìsico dei bambini sia importante.

Pertanto, nel momento in cui aggiungiamo la parola « animatori » all’emendamento del Governo in seguito alla recente approva­

zione dell’emendamento firmato da me e da altri colleghi pur sapendo che gli ani­

matori dello sport possono, all’interno di una scuola elementare, collaborare anche con gli insegnanti al fine di dare agli allievi una certa capacità di sviluppo del proprio corpo, riteniamo importante che nell’articolo sìa prevista per la Regione la possibilità di organizzare ed istituire corsi per insegnanti elementari, al fine di far entrare lo sport

Resoconti, f. 40 (500)

(10)

Assemblea Regionale Siciliana

V i l i Le g is la t u r a CLXXXVII SEDUTA 20 Apr ile 1973

nella scuola fin dalla più tenera età del |, bambino.

PRESIDENTE. Pongo in votazione l ’emen­

damento presentato dagli onorevoli Virga, Paolone ed altri.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l ’emendamento del Go­

verno interamente sostitutivo dell’articolo 3 nel testo risultante.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato)

Invito il deputato segretario a dare let­

tura dell’articolo 4.

M AR TIN O , segretario:

« Art. 4.

Per il perseguimento degli obiettivi di cui all’articolo 3 il piano deve essere redatto nel quadro delle seguenti direttive:

a) individuare, per quanto attiene alla responsabilità di realizzare gli impianti in relazione alla loro tipologia e destinazione d’uso, una distinzione tra:

1) enti locali, anche consorziali, per la realizzazione di impianti sportivi con prio­

rità agli impianti d’esercizio e strutture per il tempo libero e ricreativo comprese le re­

lative attrezzature;

2) istituti, organizzazioni ed associazioni per la realizzazione di impianti sportivi;

b) indirizzare gli interventi regionali se­

condo la finalità di integrare i finanziamenti statali attraverso un efficiente coordinamento che consenta di privilegiare la realizzazione di impianti nei Comuni non compresi nella programmazione degli interventi già finan­

ziati dallo Stato, dalla Regione e dalla Cassa per il Mezzogiorno;

c) individuare un modello di attrezzature sportive correlato ad una classe demografica tipo, da applicare, in relazione all’ampiezza demografica, nei Comuni siciliani per la do­

tazione di strutture sportive;

d) consentire alle Amministrazioni pub­

bliche siciliane di accedere alle agevolazioni

deiristituto per il credito sportivo mediante il sostegno finanziario regionale;

e) destinare adeguati apporti finanziari all’istituzione ed alla gestione dei centri spor­

tivi di addestramento e di formazione fisica e sportiva giovanile.

Il piano potrà altresì prevedere la crea­

zione in Sicilia di centri nazionali di adde­

stramento che utilizzino le prerogative na­

turali e climatiche della stagione turistica dell’Isola ».

PRESIDENTE. Comunico che è stato pre­

sentato dal Governo il seguente emenda­

mento:

sostituire l ’articolo 4 con il seguente:

« Per il perseguimento degli obiettivi di cui all’articolo 3 il piano deve essere redatto nel quadro delle seguenti direttive;

a) indirizzare gli interventi regionali se­

condo le finalità di integrare i finanziamenti statali attraverso un efficiente coordinamento che consenta di privilegiare la realizzazione di impianti nei Comuni non compresi nella programmazione degli interventi già finan­

ziati dallo Stato, dalla Regione 0 dalla Cassa per il Mezzogiorno;

b) individuare modelli di attrezzature sportive correlati a classi demografiche tipo al fine di dotare i Comuni siciliani di strut­

ture sportive in relazione alla loro dimen­

sione demografica;

c) destinare adeguati apporti finanziari all’istituzione ed alla gestione dei centri spor­

tivi di addestramento e di formazione fisica e sportiva giovanile.

Il piano potrà altresì prevedere la crea­

zione in Sicilia di centri nazionali di adde­

stramento che utilizzino le prerogative na­

turali e climatiche della stagione turistica dell’Isola ».

PAOLONE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PAOLONE. Signor Presidente, onorevoli colleghi, desidero un chiarimento su questo emendamento per c[uanto attiene al punto b)-,

Che cosa significa « individuare modelli di attrezzature sportive correlati a classi demo­

(11)

gesoconti Parlamentari — 347 Assemblea Regionale Siciliana

V ili Le g is la tu r a CLXXXVn SEDUTA 20 Apr il e 1978

grafiche tipo »? Esistono anche le classi de­

mografiche? Intendete per « classi demogra­

fiche » il numero degli abitanti di un Co­

mune?

Abbiamo lavorato insieme all’elaborazione di questo disegno di legge ed esso è stato esitato dalla Commissione con un certo testo su cui avremmo dovuto discutere in Aula.

Improvvisamente, ora, si stanno presen­

tando — ed io mi rendo conto che vi pos­

sono essere state ulteriori riflessioni — degli emendamenti sostitutivi di cui giungiamo a conoscenza in questo preciso momento.

Per questo motivo abbiamo delle difficoltà obiettive nel cogliere il significato di alcuni emendamenti.

Il mio intervento non è fatto, quindi, con spirito polemico.

Secondo me, il parlare di « classi demo­

grafiche tipo » significa voler differenziare i Comuni in rapporto alla popolazione « al fine di dotare i Comuni siciliani di strutture spor­

tive in relazione alla loro dimensione demo­

grafica ».

Una palestra per praticare dello sport in una città di 300 mila o di 3 milioni di abi­

tanti ed una palestra in un comune di 5.000 0 di 10.000 abitanti, dal momento che è un’attrezzatura che deve servire per la pra­

tica dello sport e che avrà, quindi, un certo numero di presenze di sportivi, a meno che non la si voglia sovraccaricare, rendendola inidonea all’attività sportiva, non può non rispondere ad alcuni requisiti fondamentali, cioè non può non avere una certa altezza, una certa superficie ed una certa attrezza­

tura, salvo che, in considerazione delle classi demografiche, non si costruiscano a Palermo palestre che hanno quelle superfici, quei vo­

lumi e quelle attrezzature ed a « Scillichelli » 0 a « Roccacannuccia », poiché i giovani di quei paesi hanno un altro reddito ed altre condizioni di vita, non si vogliano costruire palestre che rispecchiano le condizioni degli abitanti dei paesi testé menzionati.

Invero, esistono dei modelli tipo di pale­

stre che sono stati progettati in campo na­

zionale dagli uffici specializzati di progetta­

zione del Coni, il quale si è sempre occu­

pato di questo settore; però, ciò non esclu­

de la possibilità che si vogliano costruire palestre che non rispondono a quei modelli tipo.

A tal riguardo gradirei un chiarimento dai

colleghi della Commissione e dall’Assessore per convincermi della validità dell’emenda- mento presentato. Non vorrei, infatti, che si potesse scadere in una sorta di discrimina­

zione che sarebbe veramente mortificante.

GIU.LIANO, Assessore al turismo, alle co­

municazioni ed ai trasporti. Chiedo di par­

lare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

G IU LIAN O , Assessore al turismo, alle co­

municazioni ed ai trasporti. Signor Presi­

dente, onorevoli colleghi, con tale emenda­

mento si vogliono trovare rapporti ottimali fra popolazione e tipologia di impianti.

PRESIDENTE. Comunico che è stato pre­

sentato dalla Commissione il seguente emen­

damento all’emendamento del Governo:

n e ll’ultim o comma aggiungere la parola

« sportivo » dopo « addestramento ».

PAOLONE. Chiedo di parlare per dichia­

razione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PAOLONE. Signor Presidente, onorevoli colleghi, noi ci asterremo perché il chiari­

mento del Governo non ci soddisfa.

Se l ’emendamento del Governo si fosse limitato all’aspetto delle dimensioni demo­

grafiche senza fare riferimento, al primo rigo del punto b), all’individuazione di « modelli dì attrezzature sportive correlati a classi de­

mografiche tipo », noi avremmo votato a fa­

vore di esso; ma il voler individuare il modello di un impianto sportivo quando già esiste l ’indicazione di un tipo, correndo il rischio di adottare un criterio riduttivo ri­

spetto a quelle che sono caratteristiche da doversi assolutamente rispettare per le pa­

lestre da costruire sia nei piccoli che nei grandi centri, non ci trova d’accordo.

Pertanto, noi non voteremo contro questo emendamento, ma, ripeto, ci asterremo.

' PRESIDENTE. Comunico che è stato pre­

sentato, dagli onorevoli Russo Giuseppe, Cu- licchia ed altri, il seguente emendamento all’

emendamento del Governo;

(12)

Assemblea Regionale Siciliana V ili Le g is la t u r a CLXXXVII SEDUTA 20 Apr ile 1975

a ll’ultim o comma sopprimere le parole da

« che utilizzino » in poi.

RUSSO GIUSEPPE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

RUSSO GIUSEPPE. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo che queste parole siano pleonastiche perché, se l ’Assessore vuo­

le finanziare queste iniziative relative ai cen­

tri di addestramento sportivo, lo può fare senza tener in alcun conto la stagione turi­

stica siciliana.

Insomma, queste parole non hanno valore perché l ’Assessore può finanziare questi cen­

tri di addestramento sportivo discrezional­

mente in qualsiasi stagione.

PRESIDENTE. Pongo in votazione l ’emen­

damento aggiuntivo presentato dalla Com­

missione.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E ’ approvato)

Si passa all’esame delTemendamento sop­

pressivo all’ultimo comma presentato dagli onorevoli Russo Giuseppe, Culicchia ed altri.

G IU LIA N O , Assessore al turismo, alle co­

municazioni ed ai trasporti. Signor Presi­

dente, onorevoli colleghi, anzitutto vorrei che l ’onorevole Russo Giuseppe compren­

desse la ratio della norma.

Si deve tener presente che esistono di­

verse squadre sportive che, dovendo alle­

narsi costantemente, hanno la necessità di trasferirsi, per proseguire la preparazione atletica, in regioni dal clima più mite di quello del Paese di provenienza.

Ora, vincolando l ’Assessore alla realizza­

zione di questi centri di addestramento e specificandone la qualità, si è voluto stabi­

lire che essi devono servire per arrecare alla Regione siciliana i benefici derivanti dalla presenza di sportivi provenienti anche dall’estero per allenarsi in Sicilia appunto per le particolari e favorevoli condizioni e prerogative climatiche dell’Isola.

Sulla base di queste considerazioni e di questi chiarimenti, invito l ’onorevole Russo Giuseppe a ritirare l ’emendamento di cui egli è firmatario.

RUSSO GIUSEPPE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

RUSSO GIUSEPPE. Signor Presidente, le dichiarazioni dell’Assessore Giuliano non mi hanno assolutamente convinto.

Pertanto, non ritengo opportuno ritirare l ’emendamento.

PRESIDENTE. Pongo in votazione l ’emen­

damento soppressivo presentato dagli onore­

voli Russo Giuseppe, Culicchia ed altri.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E ’ approvato)

Pongo in votazione l ’emendamento sosti­

tutivo deU’intero articolo 4 nel testo risul­

tante.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E ’ approvato)

Invito il deputato segretario a dare let­

tura deH’articolp 5.

M AR TIN O , segretario:

« Art. 5.

Il piano è predisposto dall’Assessore regio­

nale per il turismo, le comunicazioni ed i trasporti, il quale si avvale di un Comitato per la programmazione, presieduto dallo stesso Assessore 0 da un suo delegato, com­

posto da:

a) sei esperti eletti dall’Assemblea regio­

nale siciliana con voto limitato ad uno;

b) tre rappresentanti designati dalle mag­

giori confederazioni sindacali;

c) sei sindaci eletti dall’Assemblea re^o- nale siciliana, di cui due dei Comuni sino a 15 mila abitanti, due dei comuni da 15.001 a 50 mila abitanti, uno dei comuni da 50.001 a 100 mila abitanti ed uno dei comuni oltre 100 mila abitanti;

d) il d ire tto re re g io n a le d e ll’Assessorato d el turism o, d e lle com u n icazion i e d ei tra­

sporti;

e) un rappresentante designato daU’As- sessore regionale per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione;

(13)

Resoconti Parlamentari 349 Assemblea Regionale Siciliana

V ili Le g is la tu r a CLXXXVII SEDUTA 20 Ap r il e 1978

f) cinque rappresentanti eletti dal Con­

siglio regionale del Coni per la Sicilia;

g) cinque rappresentanti degli enti pro­

mozionali sportivi popolari riconosciuti in campo nazionale;

h) un rappresentante designato dall’orga- nismo regionale dei centri universitari spor­

tivi siciliani;

i) il Presidente dell’Istituto regionale di ricerche e sperimentazioni di aggiornamento educativo;

Z) il dirigente del Servizio impianti spor­

tivi della delegazione regionale del Coni.

Le funzioni di segretario sono svolte da un funzionario dell’Assessorato regionale del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti.

Il Comitato è costituito con decreto del­

l’Assessore regionale per il turismo, le co­

municazioni ed i trasporti e svolge le fun­

zioni anche nel caso di mancata designazione di alcuno dei componenti indicati alle let­

tere b), e), f) e g) entro il termine di quin­

dici giorni dalla richiesta e decide a mag­

gioranza dei presenti qualunque ne sia il numero ».

PRESIDENTE. Comunico che è stato pre­

sentato dal Governo il seguente emenda­

mento:

sostituire al terzo rigo del grim o comma le parole: « il quale si avvale di un » con le parole: « sulla base delle proposte for­

mulate dal ».

Lo pongo in votazione.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(£ ’ approvato)

Comunico che è stato presentato dal Go­

verno il seguente emendcimento:

aggiungere al prim o comma del quarto rigo, dopo la parola « programmazione », la parola « sportiva ».

Lo pongo in votazione.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E ’ approvato)

Comunico che è stato presentato dal Go­

verno il seguente emendamento:

sostituire al prim o comma (rigo quinto),

dopo la parola: « delegato », la virgola con

« e ».

Lo pongo in votazione.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato)

Comunico che è stato presentato, dagli onorevoli Paolone, Cusimano, Tricoli e Fede, il seguente emendamento:

al punto b) sostituire le parole « tre rap­

presentanti » con le altre « quattro rappre­

sentanti ».

Lo pongo in votazione.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(Non è approvato)

Comunico che è stato presentato dal Go­

verno il seguente emendamento:

alla lettera c) sostituire le parole « eletti dall’Assemblea » con le parole « nominati dai Presidente della Regione ».

Lo pongo in votazione.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato)

Comunico che è stato presentato dall’ono­

revole Lo Giudice il seguente emendamento:

a ll’articolo 5, lettera a), sostituire le pa­

role: <i con voto limitato ad uno » con le altre: « con voto limitato a quattro ».

PAOLONE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PAOLONE. Signor Presidente, onorevoli colleghi, questo emendamento presentato dal capogruppo della Democrazia cristiana ci co- ghe veramente di sorpresa perché con esso si snatura il criterio già adottato in ordine a questo disegno di legge.

Pertanto, manifestiamo ima notevole sor­

presa ed un certo disappunto.

Forse si è trattato di una distrazione dell’

onorevole Lo Giudice e quindi lo preghiamo, se è possibile, di ritirare questo emenda­

mento, anche perché a nostro parere non è ammissibile che aH’ultimo momento ven­

gano presentate proposte di modifica di que­

sto genere.

(14)

350 Assemblea Regionale Siciliana

V i l i Le g is l a t u r a CLXXXVII SEDUTA 20 A

prile 1978

Non riteniamo opportuno, in questa sede, affrontare tale argomento perché aprirebbe una serie di altre considerazioni che ci po­

trebbero condurre fuori strada, quando in­

vece noi vogliamo approvare un disegno di legge di carattere veramente unitario a so­

stegno dello sport.

P U L L A R A . Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

P U L L A R A . Signor Presidente, onorevoli colleglli, a nome del gruppo repubblicano dichiaro che voteremo contro questo emen­

damento che contrasta con gli accordi pre- cedetemente raggiunti in Commissione.

PRESIDENTE. Pongo in votazione l ’emen- daniento presentato dall’onorevole Lo Giu­

dice.

Chi è favorevole si alzi; chi è contrario resti seduto.

(E' approvato)

Comunico che sono stati presentati i se­

guenti emendamenti:

— dal Governo:

sostituire alla lettera d), rigo diciassette­

simo, le parole: « il direttore regionale dell’

Assessorato del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti » con le parole: « d) il diret­

tore regionale del turismo, dello sport e dello spettacolo dell’Assessorato del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti »;

— dagli onorevoli Pacione, Cusimano, Tri- coli e Fede:

alla lettera d) sopprimere le parole « del­

le comunicazioni e dei trasporti ».

Pongo in votazione l ’emendamento del Go­

verno.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E ’ approvato)

PAOLONE. Dichiaro, anche a nome degli altri firmatari, di ritirare l ’emendamento alla lettera d) testé annunziato.

PRESIDENTE. L ’Assemblea ne prende atto.

Comunico che è stato presentato dal Go­

verno il seguente emendamento:

sopprimere alla lettera g) la parola « po_

polari ».

Lo pongo in votazione.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E ’ approvato)

Comunico che è stato presentato, dagli onorevoli Capitummino, Leanza, Piccione e La Russa, il seguente emendamento:

alla lettera g) sostituire alla parola « cin­

que » la parola « nove ».

PAOLONE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PAO LO NE. Signor Presidente, onorevoli colleghi, rendiamo atto al Presidente della Commissione ed alla Commissione stessa del comportamento coerente e responsabile as­

sunto di fronte ad un escamotage (di altro non si può parlare) del Presidente del gruppo della Democrazia cristiana, che ha inteso introdurre questa sera, in un disegno di leg­

ge di notevole importanza ed elaborato con grande senso di responsabilità (malgrado i dissensi dei vari gruppi parlamentari su mol­

ti punti), un elemento certamente di distur­

bo e di rottura.

La Commissione e tutti i gruppi parla­

mentari, i quali hanno seguito con un im­

pegno coerente, fino alla fine, l ’elaborazione di questo disegno di legge, si trovano ora in un grave stato di imbarazzo.

Questa particolare situazione va registrata, apprezzata e considerata in tutta la sua por­

tata, perché potrebbe certamente costituire un esempio per la difesa di certe posizioni, che sono tra le peggiori riscontrabili in que­

st’Aula.

Detto ciò, dichiaro, a nome del mio grup­

po, che sicimo favorevoli all’emendamento presentato dagli onorevoli Capitummino, Leanza ed altri, in quanto siamo in pos­

sesso delle delibere del Consiglio nazionale del Coni.

Il 24 giugno 1976 il Coni assumeva una delibera (che io metto a disposizione del Governo e dell’Assemblea) nella quale rico­

nosceva ufficialmente, come enti di propa­

ganda, l ’Aics, la Libertas, l ’Endas, il Csi, 1’

Acsi, l ’Uisp, TAcli, il Csem, la Fiam.

Ed allora, se vogliamo veramente rispet­

(15)

Resoconti Parlamentari 351 Assemblea Regionale Siciliana

V ili Le g is la tu r a CLXXXVII SEDUTA 20 Apr ile 1978

tare Tindirizzo della partecipazione di tutti gli enti di propaganda, non possiamo che accedere a questa delibera.

Ora, poiché verranno presentati altri emendamenti all’articolo 5, v i invito a va­

lutarli col dovuto senso di responsabilità ed opportunità, perché evidentemente le even­

tuali modifiche apportate all’articolo potreb­

bero snaturare il corretto rapporto di rap­

presentanza e di partecipazione a questo Co­

mitato per la programmazione, che già ri­

sulta precario.

PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati dalla Commissione i seguenti emendamenti:

alla lettera f) sostituire la parola « cin­

que » con la parola « sette »;

alla lettera g) sostituire la parola « cin­

que » con l ’altra « sette ».

C A PITU M M IN O . Dichiaro, anche a nome degli altri firmatari, di ritirare l ’emenda­

mento da me presentato.

PRESIDENTE. L ’Assemblea ne prende atto.

PAOLONE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

PAOLONE. Signor Presidente, onorevoli colleghi, dichiaro di far mio l ’emendamen­

to testé ritirato dall’onorevole Capitummino perché si riaggancia ad un altro emenda­

mento aggiuntivo che noi intendiamo pre­

sentare. Infatti, dopo la lettera g) propo­

niamo aggiungere le parole: « nove rap­

presentanti designati dalle federazioni spor­

tive ».

A tal proposito alcuni componenti della Commissione hanno fatto notare che i rap­

presentanti eletti dal Consiglio regionale del Coni per la Sicilia non possono che essere i rappresentanti delle federazioni sportive.

Ora, secondo me, il Consiglio regionale del Coni non è formato solo ed esclusiva- mente dai rappresentanti delle federazioni sportive, tanto è vero che il Presidente del Coni non è presidente di una federazione sportiva.

A nome del mio gruppo presenterò un

emendamento per cercare di ristabilire un giusto equilibrio fra rappresentanze dell’as­

sociazionismo sportivo e rappresentanti che

— piaccia o non piaccia — hanno collega- menti di carattere squisitamente politico.

Dopo quanto è avvenuto in occasione del­

la discussione sulla lettera a) dell’articolo 5, mi sono permesso di portare in Aula la delibera ufficiale del Comitato olimpico na­

zionale, che stabilisce essere nove i centri di propaganda sportiva riconosciuti ufficial­

mente in Italia.

Non credo che si possa accedere a rico­

noscimenti di equilibrio degli organismi rap­

presentativi, dal momento che si è voluta escludere la quarta rappresentanza sindacale maggiormente seguita in Italia.

Modificando la lettera a) delTarticolo 5 si è interrotta la linea coerentemente seguita durante l ’elaborazione di questo disegno di legge.

Vorrei che mi fosse spiegato per quale motivo i rappresentanti di cui alla lettera g) non sono in numero di nove, cioè tanti quanti quelli riconosciuti dal Coni.

Noi stiamo votando un disegno di legge che doveva essere unitario, rispettare una certa linea, tendere a certi fini. Su questo eravamo, più o meno, tutti d’accordo, ma aH’im prowiso si sfascia tutto.

Qui si tratta di ima delibera del Coni!

Una volta che si rimuove tutto il conge­

gno, almeno si rispettino certe norme e si diano delle precise garanzie a tutti!

P U L L A R A . Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

P U L L A R A . Signor Presidente, onorevoli colleghi, il problema suscitato da questo emendamento, secondo me, non si pone.

In ordine alle preoccupazioni espresse qui dall’onorevole Paolone, devo ricordare a lui ed ai componenti della Commissione che il numero di sette o di cinque non è piena­

mente rappresentativo di ogni singola fede­

razione o di ogni singolo ente di propa­

ganda, perché, se è vero che gli enti di propaganda sono nove, è anche vero che le federazioni sono diciotto.

Ora, noi, con questo articolo, intendiamo concedere una rappresentanza sia alle fede­

razioni presenti in seno al consiglio regio-

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