TSATBO DI FAZiSaXA NEL PIGEIVO
DESCRITTO
DA SECONDlÀiHO CARtPANARl
BOMA
(Eélcallo dlsUiB.l4«BnoVU)»
MUCCCXIi.
Cîonielebelle arti
MÜte
eranoinGrecia perleopéré<lilomniinueitri aqueiralüssimogradodislima e di perfexione, oltreilqualeaormonlar non potevano,cele- bri efamote manlenateai semprein Iulia,famoaissime divenoeropoaciaanrbcin Ronia, allorcbè dalisiino*
firaliallaimilaaione de’ greci etemplari,creLbealanto quello atudio, ch’e’parvevolereqnesleartimedeaime conseguireap'po noilaateita gloriacheacquistalea*era*
noinGrecia.
Ma
perchélafortunenon mai dnrerole ifuantopiùlecosemondane
allatomma
déliaruota fapretso,lanto piùlefavicineal cadere,avrenne che conicvenuie cranoquesie arti ingridocollagrandexsa delromanoiinpero, colrovinardiquellorovinastero aiich'eaie del tntto;perchécacciatenuovamented'Ilalia, e fatto inGreciariiorno,laaciaronoqueataterra,dovo pocoinnanai eanlichiaaimamenteeranoalatealchiare, aenaailpiù belloomameoto
délia rita.Né
quidirè le cauaediqneatntotaleannientameniodellebelle artiinItalia,néricorderù le atragi,iaaccheggi,lerapine, git iocendichealcominciarrdcl
IV
aecolodeü’eracriatia*na ebbea aolTrirepertempo lunghiaaimo queatanoalra patriadagentibarbariche e erndelUaime:le qnali,auc*
cedendoaileuneaileaJire e le aitre ailennenellacoo*
4
qtriitadis)belpneac,tuttodcvatlaronnc dii'.niHcro, rimaatc
fn
qacstc miscrabiit c nniversaliraineanche le arti aolterratccsommcrsc.Da
lalidisatlriafllittefu- ronoinque* feroci e aanguinosilempileantiche città dcl l’iccno, cFalcriafra qiieste,nobiliisima e ricca co- lonia de'romaiii,clicmercèdcllegrandicure, del niolto spendioe dcl caldissimo anaore clienntrouo pergliatudi delle anliclie roseidotli aignori avv.< Raflaele eGaelauoDe
MiniciadiFnleronr, iiicomincia nggiamelterfuori lateatadalleimmeiiae raineincheaircatavadasecoli dimenticalae aepnlla.—
l/antico tcalro,chequidiamo indiaegnn, fuancheeaaoper opéraloroagombralodalle antichemaceriee rilornato alla luce.11diametrodieaao, dauoaealremità aU’allradell'etni- cialo,èdi metri 49, cent.20;ilperinictro di metri 82, cent. 50.Sorgeqneato teatro aopraunpiantaio rettango^
lare,etuttoèformalodimuralaterizie:unporlico, di enirirtangoiioanroraifuatidcllecolonnefrirmate di mattuni,
ma
cheeaaerdovevanorivcstile dimarmi,gira attorno attoruoalteatro;eallametii déliafronte cale- rioredelportico ergevaai utia atatua eqneatre, di coi re- ataaiicoraillargohaiamenio conaervatoe<linlatto.L’or- cbeatra,opiales,è lo apatioconccntrico chevedi chiu- aodaH'emicicla, e dalla linearetta tiraladaun corno all'allro deil'emicicio aleaao,IJtdovc eranodiapoatiiae- dili.Quiti prendevanopoatoiaenatori;e perchécoatoro aeduti aulia plateapoteascro abnonagiovedereilmo-
vimeniode’ piedi de’ saltatori,cheaniproacenio tnrna- vann danze çearole, richil-deraaichepiiialtononfosau ilpiilpitndi10piedi allô iucirca: e nel uoatro teatro ea- ao *iiinalzadaterraperaolo1métroe43centimctri.1
NAPOU (CV-«
5
La
parte*anteriorc del pnlpito,o yposcenion,lappumo
daPoliocecheeraadornodi piccolc statue, coliocatein tanteniccbie al disotto'del palco,nè mai piüalte del pulpito atesso:etre diqnesteniccbievedraiappunio Del prospetto delnostm,cbcsappiamoaltrealeaiere sta- tocopertodifiniasiminurmi,dieleganti festoni, di bel*leegrandimascberedibronxo.
E
dimarmi
eranopar copertiilpavimento,igradi,isedili,le cavec;aiccomeil pulvinare o careaauperiore tntta eraadornaall’inlorno dinobilissime statue dimarmo
e maggioridelrcro;essendocbèanApollo,nna Urania cdaliresiffattedi puroe scbiettiaaimostile,ri foaaero ritrovati.
Lungo
aareipiitcheilconiporiilabrcvitàdel gior- nale, ae tnttenarenarrolesaiad nna ad unaleantica»glieche furonoqnivi diasotterrate, corneadiremonete dimétallo e di argento,frammentidimarmi consopra- riscolpitemaachere,atlanti, animali,e dipiiicapitelli infraiiti,cornici,rosoni,agbi crinali di oaao,edaltre rariiàsomiglianti;
ma
discarononaaràa'Irggitoridi Tcderequi riprodotte tre statuette dibronxo, easendo*chèelleaieno di corretto esemplicestile,rappresentanti qnalenn amore, chel’arcostrignera colla sinistra
ma*
no,qnalennlitlorr,qualeuncamillo,coronato esuc*
cinto,chereca nella sinistrauncornucopia,nellade- straunapatera,rinvennte anch’estenellerorinedi qnestoteatro.
R
ritornandoaparler del logeooproscenio, in coiI mimi,idanzatoriedaltri taliattori ritraevano lorosog*getto,quattro piccole scalerimangono ancora addossate al
mnro
delprosceniostesso,ondeacendevasi e salivasi dall'urchcatra snl pulpito:aldilàdelquaimaro
veg«-6
goasiancora$eigraiulipcrtagi,«Iconode* quall cliiuso puroggidaunapietraquadratadi traverlino,battenlau
e aveoteunancllo di ferro,che«ervivanoprobabilmen*
teadalzareedabbaiiareiltelone(aulaeum) per mez- xo di funi.
La
scenapropriamentedettadclnoatro teatro,eU
poftscenium,aoiioformat]quandodimattoni.quandodi mûrireticolali.Ma
cornelaacena,laqualcnon cambia*vaaimaidaglianücbi,eraaemprelapartepiiinobile dituttiiteatri,coalpcniiamo cheomatafoaaequesta diuno Opiitordini dicolonne 0di pilaatri, sicconaeto- deai inqueldiErcolano;elafrontcalircaiegl’inter*
Tallifral'un pilastroe l'altroesierdovrranocnperti di acrraiati e beimarmi.Dalla acena ire portedavanoadito al logeo, oltreleduedel foroe déliacampagna.Laroag- giore, cli'cra quelle di
mezu,
deltaancorregia,aerviva a'peraonaggi priucipali délia favola: l’altra a dcstra era destiuaiaagUauori diaecondaclaaae:daqnclla a aini*atravenivaufuoriin aulpalcoiliberii,ipedagogbi,e gli.iltridi quelle acbiera.
L'emicicio diqueaioteatro,ilqualedopoquelli di Ercolanoe diPumpeiëunode’piiiconscraaticbeco- iioariamo inItalia,hacinqueordini di scale, e ciascuu gradudieaae è altounagiualametapiù de* aedili.
Tre
aonolecaTee,e queatediviaedaquattro cunei edadue prvciniioni,eleporte,o vomitoria,dueaicornideU
l'emicicio, quattronellaeavea dimezzo,cite dalle in*terne acalemettonoaigradiedai aedili.Dalle diverae iacrizionicheTciinero fuoridalpicno agombramentodi qncftobeU'ediGcio, e dalle qualiaiapprrnde quanlo apicudidcc maguiiichefabbricbe foaaero anticamciite in
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7 Faleria, corne a dire archi, templi,terme,aniîteatro, teatro,campidoglio, e qaante purelemagistrature dei decemviri quinquennali,deidecemviriedili,deiqua- tuorviri ecc.,equantiiaodalizi sacerdotalidegliaugu-
ri,de'flaminiaugustali,edaltrisifTalli,veniamo pure asaperechefuquestoteatrodedicato all'imperatoreTi- berioClaudio da LucioQuidacilioCelere l’annodSdel- Teravolgare,epressocheuusecolodupo ornatodi sta- tueda AnioniaPic4Mitinasacerdotessa déliadiva
Fau-
ftioamogliediAnloniooPio.U
ch. sig. avvocatoGaetanoDe
Mioicis,che insieme all’cruditosnofratelloRaffàele,eall’allrononmeno
di essiaflesionato aileaniiche cose déliasua pairia,Vin- censio,sihannolagloria diaverrilornato allaluceque- stonobilissimo teatro, e tantialtrimonumentiscrittie Cgurati,chesepollierauoinquellegrandi rovine a rantaggiodéliascicnzaedeglistudiosidelle antichità, ha pureun*opératestépubblicatointornoadessipie- nadiaureaedisquisitadottrina:diche mentrenoicirallegriamo di tuttocuorecolchiaroautoreedami- cissimonostro (etuttivorrannoconluirallegrarsenc, che conoscendoaidiquesti studiabbisnolettolabellae lodataopérasua)lopreghiamoavolercdar
mano
ad altriscavamentineU’aufîteatrodéliasua Faleria,duvenon
minori monumentienonmeno
belle e pregevuli iscrizionidebbonoesser nascoste,cheetcavàfuoridal scpolio teatro.Vfl>(
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