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Rotonda 220 kV, Laino – Rotonda 220 kV e Rotonda - Tusciano 220 kV nel Comune di Rotonda (PZ).

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Riassetto elettrodotti AT in ingresso alla stazione elettrica di Rotonda: linee Pisticci – Rotonda 150 kV, Mercure 2 –

Rotonda 220 kV, Laino – Rotonda 220 kV e Rotonda - Tusciano 220 kV nel Comune di Rotonda (PZ).

Demolizione del tronco di linea ex Agri - Rotonda 150 kV (dal sostegno 13/a al portale nella SE Rotonda) nei

Comuni di Rotonda e Viggianello (PZ).

 

   

 

 

RELAZIONE TECNICA FINALIZZATA ALLO SVINCOLO  IDROGEOLOGICO

 

 

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Sommario

1.  PREMESSA ... 3 

2.  NORMATIVA ... 3 

3.  DESCRIZIONE GENERALE E UBICAZIONE DELL’INTERVENTO ... 4 

4.  DESCRIZIONE DELLE OPERE DA REALIZZARE ... 7 

4.1  INTERVENTI PREVISTI LATO NORD-EST DELLA STAZIONE ... 7 

Linea 220 kV “Pisticci – Rotonda ... 7 

Linee 220 kV “Rotonda-Tusciano” e “Rotonda-Laino” ... 8 

Linea 220 kV “Mercure 2 - Rotonda” ... 10 

4.2  INTERVENTI PREVISTI LATO NORD-EST DELLA STAZIONE ... 12 

Linea ex Agri-Rotonda 150 kV ... 12 

VINCOLO IDROGEOLOGICO ... 15 

5.1  NORMATIVA REGIONALE ... 17 

INTERVENTI SOGGETTI A VINCOLO IDROGEOLOGICO ... 18 

6.1  REPORT FOTOGRAFICO DELLO STATO DI FATTO ... 20 

MODALITA’ DI ESECUZIONE DEI LAVORI ... 27 

INQUADRAMENTI TERRITORIALI ... 29 

8.1  INQUADRAMENTO GEOLOGICO E IDROGEOLOGICO ... 29 

8.2  ANALISI DEL REGIME IDROGRAFICO E DEL PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO . 29  8.3  INQUADRAMENTO PEDOLOGICO E PEDOCLIMATICO ... 30 

8.4  INQUADRAMENTO CLIMATICO E FITOCLIMATICO ... 31 

9. CONCLUSIONI ... 31 

10. ALLEGATI GRAFICI ... 32   

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1. PREMESSA

Nell’ambito del “Riassetto rete nord Calabria” è previsto un vasto piano di riassetto e razionalizzazione della rete 220 kV e 150 kV ricadente nel territorio del Parco del Pollino e nelle aree adiacenti Castrovillari che consentirà di ridurre notevolmente l’impatto ambientale delle infrastrutture di trasmissione presenti sul territorio.

Nel territorio della Regione Basilicata è prevista un’opera di ammodernamento della stazione elettrica di Rotonda, sita in contrada Calorie dello stesso comune, oltre che il riassetto delle linee elettriche in ingresso alla stessa e lo smantellamento di un tratto di linea aerea per una lunghezza di circa 5,5 Km.

Il presente elaborato è stato redatto al fine di fornire tutti gli elementi tecnico-progettuali in ordine all’ottenimento dell’autorizzazione ad eseguire i lavori, da parte del Dipartimento Agricoltura e Sviluppo Rurale – Ufficio Foreste e Tutela del Territorio, per i terreni sottoposti a vincolo idrogeologico.

2. NORMATIVA Normativa Nazionale

 R.D.L. 30 dicembre 1923, n. 3267 “Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani”;

 R.D.L. 16 maggio 1926, n. 1126 “Approvazione del regolamento per l’applicazione del RDL 30 dicembre 1923, n. 3267, concernente il riordinamento e la riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani”;

 L. 18 maggio 1989, n. 183 “Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo”;

 L.394/91 “Legge quadro sulle aree protette”

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Normativa Regionale

 Deliberazione n° 412 del 31 marzo 2015 “Disposizioni in materia di vincolo idrogeologico”

– del Dipartimento Politiche Agricole e Forestali

3. DESCRIZIONE GENERALE E UBICAZIONE DELL’INTERVENTO

Terna S.p.A., rappresentata dalla Terna Rete Italia S.p.A. (Società con socio unico soggetta a direzione e coordinamento di TERNA S.p.A. costituita con atto del Notaio Luca Troili Reg.18372/8920 del 23/02/2012), intende realizzare i seguenti interventi:

1. Riassetto elettrodotti AT in ingresso alla stazione elettrica di Rotonda: linee Pisticci – Rotonda 150 kV, Mercure 2 – Rotonda 220 kV, Laino – Rotonda 220 kV e Tusciano – Rotonda 220 kV nel Comune di Rotonda (PZ).

2. Demolizione del tronco di linea ex Rotonda – Agri 150 kV (dal sostegno 13/a al portale nella SE Rotonda) nei Comuni di Rotonda e Viggianello (PZ).

Gli interventi di cui al punto 1 saranno effettuati nelle immediate adiacenze della Stazione Elettrica 220 kV di Rotonda, sita in contrada Calorie dello stesso Comune, mentre quelli di cui al punto 2 interesseranno un elettrodotto in ingresso alla stessa stazione elettrica con tracciato ricadente nei comuni di Rotonda e Viggianello.

Comuni interessati:

REGIONE PROVINCIA COMUNE

BASILICATA POTENZA ROTONDA

BASILICATA POTENZA VIGGIANELLO

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  Figura 1 ‐ Stazione elettrica 220 kV di Rotonda 

 

                                                       

Figura 2 ‐ Interventi di cui al punto 1 localizzati a nord‐est della stazione 

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Figura 3 ‐ Interventi di cui al punto 2 ‐ Linea AT in uscita dalla stazione lato Sud‐Ovest

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4. DESCRIZIONE DELLE OPERE DA REALIZZARE

4.1 INTERVENTI PREVISTI LATO NORD-EST DELLA STAZIONE  

 

Figura 4 ‐ Vista nord della stazione di Rotonda 

 

Linea 220 kV “Pisticci – Rotonda

Per la linea 220 kV “Pisticci – Rotonda” cod. 22251B1, nella stazione di Rotonda occorre traslare la campata portale – sostegno n. 1 sul primo palo gatto di Stazione (con testa ruotata). Tale traslazione avverrà posando ex novo sia conduttore che la corda di guardia in fibra ottica ed assicurando il collegamento ottico fino all’interno della Stazione. Alla fine sarà demolito l’attuale portale 220 kV in S/E Rotonda della linea Pisticci - Rotonda.

Linea Pisticci‐

Rotonda 220 kV  Linea Rotonda‐Tusciano 220  kV

Linea Rotonda‐Laino 220 kV

Linea Mercure2‐Rotonda 220 

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Nella seguente figura 5 si evidenzia in rosso tratteggiato il collegamento aereo attuale, che sarà dismesso, e il successivo collegamento alla stazione elettrica in blu tratteggiato.

L’intervento previsto non interferisce in alcun modo sull’assetto geomorfologico del territorio e non altera le componenti idrologiche ed idrauliche presenti.

 

Figura 5 ‐ Interventi previsti per la linea Rotonda‐Pisticci

La finalità di tale intervento è il declassamento della linea alla tensione di 150 kV e tale attività sarà svolta riducendo a 9 elementi le attuali catene di sospensione dei sostegni (4, 9) ed inserendo una catena di isolatori di n. 9 elementi alla punta mensola dei sostegni di amarro (sostegni 1, 16).

Linee 220 kV “Rotonda-Tusciano” e “Rotonda-Laino”

Per le linee 220 kV “Laino - Rotonda” cod. 22269C1 e 220 kV “Rotonda – Tusciano” cod.

22241B1, è prevista l’ottimizzazione del collegamento in esercizio che prevede attualmente un sistema di by-pass esterno alla S/E di Rotonda con delle calate su dei cavalletti che realizzano l’attuale collegamento elettrico diretto “Laino – Tusciano”, utilizzando quindi i portali in S/E Rotonda non dal punto di vista elettrico ma solo dal punto di vista meccanico per evitare squilibri alle campate. Al fine di ottimizzare questo collegamento elettrico tra Laino e Tusciano, sarà installato un nuovo sostegno della serie 220 kV, in doppia terna, a circa 40 metri dagli attuali

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sostegni capolinea dei 2 elettrodotti, da utilizzare per la realizzazione dei collegamenti elettrici diretti tra le fasi; in tal modo saranno eliminati i cavalletti bassi con le relative calate e gli attuali collegamenti (solo meccanici) in S/E Rotonda, con la demolizione di entrambi i portali 220 kV esistenti.

 

Figura 6 ‐ Rappresentazione dello stato di fatto della linea Rotonda‐Laino e Rotonda‐Tusciano

In figura 6 sono rappresentati in azzurro con tratteggio sia i collegamenti presenti sui cavalletti e sia i collegamenti finali alla stazione elettrica delle linee “Rotonda-Tusciano” e “Rotonda-Laino”.

Entrambi i collegamenti verranno dismessi.

In figura 7 il collegamento finale.

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Figura 7 ‐ Rappresentazione dello stato di progetto 

 

Linea 220 kV “Mercure 2 - Rotonda”

Per la linea in esame è prevista la realizzazione di una nuova campata esterna da collegarsi al nuovo palo gatto 150 kV già predisposto internamente alla stazione. In questo modo si dismetterà il collegamento attuale alla stazione in classe 220 kV. Di seguito la rappresentazione grafica dell’intervento.

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Figura 8 ‐ Configurazione attuale della linea Terranova e Mercure2 

 

 

Figura 9 ‐ Stato di progetto ed indicazione del nuovo tratto da realizzare 

LINEA TERRANOVA  LINEA MERCURE2

LINEA TERRANOVA

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In figura 8 è rappresentata la attuale configurazione delle due linee, ed in rosso con tratteggio viene indicato il tratto di linea aerea che dopo l’intervento verrà dismesso. Come si evince dalla successiva figura 9, è prevista la modifiche delle ultime campate con collegamento diretto al nuovo portale 150 kV interno alla stazione.

La finalità di tale intervento è il declassamento della linea alla tensione di 150kV e , tale attività sarà svolta riducendo a 9 elementi le attuali catene di sospensione dei sostegni (4, 6) ed inserendo una catena di isolatori di n. 9 elementi alla punta mensola dei sostegni di amarro (1,8).

Anche in questo caso, le opere a farsi non determinano alcuna alterazione delle componenti geomorfologiche del territorio, non modificano il regime idrogeologico preesistente e non hanno alcuna incidenza sulla stabilità delle aree interessate.

4.2 INTERVENTI PREVISTI LATO NORD-EST DELLA STAZIONE

Linea ex Agri-Rotonda 150 kV  

 

Figura 10 ‐ Vista dell'attuale linea elettrica 150 kV ex Agri‐Rotonda 

 

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Le opere previste lungo il tratto di linea elettrica esistente, a partire dalla stazione elettrica Rotonda, sono rappresentate dallo smantellamento del tronco di linea compreso tra il sostegno 13/A fino al portale 220 kV nella S/E Rotonda. Si tratta della eliminazione di n° 20 sostegni per una lunghezza complessiva di circa 5,5 km.

I comuni interessati dall’intervento sono il comune di Rotonda, per un tratto di lunghezza di 2,3 km, e il comune di Viggianello, per una lunghezza di 3,2 km.

Tale intervento si pone come un elevato miglioramento delle attuali componenti ambientali e paesaggistiche dell’area, in quanto si andrebbe a dismettere l’ultimo tratto, ricadente in un’area a forte vocazione naturalistica, di un elettrodotto già fuori servizio.

 

Figura 11 ‐ Indicazione del tratto di linea elettrica da dismettere Portale 220 kV nella

stazione elettrica

Tratto di linea da dismettere Sostegno 13/A

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Di seguito le coordinate e la descrizione dei tralicci da demolire.

TRALICCIO TIPO SOSTEGNO

GEOMETRIA SOSTEGNO

ALTEZZA

(m) LATITUDINE LONGITUDINE COMUNE

1A PROFILATO TRONCO

PIRAMIDALE 13 39.962907 16.024737 ROTONDA

1B PROFILATO TRONCO

PIRAMIDALE 16 39.961976 16.026440 ROTONDA

1C PROFILATO TRONCO

PIRAMIDALE 16 39.961537 16.028935 ROTONDA

1D PROFILATO TRONCO

PIRAMIDALE 16 39.961167 16.031010 ROTONDA

1E PROFILATO CAVALLETTA 9 39.960257 16.034301 ROTONDA

1F PROFILATO TRONCO

PIRAMIDALE 13 39.959908 16.035588 ROTONDA

2 PROFILATO TRONCO

PIRAMIDALE 13 39.959019 16.038860 ROTONDA

3 PROFILATO TRONCO

PIRAMIDALE 20 39.960301 16.042057 ROTONDA

4 PROFILATO TRONCO

PIRAMIDALE 16 39.961378 16.044750 ROTONDA

5 PROFILATO TRONCO

PIRAMIDALE 14 39.963194 16.049286 ROTONDA

6 PROFILATO TRONCO

PIRAMIDALE 17 39.964134 16.051625 ROTONDA

7 PROFILATO TRONCO

PIRAMIDALE 23 39.966099 16.056540 VIGGIANELLO

8 PROFILATO TRONCO

PIRAMIDALE 13 39.967699 16.060541 VIGGIANELLO

9 PROFILATO TRONCO

PIRAMIDALE 17 39.968880 16.063493 VIGGIANELLO

10 PROFILATO TRONCO

PIRAMIDALE 23 39.970705 16.068039 VIGGIANELLO

11 PROFILATO TRONCO

PIRAMIDALE 17 39.971731 16.070610 VIGGIANELLO

12 PROFILATO TRONCO

PIRAMIDALE 12 39.973277 16.074495 VIGGIANELLO

13 PROFILATO TRONCO

PIRAMIDALE 17 39.974888 16.078519 VIGGIANELLO

13A PROFILATO CAVALLETTO 27 39.975757 16.079242 VIGGIANELLO

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5 VINCOLO IDROGEOLOGICO

Si è proceduto alla precisa identificazione delle aree soggette al vincolo idrogeologico rispetto alle opere da realizzare descritte nei paragrafi precedenti.

La regione Basilicata è dotata di un portale cartografico ufficiale per la diffusione di tutte le informazioni territoriali della Infrastruttura Regionale dei dati spaziali. Questo permette agevolmente di poter identificare, tramite i servizi in linea, le possibili interferenze che un progetto è suscettibile di avere con le componenti territoriali.

Attraverso il portale cartografico è possibile risalire, inserendo le coordinate geografiche dei punti interessati, alla visualizzazione della mappa contenente il vincolo idrogeologico.

 

Figura 12 ‐ Geoportale della Regione Basilicata con l'indicazione del vincolo idrogeologico 

   

Di seguito si è schematizzato in una tabella riassuntiva tutte le informazioni necessarie, per ogni intervento previsto, al fine di definire se le aree interessate fossero soggette al vincolo idrogeologico.

 

   

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ID SOSTEGNO -

INTERVENTO COMUNE FOGLIO PAR.LLA LATITUDINE LONGITUDINE VINCOLO

IDROGEOLOGICO

Interventi previsti a nord‐est della stazione di Rotonda

Rotonda-Laiano ROTONDA 1 200 39,965274 16,026091 NO

Rotonda-

Tusciano ROTONDA 1 889 39,965128 16,026241 NO

Roronda-

Mercure2 ROTONDA 4 961 39,965015 16,026801 NO

Rotonda-

Terranova ROTONDA 4 961 39,964785 16,026365 NO

Rotonda-Pisticci ROTONDA 4 23 39,964544 16,02711 NO

Nuovo Rotonda-

Tusciano ROTONDA 1 891 39,964907 16,025816 NO

Cavalletto 1 ROTONDA 1 885 39,965488 16,025298 NO

Cavalletto 2 ROTONDA 4 961 39,964868 16,026155 NO

Interventi previsti a sud‐est della stazione di Rotonda

1A ROTONDA 4 735 39,962907 16,024737 NO

1B ROTONDA 4 118 39,961976 16,026440 NO

1C ROTONDA 4 233 39,961537 16,028935 NO

1D ROTONDA 4 227 39,961167 16,031010 NO

1E ROTONDA 4 385 39,960257 16,034301 NO

1F ROTONDA 5 231 39,959908 16,035588 NO

2 ROTONDA 5 366 39,959019 16,038860 SI

3 ROTONDA 5 232 39,960301 16,042057 NO

4 ROTONDA 6 384 39,961378 16,044750 NO

5 ROTONDA 7 25 39,963194 16,049286 NO

6 ROTONDA 7 34 39,964134 16,051625 NO

7 VIGGIANELLO 58 503 39,966099 16,056540 SI

8 VIGGIANELLO 58 246 39,967699 16,060541 SI

9 VIGGIANELLO 58 458 39,968880 16,063493 SI

10 VIGGIANELLO 59 95 39,970705 16,068039 SI

11 VIGGIANELLO 59 48 39,971731 16,070610 SI

12 VIGGIANELLO 59 192 39,973277 16,074495 NO

13 VIGGIANELLO 60 154 39,974888 16,078519 NO

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13A VIGGIANELLO 60 169 39,975757 16,079242 NO

Tabella 1 ‐ Dati geografici delle opere da realizzare ed indicazione della presenza del vincolo idrogeologico   

Dall’analisi dei risultati emerge che tutti gli interventi previsti nelle immediate vicinanze della stazione elettrica di Rotonda (lato nord-est) non ricadono nel vincolo idrogeologico. In ogni caso, come descritto nei paragrafi precedenti, tali attività non avrebbero in ogni caso alterato le condizioni geomorfologiche ed idrologiche del territorio, pertanto da ritenere comunque compatibili.

Per gli interventi previsti a sud-est della stazione di Rotonda, consistenti nella sola dismissione dell’attuale linea elettrica ex Agri-Rotonda, alcuni tralicci sono ubicati in zona soggetta a vincolo idrogeologico ed in particolare i sostegni indicati nelle cartografie allegate ai numeri :

a) Sostegno n°2 nel comune di Rotonda al F. 5 P.lla 366 b) Sostegno n°7 nel comune di Viggianello al F.58 P.lla 503 c) Sostegno n°8 nel comune di Viggianello al F.58 P.lla 246 d) Sostegno n°9 nel comune di Viggianello al F.58 P.lla 458 e) Sostegno n°10 nel comune di Viggianello al F.59 P.lla 95 f) Sostegno n°11 nel comune di Viggianello al F.59 P.lla 48

Pertanto per la rimozione dei sostegni indicati è richiesto il nulla-osta allo svincolo idrogeologico.

5.1 NORMATIVA REGIONALE  

La Regione Basilicata, attraverso il Dipartimento Agricoltura e Sviluppo Rurale – Ufficio Foreste e Tutela del Territorio, ha emanato la Deliberazione n° 412 del 31 marzo 2015 che riporta

“Disposizioni in materia di vincolo idrogeologico”. Il documento fornisce tutte le indicazioni tecnico-amministrative in relazione ad interventi ricadenti in ambiti sottoposti a vincolo idrogeologico.

La delibera stabilisce inoltre una semplificazione dell’iter procedurale amministrativo per il rilascio delle autorizzazioni a vincolo idrogeologico attraverso due direttrici procedurali commisurate alla

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effettiva dimensione delle opere da realizzare ed il conseguente impatto che si verrebbe a generare sull’equilibrio geomorfologico del territorio.

Pertanto, considerata l’entità dei lavori che saranno previsti nelle aree sottoposte a vincolo, ossia la sola dismissione di alcuni tralicci esistenti, si ritiene agevolmente di rientrare nel caso definito

“opere di piccola entità che comportano modesti movimenti di terreno, soggette alla presentazione di una comunicazione di inizio lavori secondo le modalità di cui all’art. 11 della stessa delibera”.

6 INTERVENTI SOGGETTI A VINCOLO IDROGEOLOGICO

Nel paragrafo precedente sono stati identificati gli interventi per i quali è necessario richiedere il nulla-osta per eseguire i lavori in quanto ricadenti in area sottoposta al vincolo idrogeologico. Si tratta esclusivamente di interventi finalizzati allo smontaggio di tralicci esistenti e del relativo recupero dei conduttori e della fune di guardia esistenti.

 

Figura 13 ‐ Vista dei sostegni n° 2 e n°7

 

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Figura 14 ‐ Vista dei sostegni n°8 e n°9 

 

 

Figura 15 ‐ Vista dei sostegni n° 10 e n°11

 

Da una prima analisi delle immagini satellitari si evidenzia l’estrema facilità nella esecuzione dei lavori di smontaggio dei sostegni indicati ai numeri 2,7,8 e 9. In particolare i sostegni n° 2 e 7 si trovano in prossimità della viabilità esistente, e ciò determina un agevole accesso al sito oltre che la disponibilità di una area libera intorno al traliccio per eseguire tutte le operazioni previste per lo smontaggio. Non verranno realizzate nuove piste di accesso né tantomeno si arrecherà danno alla flora esistente.

Per i sostegni n° 8 e 9 l’accesso ai siti è previsto attraverso terreni interpoderali sui quali è prevista la realizzazione di una pista di accesso sul terreno, senza alcuna alterazione della morfologia dello

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stesso. La società Terna s.p.a. dichiara che è in possesso di tutti i diritti per l’accesso ai siti nonchè delle aree di lavoro necessarie alle operazioni di dismissione.

Il sostegno n° 10 è adiacente ad un sentiero esistente ad una distanza di circa 9 metri da quest’ultimo, in un’area occupata da vegetazione spontanea. Lo stesso vale per il sostegno n°11 che dista dalla viabilità ordinaria circa 8 mt. Per entrambi i sostegni è prevista la rimozione della vegetazione esistente nella misura minima ad eseguire i lavori di smantellamento dei relativi sostegni. In particolare verrà realizzata una sorta di pista di collegamento a partire dalla viabilità utilizzata per accedere, fino al traliccio da rimuovere; tale tracciato servirà anche per il ribaltamento dello stesso traliccio come meglio specificato nei successivi paragrafi.

     

Figura 16 ‐ Indicazione delle piste di accesso ed aree per lo smontaggio 

L’apertura delle piste di accesso verso il traliccio, necessarie anche alle operazioni di smontaggio dello stesso, avranno una superficie di circa 35mq per ogni traliccio, per una superficie complessiva, da rendere libera, di circa 70 mq.

6.1 REPORT FOTOGRAFICO DELLO STATO DI FATTO

Al fine di poter identificare e valutare eventuali impatti potenziali dell’opera di dismissione, è stata effettuata un’indagine di tipo diretto, tramite sopralluoghi effettuati nelle aree di intervento, in modo da individuare le peculiarità delle stesse e stimare il potenziale disturbo che si potrebbe arrecare.

E’ stata eseguita una analisi visiva dei siti oggetto dell’intervento, supportata da fotoriprese, al fine di verificare il reale stato di fatto in prossimità dei sostegni che dovranno essere dismessi. Di

seguito si riportano le schede riassuntive.

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7 MODALITA’ DI ESECUZIONE DEI LAVORI

La dismissione dei tralicci e delle tratte di linea avverrà secondo le seguenti modalità:

- Recupero dei conduttori e della corda di guardia e loro trasporto con conferimento a rottami;

- Smontaggio dei vari tronchi di tralicciatura e loro trasporto con conferimento a rottami;

- Riqualificazione delle aree oggetto di scavo con materiali aridi e terre possibilmente di origine locale, coerenti per litologia e granulometria.

Come per il montaggio, lo smontaggio della carpenteria metallica dei sostegni può avvenire con tre sistemi:

– Smontaggio ad aste sciolte;

– Smontaggio a fiancate;

– Smontaggio a tronchi;

Ciascuno dei quali può essere realizzato mediante l’impiego di:

– Falcone;

– Autogru;

– Elicottero.

Dopo aver rimosso i conduttori e la fune di guardia dal sostegno, le fasi operative si svolgono nella maniera inversa rispetto a quelle indicate per le fasi di montaggio.

Valutato che il recupero a tronchi o ad aste sciolte dei sostegni determina un maggior rischio rispetto l’abbattimento per ribaltamento, si ritiene che quando la natura delle aree circostanti lo consentano sia più opportuno l’abbattimento per ribaltamento.

Dopo aver rimosso i conduttori e la corda di guardia dal sostegno, si installano due funi di acciaio sulla parte superiore dello stesso, vincolandole a terra tramite dei tirfor, a zavorre poste ad una distanza non minore di una volta e mezza l’altezza del sostegno e disposte lungo la direzione di caduta.

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Figura 17 ‐ Area di ingombro 

 

Dopo aver esercitato una leggera trazione sulle funi, tramite i tirfor, si procede al taglio dei montanti del sostegno a filo del basamento di fondazione, mediante taglio ossiacetilenico/ossipropanico, mototroncatrice a scoppio e/o elettrica, secondo le modalità di seguito riportate.

 

Figura 18 ‐ Taglio base del traliccio e direzione di caduta

Sui montanti del lato verso cui deve avvenire il rovesciamento, devono essere tagliate solo le due ali parallele alla direzione di caduta. Azionando i tirfor si esercita una trazione sulle funi provocando il rovesciando a terra del sostegno che rimarrà vincolato al basamento di fondazione con le ali dei montanti non tagliate, che saranno successivamente tagliate con il resto della struttura.

Parti da tagliare

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Saranno demolite eventuali opere provvisorie e si provvederà a ripiantumare i siti con essenze autoctone, laddove richiesto, dopo aver opportunamente ripristinato l’andamento originario del terreno in prossimità del traliccio, laddove modificato.

Per il rifornimento dei materiali necessari e per l'accesso dei mezzi alle piazzole si utilizzerà la viabilità esistente ed in limitati casi (sostegni 10 e 11) si realizzeranno brevi raccordi temporanei, riducendo al minimo il taglio di vegetazione. A fine attività in corrispondenza di tali raccordi potranno essere ripristinate le condizioni preesistenti.

L'arco temporale di occupazione risulta molto limitato rispetto a quello per la realizzazione ex novo di un nuovo traliccio presumibilmente 2-3 giorni. Si precisa infine che per le dismissioni non è previsto alcuna occupazione permanete si prevede invece di restituire al sito le superfici oggi occupate dalla base dei tralicci.

8 INQUADRAMENTI TERRITORIALI

8.1 INQUADRAMENTO GEOLOGICO E IDROGEOLOGICO

Dal punto di vista geologico l’area in oggetto viene localizzata nella parte sudorientale del Foglio 221 "Castrovillari" della Carta Geologica d’Italia (Scala 1:100000). Essa risulta inquadrata principalmente all’interno della Formazione del Saraceno. Tale formazione geologica risulta composta da un’alternanza di calcilutiti e calcareniti con livelletti e noduli di selce nera, di argille siltose di colore grigio-piombo, talora anche verdi e rosso vinate con subordinati livelli di arenarie.

Nell’area non risultano essere presenti fenomeni significativi di dissesto idrogeologico e la suscettività delle superfici più acclivi all’erosione è attenuata dalla presenza di vegetazione arbustiva e forestale, che contribuisce in maniera significativa alla stabilità dei versanti.

8.2 ANALISI DEL REGIME IDROGRAFICO E DEL PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO

L’ intervento previsto ricade nell’ambito dell’autorità di Bacino della Calabria. Tale autorità ha lo scopo di indirizzare, coordinare e controllare le attività di pianificazione, di programmazione e di attuazione inerenti ai bacini idrografici. In generale le attività che fanno capo all’A.B.R. sono la conservazione e la difesa del suolo da tutti i fattori negativi di natura fisica ed antropica; il mantenimento e la restituzione, per i corpi idrici, delle caratteristiche qualitative richieste per gli usi

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programmati; la tutela delle risorse idriche e la loro razionale utilizzazione; la tutela degli ecosistemi, con particolare riferimento alle zone d'interesse naturale, generale e paesaggistico.

L’autorità di Bacino è dotata di Piano di Bacino per l’assetto idrogeologico (PAI) approvato nel 2001 ed aggiornato con Delibera n°3/2016 denominata “Procedure per l’aggiornamento del Rischio Frane del PAI Calabria - Nuove Carte di Pericolosità e Rischio Frane - e la modifica delle Norme Tecniche di Attuazione e Misure di Salvaguardia (NAMS) del PAI relative al Rischio Frana”.

E’ stata consultata la documentazione fornita dall’autorità in ordine al Rischio frane ed al Rischio idraulico sovrapponendo tali aree con l’intervento in esame.

Come è facile evincere dalla tavola allegata DE22269C1CFV000024 - Piano di Bacino per l’assetto idrogeologico (PAI), tutti gli interventi previsti non ricadono in alcun tipo di aree a rischio frane, nonché a rischio idraulico. Pertanto gli interventi sono compatibili con le previsioni del piano.

8.3 INQUADRAMENTO PEDOLOGICO E PEDOCLIMATICO

Dal punto di vista pedologico i suoli caratterizzanti l’area vengono localizzati, in base alla carta pedologica della Regione Basilicata, all’interno Regione Pedologica 61.1, caratterizzante rilievi appenninici ed antiappenninici con rocce sedimentarie (flysch arenacei marnosi e argillosi dell'italia centrale e meridionale).

In particolare l’area in questione viene classificata come area con suoli dell'alta montagna arenaceo- marnosa appartenenti alla Provincia Pedologica 5 della medesima carta ed in particolare riconducibili all’unità 5.1 ivi descritta. Essi sono suoli degli alti versanti posti al confine meridionale della Regione, a litologia costituita prevalentemente da argilloscisti neri con inclusioni di quarzareniti, ofiolitie calcari e sono caratterizzati da superfici acclivi o molto acclivi.

In tale contesto la principale tipologia di suoli, rinvenibili all’interno dell’area oggetto d’intervento, risulta essere quella dei Suoli Rusciano (RUS1). Per quanto riguarda invece le caratteristiche pedoclimatiche del suolo esso risulta essere caratterizzato da un regime di umidità di tipo udico.

Tale regime è tipico dei climi umidi, che hanno precipitazioni sufficientemente distribuite nel corso dell'anno ed in estate le precipitazioni sono sufficienti per non determinare un consumo totale della riserva idrica dei suoli per lunghi periodi. Infatti, in estate, le precipitazioni sono sufficienti per non determinare un consumo totale della riserva idrica dei suoli per lunghi periodi ed il suolo non è mai

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secco per più di 45 giorni consecutivi. Il regime di temperatura del suolo, con una temperatura media annua compresa tra 12 e 18 °C e con un’escursione termica tra la media estiva e quella invernale di circa 6 °C, risulta essere di tipo mesico. Infine l’uso del suolo in tali aree è prevalentemente costituito da pascoli, seminativi asciutti e boschi di latifoglie.

8.4 INQUADRAMENTO CLIMATICO E FITOCLIMATICO

L’area presenta un regime pluviometrico con un massimo annuale durante i mesi invernali ed un minimo assoluto in estate. La quantità media di precipitazione annua si aggira intorno agli 1200- 1300 mm circa, con eventi meteorici giornalieri anomali di notevole intensità che possono superare i 70-80 mm. Dal punto di vista fitoclimatico, la zona in cui si andranno a realizzare gli interventi progettuali risulta essere ricadente nella Sottozona fredda del Castanetum classificazione di Pavari- De Phillipis). In tale area le temperature medie annue risultano essere comprese tra i 9°C ed i 15 °C, mentre la temperatura media del mese più freddo non risulta essere mai inferiore a -2 °C e la media delle temperature minime assolute annue sempre superiore a -15 °C. Le disponibilità idriche risultano essere relativamente abbondanti in quanto il regime pluviometrico sopra descritto pur avendo un minimo assoluto in estate risulta caratterizzato da precipitazioni copiose durante i mesi autunnali, invernali e primaverili ma con precipitazioni sporadicamente presenti anche in estate.

Infine il regime nivometrico in tale area risulta essere non equilibrato ma comunque presente, in quanto caratterizzato da precipitazioni sporadiche e solo eccezionalmente abbondanti nei mesi di Dicembre, Gennaio e Febbraio; con conseguente copertura nevosa al suolo non prolungata e per periodi non significativi.

9. CONCLUSIONI

Come descritto in precedenza, alcuni degli interventi in progetto ricadono in un’area soggetta a vincolo idrogeologico ai sensi del R.D.L. n° 3267 del 30 dicembre 1923 e del successivo R.D.L. n°

1126 del 18 maggio 1926. Lo scopo principale del Vincolo Idrogeologico è di preservare l’ambiente fisico e quindi di impedire forme di utilizzazione del territorio che possano determinare denudazione, innesco di fenomeni erosivi, perdita di stabilità, turbamento del regime delle acque superficiali e sotterranee e quindi innesco di situazioni di dissesto.

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Gli interventi descritti, ricadenti in aree soggette al vincolo idrogeologico, non comportano sottrazione né frammentazione degli habitat esistenti, in quanto l’intervento riguarda la dismissione di tralicci e la manutenzione di reti già esistenti, pertanto le occupazioni di suolo saranno da considerarsi solamente a carattere temporaneo e legato alle fasi di cantiere .

L’incidenza sulla componente vegetazione e la flora esistente può ritenersi non significativa, o nulla, a causa del carattere temporaneo delle opere da eseguire.

In considerazione di quanto fin qui esposto, si può affermare che l’intervento in progetto non determina interferenze che possano essere causa di instabilità in quanto non induce alcuna variazione del regime delle acque superficiali e sotterranee e non comporta la realizzazione di interventi tali da pregiudicare la stabilità temporanea o definitiva del versante.

10. ALLEGATI GRAFICI

TAV. DE22269C1CFV000017 - CTR 1 – SE ROTONDA

TAV. DE22269C1CFV000018 - CTR 2 – LINEA EX AGRI-ROTONDA 150 kV TAV. DE22269C1CFV000019 - ORTOFOTO 1 – SE ROTONDA

TAV. DE22269C1CFV000020 - ORTOFOTO 2 - LINEA EX AGRI-ROTONDA 150 kV TAV. DE22269C1CFV000021 – CATASTALE 1 - ROTONDA

TAV. DE22269C1CFV000022 - CATASTALE 2 – VIGGIANELLO

TAV. DE22269C1CFV000025 – PIANO DI BACINO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO TAV. DE22269C1CFV000027 – CORINE LAND COVER

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