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Roma, la Polenta di Carnevale al Mercato Contadino ai Parchi della Colombo

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Academic year: 2022

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Roma, la Polenta di Carnevale al Mercato Contadino ai Parchi della Colombo

ROMA – Sabato 10 febbraio 2018, grazie al Molino a pietra Caldaroni della Ciociaria (San Giovanni Campano, Frosinone) il Tour della POLENTA farà tappa, a grande richiesta, al Mercato Contadino Roma e Castelli Romani dove più di 30 produttori agricoli si danno appuntamento al centro commerciale Parchi della Colombo (Via C. Colombo, 1897) tutti i sabati (e una parte anche il mercoledì) per soddisfare la richiesta dei cittadini di Infernetto, Casalpalocco, Axa, Ostia e Acilia.

Infatti da quasi due anni – senza interruzione – testimoniano un alto gradimento della possibilità di acquisto di prodotti alimentari freschissimi e di qualità, di filiera corta,

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direttamente dai produttori delle aziende agricole dei Castelli Romani, dell’agro-romano e degli altri territori del Lazio. Farm lovers e food lovers assieme per trasformare in una grande festa di comunità la spesa settimanale.

In omaggio al Carnevale, Frappe e castagnole di Ivan Il re del Pane in degustazione gratuita!

Dalle ore 12 si potrà degustare la POLENTA, seguirne in diretta la preparazione, girata con lo spino (un robusto ramo d’albero), come si faceva una volta, in un paiolo di rame. Le sorelle Maria Donata e Roberta del Molino Caldaroni con passione continuano l’attività del molino in pietra di famiglia, operativo fin dal lontano 1780. Per condimento il sugo con salsicce di Ivan il Re del Pane, il tutto spolverato con il pecorino de Il Vecchio Ovile di Anzio, dell’azienda Serafini di Tarquinia e della Fattoria Crolla. Per i vegetariani broccoletti e altre verdure di stagione.

Contributo a piatto di 3 euro.

Una polentata “fatta in casa”, nel vero senso della parola, visto che verrà preparata al mercato con tutti gli ingredienti messi a disposizione dai produttori presenti al Farmer’s Market per far arrivare nei piatti dei frequentatori del Mercato Contadino dei Parchi della Colombo una saporita fetta di “sole domestico”, che restituisce tutto il sole con cui in estate è cresciuta la pannocchia” per citare lo scrittore Carlo Castellaneta che a questo proposito scriveva così: “… la polenta non è solo vivanda; è paesaggio, memoria, offerta rituale … Né può essere consumata in solitudine poiché è cibo conviviale, da dividere in famiglia o con gli amici, perché non sopporta le piccole dimensioni, quasi vi fosse una legge non scritta tra proporzione e sapidità. E del resto già nel prepararla si sviluppa intorno al fuoco un clima di eccitazione… Nonostante il nome così poco altisonante, questo panettone dorato acquista ogni volta, appena versato sul

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tagliere rotondo, una forza ancestrale, uno splendore antico, una benedizione divina, come se ogni polenta arrivasse dalla notte dei tempi”.

Il Mulino a pietra Caldaroni di Monte San Giovanni Campano produce e vende farine macinate a pietra di altissima qualità, classiche e particolari, di ogni genere e varietà (grano duro, Senatore Cappelli, mais, farro…) rappresentano il fiore all’occhiello della produzione, dato l’utilizzo di macine in pietra come vuole la tradizione. Il prodotto finito rispetta così l’integrità e la proprietà e garantisce la creazione di pasta, pane, focacce dal sapore unico. Le farine prodotte dal mulino vengono molite con la pietra (Fertè), sistema antico e naturale che sfruttando la bassa velocità delle macine evita il surriscaldamento della farina per mantenere integre le fibre e tutti i componenti naturali contenuti nel chicco di grano e nel suo germe, sua parte più nobile, ricco di oli e di vitamine. Le proprietà, il profumo e il sapore naturale dei cereali restano dunque inalterate e donano un gusto particolare.

Tra i banchi del mercato, tante degustazioni tra prodotti biologici e tipici – con certificazione Igp, Dop, Doc, Docg – frutta e verdura appena raccolta, olio, vino, mozzarelle di bufala, formaggi freschi e stagionati, pane lavorato con la pasta madre, uova di galline allevate all’aria aperta e altri prodotti, tra cui confetture e marmellate, farine e legumi, dolci da forno, fiori e piante, cioccolata dei frati trappisti!

Ti invitiamo a venirci a trovare al mercato contadino degli agricoltori a km0, a condividere il nostro progetto di filiera corta, a cambiare il tuo impatto sul mondo. A dire tanti “no”

con un “sì” al nostro mercato: un no ai tir sulle strade, al petrolio che li muove, all’agricoltura fatta di chimica, agli imballaggi-rifiuto che hanno preso il posto dei prodotti… Fai una scelta diversa con il tuo SI’ al nostro mercato!

Per un sempre maggior numero di consumatori, la spesa è

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diventata un’occasione di scambio e di comunicazione, con un codice simbolico analogo a quello che si manifesta nelle attività del tempo libero e dell’intrattenimento: i produttori raccontano i propri prodotti e la propria vita su di un

“palcoscenico” in cui il consumatore non è più un soggetto passivo, l’ultimo anello di una filiera lunga in cui il cibo non ha alcun legame con il territorio di consumo e le storie di vita di chi produce ed acquista il cibo.

Nemi, via della Radiosa è

libera: i cassonetti dei

rifiuti ora si affacciano sul

lago

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NEMI (RM) – I cassonetti dei rifiuti a Nemi si trasferiscono da un sito dove non potevano stare ad un altro sito, anche questo, dove non possono stare. Così si può riassumere quanto accade nel piccolo paese governato dal sindaco Alberto Bertucci dove l’area di via della Radiosa che fino a qualche giorno fa assisteva ad una sorta di gestione dei rifiuti – carico e scarico da parte della società Lazio Ambiente SpA – appare sgombra dall’immondizia, cassonetti e campane che sono riapparsi però in via Nemorense di fronte al civico 59 su un terreno che affaccia direttamente sul lago di Nemi. Un altro sito, quest’ultimo, che è protetto da tutti i vincoli possibili per la tutela ambientale e idrogeologica.

Monnezza e belvedere (Nemi salotto d’Europa)

E se da una parte, finalmente, si può dire salvo il pozzo dell’acqua potabile, che rifornisce la cittadinanza, situato

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nelle immediate vicinanze di quell’area in via della Radiosa dove fino all’altro giorno si stipavano i rifiuti in attesa di conferirli in discarica, dall’altra c’e’ un nuovo scempio che si affaccia proprio sul belvedere di uno dei siti più belli d’Italia. Una situazione, quella della raccolta e gestione dei r i f i u t i , c h e a N e m i a p p a r e a n c o r a c o m e p r e c a r i a e l’impressione è quella di un’amministrazione in affanno che non riesce a trovare la quadra per far decollare la raccolta differenziata sull’intero territorio comunale.

Via Nemorense altezza fronte civico 59

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V i a d e l l a R a d i o s a senza cassonetti

Via Nemorense altezza fronte civico 59

Due scelte sbagliate hanno infatti contraddistinto le consiliature Bertucci in tema di differenziata:

La prima riguardo l’individuazione di un terreno in località “Fornaccio”

Qui si intendeva edificare l’isola ecologica, tanto che il terreno venne acquistato dal Comune di Nemi e l’ufficio Tecnico predispose il progetto preliminare dell’isola ecologica al fine di poter richiedere il finanziamento a l l ’ a l l o r a P r o v i n c i a d i R o m a p e r l a r e a l i z z a z i o n e dell’impianto che prevedeva una spesa complessiva di circa 255mila euro. Progetto preliminare di isola ecologica poi approvato dalla Giunta comunale e che dopo parcelle pagate ai vari agronomi e geologi venne bocciato in sede di conferenza di servizi.

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La seconda, fu la scelta del sito in via della Radiosa, già utilizzato per la gestione rifiuti

“Andiamo a approvare il progetto in variante con annessa nuova localizzazione del sito. – Dichiarava il sindaco di Nemi Alberto Bertucci durante il Consiglio comunale del 13 luglio 2016 – Il progetto – proseguiva il primo cittadino – sotteso a questa variante è funzionale non solo alla realizzazione dell’isola ecologica in sé in una ubicazione precisa, ma ha caratteristiche che ne consentono il finanziamento e la realizzazione in diverse localizzazioni purché rispettosa dei requisiti standard. A tal proposito la scelta è risultata complessa fin dall’inizio, considerate le difficoltà e i rilievi geomorfologici caratterizzanti tutto il paese. La scelta iniziale – Fornaccio Ndr. – aveva comunque una logica – concludeva Bertucci – (ad esempio per l’accessibilità), questa scelta finale (vicino al campo sportivo ) invece è quella più equilibrata tra i diversi fattori (realizzazione obiettivi, tempistica, caratteristiche territoriali, idoneità alla funzione)”. A nessuno però passò per la mente che nelle immediate vicinanze del sito di via della Radiosa era presente il pozzo dei Corsi che fornisce acqua potabile alla cittadinanza.

E così dalle colonne di questo quotidiano iniziammo una campagna di informazione in solitario, abbinandola ad esposti rivolti a tutte le Autorità competenti

Abbiamo anche segnalato il fatto alle associazioni ambientaliste, tra le quali una ben nota associazione di importanza nazionale che però non ci ha dato alcun riscontro sebbene il caso riguardasse tematiche di loro stretta pertinenza: l’ambiente. Tutto questo accadeva mentre altri

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erano impegnati a dare ben altre notizie, frutto, spesso, di copia e incolla rapsodici e fulminei e non privi di errori ortografici. Tutto questo in quasi due anni di ripetuti articoli, correlati da video e reportage fotografici che testimoniavano la regolare attività gestionale dei rifiuti in un sito predestinato pure a divenire isola ecologica e ricevendo un riscontro fattivo solo dal Garante Idrico del Lazio, la dottoressa Paola Perisi che fin dall’inizio si è subito dimostrata sensibile all’argomento attivandosi con le altre Autorità, tra le quali l’Arpa Lazio che proprio qualche giorno fa ha scritto al Comune di Nemi sollecitando un intervento al fine di appurare l’esistenza o meno di cassonetti dei rifiuti e relativa gestione dell’immondizia.

Per arrivare quindi alla bocciatura dell’area, in sede di conferenza di servizi, quale isola ecologica da parte del gestore idrico Acea che in considerazione del pozzo d’acqua

“dimenticato” dagli amministratori pose il suo diniego.

Ora la storia sembra ricominciare per via Nemorense, del resto il proverbio recita

“non c’e’ due senza tre”

Ciò senza nulla togliere alla chiara ed evidente situazione complicata di dover gestire dei rifiuti in un territorio pieno di vincoli e aree naturali protette. Forse la chiave di volta è nella tanto sbandierata convenzione con un Comune limitrofo.

A Nemi il posto sembra proprio non esserci.

Monster Hunter World, Capcom

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sforna un vero capolavoro per Xbox One e PS4

Capcom inizia il suo 2018 con una vera e propria bomba.

Monster Hunter World, nuovo capitolo della saga nata nel 2004 su Playstation 2 e che negli ultimi anni è rimasta relegata ai possessori di Nintendo WiiU e 3DS, arriva finalmente sulle console della famiglia Xbox One e su PlayStation 4 per la gioia di tutti quei fan che da tempo chiedevano un titolo dedicato alla serie sulle piattaforme next-gen. Inutile girarci intorno, prima d’iniziare l’analisi di Monster Hunter World è necessario dire che il lavoro svolto su questo videogame è veramente strabiliante e, senza ombra di dubbio, ci si trova dinanzi a uno dei prodotti più validi in circolazione, capace di tenere incollato per centinaia di ore coinvolgendo i giocatori in spettacolari cacce ai mostri.

Nonostante la natura del titolo, complessa e all’inizio forse troppo macchinosa per i casual gamer, una volta che si sono apprese le dinamiche di gioco, sempre spiegate in maniera chiara da brevi tutorial in game, qualsiasi tipo di giocatore difficilmente riuscirà a staccarsi dal titolo di Capcom. Ma

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iniziamo dal principio: se nei vecchi videogame della serie la trama era praticamente inesistente, in Monster Hunter World Capcom ha svolto un lavoro davvero ben fatto per donare un senso logico ed un filo conduttore più consistente alle cacce che i giocatori dovranno affrontare. Come suggerisce la parola

“World”, presente nel titolo, il teatro in cui si svolgeranno le imprese dei gamers è il Nuovo Mondo, un continente inesplorato ricco di creature e di misteri da svelare. Ogni dieci anni i Draghi Anziani attraversano l’oceano per arrivare in questo Nuovo Mondo, anche se nessuno ha mai saputo il motivo di questa migrazione. Nel corso degli anni sono state quindi organizzate delle spedizioni per fare ricerche su questa terra, e il giocatore si troverà a vestire i panni di un cacciatore della Quinta Flotta arrivata seguendo le tracce di Zorah Magdaros, un enorme Drago Anziano dalle sembianze di un vulcano che erutta magma e lapilli. Ovviamente l’arrivo nel Nuovo Mondo non è assolutamente una passeggiata, e già dalla prima rocambolesca sequenza iniziale si nota la volontà di Capcom di spingere molto sulla trama grazie a numerose cut- scenes spettacolari realizzate con il motore di gioco e soprattutto la presenza di un doppiaggio anche in italiano che dona al prodotto quel qualcosa in più. Prima di partire per il lungo viaggio nel Nuovo Mondo, ogni giocatore deve creare il suo avatar personalizzato grazie ad un editor completo in ogni minimo dettaglio. In gioco, poi, sono presenti diversi comprimari e personaggi più o meno secondari caratterizzati in maniera piuttosto buona che arricchiscono l’universo di gioco in maniera gradevole e intelligente.

Ma torniamo al gioco, una volta sbarcati ci si troverà ad Astera, il villaggio/base dove sarà necessario collaborare con gli altri membri della Gilda, al fine di migliorare sempre più le capacità delle varie sezioni in cui è divisa. Ad ognuno il proprio ruolo: i biologi passeranno il loro tempo con il naso sui libri a studiare ogni dettaglio delle specie di fauna e flora che si incontreranno man mano che si andrà avanti nel

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gioco, e chiederanno continuamente ai giocatori di aiutarli nel recuperare campioni. I responsabili delle risorse invece si occuperanno di gestire i materiali e anche loro avranno bisogno di una mano nel recupero degli approvvigionamenti. C’è poi la Forgia, luogo che è chiaramente è adibito alla creazione di armi, armature, amuleti e quant’altro, a patto di avere i materiali giusti per costruirle. Infine c’è la mensa, un luogo tradizionale per la serie, dove si sono sempre consumati pasti tra i più disparati e abbondanti in modo assolutamente comico. A completare il quadro, ci sono gli alloggi e la Caccia Celeste, che in seguito si aprirà per le sfide in multigiocatore con regole fisse. Insomma, chi gioca alla serie da tempo ha già capito che Astera rappresenta l’hub principale dove si svolgerà la prima delle due attività principali di Monster Hunter, ossia la preparazione prima della caccia ai mostri. Qui si scelgono con cura tutti gli equipaggiamenti per la battuta perfetta, dove, con l’obiettivo ben in testa, si possono creare gli strumenti necessari per riuscire ad essere più performanti in combattimento. A seconda del mostro che sarà necessario affrontare e se bisogna ucciderlo o catturarlo, tutto cambia ed è inutile partire per la spedizione senza le capacità offensive e difensive necessarie, o senza l’equipaggiamento giusto. Nella seconda attività principale infatti, cioè quando si parte per la caccia, sarà il momento di ritrovarsi da soli contro la natura, e lo scontro, se non si è preparati a dovere potrebbe facilmente essere fatale. Il sistema di crescita del personaggio su cui si basa Monster Hunter World segue la canonica evoluzione che aveva già in precedenza. Pur potendolo definire un gioco di ruolo, il livello di crescita del protagonista non si basa su un livello di esperienza che aumenta affrontando un gran numero di combattimenti. Infatti per accrescere statistiche come attacco, velocità e difesa e via discorrendo, il tutto ricade tutto sull’equipaggiamento, soprattutto armi e armature. I mostri, che si dovranno affrontare nelle missioni che si susseguono una dopo l’altra, avranno sempre la stessa quantità di salute, caratteristiche e

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punti di forza e debolezza, mentre sarà compito di chi gioca potenziare la propria attrezzatura e le abilità per poterli sconfiggere più agevolmente. Per chi non lo sapesse e si stesse chiedendo: perché dovrei uccidere due volte lo stesso mostro? La risposta è semplice, a ogni cattura o uccisione della bestia in questione, saranno dati alcuni pezzi di mostro c o m e a d e s e m p i o s c a g l i e , p e l l e , c o r a z z e e c c … t a l e distribuzione dei materiali è totalmente casuale e ovviamente non basterà a completare i 5 pezzi che compongono un set di armatura. Quindi di conseguenza i giocatori dovranno cacciare e ricacciare la creatura in questione per riuscire a realizzare e potenziare l’armatura.

Ovviamente ogni essere che si manderà ko dà l’accesso a un set di armatura unico, con punti di forza e debolezze sia fisiche che elementali. Tutto ciò porterà i giocatori a dover creare armi e protezioni adeguate a seconda del mostro che sarà necessario uccidere e per fare ciò saranno necessarie tante ore di caccia e grande abilità. I mostri si dividono in piccoli, medi e grandi, con questi ultimi che rappresentano i boss di ogni mappa. L’incedere è praticamente una sequenza infinita di cacce al mostro volte a recuperare i materiali migliori e a forgiare equipaggiamento più forte, per proseguire ulteriormente. Un loop ludico che cattura, grazie alla vastissima quantità di armi che si possono creare nella Forgia: ne esistono infatti ben quattordici tipi, ovvero tutte quelle apparse nei capitoli precedenti, e ognuna ha un suo stile di gioco e move-set unico, diverse ramificazioni a seconda di come si vuole evolverla. Grazie ad un albero che aumenta sempre di più la lunghezza dei propri rami, ad ogni recupero e miglioramento in forgia l’arma assumerà caratteristiche migliori ed un aspetto completamente diverso.

Ad esempio uccidendo o catturando l’Anjarath, un mostro che fa del fuoco la sua caratteristica principale: una volta sconfittolo e recuperate parti come scaglie, pelle e quant’altro, queste si potranno applicare all’arma per crearne

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una di serie legata al mostro ucciso, con parti estetiche che ricordano la corazza e i poteri del fuoco. Per ogni mostro si svilupperà una nuova serie, sempre diversa dalle altre, che richiederà il recupero di materiali in altre cacce. Come già detto, anche le armature si comportano allo stesso modo, e bastano già solo questi due fattori ad alimentare la voglia di avventurarsi in una nuova spedizione. Il mestiere del cacciatore non si riduce però solo al mero combattimento. Le mappe di Monster Hunter non sono arene, bensì luoghi aperti dove la natura è viva e fa il suo corso a prescindere da ciò che il giocatore farà. Sarà necessario quindi imparare ad essere ottimi segugi per scandagliarle a fondo e scoprire le tracce dei mostri che bisognerà a cacciare. Fortunatamente però non si sarà lasciati soli e allo sbaraglio, nella squadra ci sarà un Palico, un piccolo aiutante felino tanto carino quanto utile in battaglia, visto che ci curerà e distrarrà i nemici all’occorrenza. Inoltre, grande novità di Monster Hunter World, ci saranno anche gli insetti guida, ossia delle creature volanti luminose d’importanza fondamentale che evidenziano risorse da raccogliere e che seguiranno le tracce dei mostri. Molti giocatori storici potrebbero non gradire la presenza di queste creature e l’eccessiva semplificazione che questi insetti potrebbero apportare alle battute di caccia.

Possiamo però dire che il sistema funziona e non rende l’esperienza troppo semplice, queste specie di lucciole, infatti, non portano il giocatore automaticamente fra le fauci della preda, ma lo guidano a scovare progressivamente le tracce delle creature. C’è da dire che ad ogni recupero aumenta l’affinità degli insetti verso tale creatura, essa è divisa in livelli, quindi sarà solo dopo tante spedizioni, che questi riusciranno a trovare i boss molto rapidamente, simulando una sorta di conoscenza ed esperienza della fauna da scovare.

Se i mostri sono i gli antagonisti in Monster Hunter World, l’ambiente veste, come già detto il ruolo di co-protagonista.

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Nei precedenti capitoli le mappe erano divise in zone, ovvero delle aree più o meno estese collegate tra loro ma con confini ben precisi, e per passare da una all’altra bisognava attendere dei brevi ma fastidiosi caricamenti. In Monster Hunter World tutto questo appartiene al passato: ogni mappa è sì divisa in zone, ma solo per una mera questione di comodità di orientamento, poiché l’ambiente è finalmente unito in enormi aree open world. Niente più attese nel passaggio da una prateria alla foresta o alle montagne, ogni mappa è liberamente esplorabile senza interruzioni e permettendoci di muoverci in maniera naturale sfruttando elementi come le liane, arrampicandoci sulle piante per raggiungere zone sopraelevate o scivolando lungo delle scarpate, il tutto circondati da una flora e fauna viva e credibile e dall’alternarsi del giorno e della notte. Già dalla prima missione si viene catapultati nella Foresta vicino Astera e ci si ritrova in una enorme area che cambia morfologia continuamente, passando da aree aperte a intricati grovigli di liane fino a cunicoli sotterranei mentre intorno al protagonista pascolano innocui Apodoth erbivori e feroci Jagras che non esitano ad attaccare a vista, ma anche lucertole, insetti, uccelli e così via che possono anche essere catturati con il retino per diversi scopi. Praticamente ad ogni passo si possono trovare oggetti con cui interagire o da raccogliere come erbe, funghi, resti di ossa e simili, utili per creare pozioni e oggetti di supporto tramite il sistema di crafting. Il bello dell’universo di Monster Hunter World è che l’ecosistema funziona proprio come nella realtà ed esiste una precisa catena alimentare, infatti non è raro che durante una caccia magari si intrometta un altro mostro magari più grande e i due comincino a lottare per il territorio, lasciando quindi il protagonista nella scomoda posizione di poter approfittare che i due mostri si azzannino a vicenda, ma al tempo stesso rischiare di rimanere coinvolto nella lotta o, peggio ancora, essere attaccato da due fronti. Sta all’esperienza del giocatore capire quando sfruttare queste occasioni a proprio vantaggio e quando darsela a gambe, perché

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se già un mostro è impegnativo, due insieme possono diventare facilmente ingestibili. Chiude il cerchio delle interazioni ambientali la possibilità di alcuni mostri particolarmente grandi di distruggere delle parti dello scenario cambiando quindi la morfologia della mappa, per cui magari durante una carica il mostro può far cadere degli alberi o sfondare una parete, creando anche delle rampe da cui saltare per cavalcare il dorso della bestia, oppure provocare una frana che può ferirlo. Il bello di Monster Hunter World però è dato dalla possibilità di giocare insieme ad altri tre cacciatori per un totale di 4 players contemporaneamente. Durante le missioni infatti sarà possibile dare una mano a qualcuno in difficoltà, partecipando alla sua missione, oppure richiedere aiuto ad altri giocatori sparando un razzo sos. Tale funzione inserirà la missione che si sta affrontando in una lista dove altri cacciatori potranno decidere di entrare per dare ausilio.

Ovviamente in più giocatori si è e più sarà difficile abbattere il nemico, ma ovviamente anche il danno che si farà sarà maggiore.

Naturalmente quando si gioca con amici sarà possibile determinare il numero di giocatori prima di partire in missione, così da non avere intromissioni esterne, oppure impostare una password per la propria sessione di gioco in maniera tale da poter consentire l’accesso solo a chi si vuole. Dopo tante ore spese in Monster Hunter World, è chiaro come l’anima della serie sia rimasta praticamente intatta.

Tranne l’approccio alle mappe e gli insetti guida, il gameplay resta fedele alla tradizione e i veterani se ne accorgeranno presto. È tutto più grande, più bello, più rifinito rispetto al passato, eppure le meccaniche di fondo restano sempre le stesse. A rendere il tutto ancora più grandioso è sicuramente il comparto tecnico. Grazie al potenziale delle console di attuale generazione, Capcom ha finalmente realizzato il Monster Hunter dei sogni, il titolo della saga col miglior aspetto di sempre. Niente più basse risoluzioni o modelli

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poligonali di scarsa fattura, il Nuovo Mondo gode di un aspetto gradevole che migliora la classica ispirazione fantasy/tribale tipica della serie. È da sottolineare l’eccelsa qualità delle animazioni di tutti gli animali presenti in gioco. Non solo i mostri più grandi, che hanno dell’incredibile per fluidità e complessità delle articolazioni, ma anche il Palico, nonché gli animali piccoli e piccolissimi, hanno animazioni curatissime, mai viste in un titolo tripla A di questo genere. Si generano così combattimenti dall’alto coefficiente di spettacolarità, tra giganti che si danno battaglia e piccoli dettagli a schermo che arricchiscono l’esperienza. Una qualità che da sola vale il prezzo del videogioco. Se poi si conta che, a quanto detto, i dlc che arricchiranno il titolo in futuro saranno totalmente gratuiti, c’è solo da sperare per il meglio. Tirando le somme, Monster Hunter World è un episodio mastodontico della serie Capcom, che ne segna il ritorno in grande stile su console casalinghe esaltando il brand all’ennesima potenza. La casa giapponese ha avuto l’accortezza di riuscire a mantenere intatta la tradizione del gioco aggiungendo alcune semplificazioni che potranno dare una grande mano ai neofiti lasciando però piena libertà nel loro utilizzo per soddisfare anche i veterani in cerca di una maggiore sfida, oltre a limare e perfezionare alcune meccaniche ormai obsolete ed inutilmente lente. Fortunatamente la giocabilità rimane il punto centrale del titolo, ma viene anche dato spazio ad una trama ricca di filmati e dialoghi. La componente del farming volutamente eccessiva poi garantisce un monteore di gioco assolutamente altissimo che però corre il rischio di allontanare chi non apprezza questo stile di gioco. Se siete fra quelle persone che si avvicinano a questo brand per la prima volta probabilmente resterete un po’ spiazzati e spaventati durante le prime ore di gioco, ma superato il primo ostacolo e una volta iniziate a capire le meccaniche si entrerà in una spirale da cui è difficile uscire. Monster Hunter World, come i suoi predecessori non è quindi un gioco per tutti perché serve tempo, impegno e costanza, ma una volta

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che si entra nell’ottica di gioco è davvero difficile farne a meno. Insomma, con questo titolo Capcom ha fatto bingo, è riuscita a creare un prodotto destinato a entrare con tutti i meriti nell’Olimpo dei videogames.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 9,5 Sonoro: 9,5 Gameplay: 9,5 Longevità: 9,5 VOTO FINALE: 9,5

Francesco Pellegrino Lise

Samsung, lancio nuovi

elettrodomestici: per una

casa smart e connessa

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Samsung punta tutto sulla domotica. Il colosso coreano ha annunciato nel corso del Samsung European Forum, che la visione dell’azienda per una casa realmente connessa si sta trasformando in realtà, grazie a un’ampia gamma di elettrodomestici innovativi, intelligenti e personalizzati.

Dopo gli annunci del CES di Las Vegas, il Samsung European Forum è la principale vetrina dei prodotti Samsung per il mercato europeo. Organizzato quest’anno presso il Palazzo dei Congressi di Roma, il forum coinvolge i partecipanti attraverso tour degli stand e illustra tutte le gamme di elettrodomestici per il 2018. Sono inclusi QuickDrive, che ha ottenuto il riconoscimento 2018 CES Innovations Award Honoree e il premio Smart Home Technology del Kitchen and Bath Industry Show (KBIS), insieme a Family Hub, vincitore del premio 2018 CES Best of Innovation Award, e la più recente novità all’interno della categoria dei frigoriferi dell’azienda, il modello RS8000. Dan Harvie, Vice President della divisione Home Appliances di Samsung in Europa, ha dichiarato: “Quick Drive, Family Hub e RS8000 costituiscono la nostra ultima gamma di elettrodomestici, pensati per rendere la vita quotidiana più pratica, affidabile e piacevole per i nostri clienti in tutta Europa. Le loro funzioni intelligenti e avanzate permettono alle persone di prendere il controllo della propria vita e dedicare più tempo alle cose che amano.

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Grazie al nostro ecosistema connesso, la smart home non è un concetto del futuro, ma è una realtà. Con la nostra linea di splendidi elettrodomestici, chiunque potrà dar vita alla casa dei propri sogni”.

QuickDrive offre una nuova rivoluzionaria tecnologia per le lavatrici che consente di dimezzare il tempo necessario per il lavaggio di un carico di bucato. Il prodotto utilizza anche numerose tecnologie e funzionalità intelligenti per rendere il lavaggio molto più semplice:

– La tecnologia QuickDrive, che crea una rivoluzionaria azione dinamica che rimuove lo sporco in modo rapido, delicato e in profondità, per offrire un ciclo di lavaggio intenso e completo.

– Q-rator, l’assistente intelligente per il bucato che permette di effettuare il lavaggio in modo più efficace.

L a u n d r y P l a n n e r c o n s e n t e d i i m p o s t a r e u n t e m p o d i completamento per il bucato. Laundry Recipe offre suggerimenti per il ciclo di lavaggio ottimale. HomeCare Wizard fornisce un supporto rapido e in remoto per la risoluzione dei problemi.

– AddWash, la tecnologia che consente di aggiungere bucato durante un ciclo di lavaggio senza dover ricaricare o preoccuparsi di fuoriuscite d’acqua.

– Lavaggio automatico ottimale: utilizza 4 sensori per fornire i migliori risultati di lavaggio, erogando automaticamente la quantità ottimale di detersivo o ammorbidente necessaria, rilevando e calcolando le dimensioni del carico e il livello dell’acqua.

– Ecobubble: l’efficiente tecnologia Ecobubble™ migliora notevolmente le prestazioni di lavaggio dissolvendo il detersivo e trasformandolo in bolle di piccole dimensioni che penetrano più velocemente nei tessuti e ammorbidisco lo sporco, facilitando la rimozione delle macchie.

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Il nuovo Family Hub è molto più di un semplice frigorifero: è un hub che intrattiene, informa e connette tutta la famiglia. Tra le sue funzioni:

– Gstione del cibo: l’app View Inside permette di visualizzare l’interno del frigo da qualsiasi posizione e il nuovo Meal Planner porta la gestione degli alimenti a un livello ancora più personalizzato, ad esempio pianificando un pasto in base alle date di scadenza degli alimenti o alle esigenze nutrizionali. È perfino possibile ottenere ricette per tutta la famiglia in base agli alimenti presenti nel frigo.

– Comunicazione con la famiglia: Bixby con tecnologia Voice ID distingue le voci dei singoli membri della famiglia in modo da offrire a ognuno informazioni personalizzate. La bacheca digitale rende ancora più connessi i membri della famiglia, consentendo di condividere foto, posizioni e calendari personalizzati. Inoltre, Morning Brief aiuta a iniziare la giornata nel modo giusto, con informazioni su misura, come ultime notizie oppure previsioni del tempo.

– Home entertainment: Porta un nuovo livello di connettività intelligente nell’ambiente dove le persone passano la maggior parte del tempo: la cucina. Innovative opzioni per la musica – grazie alle nuove casse AKG – e i programmi TV trasformano la cucina in un’area per socializzare con amici e familiari.

– Vita connessa: SmartThings permette di controllare tutti i dispositivi smart di un’abitazione, inclusi forni, POWERBot e lavatrici Samsung, offrendo un punto centrale in cucina per un facile accesso

RS8000 è il più recente frigorifero side by side

di Samsung, che conferisce alla casa un look

essenziale, moderno ed elegante, in linea con

l’attuale tendenza verso uno stile semplice e

pulito. RS8000 è disponibile in tre versioni: tre

porte, side by side tradizionale e side by side

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Family Hub, con display connesso. Tra le sue caratteristiche:

– Organizzazione flessibile e facilità di accesso: il design unico a tre porte permette di suddividere la zona frigo in due parti, migliorandone l’organizzazione ed evitando sprechi di energia. In particolare, la porta in basso permette di accedere alla Flex Zone.

– FlexZone: consente di conservare diversi cibi e bevande nelle migliori condizioni, in modo da mantenerli freschi e gustosi per più tempo. FlexZone fornisce impostazioni per tre particolari modalità: conservare carne e pesce (0 gradi), bevande (1 grado), frutta e verdura (3 gradi).

– Twin Cooling Plus: è possibile impostare l’umidità e la temperatura ottimali, in base alle specifiche esigenze per i diversi vani del frigorifero. Consente di raddoppiare la durata degli alimenti freschi

– D e s i g n m o d e r n o : R S 8 0 0 0 s i a d a t t a p e r f e t t a m e n t e all’arredamento della cucina. Grazie al suo stile elegante si fonde perfettamente con i mobili della cucina creando un’estetica senza soluzione di continuità. Il nuovo display interno e le maniglie integrate contribuiscono a conferire al prodotto un design essenziale e raffinato.

F.P.L.

Ancora guai per iPhone X, non

permette di rispondere alle

chiamate

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Nuove grane per i possessori di iPhone X, lo smartphone di Apple da oltre mille euro. Il dispositivo ha un problema in una delle sue funzioni primarie, ossia: non permette di rispondere alle telefonate. Il malfunzionamento, portato sotto i riflettori dal Financial Times, riguarda “centinaia di utenti”, che lo hanno segnalato sui forum online del colosso di Cupertino. La compagnia statunitense per ora è intervenuta brevemente riguardo a tale problema facendo sapere che “sta esaminando le segnalazioni”. L’inconveniente, probabilmente risolvibile con un aggiornamento del software, non è il primo che colpisce l’iPhone X: già nel novembre scorso infatti, appena lo smartphone venne lanciato sul mercato, alcuni utenti segnalarono che il dispositivo non funzionava in ambienti freddi. Il malfunzionamento, battezzato “Coldgate”, fu risolto da Apple con un update, ma provocò diversi problemi ad alcuni utenti che avevano acquistato il dispositivo della Mela morsicata. Parlando sempre di problemi legati ai prodotti del colosso di Cupertino, la settimana scorsa, invece, Apple ha confermato l’esistenza di un difetto hardware che impedisce ad alcuni iPhone 7 di collegarsi a una rete cellulare.

Ad essere coinvolta è una “piccola

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percentuale” di smartphone venduti negli Usa e in alcuni mercati asiatici tra cui Cina e Giappone

I possessori degli iPhone interessati hanno diritto a una riparazione gratuita, ma il malcontento, come sempre in questi casi, cresce fra i possessori dei dispositivi Apple. Se foste fra gli utenti che riscontrano problemi nella risposta alle telefonate su iPhone X, sappiate che esistono due metodi per risolvere il problema. Essendo l’errore legato a iOS, il sistema operativo di Apple, il primo escamotage per sbloccare l’impossibilità di rispondere alle chiamate, consiste nel riavviare il telefono. Nel caso dell’iPhone X basta premere il tasto a lato e uno dei due tasti del volume finché non appare il cursore di spegnimento. Stando a quanto diffuso online da alcuni utenti, questo rimedio permetterebbe di far tornare tutto a posto per le successive 15 o 20 telefonate, ma poi il problema sembra tornare nuovamente e quindi di conseguenza sarà necessario ripetere l’operazione. Insomma, un vero calvario. La seconda soluzione è leggermente più complessa ma sembra essere più efficace. Si tratta di reinstallare da capo iOS. Per farlo sarà necessario l’ausilio di iTunes. Prima di tutto è necessario fare il backup del telefono e poi configurarlo di nuovo seguendo i pochi passi spiegati a questo link che porta alla pagina support ufficiale di Apple. Così facendo, stando a quanto si può leggere in rete, il problema dovrebbe essere risolto, almeno in attesa che Apple stessa lo elimini alla radice con un update del sistema operativo.

Francesco Pellegrino Lise

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Macerata, ragazza fatta a pezzi: nuovo indagato nel mirino della Procura

MACERATA – C’è un nuovo indagato per la morte di Pamela Mastropietro, la 18enne scomparsa da una comunità di recupero nel Maceratese e il cui cadavere fatto a pezzi è stato ritrovato in due valigie. Per ora l’uomo, amico di Oseghale Innocent, il nigeriano di 29 anni fermato per il presunto delitto, è accusato soltanto di concorso in spaccio di droga.

Le indagini dovranno stabilire le sue responsabilità e se e come abbia aiutato Oseghale.

Oseghale Innocent, secondo il Corriere

della Sera, avrebbe accompagnato Pamela

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per comprare una dose di eroina da un altro pusher

È questo lo spacciatore finito nel mirino degli investigatori.

La ragazza salì poi in casa del nigeriano. Restano da chiarire ancora molti dubbi sul decesso. Pamela, e questo l’autopsia non lo esclude, potrebbe essere morta per overdose, come sostiene Oseghale. Quest’ultimo ha raccontato ai magistrati di aver perso la testa dopo aver visto la ragazza senza vita. Ha quindi sezionato il cadavere e comprato candeggina per pulire.

Forse è stato aiutato da qualcuno, è il sospetto degli investigatori.

Pescara, rapine in

appartamento: Entrano in casa

e percuotono violentemente un

uomo. In manette un bosniaco

e un italiano domiciliati a

Roma

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PESCARA – La Polizia di Stato ha arrestato in flagranza un cittadino bosniaco ed uno italiano sopresi poco dopo aver effettuato una rapina in casa. I due arrestati si erano introdotti con l’aiuto di altri due complici in un’abitazione all’interno delle quale si trovavano un’anziana signora ed il figlio. I 4 malviventi armati di cacciaviti hanno percosso con violenza l’uomo, costringendolo a consegnare loro alcuni preziosi e soldi in contanti che erano custoditi in una cassaforte, per un ammontare ancora da quantificare con esattezza. Subito dopo il fatto è stato tempestivo l’intervento delle Volanti e dei poliziotti della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica, allertati dalla chiamata della vittima al 113. Nell’immediatezza della rapina però il Vice Dirigente della Squadra Mobile Dott. Dante Cosentino, libero dal servizio, trovandosi a transitare nei paraggi dell’abitazione, ha individuato, bloccandolo, uno dei due rapinatori che si era nascosto in un casolare abbandonato ubicato nelle vicinanze.

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A distanza di pochi minuti, un altro rapinatore è stato individuato ed arrestato

Gli arrestati sono stati identificati in M.R. nato in Bosnia Erzegovina il 19.03.1995, incensurato ed irregolare sul Territorio Nazionale, e H.S. nato a Roma il 4.10.1995, entrambi domiciliati a Roma.

buona parte della refurtiva è stata recuperata addosso ad uno dei rapinatori. Uno dei mezzi usati per raggiungere Pescara è stato individuato e sequestrato. La vittima è stata trasportata in ospedale per le cure del caso e successivamente dimessa con prognosi di 10 giorni.

Marsala, tributi comunali e

ingiunzioni di pagamento: al

via le definizioni agevolate

con esclusione delle

contravvenzioni

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MARSALA (TP) – Concluso nella tarda serata di ieri il Consiglio comunale di Marsala, al termine del quale è stato approvato il “Regolamento relativo alla definizione agevolata delle ingiunzioni di pagamento”. Riguarda le entrate comunali (escluse le contravvenzioni) non riscosse, le cui ingiunzioni siano state notificate nel periodo di tempo che va dall’anno 2000 e fino al 16 ottobre 2017.

Gli interessati potranno estinguere il debito senza corrispondere le sanzioni

Presentando apposita richiesta al Comune entro il prossimo 2 maggio. È possibile rateizzare l’importo dovuto (massimo tre rate), con l’ultimo pagamento che va comunque effettuato entro il 30 settembre 2018. Ad inizio di seduta, era stato il presidente Enzo Sturiano a proporre il prelievo (poi approvato dall’Aula) del punto sul Regolamento. L’atto è stato illustrato dal vicesindaco Agostino Licari, collaborato dalla

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d.ssa Francesca Sardo (responsabile sez. Tributi). A seguire, gli interventi dei consiglieri Vito Cimiotta (pres.

Commissione Bilancio) e Ivan Gerardi (pres. Commissione Affari Generali). Quindi, le dichiarazioni e le richieste di chiarimenti dei consiglieri A. Galfano, G. Sinacori, L.

Arcara, A. Rodriquez, A. Vinci e L. Licari, cui hanno risposto sia il vicesindaco Licari che il direttore di ragioneria Nicola Fiocca.

Successivamente, si è passati alla illustrazione degli emendamenti proposti dalla Commissione Bilancio

Tutti poi approvati con voto unanime dall’Aula. Unanimità anche per la definitiva votazione sul Regolamento, approvato dai 23 consiglieri presenti. Prima di chiudere la seduta, le comunicazioni di L. Licari (richiesta convocazione Commissione per il regolamento sui servizi sociali), A. Vinci (manto stradale sconnesso in c.da Pastorella, con pericolo per la circolazione veicolare), R. Genna (bonifica effettuata in prossimità scuola Cosentino; degrado al cimitero), C. Ferreri (strada d’uscita plesso Montessori impraticabile) e F. Meo (maggiore decoro per loculi e viali cimiteriali). Il presidente Sturiano, infine, ha comunicato che convocherà i capigruppo per due importanti problemi per la città – Aeroporto “V. Florio” e approvvigionamento idrico – che costituiranno oggetto di future iniziative consiliari.

Marino, scuole al freddo:

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genitori sul piede di guerra

MARINO (RM) – Stamattina alla scuola Verdi di Marino temperature fredde che oscillano dai 13 ai 15 gradi. Una situazione che mette a dura prova i circa 350 bambini che frequentano il plesso a Santa Maria delle Mole. Sono molti i genitori che si aspettano una sorta di comunicazione istituzionale in merito al problema. Ma ancora nessuna informazione arriva dal Comune di Marino.

Intanto l’ex sindaco Adriano Palozzi, oggi consigliere regionale del Lazio e candidato FI al Consiglio regionale affonda un attacco politico a Colizza: “E’ un inverno da dimenticare per i ragazzi delle scuole comunali di Marino.

Anche negli ultimi giorni, come già accaduto in questi mesi di inefficiente gestione M5S, la situazione degli istituti scolastici è divenuta ormai insopportabile con i sistemi di riscaldamento che registrano guasti tecnici e numerosi alunni

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costretti a fare lezione in aule fredde. Emblematica, in tal senso, è la condizione del plesso Verdi, dove nelle scorse ore è scoppiata la legittima rabbia delle famiglie a causa dei continui malfunzionamenti dei termosifoni. Una realtà da terzo mondo che la dice lunga sulla inefficienza amministrativa del governo pentastellato a Palazzo Colonna. Che, a dire il vero, si è caratterizzato per la sua cialtroneria e la sua impreparazione non solo nell’edilizia scolastica ma in tutti i settori chiave della macchina municipale. Basta farsi un giro per la città per scoprire purtroppo una Marino, avvolta nel degrado e nell’abbandono.

Dalla raccolta rifiuti insufficiente alla vivibilità precaria, dai parchi sporchi alle scuole a pezzi, fino al referendum

“fake” sull’ecocentro, davvero tante le lacune della giunta del sindaco Colizza che, oltre a mancare di proposte politico- amministrative serie e credibili, non è stata in grado di conservare e valorizzare gli ottimi risultati amministrativi, lasciati in eredità con impegno e dedizione ai tempi della mia doppia sindacatura a palazzo Colonna: un Comune in salute finanziaria, una città bella, accogliente con nuove aree verdi e strutture sportive rinnovate. Insomma, una Marino ritrovata che, nell’ultimo anno e mezzo di governo grillino, è ricaduta i m p i e t o s a m e n t e n e l l ’ o b l i o , a d i m o s t r a z i o n e c h e l’improvvisazione e l’incapacità rappresentano l’ostacolo più grande al buongoverno e allo sviluppo della nostra splendida città”.

Velletri, elezioni comunali:

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Alessandro Priori ufficializza la sua candidatura a Sindaco

VELLETRI (RM) – “Si, mi candido a Sindaco di Velletri”: è questa la comunicazione ufficiale data dal consigliere comunale di Velletri, Alessandro Priori, al fine del suo discorso annunciato in una sala gremitissima del ristorante Antica Hosteria. Priori, anche consigliere metropolitano di Roma Capitale, ha presentato alla nutrita platea i punti cardine di un progetto fondato sul civismo e che ha come obiettivo quello di creare un fronte sempre più ampio di cittadini che si impegnino per il bene di Velletri. “In questi mesi abbiamo visto molte persone candidarsi alle prossima amministrative – ha detto Priori – e ne abbiamo valutato i progetti, ma nessuno di questi risulta vicino alle nostre idee e prospettive per la città”.

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“Noi abbiamo a cuore la sanità – ha continuato Priori elencando le priorità che il gruppo ha individuato come faro della propria azione politica -. Ci siamo battuti molto in questi anni per il pronto soccorso e più in generale tutto l’Ospedale veliterno, per tutelarlo e scongiurare un depauperamento dei servizi. La tutela ambientale, poi, ci ha visti fermamente contrari a grandi impianti di trattamento dei rifiuti. La strada giusta è quella del compostaggio, certamente più sostenibile per il nostro territorio; tutti gli altri mega progetti sono dannosi per l’ambiente e la salute.

Noi abbiamo in mente una gestione dei rifiuti in grado di generare risorse e incidere positivamente sui costi del servizio.

Sosteniamo la tutela del centro storico e delle attività commerciali, e crediamo che, con idee molto vicine a quelle di Patto Popolare, uno sviluppo sia possibile solo se legato alla realizzazione di nuovi parcheggi, ma non coi grandi progetti di multipiano, costosi e insostenibili dalla nostra comunità, che molti hanno paventato, ma con aree di sosta a raso, strategiche e maggiormente funzionali. Solo dando sfogo alla necessità di zone di sosta, unitamente ad una riorganizzazione dei trasporti, si può veramente valorizzare il commercio, creare turismo e quindi un indotto che rilanci l’economia del territorio.

E infine l’agricoltura, vocazione principale della Città di Velletri, che va tutelata da impianti pericolosi, frutto di una politica improntata solo sul guadagno degli imprenditori”.

Ambiente, salute, commercio sono i punti cardine di una formazione sempre più massiccia, cui si stanno avvicinando molte realtà del territorio, e che si candida ad essere una vera alternativa per Velletri. “Siamo disposti a dialogare con tutti e presto avremo modo di presentare i nostri progetti e costruire insieme il nostro programma, come già stiamo facendo con molte associazioni di categoria” ha concluso Priori tra gli applausi dei presenti, che hanno accompagnato l’inizio di un percorso civico che naviga a gonfie vele verso la prossima

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primavera, quando i cittadini di Velletri saranno chiamati al rinnovo del Consiglio comunale.

Nemi, dopo la Bandiera Arancione arriva l’impegno di spesa: 1.500 euro al Touring Club

NEMI (RM) – Prima il Comune di Nemi ha ricevuto il premio bandiera arancione e poi successivamente ha aderito con una quota annuale al loro circuito.

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L’adesione ovviamente è facoltativa. Ma vediamo nei particolari

Il Comune di Nemi ha deciso di aderire al Network Bandiere arancioni per un costo di circa mille e cinquecento euro all’anno. La scelta è facoltativa ed è arrivata subito dopo il clamore suscitato dalla premiazione: bandiera arancione assegnata e poi è seguita la determinazione con l’impegno di spesa. Il motivo di questa spesa facoltativa, secondo quanto è scritto nell’atto, è la possibilità di usufruire dei numerosi servizi offerti dal circuito che offre il Touring Club anche se non sono elencati questi servizi di cui potrà beneficiare il Comune di Nemi.

Nel sito relativo il Network Bandiere arancioni del TCI c’è scritto che:

g r a z i e a l l ’ a d e s i o n e a q u e s t o c i r c u i t o , i C o m u n i , p o t r a n n o f r u i r e d i n u m e r o s e o c c a s i o n i d i comunicazione, diversificate e mirate per raggiungere sia i mercati italiani sia i turisti stranieri potenzialmente attratti da questa tipologia di offerta. Ma anche godere d i o c c a s i o n i s p e c i a l i d i r e l a z i o n e c o n i m e d i a , sia generalisti sia di settore, per segnalare la propria destinazione e accedere a opportunità di promozione e comunicazione che possono contribuire fattivamente a proporre la località e il territorio circostante come destinazione turistica eccellente. Tra le attività previste nel Network Bandiere arancioni rientrano anche le iniziative promosse dall’Associazione dei Paesi Bandiera arancione.

Buona la notizia del premio, ma facciamo anche sapere se ci sono stati poi dei costi successivi…

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