Associazione Voce Donna
Centri
Antiviolenza
Centro antiviolenza di Pordenone/Tolmezzo
Dal 1997 viene offerto sostegno alle donne che subiscono o hanno subito violenza, per uscire dalla paura, dalla sofferenza e dalla solitudine,
dando loro modo di recuperare consapevolezza,
autonomia e stima di sé.
PRINCIPI FONDAMENTALI
ü PRIVACY
ü ASSENZA DI GIUDIZIO
ü AUTODETERMINAZIONE della DONNA
SERVIZI OFFERTI GRATUITAMENTE
ü ASCOLTO TELEFONICO H24 ü COLLOQUI INDIVIDUALI
ü CONSULENZA LEGALE
ü OSPITALITÀ IN CASA RIFUGIO ü SUPPORTO A MINORI
üGRUPPO DI SOSTEGNO
ALTRE ATTIVITÀ DEL CENTRO
INTERVENTI di PREVENZIONE NELLE SCUOLE
EVENTI di
SENSIBILIZZAZIONE
FORMAZIONI
FORZE dell’ORDINE
SERVIZI SOCIALI SERVIZI
SANITARI
VOI
SONO 6 MILIONI E 788 MILA LE DONNE TRA I 16 E I 70 ANNI
CHE HANNO SUBITO
VIOLENZA ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA.
1 SU 3.
Fonte ISTAT 2014
CAV PORDENONE : V.le Dante 19 – Tel. 0434-21779 – Em. 334-3295364
ANNO DONNE
2017 200
2018 216
2019 232
2020 204
2021 215
Accessi al CAV di Pordenone
CAV TOLMEZZO: Via Del Din, 9/A Tolmezzo (UD)
Tel. 0433-949021 - Cell. Em.: 349 1362784
ANNO DONNE
2019 19
2020 48
2021 53
ACCESSI AL CENTRO DI TOLMEZZO
ü SPORTELLO A SPILIMBERGO üSPORTELLO A MANIAGO
ü SPORTELLO A SACILE
ü SPORTELLO A CODROIPO
ü SPORTELLO A SAN DANIELE ü SPORTELLO A GEMONA
IN ITALIA UNA DONNA VIENE UCCISA OGNI TRE GIORNI PER MANO DI UN UOMO, CON
CUI HA O HA AVUTO UNA RELAZIONE AFFETTIVA
ANNO DONNE UCCISE
2016 117
2017 113
2018 133
2019 111
2020 112
LA PIRAMIDE DELLA VIOLENZA
LA VIOLENZA DI GENERE
Consiste nell'uso di violenza e nell’esercizio di
controllo da parte di un uomo nei confronti di una donna.
Ha origine nella storica disparità di potere esistente tra uomo e donna.
Questa disparità viene alimentata dai modelli
educativi proposti dalla società, dai media e dalla
tradizione.
Violenza assistita in famiglia Atti di violenza fisica, verbale, psicologica,
sessuale ed economica compiuti su figure di riferimento o su altre figure - adulte o minori – affettivamente significative, di cui un bambino può fare esperienza:
Direttamente → quando la violenza avviene nel suo campo percettivo;
Indirettamente → quando il bambino è a
conoscenza della violenza e/o ne percepisce gli effetti.
(CISMAI/1999)
BUONE PRASSI PER L’
ACCOGLIENZA SANITARIA : Medico di famiglia
Pediatra di libera scelta
•Offrire un tempo di ascolto
•Fare domande dirette e strutturate per aiutare la donna a nominare la violenza
•Non rimanere scandalizzat* o sorpres* al pari di altri problemi
•Fornire in modo chiaro tutte le info sui CAV
•Non rivelare al maltrattante quanto riferito dalla donna
•Documentare per scritto quanto riferito dalla donna
•In caso di necessità spiegare i vincoli di legge
•Lasciare fuori dall’ambulatorio il partner
Lesioni addominali e toraciche Contusioni e lividi, dolore cronico Disabilità, fibromialgia, rachialgia Fratture, cefalea persistente
Disturbi gastrointestinali
Sindrome dell’intestino irritabile Lacerazioni ed abrasioni
Dermatiti
Danni oculari
Riduzione del funzionamento fisico Disturbi cardiovascolari
Conseguenze sulla salute sessuale
Conseguenze sulle donne
Conseguenze sui minori
Disturbi del sonno
Disturbi dell’alimentazione
Enuresi
Somatizzazione del disagio
Ritardi cognitivi
Disturbi dell’apprendimento
Ritardi nelle tappe evolutive
Difficoltà nella costruzione dell’identità
Per le bambine: internalizzazione (scarsa autostima, passività, dipendenza)
Per i bambini: esternalizzazione (aggressività, violenza, bullismo)
CASE RIFUGIO:
Due modalità di accesso:
•Programmata
•In emergenza
3. Raccolta delle informazioni utili
- Chi è la signora, ha già avuto contatti con il CAV, parla italiano, figliǝ?
- Cos’è successo, la gravità…?
- Quando?
- Dove, residenza, luoghi pericolosi della città…?
a) SQUILLA IL TELEFONO D’EMERGENZA 1. Chi è l’interlocutorǝ?
2. Qual è la richiesta?
b) RICHIESTA DI MESSA IN PROTEZIONE
DONNA FFOO PS SSC
MODALITÀ DI ACCESSO IN
EMERGENZA
Pronto Soccorso
4. Richiedere il ricovero per una o più notti (stanza rosa) 5. Richiedere di parlare con la donna
6. Se no: approfondire risorse amicali e/o parentali
7. Ha i figliǝ con sé o no. Se no àFFOO o metodi creativi
8. Capire se è in grado di stare da sola e/o essere responsabile per figli/e
9. Chiedere un primo rimando professionale all’operatorǝ 10. In assenza di risorse, proporre la struttura alberghiera
11. Chiedere se la donna ha con sé i documenti altrimenti FFOO 12. Se non automunita, attivare il taxi
13. Farle attivare misure di protezione: mandare sms al padre dei figliǝ, togliere la geolocalizzazione, spegnere il cellulare
14. L’operatrice chiama l’albergo
ü Colloquio con operatrici;
ü Compilazione foglio privacy CAV;
ü Consegna beni primari necessari, spesa alimentare e kit pronti;
ü Contattare i Servizi Sociali competenti, richiedendo un colloquio valutativo entro max 2 gg.
IL GIORNO DOPO
STRUTTURE DELL’ASSOCIAZIONE VOCE DONNA:
- 2 ALBERGHI CONVENZIONATI PER LA PRIMA EMERGENZA
-5 CASE RIFUGIO AD INDIRIZZO SEGRETO (23 POSTI LETTO)
-1 CASA DI SECONDO LIVELLO (5 POSTI LETTO)
- AUTONOMIA:
-rientro nella casa familiare -Nuova collocazione
21 nuclei accolti
ACCESSI IN CASA RIFUGIO 2021
2 RAGAZZI
NEOMAGGIORENNI
21 nuclei accolti
23 DONNE ADULTE
26 FIGLIƏ MINORENNI
29 FIGLIƏ IN TOTALE (tra cui 3 maggiorenni)
23 DONNE
16 CON FIGLIƏ PRESENTI IN STRUTTURA 7 SENZA FIGLIƏ
USCIRE DALLA VIOLENZA
Una donna accolta in CR aderisce ad un progetto individualizzato che ha i seguenti obiettivi:
Elaborazione della violenza attraverso colloqui individuali.
Ricostruzione di un’immagine di sé.
Riparazione del suo ruolo genitoriale.
Definizione del percorso legale (querele, procedimenti, separazione, affido).
Ricostruzione di un’autonomia
◦ Lingua italiana
◦ patente
◦ Gestione dei figli
◦ Lavoro
◦ Casa
Raggiungimento autonomia (intestato affitto, lavoro...): 4 Spostamento in altro CAV: 1
Spostamento in CT di Voce Donna: 1
Spostamento in altra soluzione abitativa: 2
Rientro in abitazione familiare senza il maltrattante: 2 Rientro in abitazione familiare con il maltrattante: 3
La media è di 5,06 mesi di ospitalità.
hanno proseguito l’ospitalità nel 2022.
Accoglienze in struttura alberghiera
25 donne e 32 figliǝ 112? notti (11 nuclei sono entrati in CR)
Numero notti
Numero nuclei
7 6 5 4 3 2 1 0
MINORI ACCOLTI IN CASA RIFUGIO nel 2021
23 minori
13 italiani 10 stranieri
2021
L’emergenza sanitaria causata dal virus Covid-19 si è prolungata in tutto l’anno 2021.
I minori accolti nelle case che sono rimasti per lunghi periodi erano per la maggior parte minori al di sotto dei 4 anni.
Questo ha comportato un cambio lavorativo
nell’approcciarsi con loro e nell’attivare strutture più idonee alle loro età ed esigenze:
- Nidi e scuole dell’infanzia privati - Cooperativa Melarancia
- Supporto alle operatrici con l’assunzione di altre figure all’interno dell’associazione
ATTIVITA’ PER MINORI
- Iscrizioni scolastiche.
- Sostegno scolastico.
- Accompagnamenti a: attività sportive ed estive, visite protette con il padre, visite specialistiche di cura,
istituti scolastici.
- Laboratori ad hoc, pensati con l’aiuto della psicologa, con l’obiettivo di aiutare i minori nel superare le difficoltà e le problematiche risultate attraverso le osservazioni.
LABORATORI INDIVIDUALI
- Le regole della buona educazione di base per stare bene insieme
- Le tappe evolutive nell’età prescolare - Sostegno nello studio scolastico
- Scoperta e conoscenza delle emozioni