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Avvio anno scolastico: il decreto agosto stanzia risorse aggiuntive

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Academic year: 2022

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Avvio anno scolastico: il decreto “agosto”

stanzia risorse aggiuntive

Ma il provvedimento rischia di essere tardivo e soprattutto ancora non sufficiente a garantire l’avvio delle attività scolastiche in piena sicurezza.

20/08/2020

Con il decreto “agosto” (DL 104 del 14 agosto 2020) si conferma quanto annunciato dal Governo con la previsione di scostamento del bilancio, ovvero lo stanziamento di ulteriori risorse a favore del sistema d’istruzione al fine di garantire interventi per la messa in sicurezza delle strutture scolastiche e la ripresa delle attività didattiche in presenza nel rispetto delle misure sanitarie dovute all'emergenza epidemiologica.

La parte prevalente di queste risorse (ovvero 1 mld di euro) andrà ad integrare il fondo già stanziato per l’emergenza epidemiologica da COVID-19 presso il Ministero dell’istruzione istituito con la legge 77/2020 e che ammonta 977 mln di euro. Ricordiamo che queste ultime risorse sono state già finalizzate ad attivare ulteriori incarichi temporanei di personale docente e ATA al fine di consentire l’avvio dell’anno scolastico 2020/2021 nel rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica.

L’ulteriore miliardo - previsto dal decreto “agosto” all’art. 32 - sarà così utilizzato:

- 32 mln nel 2020 e 48 mln nel 2021 per trasferimenti agli enti locali per l’acquisizione di nuovi spazi e strutture edilizie da destinare all’attività didattica (anche mediante l’affitto di strutture temporanee) per le scuole che ne avessero bisogno al fine di garantire il necessario distanziamento tra gli alunni.

Parte di queste risorse potranno essere utilizzate anche per stipulare patti di comunità, ovvero accordi tra scuole e enti locali (o altri enti e associazioni del terzo settore) al fine di ampliare la permanenza a scuola degli studenti con attività ludiche, sportive, ricreative, ecc.

- 368 milioni di euro nell’anno 2020 e a 552 milioni di euro nell’anno 2021 per:

a) l’attivazione dei contratti temporanei a tempo determinato del personale scolastico (in aggiunta a quelli già finanziati con la legge 77/2020), nonché per consentire la sostituzione del personale fin dal primo giorno di assenza;

b) l’incremento del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa delle scuole (di cui all’articolo 40 del CCNL/2018 comparto istruzione e ricerca) per remunerare lo svolgimento delle prestazioni aggiuntive rese dal personale docente e Ata per far fronte all’emergenza sanitaria. È previsto che una quota delle risorse sia destinata anche a riconoscere il lavoro straordinario del personale degli uffici territoriali del Ministero dell’Istruzione.

Un successivo decreto stabilirà la ripartizione tra le diverse finalità sopra indicate.

Il decreto “agosto” prevede inoltre altre risorse di cui potrà beneficiare il sistema scolastico:

- all’art. 34 si prevede il “Rifinanziamento del Commissario Straordinario”, ovvero l’incremento del fondo per le emergenze nazionali di cui si avvale il Commissario Arcuri per i suo interventi a contrasto dell'emergenza epidemiologica. Tra questi sono inclusi anche quelli connessi all’avvio dell’anno scolastico 2020/2021 e relativi all’acquisto dei banchi monoposto e delle mascherine chirurgiche.

- all’art. 48 si prevede un “Incremento risorse per le scuole di province e città metropolitane”, ovvero un finanziamento degli interventi di manutenzione straordinaria e di incremento dell’efficienza

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energetica delle scuole di proprietà di province e città metropolitane che solo per gli anni 2020 e 2021 è rispettivamente pari a 90 mln e 215 mln.

Al di fuori delle questioni economiche si segnala il comma 4 dell’art. 32 che prevede che le disposizioni in materia di flessibilità del lavoro pubblico e di lavoro agile previste dall’articolo 263 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 non si applichino al personale scolastico.

La posizione della FLC CGIL

Il decreto “agosto” prevede un importante incremento di risorse a favore del sistema scolastico, ma nonostante ciò questo stanziamento appare tardivo (praticamente a ridosso dell’avvio del nuovo anno scolastico) e soprattutto ancora insufficiente, non adeguato ad assicurare a tutte le scuole la ripresa delle attività didattiche in presenza e in condizioni di sicurezza.

Appare inoltre discutibile che, al fine di reperire ulteriori spazi per le attività didattiche, vengano consentite soluzioni edilizie di natura emergenziale e temporanea anziché interventi di tipo organico e strutturale.

Desta perplessità l’esclusione del personale scolastico dalla modalità di lavoro agile e flessibile. Questa modalità di lavoro è stata introdotta nei settori pubblici per garantire una maggiore conciliazione tra le esigenze di continuità di erogazione dei servizi in favore dell’utenza e la tutela e sicurezza di lavoratori.

Escludere il personale scolastico da questa modalità di lavoro significa privare le scuole dalla possibilità di organizzare il servizio in modo più funzionale e più sicuro rispetto alle necessità determinate dall’emergenza sanitaria.

Infine è positivo che il fondo del MOF delle scuole venga incrementato, ma si auspica che questa misura non sia limitata al prossimo anno scolastico ma diventi permanente in ragione del fatto che con i tagli degli anni passati il fondo per retribuire le attività accessorie del personale scolastico è stato di fatto dimezzato.

L’integrazione delle risorse a disposizione del sistema d’istruzione è una specifica rivendicazione della FLC CGIL ed è uno degli impegni contenuto nel “Protocollo d’intesa per garantire l’avvio dell’anno scolastico” sottoscritto dal Ministero dell’Istruzione e dalle Organizzazioni sindacali lo scorso 6 agosto.

È importante ora che venga immediatamente varato il decreto di riparto delle risorse tra le diverse finalità.

Come FLC CGIL sosterremo, in sede emendativa, modifiche del decreto “agosto” per le parti ancora carenti rispetto alle esigenze delle scuole impegnate a garantire la ripresa delle attività didattiche in condizioni di sicurezza. Saremo impegnati, inoltre, affinché anche tutti gli altri contenuti del “Protocollo”

(dalla tutela dei lavoratori “fragili” alla regolazione del lavoro agile) vengano rapidamente attuati.

Incontro con la ministra Azzolina e il

commissario straordinario per la ripartenza sui criteri di assegnazione dei banchi monoposto.

La FLC CGIL propone criteri chiari ed oggettivi e dice basta ai monitoraggi

2, 4 milioni di banchi distribuiti in tre tranches. La FLC propone tre priorità:

scuola primaria, regioni a più alto indice di contagio, allestimento locali esterni.

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L’interlocuzione corretta con i sindacati passa attraverso il rispetto degli impegni presi con il Protocollo del 6 agosto scorso.

20/08/2020

Il giorno 19 agosto 2020 in serata si è tenuto l’incontro richiesto unitariamente dalle organizzazioni sindacali relativamente alle numerose problematiche aperte circa l’avvio dell’anno scolastico di settembre.

Presenti all’incontro, oltre la Ministra Lucia Azzolina, il commissario straordinario Dott. Arcuri, il presidente dell’Anci, i direttori degli uffici scolastici regionali, i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali del settore Scuola e dell’area della dirigenza

L’introduzione dell’Amministrazione

La Ministra Azzolina, dopo aver ringraziato tutti per il lavoro svolto al fine di consentire la ripartenza in sicurezza delle scuole, ha dato la parola al dott. Arcuri per un aggiornamento relativo alle operazioni di competenza dello stesso commissario.

Nel suo intervento il dott. Arcuri ha dato conto dei seguenti impegni:

1) Sono disponibili 2 milioni di test sierologici rapidi che verranno somministrati, su base volontaria, al personale docente e Ata a partire dall’ultima settimana d’agosto e termineranno entro l’inizio delle lezioni.

2) Ogni giorno verranno distribuite direttamente alle scuole gratuitamente 11 milioni di mascherine destinate al personale e agli studenti e 170 mila confezioni di gel igienizzanti.

In quanto alla distribuzione dei banchi monoposto, in tutto 2.433.000, il Commissario Straordinario per la ripartenza ha fatto presente che c’è la necessità di condividere i criteri di distribuzione, tenuto conto che dalle scuole sono prevenute richieste di banchi innovativi pari al 29% rispetto al totale della popolazione scolastica. Secondo il commissario Arcuri il principale criterio potrebbe essere quello dell’indice di contagio a cui potrebbero aggiungersi ulteriori criteri, sulla base dei suggerimenti emersi nel corso della riunione.

La posizione della FLC CGIL

La nostra Organizzazione con il suo Segretario generale, Francesco Sinopoli, ha sostenuto quanto segue.

Criteri per la distribuzione dei banchi monoposto. È necessario individuare dei criteri di equità in relazione alle richieste e alle reali esigenze che manifestano i territori e le scuole. In questo senso occorre avere dei punti di attenzione circa: a) i bisogni oggettivi che emergono dalle scuole del primo ciclo, dal momento che sono frequentate dagli allievi più piccoli, b) la diffusione del contagio dove l’infezione ha avuto e sta avendo più largo corso tanto da richiedere maggiore attenzione che altrove, c) le condizioni di chi è costretto a utilizzare locali esterni dove le suppellettili sono da fornire ex novo.

Aggiornare il protocollo del 6 agosto in coerenza con ultime decisioni del CTS. Le contraddittorie notizie giornalistiche che creano talora ingiustificati allarmi sulla riapertura delle scuole in sicurezza impongono, come fatto di preliminare chiarezza per tutti, l’aggiornamento del Protocollo sulla base delle decisioni del Comitato tecnico scientifico che devono dire una parola chiara e definitiva per le conseguenti determinazioni operative del Ministero degli USR, degli enti Locali e delle scuole. In questo quadro risulta inaccettabile la deroga alle indicazioni nazionali praticate da alcune regioni: le ASL hanno disatteso le indicazioni del ministero della salute sulla somministrazione dei test sierologici, costringendo le scuole ad operare nei sistemi informatici del RECUP per inserire i dati anagrafici del personale disponibile ai test.

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Trasparenza e monitoraggi. Numerosi sono i monitoraggi richiesti alle scuole in questo periodo (annosa questione posta innumerevoli volte al tavolo delle semplificazioni) senza che ci sia la possibilità di conoscerne le finalità e gli esiti. È necessario che il ministero fornisca una sintesi dei dati raccolti su cui le scuole e le stesse organizzazioni sindacali possano fare delle considerazioni e fornire i propri contributi. E comunque si dia uno stop alle continue richieste di dati, visto l’enorme carico di lavoro che esse comportano, senza che a volte vi sia una effettiva necessità.

Rispettare alla lettera quanto sottoscritto con il Protocollo sulla sicurezza. Ricordiamo che nella parte finale di quel testo abbiamo convenuto che insieme dobbiamo confrontarci su:

sequenza Dad e lavoro agile Ata

lavoratori fragili

superamento blocco chiamata supplenti dal 1° giorno

revisione parametri assegnazione organici

incremento risorse per la scuola.

Sono tutti temi cruciali che secondo l’accordo di protocollo vanno affrontati prima del 31 agosto, prima cioè che inizi l’anno scolastico. Se non si vuole disattendere questo impegno gli incontri devono partire già da questa settimana medesima.

Infine una questione di metodo sulle relazioni fra Ministero e organizzazioni sindacali. È necessario un patto di tipo metodologico – che venga dalle parti rigorosamente rispettato - su tempi, modalità e documentazione fornita durante i confronti e le informative. Reputiamo non corretto su questioni che attengono alle relazioni sindacali il mancato rispetto del contratto: il fatto che l’Amministrazione sul tema dell’assegnazione dell’organico aggiuntivo, che è tema di informativa sindacale, nella determinazione finale abbia stravolto i dati (si pensi solo al fatto che alcune regioni hanno subito una decurtazione di risorse del 50% rispetto al testo ufficiale inviato alle Organizzazioni sindacali) senza un preventivo passaggio al tavolo sindacale, è un modo di procedere che nella leale interlocuzione delle parti non deve avere campo.

Conclusioni

Alla fine della riunione il Commissario Arcuri ha precisato che le forniture dei banchi saranno tre: metà settembre, metà ottobre e fine ottobre. Per quel che riguarda la loro distribuzione il Commissario Arcuri, raccogliendo le proposte avanzate anche dalla FLC e dagli altri sindacati, ha elencato i seguenti criteri prioritari:

indice Rt e curva del contagio nella regione

assegnazione prioritaria alla scuola primaria

data di apertura delle scuole

rapporto tra dotazione e spazi e spazi incrementali esterni.

Azzolina sabota se stessa

Il segretario generale della FLC CGIL Francesco Sinopoli replica alle parole del ministro dell'istruzione che accusa il sindacato di boicottare l'apertura delle scuole: "I ritardi del governo e le nostre proposte"

21/08/2020

Collet ti va.it

Emiliano Sbaraglia

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La sorpresa che segue l’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica da Lucia Azzolina lascia subito il posto alle considerazioni pratiche. Il segretario della Flc Cgil Francesco Sinopoli considera un blando tentativo di difesa le dichiarazioni del ministro dell’Istruzione, per distrarre l’opinione pubblica dalle evidenti responsabilità accumulate in questi mesi, frutto di un oggettivo ritardo in termini di interventi e distribuzione delle risorse.

Allora Sinopoli, il sindacato fa sabotaggio?

Se avessimo deciso di fare i sabotatori non saremmo arrivati a questo punto. Abbiamo cercato da mesi di dare indicazioni, sostenendo le nostre proposte con iniziative di mobilitazione, e le risorse sono arrivate: tardi, e poche, con responsabilità da parte del ministero, ma sono arrivate anche grazie a noi.

Queste dichiarazioni del ministro appaiono soltanto un pallido e disperato tentativo di spostare queste responsabilità, ma alla fine credo si riveleranno essere un boomerang per chi le ha pronunciate. In condizioni normali ci sarebbe da citare Flaiano, in realtà la situazione è grave e seria.

Nell’intervista il ministro torna sulla contrarietà del sindacato al prossimo concorso. Le cose stanno così?

Il fatto che il ministro provi a giocare su un tema agitato già nei mesi scorsi, che oggi non ha più alcuna consistenza, è la dimostrazione delle sue difficoltà. Il ministero ha fatto una scelta, secondo noi sbagliata ai fini dell’apertura del nuovo anno scolastico, perché la selezione per titoli avrebbe consentito di facilitare le operazioni e accelerare i tempi. Il concorso straordinario che verrà fatto a novembre, se fatto e novembre, chiaramente non è funzionale all’apertura dell’anno scolastico, E non modifica la qualità del corpo docente selezionato, perché i precari che parteciperanno saranno gli stessi. Quindi tornare su questo versante oggi, agitando la bandiera del merito, non risulta essere altro che un intento propagandistico, avanzato dicendo una cosa falsa..

Quali sono i problemi concreti secondo il sindacato?

Ribadisco che è dal mese di aprile che chiediamo di intervenire su alcuni punti essenziali. Le risorse sono arrivate tardi, soprattutto per quanto riguarda gli organici aggiuntivi e gli spazi nelle scuole. Ci sono attori istituzionali, enti locali, lo stesso ministero dei trasporti per conciliare la riapertura con il trasporto pubblico in particolare nelle grandi città, tutti interlocutori del sindacato per emergenze da affrontare da noi denunciate da mesi. Il problema reale è che l’organico aggiuntivo arriverà troppo tardi, le risorse stanziate non sono ancora interamente disponibili per le scuole, e i dirigenti scolastici non hanno potuto programmare lo sdoppiamento delle classi. Anche le risorse per gli enti locali sono arrivate in ritardo, e alla fine i nodi sono venuti al pettine. Al netto della curva epidemiologica, che preoccupa tutti, abbiamo visto come una scuola a tempo ridotto, con l’utilizzo diffuso della didattica a distanza, sia una soluzione assolutamente impossibile da considerare come sostitutiva della scuola in presenza perché non è scuola, soprattutto per i più piccoli. Di conseguenza ci troviamo di fronte a una realtà preoccupante. In questi mesi quello della Flc Cgil è stato un ruolo di protesta, di proposta e di responsabilità, come ad esempio dimostra la partecipazione alla scrittura e la firma del protocollo sicurezza. Ora aspettiamo il Cts, aspettiamo di essere convocati, per continuare il lavoro fatto sinora.

A pochi giorni dalla riapertura delle aule, l’impressione è che ogni scuola, al di là delle linee guida e in base alle esigenze più urgenti, cerchi di organizzarsi come meglio può, ciascuno a modo suo.

C’è questo rischio. Avendo potuto far conto di queste risorse solo ad agosto, dopo lo spostamento di bilancio, i dirigenti scolastici sono rimasti senza indicazioni, anche solo sul come richiedere gli investimenti necessari. I soldi sono arrivati due settimane fa, e il punto rimane proprio questo. A pochi giorni dalla riapertura, stiamo ancora assistendo alla mancanza di un coordinamento, a una situazione disfunzionale, a uno scarico di responsabilità su dirigenti scolastici e scuole. Non ci piace essere Cassandre, perché siamo sindacalisti, ma è uno spettacolo triste che avevamo previsto sarebbe andato in scena. Quello che dispiace è che il ministro, e alcuni giornali, ricamino sopra una condizione che richiederebbe il massimo impegno da parte di tutti.

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Facenti funzione di Dsga: il governo batta un colpo. La FLC CGIL pronta a dare battaglia anche sul fronte legale

Occorre un provvedimento che nell'interesse della scuola immetta in ruolo gli AA FF.

19/08/2020

Gli Assistenti Amministrativi Facenti Funzione di Dsga devono essere subito immessi in ruolo. Il comportamento del governo e delle forze politiche è stato finora oscillante, contraddittorio, dilatorio... in una parola inaccettabile nella misura in cui essi hanno mille volte promesso e mille volte tradito la parola data. La scuola, oggi più che mai, ha bisogno di lavoro stabile, sperimentato e professionalmente all'altezza nelle segreterie scolastiche che sono uno dei perni attorno cui ruota una ripartenza sicura del sistema scolastico. E nessuno meglio di chi questo lavoro lo svolge da anni, come sono gli assistenti i ff di Dsga, può essere protagonista e punto di riferimento per una operazione del genere. La FLC CGIL innanzitutto pretende che gli incarichi che vengono affidati ai ff siano annuali respingendo qualsiasi ipotesi che veda assegnazioni fino all'avente diritto (non esistono servi della gleba da spostare da un posto all'altro secondo necessità). In secondo luogo chiede che si esca dall'ambiguità e dall'ipocrisia e si dia seguito al concorso riservato previsto dal DL Fioramonti, includendo i facenti funzione sprovvisti di titolo di studio specifico. Questa è la nostra precisa richiesta che stiamo avanzando al MI da mesi. E cioè da quando il Decreto Fioramonti, in sede di conversione in legge, ha escluso dal concorso riservato i colleghi facenti funzioni privi del titolo di studio specifico che invece erano presenti nella versione licenziata dalla Camera. La politica può farsi carico della soluzione di questo problema, proponendo una modifica normativa del cosiddetto decreto di agosto, la cui conversione in legge è imminente.

In ogni caso la nostra organizzazione ha dato mandato ai suoi legali di promuovere un’azione legale contro l'ingiusto trattamento riservato ai ff di Dsga che, avendo svolto il compito di funzione superiore per tre anni, hanno maturato il diritto di una conferma in ruolo anche se attraverso un concorso riservato, che è pur sempre canale di verifica seppure ancora ve ne fosse bisogno per chi viene ogni anno nominato e confermato nella stessa funzione.

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