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L opera «I PROMESSI SPOSI» è il ROMANZO STORICO di. ALESSANDRO MANZONI, pubblicato tra il 1840 e il 1842.

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I PROMESSI SPOSI

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L’opera « I PROMESSI SPOSI »

è il ROMANZO STORICO di

ALESSANDRO MANZONI ,

pubblicato tra il 1840

e il 1842.

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I PROMESSI SPOSI. La trama:

Lorenzo, detto Renzo, Tramaglino e Lucia Mondella stanno per sposarsi, ma don

Rodrigo, il signore del paese, vuole per sé

Lucia. Don Rodrigo manda i suoi bravi da don Abbondio, il sacerdote del paese, per

minacciarlo: se don Abbondio sposerà Renzo e Lucia, allora rischierà la vita.

Da qui in poi ci saranno una serie di avventure

per i due giovani protagonisti.

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Renzo e Lucia provano a chiedere aiuto a un

avvocato, Azzeccagarbugli, ma l’avvocato non li aiuta perché è dalla parte dei potenti. Allora i due ragazzi provano a sposarsi in segreto: durante la notte del matrimonio, i bravi di don Rodrigo

provano a rapire Lucia, senza riuscirci.

Fra Cristoforo, padre spirituale di Lucia, consiglia ai due giovani di separarsi: Renzo scappa a

Milano, Lucia scappa a Monza.

Le avventure dei due giovani non finiscono: Renzo è coinvolto nelle rivoluzioni di Milano, Lucia viene tradita da Gertrude, la monaca dalla quale si

rifugia a Monza, che la consegna all’Innominato.

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L’Innominato è un uomo crudele al quale don

Rodrigo chiede aiuto per rapire Lucia: dopo aver rapito la ragazza, l’Innominato si lascia convincere da Lucia a ritornare sulla retta via, lasciandola

libera.

Proprio quando tutto sembra risolversi, si diffonde in Italia il morbo della peste. Milano è piena di

contagi, anche Renzo si ammala ma guarisce in fretta. Nel lazzaretto incontra don Rodrigo, anche lui ammalato di peste: Renzo lo perdona.

Lo stesso succede a Lucia: dopo essere scappata da Monza, raggiunge Milano in cerca di Renzo, ma si ammala e viene portata nel lazzaretto.

I due promessi sposi si ritrovano proprio a Milano, nel lazzaretto, insieme a Fra Cristoforo.

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Dopo essere guariti dalla peste, Renzo e Lucia tornano al paese: finalmente sono liberi di

sposarsi.

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I Promessi Sposi: un ROMANZO STORICO

Manzoni inizia a scrivere la sua opera nei primi anni del 1820 e pubblica il romanzo definitivo tra il 1840 e il 1842.

Renzo e Lucia, i personaggi protagonisti del romanzo, però, vivono nel 1600, periodo

durante il quale in Italia vi era la

DOMINAZIONE SPAGNOLA (cioè quando il

Ducato di Milano dipendeva direttamente dai

sovrani spagnoli).

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Il periodo della dominazione spagnola è

stato uno dei momenti storici più bui per la

Lombardia. Inoltre, intorno al 1620-1630, si

diffuse in tutta la zona la peste che causò

tantissimi morti.

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Manzoni scrive un romanzo ambientato nel passato: i personaggi e il racconto sono inventati ma la dominazione

spagnola, l’epidemia di peste, i soprusi (cioè le ingiuste violenze) dei più ricchi, sono eventi realmente accaduti!

Il romanzo storico è un romanzo

ambientato in un’epoca passata, in

cui le ambientazioni, le tradizioni, gli

avvenimenti, appartengono a quel

periodo. I fatti storici sono reali,

anche se i personaggi possono

essere di fantasia.

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L’opera di Manzoni è importante anche per la lingua italiana!

Nell’Ottocento, quando Manzoni scrisse I promessi sposi, in ogni regione di Italia si parlavano dialetti diversi. Gli scrittori,

però, quando scrivevano le loro opere, scrivevano nella lingua di Petrarca e

Boccaccio, cioè il dialetto fiorentino del 1300.

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Era come se ci fossero due lingue

LINGUA SCRITTA:

DIALETTO FIORENTINO DEL TRECENTO

La lingua utilizzata dai letterati, raffinata e colta.

LINGUA ORALE:

DIALETTI DIVERSI IN OGNI REGIONE

La lingua utilizzata dal popolo, parlata nel quotidiano.

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Mentre scriveva la sua opera, Manzoni si rese conto che il dialetto fiorentino dei secoli passati era molto diverso

dal fiorentino che nel 1800 si parlava a Firenze!

Pensava servisse per l’Italia una lingua unica in cui il popolo italiano potesse riconoscersi.

Quindi nel 1827 decise di andare a Firenze per imparare il dialetto del popolo: nel 1840 pubblica un’edizione dei Promessi sposi scritta nel «fiorentino parlato», unendo così la lingua scritta con la lingua orale.

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