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Conclusione
L'identificazione del poeta Cocteau con il mitico Orfeo, è un'identificazione che si trova alla base dell’essere poeta e della sua teoria letteraria, artistica e cinematografica.
Il mito dà a Cocteau una prospettiva, una situazione e dei personaggi molto conosciuti, che sono capaci di trasmettere il particolare messaggio della sua identità artistica, che forse sarebbe invisibile senza l’intermediazione del mondo mitologico.
Per riassumere l'estetica di Cocteau si può far riferimento al mito, al simbolo e all'allegoria, la nascita del messaggio poetico, la poesia cinematografica, il cinema e le altre arti.
Le opere scelte in questa analisi sono state utili per mostrare come Cocteau si identifichi in Orfeo, come se egli guardandosi in un metaforico specchio si rivedesse in lui e lo considerasse il suo doppio.
Con l'ultimo film realizzato da Cocteau, Le testament d’Orphée, il poeta arriva certamente all’apice della sua arte poetica sottolineando in maniera evidente l'identificazione compiuta con la maschera mitica di Orfeo.
Prendendo come esempio La belle et la bête
114, film in cui il personaggio di Orfeo è totalmente assente, si riuscirebbe comunque a comprendere il carattere e le costanti poetiche di Jean Cocteau. In questo film sono presenti molti elementi appartenenti all’autore come lo specchio, il guanto, il cavallo.
114 J. Cocteau, La belle et la bête, Francia, 1946.
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I personaggi vivono in un universo differente dal nostro, in un'epoca e in un luogo indeterminato. Le situazioni che vivono contribuiscono a trasformarli, ma queste trasformazioni necessitano l'intervento del soprannaturale.
Si noti come già all’inizio del film la storia sia costellata di simboli: la protagonista Belle è circondata da specchi e Avenant, ricco e arrogante amico di famiglia, le dice:
Belle, vous n'êtes pas faite pour être une servante ; même le parquet veut devenir votre miroir.
115A mio avviso questo passaggio sottolinea quanto Cocteau sia attento ai particolari e a perseguire un filo conduttore attraverso tutte le sue creazioni.
Inoltre ritengo importante sottolineare la contrapposizione di ruoli esistente nei film La belle et la bête e Orphée. Se in Orphée è il protagonista maschile a scendere negli inferi per salvare la donna amata, in La belle et la bête è l’opposto, Belle salva la bête dall’inferno in cui è imprigionato, ossia il suo aspetto. Ciò implica una rottura degli schemi tradizionali e sottolinea il rapporto con la diversità: è mostruoso tutto ciò che non siamo abituati a vedere e ci fa paura tutto ciò che non rientra nei canoni abituali.
In ciò che riguarda questa identità artistica del poeta ed i tratti che governano la sua esistenza, la teoria di Cocteau è rivelatrice. L'arte e l'artista diventano coscienti della loro libertà per inseguire la virtù creatrice, questo potere di trasformare la natura, il mondo delle cose secondo una visione singolare che è l'intuizione. Il poeta è cosciente del dominio che la poesia esercita sulla sua esistenza e sul meccanismo della creazione artistica.
Il lavoro comparatistico sulla letteratura ed il cinema di Cocteau ha messo in rilievo i loro punti comuni.
115 Questo passaggio è stato ripreso dalla scena del film.
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Esaminando il personaggio del poeta nel film e nella letteratura insieme ai suoi travestimenti, ho tentato di sottolineare la nascita di questa personalità creatrice che emerge ma che si demitizza per lasciare vedere le profondità e le debolezze del suo essere umano. Il poeta affrontando un percorso interiore cambia l'apparenza della sua opera, lontano dai tratti riconoscibili della realtà che l'ha ispirato. Egli si sacrifica affinché l’opera possa a sua volta parlare di lui e per far in modo che la sua opera rimanga memorabile.
Ritengo che sia importante terminare questo lavoro con una citazione che a mio avviso è molto significativa poiché credo rappresenti l’emblema dell’estetica di Cocteau:
Du reste, regardez-vous toute votre vie dans un miroir, et vous verrez la mort travailler, comme des abeilles dans une ruche de verre.
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116 J. Cocteau, Orphée: film, cit., p. 60.