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5.2 Montaggio della struttura di copertura

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Academic year: 2021

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Cap 5 – Fasi costruttive della struttura di copertura

Capitolo 5 – Fasi costruttive della struttura di copertura

5.1 Preparazione del lotto

Lo studio delle varie fasi per l’esecuzione della copertura del palazzetto, riveste ovviamente una delle parti più importanti del progetto insieme allo studio della stessa.

Poiché sul lotto su cui sorgerà la nostra costruzione, come già detto nel cap. 1, è stato depositato il materiale di risulta causato dagli sbancamenti e/o splateamenti derivanti dai lavori di costruzione del vicino tribunale di Carrara e del relativo parcheggio, se ne rende necessaria la rimozione per poter portare il terreno alla quota di progetto di 80.00 mt..

A questo punto verranno eseguiti gli scavi occorrenti per la realizzazione delle strutture di fondazione. Tutte le terre rimosse in questi due interventi verranno portate alle vicine discariche tramite appositi mezzi per lo smaltimento dei rifiuti.

Ultimati tali interventi si passa alla realizzazione delle opere di fondazione della struttura.

5.2 Montaggio della struttura di copertura

Appena le fondazioni hanno raggiunto la maturazione necessaria per sopportare i carichi derivanti dalle strutture sovrastanti si vanno a porre in opera i 14 pilastri sui quali poi verranno sviluppate le travature reticolari.

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I vari pilastri verranno successivamente collegati tra loro ad una quota di 10.725 mt. con delle HEA 240, necessarie all’irrigidimento della struttura.

Gli HEA verranno uniti ai pilastri tramite saldature a completa penetrazione.

Completata questa operazione si passa all’assemblaggio delle varie travature reticolari, che arriveranno sul cantiere in pezzi già uniti in officina e verranno posti in opera per mezzo di gru e pilastri provvisori. I pilastri provvisori servono come appoggi per permetterci di posizionare i pezzi nella posizione corretta ed inoltre fanno sì che i telai non subiscano deformazioni.

Le gru invece hanno il solo scopo di sollevare i pezzi delle travature reticolari da terra e portarle in posizione.

I primi telai ad essere montati sono l’1 e il 2 e si procederà sollevando e adagiando sui pilastri provvisori le parti iniziali di queste reticolari una volta posate verranno saldate al pilastro tramite saldature a completa penetrazione (fig. 18).

Fig. 18: Montaggio dei telai 1 e 2

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A questo punto verranno sollevati e saldati i nodi di collegamento tra i telai 4 e i telai 1 e 2 e successivamente verranno posizionate le parti terminali centrali dei telai 1 e 2 (fig. 19).

Fig. 19: Montaggio dei nodi dei telai 1 e 2 e completamento di tali telai

Vengono poi inserite le parti centrali dei telai 4 così da collegare i telai 1 ai telai 2 e incominciare a dare una certa stabilità e rigidezza alla struttura e per stabilizzare ancora di più vengono subito dopo posizionate le reticolari di controvento (fig. 20).

Terminata questa operazione si passa alla realizzazione dei telai 3 e si utilizza la solita tecnica adoperata per la realizzazione dei telai 1 e 2 cioè l’impiego di pilastri provvisori che sorreggano la parte iniziale della travatura reticolare e successivamente si posizionano i nodi di collegamento e la restante parte centrale (fig. 21). Ultimate queste operazioni si passa al montaggio delle parti terminali dei telai 4 e 5 (fig. 21).

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Fig. 20: Montaggio delle parti centrali dei telai 1 e 2 e delle controventi reticolari

Fig. 21: Montaggio dei telai 3 e completamento dei telai 4 e 5

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A questo punto vengono montati i controventi di falda nella parte esterna e di seguito vengono posti in opera gli arcarecci (fig. 22).

Fig. 21: Montaggio dei controventi nella zona esterna e degli arcarecci

Ultima fase sarà quella della posa in opera dei pannelli di copertura.

I nodi di connessione tra i telai corti (1,2,3) con quelli lunghi (4,5) vengono realizzati in officina (come studiato nelle tav. 4S e 5S).

L’esecuzione dei suddetti nodi in officina si rende necessaria perché nella struttura in esame esistono nodi in cui convergono anche fino a 9 aste, e quindi risulterebbe estremamente complicato il montaggio in opera, visto lo spazio abbastanza ristretto in cui l’operatore dovrebbe lavorare a causa dei vari elementi che convergono in quel punto, oltre alle evidenti difficoltà logistiche che l’addetto si troverebbe ad affrontare lavorando ad una quota di oltre 10 mt..

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5.3 Montaggio copertura

La copertura, come già detto, verrà realizzata tramite pannelli sandwich metallico con strato isolante in poliuretano e lana di roccia ad asse longitudinale curvo. La curvatura dell’asse dei pannelli posti in opera è variabile così da permettere al tetto di seguire l’inclinazione desiderata. La lunghezza dei pannelli è variabile dai 2.70 mt fino ad arrivare a 1.30 mt, per permettere un ottima giunzione tra i pannelli stessi. Infatti è importante per questo tipo di copertura che la giunzione tra un pannello e l’altro avvenga nel centro dell’arcareccio di appoggio (fig. 22) e quindi essendo il passo tra gli arcarecci variabile abbiamo bisogno di diverse lunghezze.

I pannelli vengono sollevati fino alla quota copertura tramite gru montacarichi, successivamente adagiate sugli arcarecci dagli operai e infine bloccati agli stessi mediante il tradizionale gruppo di fissaggio costituito da viti ed adeguati cappellotti.

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