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UNIVERSITA’ DI PISA

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Academic year: 2021

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UNIVERSITA’ DI PISA

SCUOLA DI INGEGNERIA - D.E.S.TeC.

CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA A CICLO UNICO IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA

TESI DI LAUREA

Recupero dell’area ex Vitrum ad Empoli:

progetto di riqualificazione e considerazioni energetiche relative

all’utilizzo di pareti vegetali

RELATORI:

Prof. Ing. Fabio Fantozzi

Prof. Arch. Domenico Taddei

Prof. Arch. Giovanni Santi

M.d’A. Andrea Martini

CANDIDATO:

Daniele Madonia

Anno accademico 2013/2014

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“Una città non è disegnata, semplicemente si fa da sola. Basta ascoltarla,

perché la città è il riflesso di tante storie.”

Renzo Piano

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PREMESSA

Da diversi decenni ormai una profonda ferita caratterizza il tessuto urbano della città in cui vivo, anche se sarebbe più giusto considerarla una cicatrice, dato che, da circa un trentennio, segna il volto di Empoli, ad una distanza troppo ridotta dal centro storico per passare inosservata. Fatiscenza e inesorabile senso di abbandono è ciò che trapela da dietro cancelli socchiusi e finestre deteriorate e schermate da vetri rotti; immobili in rovina, in parte nascosti dietro un muro di recinzione logoro e degradato, mostrano la loro struttura scheletrica e pericolante, che sembra possa cedere anche di fronte alla più leggera brezza. Si tratta di un vecchio fabbricato industriale dismesso, sede dai primi anni del ‘900 di una delle più importanti vetrerie della città, la Vitrum, ed oggi triste esempio di archeologia industriale, luogo desolato e silenzioso. Non è certo l’unico caso nel Comune, basti pensare all’area ex-Montevivo, e ciò testimonia l’intenso sviluppo industriale che ha caratterizzato la città toscana tra fine ‘800 e nel corso del ‘900, ma ciò che lo rende particolare è la posizione in cui si trova, che ne conferma il ruolo di risorsa da valorizzare; inglobato in una realtà fatta di edifici che col tempo si sono adattati e che oggi risultano abitati e prossimi al centro storico ed alla stazione, non è possibile ignorarlo ed evitarlo. Questo pensiero è comune anche per i non addetti ai lavori ed per i mezzi di informazione, che da molti anni denunciano lo stato indegno in cui si trova quella parte della città su carta stampata e siti web, testimonianza taciturna di una ricchezza passata e traccia decadente di un’epoca precedente soppiantata dal continuo progresso tecnologico.

Si tratta di un’occasione provvidenziale, che potrebbe essere sfruttata per donare alla comunità spazi di interesse pubblico, con nuove funzioni e luoghi di aggregazione, oltre a strutture di carattere privato, al fine di provvedere a carenze di spazio che caratterizzano la città.

L’area in questione, oltre ad essere occupata da un complesso edilizio tristemente in rovina, è interessata da un forte inquinamento del terreno a causa dei prodotti della lavorazione che col tempo hanno contaminato il suolo fino a coinvolgere l’edificio stesso. Ciò comporterà una grossa spesa da parte della società proprietaria per la bonifica e la necessaria demolizione di ciò che rimane della Vitrum, che porterà alla completa scomparsa del complesso.

La città si riapproprierà quindi di una nuova area libera, in cui poter effettuare un nuovo intervento, ma al contempo perderà una importante testimonianza del suo passato, rappresentata da un edificio con una propria valenza architettonica e tecnologica. Questo rappresenterà una difficoltà in più in fase di progettazione, poiché la memoria storica e il valore monumentale di un edificio sono punti di forza ed elementi che il progettista può sfruttare a suo vantaggio in un intervento di riqualificazione, sia come punto di partenza, sia al fine di rapportare il nuovo edificio col passato e di donargli un rapporto “confidenziale” con i futuri fruitori. Le difficoltà maggiori sono state quindi quelle di dover proporre un progetto ex-novo, in un’area radicata da tempo nel tessuto cittadino, che da sempre ha ospitato una

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struttura con funzione differente rispetto agli edifici che le stanno attorno; senza trascurarne la memoria, saranno proposti e ipotizzati elementi e caratteristiche che testimonieranno alle future generazioni la presenza della dismessa vetreria.

Tra i punti di forza del sito in questione abbiamo fortunatamente, come già accennato, la vicinanza della stazione ferroviaria e del centro storico; ciò quindi è favorevole ai fini della fruizione da parte degli utenti, dato che il nuovo intervento potrebbe avere una funzione di attrazione, non solo verso di esso, ma a beneficio ulteriore del nucleo storico, che nel corso degli ultimi anni ha subito un progressivo abbandono a causa soprattutto dell’apertura del centro commerciale in zona periferica (più facile da raggiungere per fare acquisti), tendenza propria di molte realtà urbane. Ultimamente l’amministrazione cittadina sta cercando di incoraggiare i cittadini a ripopolare il centro storico, con la realizzazione della pista ciclabile e l’organizzazione di numerosi eventi e manifestazioni.

Ho quindi ritenuto tale lavoro di tesi un’occasione importante per conoscere più a fondo le problematiche che stanno dietro a tale situazione, tentando di percorrere tutte le tappe di un processo di analisi in cui trovassero posto le conoscenze storiche, le valutazioni ambientali e la contemplazione di esperienze progettuali che avessero analogia con quella da intraprendere, questo per cercare, infine, di produrre una sintesi, un progetto, forse anche un metodo in cui la libertà compositiva trovasse, anziché un limite, un potenziamento, nell’armonizzarsi con l’esistente e nel raccogliere l’eredità del suo passato.

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INDICE

INTRODUZIONE

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CAP.1_LO SVILUPPO URBANISTICO DI EMPOLI TRA OTTOCENTO

E NOVECENTO

1.1. L’espansione oltre le mura e l’ascesa del ceto borghese 3 1.2. La realizzazione della stazione e l’espansione del nuovo quartiere 8

1.3. Le tipologie edilizie del nuovo quartiere 19 1.4. La realizzazione del ponte sull’Arno 23

CAP.2_EMPOLI E LA TRADIZIONE DEL VETRO

2.1. I fattori decisivi per l’affermazione delle vetrerie a Empoli 27 2.2. I primi stabilimenti per la produzione del vetro a Empoli e le

ipotesi sulla nascita della Vitrum 29 2.3. Le vicende legate all’attività vetraria empolese e il ruolo

della Vitrum 37

2.4. Ciclo lavorativo e uso dei locali 46 2.5. Il Museo del Vetro: il MuVe 49

CAP.3_DESCRIZIONE DEL COMPLESSO ESISTENTE

3.1. Descrizione dell’area di intervento e dello stato di fatto 53 3.2. Materiali pericolosi, bonifica e perizie 63 3.3. Le vicende riportate dai media 70 3.4. Proposte e piani attuativi per l’area ex Vitrum 80

CAP.4_PROPOSTA DI PROGETTO

4.1. Problematiche ed “opportunità” dell’area dismessa 97 4.2. Prescrizioni del Regolamento Urbanistico 104

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4.3. Valutazione degli obiettivi perseguiti e lettura del contesto 108 4.4. Descrizione delle funzioni 114 4.5. Fonti di ispirazione 121 4.6. Evoluzione progettuale 127 4.7. Verifica delle prescrizioni urbanistiche 139 4.8. Sistemi di parete vegetale e tecnologia adottata 142 4.9. Criteri di selezione delle essenze vegetali 150 4.10. Benefici connessi all’utilizzo di pareti vegetali 155

CAP.5_INDAGINI RELATIVE ALL’IMPATTO AMBIENTALE

DIPENDENTE DALL’UTILIZZO DI PARETI VEGETALI

5.1. Analisi comparativa sul ciclo di vita di sistemi green

façade e living wall 163 5.2. Valutazione del ciclo di vita dei living wall:

prestazioni in termini di purificazione dell’aria ed energia 174 5.3. Analisi costi-benefici per i sistemi green façade e living

wall 181

CAP.6_SPERIMENTAZIONI SULLE PERFORMANCE ENERGETICHE

DEI LIVING WALL

6.1. Valutazione sperimentale di un sistema living wall in un

clima di carattere caldo ed umido 195 6.2. Ricerca sperimentale sulle performance energetiche

dei living wall in un clima temperato 210 6.3. Studio sperimentale delle prestazioni termico-energetiche di

una parete vegetale isolata sotto condizioni estive in un clima

mediterraneo continentale 222

CAP.7_MODELLI ENERGETICI SVILUPPATI PER LE PARETI VEGETALI

7.1. Un modello di facciata vegetale esterna per la valutazione

delle prestazioni termiche della parete 243 7.2. Un modello idro-termico per valutare l’impatto dei green wall

sul microclima urbano e sul consumo energetico degli edifici 262

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7.3. Modellazione delle performance energetiche dei living wall e

valutazioni con le misurazioni in un clima temperato 277

7.4. Modello energetico del microclima e linee guida per l’incremento dell’efficienza energetica all’interno di un edificio ricoperto con essenze vegetali in ambiente climatico mediterraneo 292

CAP.8_CONSIDERAZIONI SUI VANTAGGI DELLE PARETI VERDI NELLA PROPOSTA

DI PROGETTO

8.1. Applicazione di un modello sviluppato da ENEA e D.E.S.TeC. dell’Università di Pisa e osservazioni generali 303

CONCLUSIONI

323

BIBLIOGRAFIA

327

RINGRAZIAMENTI

333

ALLEGATI:

337

All. 1: Inquadramento luogo

All. 2: Pianta piano interrato All. 3: Pianta pianto terra All. 4: Pianta piano primo All. 5: Pianta piano secondo All. 6: Planivolumetrico All. 7: Prospetti-sezioni All. 8: Prospetti-sezioni All. 9: Particolari

All. 10: Schema strutturale - smaltimento acque All. 11: Fotoinserimenti

All. 12: Render ciminiera - spazi corte

All. 13: Render palestra scolastica - viste notturne IX

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Riferimenti

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