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, sia H l’intersezione tra i sottospazi di equazione X

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(1)

Universit` a degli Studi di Roma Tor Vergata. Corso di Laurea in Matematica.

Geometria 2 a.a. 2012-13 quinta settimana

5.1) In P

3R

, sia H l’intersezione tra i sottospazi di equazione X

0

− X

1

+ X

3

= 0 e 2X

0

− X

2

− X

3

= 0, rispettivamente

a) Determina la dimensione di H e una base del sottospazio W di V = R

4

tale che H = P(W ).

b) Determina un insieme massimale di punti indipendenti in H.

c) Determina una biezione tra P(V /W ) e la stella di piani di centro H.

5.2) Nello spazio proiettivo P

3K

, determina l’equazione omogenea di un piano che contenga i punti A[1, 0, 1, 0], B[−1, −1, 0, 5], C[4, 0, 0, 1]. Controlla se tale piano contiene il punto D[−8, −2, 2, 8].

Determina inoltre (se esiste) una retta per C sghemba con la retta proiettiva per A e B.

5.3) Considera l’endomorfismo di R

3

definito dalla posizione:

f (x, y, z) = (5x + 2z, y, 2x + 2z).

a) Verifica che ~ v =

2 0 1

` e un autovettore e determinarne il corrispondente autovalore.

b) Determina tutti gli autovalori di f e, per ciascuno di essi, una base del rispettivo autospazio.

[Ricorda che puoi trovare gli autovalori studiando le radici reali del polinomio caratteristico. In questo caso, puoi riconoscere un autovalore anche osservando la matrice.]

c) Determina, se ` e possibile, una base B di R

3

tale che la matrice D = M

B

(f ) di f nella base B sia diagonale.

d) Sia W l’autospazio di autovalore 6. Determina una base di R

3

/W e la corrispondente matrice dell’endomorfismo indotto da f passando a quoziente.

5.4) Sia data la matrice A (in funzione del parametro reale h):

A =

1 0 h + 1

h 2 0

1 0 −3

.

a) Determina le radici del polinomio caratteristico di A (in funzione di h).

b) Per quali valori di h gli autovalori di A risultano tra loro distinti?

c) Per h = −1, mostra che la matrice A ` e diagonalizzabile: determina una base di R

3

di autovettori (per l moltiplicazione a sinistra per A) e una matrice diagonale simile ad A.

5.5) Dimostra che non esiste una applicazione lineare f : R

2

→ R

2

tale che e

1

sia autovettore di autovalore 2, e

2

sia autovettore di autovalore 3, mentre (2, 5) sia autovettore di autovalore 2.

5.6) Considera l’applicazione lineare f : R

2

→ R

2

definito dalla posizione:

f (x, y) = (x + 3y, 2x + 6y).

a) Determina gli autovalori e gli autospazi di f .

b) Determina, se esiste, una base B di R

2

tale che la matrice D di f in tale base sia diagonale.

c) Posso trovare una base di R

2

formata di autovettori per f che siano tra loro ortogonali rispetto

al prodotto scalare usuale in R

2

?

(2)

5.7) Determinare autovettori, la relativa molteplicit` a algebrica e una base dei relativi autospazi per le seguenti applicazioni lineari:

f : R

2

→ R

2

, f (x

1

, x

2

) = (3x

1

+ 4x

2

, −x

1

+ 7x

2

),

g: R

3

→ R

3

, g(x

1

, x

2

, x

3

) = (0, 2x

1

+ x

2

+ 6x

3

, −2x

1

− x

2

− 4x

3

),

h: R

3

→ R

3

, h(~ x) = (5x

1

+12x

2

−6x

3

, −3x

1

−7x

2

+3x

3

, x

1

+2x

2

−2x

3

)(sapendo che -1 ` e un autovalore).

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