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Dipartimento Processi Organizzativi Settore Ricerca,Certificazione e Verifica

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Academic year: 2022

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Dipartimento

Processi Organizzativi

Settore Ricerca,

Certificazione e Verifica

Il sistema di

sorveglianza nazionale degli infortuni

mortali e gravi

PREMESSA

Nell’ultimo decennio si è registrato un progressivo decre- mento degli eventi infortunistici sul lavoro, tuttavia non può venire meno l’obiettivo di un’ulteriore e significativa riduzione del fenomeno, in particolare per gli infortuni con gli esiti più gravi o mortali. Il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori richiede un’azione costante di monitoraggio degli eventi dannosi.

In tale direzione, il Sistema di sorveglianza nazionale de- gli infortuni mortali e gravi sul lavoro mira a conseguire una conoscenza più approfondita delle modalità di acca- dimento degli infortuni e delle cause che li producono.

L’attività di sorveglianza rende disponibile un reperto- rio nazionale di eventi mortali, oltre ad una casistica di infortuni gravi, indagati dai Servizi di prevenzione delle ASL. La base delle conoscenze sviluppate costituisce un supporto per l’individuazione di opportune misure pre- ventive nei confronti degli infortuni e, alla luce del D.Lgs.

81/08 e s.m.i., contribuirà alla costituzione del Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione (SINP), dove risiederanno in maniera integrata le informazioni prove- nienti dalle varie fonti informative nazionali disponibili.

LE CARATTERISTICHE DEL SISTEMA

Obiettivo del Sistema di sorveglianza nazionale degli in- fortuni mortali e gravi è la ricostruzione delle dinamiche infortunistiche per l’identificazione dei loro fattori cau- sali. Il Sistema si avvale di un modello standardizzato di raccolta delle informazioni, acquisite durante le inchieste sugli infortuni lavorativi condotte dai Servizi di preven- zione delle ASL.

Gli strumenti utilizzati per la raccolta dei dati nell’archi- vio nazionale consistono nella scheda di rilevazione, che rispecchia le specifiche del modello di analisi multifatto- riale degli eventi infortunistici, e nel software per l’inse- rimento delle informazioni, accessibile in ambiente web attraverso password ed opportuni protocolli di sicurezza.

Il flusso delle informazioni dall’ambito locale al databa- se nazionale si avvale di diversi livelli di competenza, dal Servizio di prevenzione ASL che cura il caso specifico, al nodo di raccolta regionale coordinato da un referente, fino all’archivio centrale gestito dall’INAIL Settore Ricer- ca, Certificazione e Verifica. Il livello regionale e nazionale svolgono anche la funzione di controllo di qualità dei dati inseriti, in particolare per quanto attiene alla corretta e co- erente applicazione del modello di analisi infortunistica.

Il Sistema prevede anche una fase di formazione degli operatori, con corsi sia nazionali che regionali. Attraverso tali corsi si forniscono le indicazioni per il corretto utiliz- zo degli strumenti citati e si esaminano alcune casistiche di infortunio, con spazi per l’esercitazione e la discussio- ne in aula.

In merito alle possibilità di trasferimento ed utilizzo dei

dati raccolti, è previsto un piano di comunicazione per la realizzazione di strumenti (rapporti cartacei periodici, un sito web, software per la selezione e visualizzazione dei dati via internet) e per un efficace trasferimento delle informazioni agli attori della prevenzione.

Nel corso degli anni, inoltre, è stata sviluppata un’inizia- tiva parallela al Sistema, ovvero il progetto denominato

“Panel aziendali”, che prevede il coinvolgimento delle aziende per l’utilizzo del modello multifattoriale degli infortuni, attraverso la collaborazione sul territorio del- le Regioni e delle Asl. Infatti, nel processo di valutazione dei rischi, il modello stesso costituisce un supporto per l’azienda nel verificare quali fattori di rischio non sono stati contemplati e contenuti adeguatamente nel ciclo la- vorativo. L’obiettivo è quello di sostenere operativamen- te le aziende nella gestione della salute e sicurezza dei lavoratori, al fine di migliorare l’approccio al processo di valutazione dei rischi tanto nelle grandi aziende che nelle PMI, prevedendo anche il coinvolgimento delle associa- zioni datoriali e sindacali.

LE RISULTANZE

L’attività di sorveglianza è stata avviata nel 2002 dall’ex- ISPESL, dalle Regioni e dall’INAIL, e consolidata nel 2007 dal contributo e sostegno del Centro nazionale per la pre- venzione e il controllo delle malattie (CCM) del Ministero della Salute, che ha inserito il Sistema nelle linee guida per la definizione dei piani regionali per la prevenzione nei luoghi di lavoro.

L’attività di monitoraggio, rende ad oggi disponibile un vasto repertorio nazionale, aggiornato continuamente, di eventi mortali (nel periodo 2002-2009 ne sono stati rac- colti ed analizzati più di 3200), oltre ad una casistica di infortuni gravi selezionata secondo specifici criteri, inda- gati dai Servizi di prevenzione ed avvenuti nei tradiziona- li ambienti di lavoro (sono esclusi gli infortuni cosiddetti stradali).

Riguardo l’aggiornamento professionale, sono state ef- fettuate 40 edizioni di corsi a livello nazionale e regiona- le, per oltre 1200 operatori della prevenzione.

All’interno del sito web INAIL Settore Ricerca, Certificazio- ne e Verifica, è presente una sezione dedicata al Sistema di sorveglianza che mette a disposizione i dati ed i mate- riali prodotti negli anni, oltre a diversi strumenti per la dif- fusione delle informazioni contenute nell’archivio, come il datawarehouse, che consente di interagire dinamica- mente con la banca dati per ottenere report multidimen- sionali visualizzabili sia in forma tabellare che grafica, e lo strumento Infor.Mo., che permette la ricerca e lettura di tutte le dinamiche infortunistiche con l’evidenziazione dei fattori in esse intervenuti e, per alcuni casi, con il sup- porto grafico di disegni ed animazioni.

In conclusione, l’adozione su scala nazionale di un unico

www.inail.it

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INAIL - Settore Ricerca, Certificazione e Verifica, Dipartimento Processi Organizzativi - Dirigente: Dott. Piero Iacono Via Alessandria, 220/E - 00198 Roma

Tel. 06 978 923 01 • Fax 06 978 923 90 • e-mail: r.dpo@inail.it PER ULTERIORI INFORMAZIONI

Link utili: sito web del Sistema di sorveglianza nazionale: http://www.ispesl.it/im/

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

G. CAMPO, A. GUGLIELMI, M. MARCONI, G. PIANOSI, La ricostruzione delle cause e delle dinamiche infortunistiche negli ambienti di lavoro attraverso il modello “Sbagliando s’impara”. Roma, ISPESL, 2006.

M. MARCONI, G. CAMPO, D. DE MERICH, A. GUGLIELMIETAL., Rapporto nazionale finale Indagine integrata per l’approfondimento dei casi di infortunio mortale, Roma, ISPESL, 2006

M. PELLICCI, A. GUGLIELMI, D. DE MERICH, G. BRAGALETTIETAL., Progettazione e realizzazione di pacchetti formativi di qualità:

la formazione sul modello di analisi infortunistica nel sistema pubblico e nel sistema aziendale, Roma, ISPESL, 2009

PAROLE CHIAVE

Analisi infortunistica; Infortuni mortali; Fattori causali

ISBN 978-88-7484-323-7 © 2013 INAIL. Distribuzione gratuita. Vietata la vendita. La riproduzione anche parziale su qualsiasi mezzo è consentita solo se citata la fonte. Stampato dalla Tipolitografia INAIL di Milano • Edizione 2011 Autori: G. Campo, A. Guglielmi, A. Leva, P. Montanari Progetto editoriale: Dipartimento Processi Organizzativi - URP

metodo di analisi consente una maggiore omogeneizza- zione delle modalità di approfondimento degli eventi nei luoghi di lavoro, anche tramite la condivisione delle ca- sistiche nell’ambito di un circuito di scambio informativo tra il territorio e le strutture centrali. Il metodo di analisi adottato per la descrizione degli infortuni si rivela, al- tresì, uno strumento utile in azienda per il riesame della valutazione dei rischi. In tale ottica, l’intento è quello di contribuire a qualificare il processo di valutazione dei rischi aziendale utilizzando metodologie e strumenti di analisi condivisi, che aiutino a pianificare le misure di

prevenzione secondo logiche gestionali di efficienza ed efficacia.

RIFERIMENTI NORMATIVI

• D.Lgs. 81/2008.

Attuazione dell’articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. (G.U. 30 aprile 2008, n. 101 - S.O. n. 108).

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