• Non ci sono risultati.

MANUALE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ E DELL AMBIENTE

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "MANUALE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ E DELL AMBIENTE"

Copied!
85
0
0

Testo completo

(1)

AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR LIGURE OCCIDENTALE

MANUALE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ E

DELL’AMBIENTE

ISO 9001:2015- ISO 14001:2015

Rev. Data Redatto

Bruno Casarino

Verificato Simone Arecco

Approvato Rossana Varna 0 01/06/2018

Funzione Addetto Ufficio

Sistema di Gestione

Responsabile del Sistema di Gestione Qualità e Ambiente

Rappresentante della Direzione per la Qualità e l’Ambiente Firma

(2)

PRINCIPALI MODIFICHE RISPETTO ALLA REVISIONE PRECEDENTE PARAGRAFO DESCRIZIONE

Tutti Prima emissione del Manuale dell’AdSP.

TABELLA DI CORRELAZIONE NORMA ISO 9001-MANUALE

REQUISITO ISO 9001:2015 MANUALE

4 CONTESTO DELL’ORGANIZZAZIONE 4

4.1 Comprendere l’organizzazione e il suo contesto 4.1 4.2 Comprendere le esigenze e le aspettative delle parti

interessate 4.2-4.2.1-4.2.2

4.3 Determinare il campo di applicazione del SGQ 0-4.3

4.4 Sistema di gestione per la qualità e relativi processi 4.4-4.4.1-4.4.2

5 LEADERSHIP 5

5.1 Leadership e impegno 5.1

5.1.1 Generalità 5.1.1

5.1.2 Focalizzazione sul Cliente 5.1.2

5.2 Politica 2-5.2

5.2.1 Stabilire la politica per la qualità 5.2.1 5.2.2 Comunicare la politica per la qualità 5.2.3

5.3 Ruoli, responsabilità e autorità dell’organizzazione 5.3-5.3.1-5.3.2

6 PIANIFICAZIONE 6

6.1 Azioni per affrontare rischi e opportunità 6.1-6.1.1 6.2 Obiettivi per la qualità e pianificazione per il loro

raggiungimento 6.2-6.2.1-6.2.2

6.3 Pianificazione delle modifiche 6.3

7 SUPPORTO 7

7.1 Risorse 7.1

7.1.1 Generalità 7.1.1

7.1.2 Persone 7.1.2

7.1.3 Infrastrutture 7.1.3

7.1.4 Ambiente per il funzionamento dei processi 7.1.4 7.1.5 Risorse per il monitoraggio e la misurazione 7.1.5

7.1.6 Conoscenza organizzativa 7.1.6

7.2 Competenza 7.2

(3)

REQUISITO ISO 9001:2015 MANUALE

7.3 Consapevolezza 7.3

7.4 Comunicazione 7.4-7.4.1-7.4.2

7.5 Informazioni documentate 7.5-7.5.1-7.5.2

7.5.1 Generalità 7.5.1

7.5.2 Creazione e aggiornamento 7.5.2

7.5.3 Controllo delle informazioni documentate 7.5.3

8 ATTIVITÀ OPERATIVE 8

8.1 Pianificazione e controllo operativi 8.1-8.1.1

8.2 Requisiti per i prodotti e i servizi 8.2

8.2.1 Comunicazione con il Cliente 8.2.1

8.2.2 Determinazione dei requisiti relativi ai prodotti e servizi 8.2.2 8.2.3 Riesame dei requisiti relativi ai prodotti e servizi 8.2.3 8.2.4 Modifiche ai requisiti per i prodotti e servizi 8.2.3 8.3 Progettazione e sviluppo di prodotti e servizi 8.3

8.3.1 Generalità 8.3.1

8.3.2 Pianificazione della progettazione e sviluppo 8.3.2

8.3.3 Input alla progettazione e sviluppo 8.3.3

8.3.4 Controlli della progettazione e sviluppo 8.3.4 8.3.5 Output della progettazione e sviluppo 8.3.5 8.3.6 Modifiche della progettazione e sviluppo 8.3.6 8.4 Controllo dei processi, prodotti e servizi forniti dall’esterno 8.4

8.4.1 Generalità 8.4.1

8.4.2 Tipo ed estensione del controllo 8.4.2

8.4.3 Informazioni ai fornitori esterni 8.4.3

8.5 Produzione ed erogazione dei servizi 8.5

8.5.1 Controllo della produzione e dell’erogazione dei servizi 8.5.1

8.5.2 Identificazione e rintracciabilità 8.5.2

8.5.3 Proprietà che appartengono ai Clienti o ai fornitori esterni 8.5.3

8.5.4 Preservazione 8.5.4

8.5.5 Attività post-consegna 8.5.5

8.5.6 Controllo delle modifiche 8.5.6

8.6 Rilascio di prodotti e servizi 8.6

8.7 Controllo degli output non conformi 8.7

(4)

REQUISITO ISO 9001:2015 MANUALE

9 VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI 9

9.1 Monitoraggio, misurazione, analisi e valutazione 9.1

9.1.1 Generalità 9.1.1

9.1.2 Soddisfazione del Cliente 9.1.2

9.1.3 Analisi e valutazione 9.1.3

9.2 Audit interno 9.2-9.2.1-9.2.2

9.3 Riesame di direzione 9.3

9.3.1 Generalità 9.3.1

9.3.2 Input al riesame di direzione 9.3.3

9.3.3 Output del riesame di direzione 9.3.4

10 MIGLIORAMENTO 10

10.1 Generalità 10.1

10.2 Non conformità e azioni correttive 10.2

10.3 Miglioramento continuo 10.3

TABELLA DI CORRELAZIONE NORMA ISO 14001-MANUALE

REQUISITO ISO 14001:2015 MANUALE

4 CONTESTO DELL’ORGANIZZAZIONE 4

4.1 Comprendere l’organizzazione e il suo contesto 4.1 4.2 Comprendere le esigenze e le aspettative delle parti

interessate 4.2-4.2.1-4.2.2

4.3 Determinare il campo di applicazione del SGA 0-4.3

4.4 Sistema di gestione ambientale 4.4-4.4.1-4.4.2

5 LEADERSHIP 5

5.1 Leadership e impegno 5.1

5.2 Politica ambientale 5.2-5.2.2-5.2.3

5.3 Ruoli, responsabilità e autorità dell’organizzazione 5.3-5.3.1-5.3.2

6 PIANIFICAZIONE 6

6.1 Azioni per affrontare rischi e opportunità 6.1

6.1.1 Generalità 6.1.1

6.1.2 Aspetti ambientali 6.1.2

6.1.3 Obblighi di conformità 6.1.3

6.1.4 Attività di pianificazione 6.1.4

(5)

REQUISITO ISO 14001:2015 MANUALE 6.2 Obiettivi ambientali e pianificazione per il loro

raggiungimento 6.2

6.2.1 Obiettivi ambientali 6.2.1

6.2.2 Attività di pianificazione per raggiungere gli obiettivi

ambientali 6.2.2

7 SUPPORTO 7

7.1 Risorse 7.1-7.1.1

7.2 Competenza 7.2

7.3 Consapevolezza 7.3

7.4 Comunicazione 7.4

7.4.1 Generalità 7.4

7.4.2 Comunicazione interna 7.4.1

7.4.3 Comunicazione esterna 7.4.2

7.5 Informazioni documentate 7.5-7.5.1-7.5.2

7.5.1 Generalità 7.5.1

7.5.2 Creazione e aggiornamento 7.5.2

7.5.3 Controllo delle informazioni documentate 7.5.3

8 ATTIVITÀ OPERATIVE 8

8.1 Pianificazione e controllo operativi 8.1.2

8.2 Preparazione e risposta alle emergenze 8.8

9 VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI 9

9.1 Monitoraggio, misurazione, analisi e valutazione 9.1

9.1.1 Generalità 9.1-9.1.1

9.1.2 Valutazione della conformità 9.1.4

9.1.3 Analisi e valutazione 9.1.3

9.2 Audit interno 9.2

9.2.1 Generalità 9.2.1

9.2.2 Programma di audit interno 9.2.2

9.3 Riesame di direzione 9.3

10 MIGLIORAMENTO 10

10.1 Generalità 10.1

10.2 Non conformità e azioni correttive 10.2

10.3 Miglioramento continuo 10.3

(6)

INDICE

0. CAMPO DI APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE ... 9

0.1 IL MANUALE E IL PERCORSO CERTIFICATIVO ... 9

0.2 SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE DELL’ADSP ... 9

0.3 SISTEMA DI GESTIONE QUALITÀ DELLA DIREZIONE TECNICA DI GENOVA ... 10

0.4 SISTEMA DI GESTIONE QUALITÀ DELLA SEDE DI SAVONA ... 10

0.5 ESCLUSIONI ... 10

1. PRESENTAZIONE DELL’AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE ... 11

1.1 L’AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE E I SUOI COMPITI ISTITUZIONALI ... 11

1.2 L’AMBITO TERRITORIALE ... 11

1.2.1 Bacino di Genova ... 11

1.2.2 Area portuale di Voltri-Pra’ ... 12

1.2.3 Bacino di Savona ... 13

1.2.4 Vado Ligure ... 14

1.3 LA FUNZIONE DI PIANIFICAZIONE E COORDINAMENTO DELL’AdSP ... 15

1.4 GLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE ... 16

1.5 PRINCIPALE QUADRO LEGISLATIVO DI RIFERIMENTO ... 17

2. POLITICA DELLA QUALITÀ E DELL’AMBIENTE ... 19

2.1 GENERALITÀ ... 19

2.2 DICHIARAZIONE POLITICA QUALITÀ ... 19

2.3 DICHIARAZIONE POLITICA AMBIENTALE ... 20

3. ORGANIZZAZIONE ... 22

3.1 STRUTTURA ORGANIZZATIVA ... 22

3.2 DESCRIZIONE DELLE COMPETENZE FUNZIONALI ... 22

3.2.1 Presidente (PRES) ... 22

3.2.2 Segretario Generale (SG) ... 24

3.2.3 Comitato di Gestione Portuale (CP) ... 24

3.2.4 Commissione Consultiva ... 25

3.2.5 Organo di partenariato della risorsa mare ... 25

3.2.6 Conferenza nazionale di coordinamento delle AdSP ... 26

3.2.7 Direzioni, Servizi, Uffici ... 26

3.2.8 Competenze nell’ambito del Sistema di Gestione Qualità e Ambiente ... 30

3.2.8.1 Rappresentante della Direzione per la Qualità e l’Ambiente (RD)... 30

3.2.8.2 Responsabile del Sistema di Gestione per la Qualità e l’Ambiente (RSGQA) ... 30

3.2.8.3 Servizio Ambiente e Impianti ... 31

3.2.8.4 Ufficio Territoriale di Savona ... 31

4. CONTESTO DELL’ORGANIZZAZIONE ... 32

4.1 COMPRENDERE L’ORGANIZZAZIONE E IL SUO CONTESTO ... 32

4.2 COMPRENDERE LE ESIGENZE E LE ASPETTATIVE DELLE PARTI INTERESSATE ... 33

4.2.1 Le parti interessate ... 33

4.2.2 Le aspettative delle parti interessate... 34

4.3 DETERMINARE IL CAMPO DI APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE ... 37

4.4 SISTEMA DI GESTIONE QUALITÀ E AMBIENTE E RELATIVI PROCESSI ... 38

4.4.1 Requisiti generali ... 38

4.4.2 Identificazione dei processi ... 39

5. LEADERSHIP ...45

5.1 LEADERSHIP E IMPEGNO ... 45

5.1.1 Generalità ... 45

5.1.2 Focalizzazione sul Cliente ... 45

5.2 LA POLITICA DELLA QUALITÀ E DELL’AMBIENTE ... 46

5.2.1 Politica della qualità ... 46

5.2.2 Politica ambientale ... 47

5.2.3 Comunicare la politica per la qualità e l’ambiente ... 47

5.3 RUOLI, RESPONSABILITÀ E AUTORITÀ NELL’ORGANIZZAZIONE ... 47

5.3.1 Responsabilità ed autorità ... 47

(7)

5.3.2 Rappresentante della Direzione per la Qualità e l’Ambiente ... 48

6. PIANIFICAZIONE ...48

6.1 AZIONI PER AFFRONTARE RISCHI E OPPORTUNITÀ ... 48

6.1.1 Valutazione rischi e opportunità ... 48

6.1.2 Aspetti ambientali ... 49

6.1.3 Obblighi di conformità ... 50

6.1.4 Attività di pianificazione ambientale ... 50

6.2 OBIETTIVI E PIANIFICAZIONE PER IL LORO RAGGIUNGIMENTO ... 51

6.2.1 Obiettivi per la qualità e l’ambiente ... 51

6.2.2 Pianificazione per raggiungere gli obiettivi ... 51

6.3 PIANIFICAZIONE DELLE MODIFICHE ... 52

7. SUPPORTO ...53

7.1 RISORSE ... 53

7.1.1 Generalità ... 53

7.1.2 Persone ... 53

7.1.3 Infrastrutture ... 53

7.1.4 Ambiente per il funzionamento dei processi ... 54

7.1.5 Risorse per il monitoraggio e la misurazione... 54

7.1.6 Conoscenza organizzativa ... 55

7.2 COMPETENZA ... 56

7.3 CONSAPEVOLEZZA ... 57

7.4 COMUNICAZIONE ... 57

7.4.1 Comunicazione interna ... 57

7.4.2 Comunicazione esterna ... 58

7.5 INFORMAZIONI DOCUMENTATE ... 58

7.5.1 Generalità ... 58

7.5.2 Mantenimento delle informazioni documentate ... 58

7.5.3 Conservazione delle informazioni documentate ... 59

8. ATTIVITÀ OPERATIVE ... 60

8.1 PIANIFICAZIONE E CONTROLLO OPERATIVI ... 60

8.1.1 PIANIFICAZIONE E CONTROLLO OPERATIVI DEI PROCESSI ... 60

8.1.2 PIANIFICAZIONE E CONTROLLO OPERATIVI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI ... 61

8.2 REQUISITI PER I PRODOTTI E SERVIZI ... 62

8.2.1 Comunicazione con il Cliente ... 62

8.2.2 Determinazione dei requisiti relativi ai prodotti e servizi ... 62

8.2.3 Riesame e modifiche ai dei requisiti relativi ai servizi e alle opere ... 65

8.3 PROGETTAZIONE E SVILUPPO DELLE OPERE PORTUALI ... 66

8.3.1 Generalità ... 66

8.3.2 Pianificazione della progettazione e sviluppo ... 66

8.3.3 Input alla progettazione e sviluppo ... 67

8.3.4 Controlli della progettazione e sviluppo ... 68

8.3.4.1 Progetti senza verificatore ... 68

8.3.4.2 Progetti con verificatore (D.Lgs. 50/2016 art. 23) ... 69

8.3.5 Output della progettazione e sviluppo ... 70

8.3.6 Modifiche alla progettazione e sviluppo... 70

8.4 CONTROLLO DEI PROCESSI PRODOTTI E SERVIZI FORNITI DALL’ESTERNO ... 71

8.4.1 Generalità ... 71

8.4.2 Tipo ed estensione del controllo ... 71

8.4.3 Informazioni ai fornitori esterni ... 72

8.5 PRODUZIONE ED EROGAZIONE DEI SERVIZI ... 72

8.5.1 Controllo della produzione e dell’erogazione del servizio ... 72

8.5.2 Identificazione e rintracciabilità... 73

8.5.3 Proprietà che appartengono al Cliente o a fornitori esterni ... 74

8.5.4 Preservazione... 75

8.5.5 Attività post-consegna... 75

8.5.6 Controllo delle modifiche ... 75

8.6 RILASCIO DI PRODOTTI E SERVIZI ... 75

8.7 CONTROLLO DEGLI OUTPUT NON CONFORMI ... 77

8.8 PREPARAZIONE E RISPOSTA ALLE EMERGENZE ... 78

(8)

9. VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI ... 79

9.1 MONITORAGGIO, MISURAZIONE, ANALISI E VALUTAZIONE ... 79

9.1.1 Generalità ... 79

9.1.2 Soddisfazione del Cliente ... 79

9.1.3 Analisi e valutazione ... 80

9.1.4 Valutazione della conformità ambientale ... 80

9.2 Audit interno del Sistema di Gestione della Qualità ed Ambiente ... 81

9.2.1 Generalità ... 81

9.2.2 Programma di audit interno ... 81

9.3 RIESAME DI DIREZIONE ... 82

9.3.1 Generalità ... 82

9.3.2 Input al riesame di direzione ... 82

9.3.3 Output del riesame di direzione ... 83

10. MIGLIORAMENTO ...83

10.1 GENERALITÀ ... 83

10.2 NON CONFORMITÀ E AZIONI CORRETTIVE ... 84

10.3 MIGLIORAMENTO CONTINUO ... 84

(9)

0. CAMPO DI APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE

0.1 IL MANUALE E IL PERCORSO CERTIFICATIVO

Il presente Manuale descrive il Sistema di Gestione per la Qualità e l’Ambiente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale (in seguito AdSP) realizzato in conformità ai requisiti delle Norme UNI EN ISO 9001:2015 ed UNI EN ISO 14001:2015.

Il percorso certificativo

Le preesistenti Autorità Portuali di Genova e di Savona erano in possesso di 4 certificati di sistema secondo lo schema seguente:

1. certificazione del sistema di gestione per la qualità ai sensi della norma UNI EN ISO 9001:2008 per la Direzione Tecnica dell’Autorità Portuale di Genova;

2. certificazione del sistema di gestione per la qualità ai sensi della norma UNI EN ISO 9001:2008 per l’Autorità Portuale di Savona;

3. certificazione del sistema di gestione ambientale ai sensi della norma UNI EN ISO 14001:2004 per l’Autorità Portuale di Genova.

4. certificazione del sistema di gestione ambientale ai sensi della norma UNI EN ISO 14001:2004 per l’Autorità Portuale di Savona.

Nel corso del 2017, le certificazioni ottenute sono state trasferite all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.

Tutti e 4 i certificati sono validi fino al 15/09/2018. Entro tale data, infatti, i sistemi di gestione devono essere aggiornati e certificati ai sensi della versione “2015” delle norme ISO 9001 e 14001, in quanto quelle precedenti non saranno più in vigore.

Gli obiettivi

In occasione dell’adeguamento alla versione “2015” delle norme, gli obiettivi sono i seguenti:

1. certificazione del sistema di gestione ambientale dell’intera organizzazione AdSP con unico campo di applicazione per i porti di Genova e Savona-Vado Ligure;

2. certificazione del sistema di gestione qualità dell’unità operativa di Savona con campo di applicazione riguardante i processi della sede per i porti di Savona-Vado Ligure;

3. certificazione del sistema di gestione qualità della Direzione Tecnica di Genova con campo di applicazione riguardante i processi della direzione per il porto di Genova.

Anche nel caso del sistema di gestione per la qualità, il mantenimento delle due certificazioni ha l’obiettivo di arrivare nel breve-medio termine ad una certificazione unica applicabile all’intera organizzazione.

Il Manuale descrive quindi il sistema di gestione che è stato predisposto presso l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale relativamente alle tre certificazioni richieste.

0.2 SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE DELL’ADSP

Scopo di certificazione: Indirizzo, coordinamento, promozione e controllo delle

(10)

operazioni portuali e delle altre attività commerciali ed industriali esercitate nel porto di Genova e nel porto di Savona e Vado Ligure. Progettazione e realizzazione delle relative opere infrastrutturali, manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni in ambito portuale. Affidamento e controllo delle attività dirette alla fornitura agli utenti portuali di servizi di interesse generale.

Unità operative oggetto di certificazione:

• Stazione Marittima, Ponte dei Mille, 16126 Genova.

• Palazzo San Giorgio, Via della Mercanzia 2, 16123 Genova.

• Ufficio degli ispettori del ramo industriale, via al Molo Giano, 16126 Genova.

• Officina Bruzzo, Viale Africa, 16149 Genova.

• Palazzina della Direzione Tecnica, Piazza Lerda 8/R, 16158 Genova.

• Via Calafati 16, 17100 Savona (Porto di Savona e Vado Ligure).

0.3 SISTEMA DI GESTIONE QUALITÀ DELLA DIREZIONE TECNICA DI GENOVA

Scopo di certificazione: Progettazione, gestione e controllo tecnico della costruzione di opere infrastrutturali, civili e impiantistiche del porto di Genova. Servizio di manutenzione alle parti comuni del porto di Genova.

Unità operative oggetto di certificazione:

• Direzione Tecnica e Ambiente - Stazione Marittima, Ponte dei Mille, 16126 Genova.

• Officina Bruzzo, Viale Africa, 16149 Genova.

0.4 SISTEMA DI GESTIONE QUALITÀ DELLA SEDE DI SAVONA

Scopo di certificazione: Indirizzo, programmazione, coordinamento, promozione e controllo delle operazioni portuali e delle altre attività commerciali ed industriali esercitate in ambito portuale. Attività di progettazione, gestione e controllo tecnico della costruzione di opere di infrastrutturazione portuale. Rilascio, rinnovo e gestione di atti concessori, licenze, autorizzazioni e procedure accessorie. Attività di vigilanza e controllo in ordine all’osservanza da parte delle imprese, delle disposizioni in materia di sicurezza, ambiente e igiene del lavoro nel corso delle operazioni e dei servizi portuali. Indirizzo e controllo dei servizi di interesse generale comprese le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni in ambito portuale.

Unità operative oggetto di certificazione:

• Via Calafati 16, 17100 Savona (Porto di Savona e Vado Ligure).

0.5 ESCLUSIONI

Il Sistema di Gestione della Qualità ed Ambiente in vigore presso l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale – Sede di Savona non prevede esclusioni alcune, con riferimento ai requisiti della norma ISO 9001:2015 e della norma ISO 14001:2015.

---

Il presente Manuale ha il compito di definire la politica della qualità e dell’ambiente dell’Autorità di Sistema Portuale al fine di conciliare lo sviluppo dei traffici e l’infrastrutturazione portuale con la tutela dell’ambiente-porto e delle aree strettamente connesse, nonché di definire, nel suo complesso, i diversi strumenti da utilizzarsi nella pratica quotidiana per il perseguimento degli obiettivi prefissati.

Ulteriori modalità gestionali applicabili ai processi/requisiti sono definite nelle informazioni documentate richiamate alla fine di ogni paragrafo.

(11)

1. PRESENTAZIONE DELL’AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE

1.1 L’AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE E I SUOI COMPITI ISTITUZIONALI

L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, è nata a seguito dell’approvazione del Decreto legislativo n.169 del 4 agosto 2016, che riorganizza, razionalizza e semplifica la disciplina concernente le Autorità portuali di cui alla legge n. 84 del 28 gennaio 1994.

In ottemperanza alle disposizioni del D.Lgs. n.169/2016, nel mese di dicembre 2016, l’Autorità Portuale di Genova e l’Autorità Portuale di Savona sono confluite nella Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, con sede a Genova.

L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale è un ente pubblico non economico, che ha il compito di coordinare l’attività dei porti di Genova, Savona e Vado Ligure, proiettandone l’azione su una dimensione europea.

L’Authority è il “regista” del sistema portuale e amministra le aree dove società autorizzate gestiscono operazioni e servizi a merci e passeggeri, regolando lo svolgimento delle attività, assicurando il rispetto della sicurezza sul lavoro e regolando la fornitura dei servizi di interesse generale.

Per accrescere le attività portuali, l’Authority promuove il porto sui mercati internazionali e valorizza le sinergie con i sistemi logistici dell’hinterland.

Cura inoltre l’integrazione fisica e informatica fra il porto e la rete di trasporto, assicurando buone connessioni stradali e ferroviarie, predisponendo efficienti gate per il controllo degli accessi agli spazi portuali e mettendo a disposizione degli operatori una piattaforma IT per facilitare lo scambio di documenti lungo la supply chain.

Raccordandosi con gli indirizzi delle altre istituzioni pubbliche, dall’Unione Europea agli enti locali, l’Authority disegna il piano regolatore portuale, che delinea le strategie e i progetti per valorizzare le risorse esistenti e sviluppare nuove opere, ricercando opportunità di crescita per il porto ed il territorio, con attenzione alle esigenze del mercato e nel rispetto dell’ambiente.

Quindi, redige programmi di intervento per realizzare i progetti di sviluppo e i lavori per mantenere in efficienza il porto, mettendo in gioco le proprie risorse di bilancio, ricercando contributi nazionali e comunitari e favorendo la compartecipazione del capitale privato.

1.2 L’AMBITO TERRITORIALE 1.2.1 Bacino di Genova

Il bacino di Genova si estende ininterrottamente per 22 km lungo la costa, con una superficie totale di 6 milioni di mq e 14,5 milioni di specchi acquei. Il bacino di Genova impegna 25 terminal, attrezzati per accogliere ogni tipo di nave per ogni tipo di merce: contenitori, merci varie, prodotti deperibili, metalli, forestali, rinfuse solide e liquide, prodotti petroliferi e passeggeri, ed offre una serie completa di servizi complementari, dalle riparazioni navali, allestimento navi alla telematica e l’informatizzazione.

(12)

Bacino di Genova e Terminal Crociere

Bacino di Sampierdarena con terminalisti

1.2.2 Area portuale di Voltri-Pra’

L'area portuale di Voltri-Pra' rappresenta la componente più moderna del porto di Genova, progettata negli anni settanta e completata nei primi anni ‘90 dal gruppo privato Sinport, che aveva acquisito la concessione a gestire il nuovo terminal contenitori. A partire dal 1992, le attività portuali si sono rapidamente sviluppate, superando per la prima volta nel 2007 il milione di contenitori.

(13)

Area portuale di Voltri-Pra’

1.2.3 Bacino di Savona

Le aree dedicate alle attività portuali coprono quasi 500.000 mq, con profondità che superano i 20 metri. Alla fine degli anni ‘90 le banchine più antiche e vicine al cuore della città sono state riconvertite per attività turistiche, crociere e nautica da diporto, mentre le attività mercantili (merci varie, Ro-Ro e rinfuse) sono state concentrate nella parte dello scalo più lontana dalla città, dove i fondali profondi consentono l’attracco delle navi più grandi.

Bacino di Savona e terminalisti

(14)

1.2.4 Vado Ligure

Il porto di Vado si è sviluppato a partire dagli anni ’60 a ponente della città di Vado Ligure, ed oggi le opere portuali coprono una superficie di circa 350.000 mq. Nel corso degli anni lo scalo si è specializzato nel settore della frutta e dei traghetti mentre nella rada trovano spazio impianti per lo sbarco di prodotti petroliferi, destinati alle industrie costiere ed alle raffinerie dell’entroterra.

Grazie ai profondi fondali naturali della rada di Vado (oltre 22 metri), sono in corso i lavori per realizzare un nuovo terminal container deep-sea, dedicato alle portacontainer di grande dimensione, che entrerà in funzione alla fine del 2019.

Bacino di Vado Ligure

(15)

1.3 LA FUNZIONE DI PIANIFICAZIONE E COORDINAMENTO DELL’ADSP

La missione principale dell’AdSP è quella di coordinamento del sistema portuale e logistico per aumentare le performance competitive degli scali e quindi offrire un servizio di qualità idoneo ad attrarre traffici ed investimenti privati.

Concretamente l’offerta di un servizio di qualità agli utenti finali del porto si traduce nei seguenti obiettivi operativi:

• tempi e costi ridotti per la movimentazione delle merci (e delle informazioni a corredo) dalla nave ai punti di destinazione finale e dai punti di origine alla nave;

• tempi e costi ridotti per consentire agli utenti finali (spedizionieri internazionali, trasportatori…) di ottemperare: ai controlli pubblici security, safety, doganali (compresa l’attività di riscontro ai varchi portuali), sanitari; alle verifiche security, safety operative e commerciali da parte del terminal.

Per riuscire ad offrire un servizio di qualità, attraendo così maggiori traffici è necessario investire nello scalo.

Le azioni e gli interventi con i quali le AdSP contribuiscono all’offerta di un servizio di qualità agli utenti finali sono:

• investimenti in infrastrutture materiali quali: opere civili (banchine, moli, dragaggi, connessioni viarie e ferroviarie…); infrastrutture IT (fibre, gate viari e ferroviari, apparati di videosorveglianza, sale server, sensoristica…);

investimenti immateriali quali: Business Analysis e Business Process Reengeneering dei processi logistico portuali insieme agli attori pubblici e privati con particolare attenzione ai terminal;

realizzazione di intese e procedure operative nelle catene Administration to Administration (A2A), Business to Administration (B2A) e Business to Business (B2B) per la velocizzazione delle operazioni portuali e la semplificazione delle procedure;

• pianificazione e erogazione di applicativi IT integrati ai sistemi in uso, pubblici e privati, all’interno della comunità portuale e logistica sia con riferimento a procedimenti amministrativi propri (rilascio autorizzazioni, permessi di accesso…) che ad altri servizi a valore aggiunto.

• emissione di regolamentazione (ad es. ordinanze sugli accessi, sulle autorizzazioni di impresa, sulle concessioni demaniali).

Le responsabilità e le competenze in materia di investimenti portuali, materiali ed immateriali, e della correlata azione di coordinamento vedono pertanto un ruolo centrale dell’AdSP.

Nella recente modifica alla legge portuale è stata maggiormente sottolineata la funzione di “pianificazione” intesa non più solo come programmazione e gestione delle infrastrutture materiali, ma come coordinamento di tutte le attività amministrative ed operative portuali al fine di “raccordare le funzioni dei vari attori pubblici e privati, velocizzare e semplificare le procedure e le operazioni portuali”.

Da questo dispositivo si può direttamente desumere come i due principali soggetti pubblici chiamati ad operare una semplificazione delle procedure e delle operazioni siano l’Autorità di Sistema Portuale e l’Agenzia delle Dogane.

Quest’ultima ha il mandato di integrare il complesso ed articolato tema dei controlli

(16)

doganali e sanitari sulle merci in entrata ed uscita dal territorio comunitario mentre l’AdSP, accanto all’erogazione di procedimenti amministrativi di stretta competenza in modalità digitale e semplice, deve rappresentare il livello finale di “integrazione” di processi/dati/tecnologie del nodo, compreso quello riferito agli sportelli unici nazionali esistenti ed in particolare:

• la piattaforma AIDA dell’Agenzia delle Dogane (piattaforma AIDA);

• la piattaforma PMIS della Capitaneria di Porto;

• la piattaforma UIRNET –sistema di gestione della logistica.

La conoscenza delle metodologie di analisi dei processi, dell'organizzazione e dei processi del nodo logistico di riferimento, della normativa specifica e delle tecnologie informatiche costituisce il presupposto necessario per poter operare una regia efficace.

Come evidenziato nel Piano Nazionale della Logistica e della Portualità varato a livello centrale nel 2015, è necessario affiancare alla tradizionale competenza amministrativa delle AdSP, uno sviluppo delle competenze organizzative (business analysis) e tecnologiche interne al fine di condurre efficacemente progetti volti alla semplificazione e velocizzazione dei processi con tutti gli attori coinvolti ed esercitare, concretamente, una pianificazione del nodo.

1.4 GLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE

L'ambito e l'assetto complessivo dei porti costituenti il sistema, ivi comprese le aree destinate alla produzione industriale, all'attività cantieristica e alle infrastrutture stradali e ferroviarie, sono delimitati e disegnati dal Piano Regolatore di Sistema Portuale (PRdSP), che individua, altresì, le caratteristiche e la destinazione funzionale delle aree interessate.

Il PRdSP deve essere corredato da un rapporto sulla valutazione ambientale e da un rapporto sulla sicurezza dell'ambito portuale ai fini degli adempimenti sui rischi di incidenti rilevanti connessi con determinate attività industriali.

L’approvazione a livello centrale deve essere preceduta dall’intesa con il Comune o i Comuni interessati ed anche le varianti allo stesso, devono sempre includere una dichiarazione di non contrasto con gli strumenti urbanistici vigenti da parte dei medesimi comuni.

Il raccordo con gli strumenti urbanistici dei Comuni interessati è un elemento importante ed al contempo critico. Si tratta ovviamente di intese politiche ancora prima che formali e le tempistiche necessarie ad elaborare definitivamente la proposta da approvare possono essere molte lunghe, anche in considerazione della possibilità concreta che le esigenze ed aspettative delle parti coinvolte non coincidano.

La realizzazione delle opere, atte a dare concreta attuazione alla programmazione e pianificazione del Piano Regolatore di Sistema Portuale, dovrà essere autorizzata ai sensi della normativa vigente e quindi superare valutazioni paesaggistiche, urbanistiche, ambientali di merito da parte degli enti competenti.

Le opere potranno essere progettate e realizzate:

• direttamente a cura dell’AdSP con finanziamenti propri o con finanziamenti del livello centrale;

(17)

• da parte delle imprese portuali concessionarie con fondi privati;

con modalità miste pubblico privato (project financing, formule di partenariato pubblico-privato…) recentemente oggetto di innovazione normativa nel codice degli appalti per la Pubblica Amministrazione.

L’AdSP adotta altresì il Piano Operativo Triennale (POT) soggetto a revisione annuale, concernente le strategie di sviluppo delle attività portuali e logistiche coerenti con il disegno del Piano Regolatore Portuale e il Programma Triennale delle Opere, quale allegato del POT, per gli interventi infrastrutturali programmati dell’AdsP.

Ogni opera del POT per la quale si richiedano finanziamenti pubblici (e non risorse proprie dell’AdSP), deve essere soggetta alla valutazione del Ministero che attribuisce indici di priorità stilati in base ad analisi tecnico-economiche sul progetto, in linea con le più avanzate metodologie di settore, e redige un documento di programmazione pluriennale per il riparto delle risorse di bilancio.

Quindi, nonostante il POT non richieda approvazioni esterne ed il suo iter rimane interno all’AdSP l’approvazione del singolo investimento previsto nel Programma Triennale delle Opere allegato richiederà un’approvazione centrale nei casi in cui si richiedano contributi in conto capitale per il finanziamento delle opere.

1.5 PRINCIPALE QUADRO LEGISLATIVO DI RIFERIMENTO

Nel presente paragrafo sono riportati i principali riferimenti legislativi che definiscono i compiti e le funzioni che l’Autorità di Sistema Portuale deve perseguire così come espressamente sancito dalla legge istitutiva di riforma portuale.

Ruolo e compiti istituzionale dell’Autorità di Sistema Portuale

Legge n. 84 del 28/1/94 e s.m.i. Legge di riordino del settore portuale e marittimo

Decreto Legislativo 4 agosto 2016, n. 169

“Riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina

concernente le Autorità Portuali di cui alla legge 28 gennaio 1994, n. 84”

Riorganizzazione delle Autorità Portuali

D.M. 31-3-1995 n. 585 Regolamento recante la disciplina per il rilascio, la sospensione e la revoca delle autorizzazioni per l'esercizio di attività portuali.

D.M. 6-2-2001 n. 132 Regolamento

concernente la determinazione dei criteri vincolanti per la regolamentazione da parte delle autorità portuali e marittime dei servizi portuali, ai sensi dell'articolo 16 della L. n. 84/1994.

Disciplina relativa alle autorizzazioni ad effettuare operazioni e servizi portuali ex art. 16 L 84/94

D.M. 14 novembre 1994. Identificazione dei servizi di interesse generale nei porti da fornire a titolo oneroso all'utenza portuale.

Servizi Portuali di Interesse Generale Codice della Navigazione e Regolamento di

Attuazione

Rilascio concessioni demaniali ed autorizzazioni di impresa

L.R. 12/03/2003

Procedure per l’approvazione regionale dei Piani Regolatori Portuali e dei progetti di interventi negli ambiti portuali.

(18)

Ruolo e compiti istituzionale dell’Autorità di Sistema Portuale Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei

Trasporti 9 giugno 2005

Modalità e schemi-tipo per la redazione del programma triennale, dei suoi

aggiornamenti annuali e dell'elenco annuale dei lavori

Decreto Legislativo n. 50 del 18 aprile 2016 Codice appalti.

Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale

Legge n. 241 del 7 agosto 1990

Norma in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti” e il relativo Decreto n. 5 del 21 febbraio 2003

D.P.R. n. 445 del 28 dicembre del 2000

Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di

documentazione amministrativa D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81.

Attuazione dell’art. 1 della legge 3 agosto 2007 n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

D.Lgs. 27 luglio 1999, n. 272

Normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nell’espletamento di operazioni e servizi portuali, nonché di operazioni di manutenzione, riparazione e

trasformazione delle navi in ambito portuale

Decreto Legislativo n. 196 del 30 giugno 2003

Codice in materia di protezione dei dati personali

Regolamento UE 2016/679

Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati Norma UNI EN ISO 9001:2015 Sistemi di gestione qualità - Requisiti Norma UNI EN ISO 14001:2015 Sistemi di gestione ambientale - Requisiti ---

Per il quadro legislativo completo, con particolare riferimento alle normative di carattere ambientale, si rinvia per una più approfondita consultazione ai moduli predisposti dall’organizzazione nell’ambito del sistema di gestione per la qualità e l’ambiente sui quali sono stati individuati i requisiti cogenti direttamente applicabili all’Autorità di Sistema Portuale.

(19)

2. POLITICA DELLA QUALITÀ E DELL’AMBIENTE

2.1 GENERALITÀ

Nel 2016 il Governo ha rinnovato la governance del sistema portuale italiano, con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza ed aumentarne la capacità di creare occupazione e sviluppo economico, favorendo la cooperazione tra porti vicini e la semplificazione delle procedure.

All’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale è stata attribuita la gestione coordinata dei porti di Genova, Savona e Vado Ligure, che insieme compongono il più importante polo portuale italiano, capolinea nel Mediterraneo del corridoio-Rhine Alpine: la porta di accesso da Sud all’Europa.

Si tratta di una importante sfida organizzativa e gestionale, ancora più impegnativa per la necessità di integrare “in corsa” le preesistenti Autorità Portuali di Genova e Savona, assicurando la continuità operativa del sistema lungo il percorso di cambiamento.

2.2 DICHIARAZIONE POLITICA QUALITÀ

L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, identificata con il brand

“Ports of Genoa”, assicura un’adeguata pianificazione orientata al miglioramento continuo della qualità dei servizi dei porti di Genova, Savona e Vado Ligure con i quali conseguire obiettivi strategici di crescita economica, sviluppo sociale e di coesione politica e territoriale a livello locale, nazionale ed europeo.

In coerenza a tale vision strategica sono stati individuati alcuni specifici obiettivi diretti ad aumentare le performance competitive del nodo logistico, in particolare:

raccordare le funzioni dei vari attori pubblici e privati al fine di velocizzare e semplificare le procedure e le operazioni mediante il ricorso ad intese operative, atti di regolamentazione ed interventi di informatizzazione ed automazione dei processi logistico portuali e dei procedimenti amministrativi di diretta competenza dell’Ente;

realizzare gli interventi strutturali ed infrastrutturali programmati nel rispetto delle norme di sicurezza, delle prescrizioni di legge applicabili e dei tempi preventivati;

• garantire agli scali ed al territorio la possibilità di consolidare e rafforzare la presenza degli operatori anche attraverso investimenti privati in relazione a nuove richieste del mercato;

• assicurare alle imprese ed ai cittadini la piena realizzazione dei diritti in materia di accessibilità a dati, documenti e servizi in relazione alle esigenze di celerità, certezza dei tempi e trasparenza, secondo quanto stabilito dalla legge 7 agosto 2015, n. 124 “Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” e dal D.lgs 7 marzo 2005, n. 82 “Codice dell’Amministrazione Digitale”.

In questo contesto, è fondamentale che le azioni da attuare per la realizzazione degli obiettivi siano:

fondate e supportate da specifiche attività di business analysis da condursi con il costante coinvolgimento degli attori pubblici e privati;

gestite secondo logiche di project management al fine di coordinare i singoli

(20)

progetti di investimento, materiali ed immateriali, in una strategia organizzativa complessiva che consenta di governare in modo adeguato tutti gli aspetti potenzialmente critici quali tempi, costi ed approvvigionamenti.

Viene promosso dall’Ente un percorso volto ad applicare lo standard ISO 9001 all’intera organizzazione.

Nell’ottica di un processo di miglioramento continuo dell’organizzazione e delle sue modalità operative, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale stabilisce annualmente obiettivi di miglioramento misurabili per i diversi ambiti in base al seguente quadro di riferimento:

• rispondenza dei requisiti legali applicabili e degli standard interni;

• digitalizzazione e semplificazione dell’attività amministrativa secondo quanto stabilito dalla legge n.124/2015 e dal CAD;

• miglioramento della soddisfazione della collettività e degli utenti del porto.

Per il conseguimento degli obiettivi di qualità, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale si impegna ad assicurare la disponibilità di personale qualificato e di risorse adeguate a garantire il continuo coinvolgimento e la formazione del personale dell’organizzazione.

L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale si impegna a dare alla presente politica della qualità ed ai suoi obiettivi la massima diffusione presso tutto il personale, estendendo tale coinvolgimento alla collettività, alla comunità portuale e ai propri fornitori, oltre che a sostenerne l’applicazione, assicurandosi che essa sia compresa ed attuata a tutti i livelli.

2.3 DICHIARAZIONE POLITICA AMBIENTALE

L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale gestisce il demanio marittimo dei porti di Genova, Savona e Vado Ligure, in un contesto territoriale a forte vocazione turistica e urbana, che include la tutela e la conservazione del patrimonio ambientale tra i propri valori aziendali.

In tale prospettiva assume particolare rilevanza per l’Ente la gestione degli aspetti ambientali e la conseguente tenuta sotto controllo degli impatti ambientali delle proprie attività allo scopo di consegnare alle generazioni future un territorio nel quale siano compatibili lo sviluppo economico, la conservazione dei beni culturali e dell’ambiente, la salute e la sicurezza dei cittadini, degli utenti e degli operatori del porto.

In coerenza a tale vision strategica l’Ente si impegna:

• ad assicurare la conformità alle norme ed alle altre prescrizioni in campo ambientale e ad anticipare, per quanto possibile, l’applicazione di leggi ambientali di futura entrata in vigore;

• alla prevenzione di ogni forma di inquinamento per la conservazione e la salvaguardia dell’ambiente naturale terrestre e del mare;

• ad esercitare un’influenza positiva sul comportamento dei soggetti che operano all’interno delle aree portuali affinché la loro azione sia in linea con la presente politica ambientale;

• alla digitalizzazione dei processi logistico portuali ed amministrativi al fine di ottimizzare i flussi delle merci in entrata ed in uscita dalle aree portuali e ridurre, al

(21)

contempo, le esigenze di accesso agli uffici da parte dell’utenza.

Per poter ottenere risultati concreti e conseguire i propri obiettivi, l’Ente stabilisce di:

• applicare il proprio sistema di gestione ambientale conformemente alla norma UNI EN ISO 14001 e ottenerne la certificazione e le previste convalide periodiche;

• perseguire il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali, con particolare attenzione alla gestione dei rifiuti in area portuale e alla gestione degli specchi acquei, al fine di evitare e contenere fenomeni di inquinamento;

• realizzare iniziative atte a perseguire l’efficienza energetica, l’utilizzo di fonti rinnovabili e l’adozione di soluzioni di trasporto ambientalmente compatibili, garantendo contestualmente il rispetto delle esigenze della popolazione dei quartieri adiacenti al porto in merito alla qualità dell’aria e all’impatto acustico;

• attuare azioni coordinate volte a favorire l’incremento del traffico su rotaia rispetto a quello su gomma, con particolare riferimento alla riorganizzazione ed automazione del sistema ferroviario portuale;

• realizzare specifici interventi di informatizzazione ed automazione delle procedure e dei relativi controlli security, safety, doganali ed operativi ai varchi portuali, al fine di diminuire i tempi di transito ed il conseguente rischio di code e congestioni;

• attuare specifici progetti di digitalizzazione dei procedimenti amministrativi mediante l’attuazione di servizi di rete al fine di ridurre le esigenze di accesso fisico agli uffici e, conseguentemente, l’uso di veicoli a motore nelle aree portuali e cittadine;

• promuovere l’attivazione di protocolli di intesa e garanzia per la cooperazione della gestione degli aspetti ambientali tra l’Autorità di Sistema Portuale e gli altri enti competenti;

• promuovere la conoscenza e la sensibilizzazione di tutte le parti interessate sulle tematiche ambientali al fine di condividere obiettivi ed azioni concrete a beneficio dell’intera comunità territoriale.

Per il conseguimento degli obiettivi ambientali, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, si impegna ad assicurare la disponibilità di personale qualificato e di risorse adeguate, e a garantire il continuo coinvolgimento e la formazione del personale dell’organizzazione.

L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale si impegna a dare alla presente politica ed ai suoi obiettivi la massima diffusione presso tutto il personale, estendendo tale coinvolgimento alla collettività, alla comunità portuale ed ai propri fornitori, così come a sostenerne l’applicazione, assicurandosi che essa sia compresa ed attuata a tutti i livelli.

(22)

3. ORGANIZZAZIONE

3.1 STRUTTURA ORGANIZZATIVA

Il dottor Paolo Emilio Signorini è stato nominato Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale con Decreto di nomina del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti n° 414 del 1° dicembre 2016 per la durata di un quadriennio.

Il Presidente dell’AdSP ha nominato con Decreto 283 del 8 marzo 2017, per una durata di 4 anni dalla data di insediamento, i componenti del Comitato di Gestione ed in particolare:

• Prof. Francesco Parola quale designato della Regione Liguria;

• Prof. Marco Doria quale Sindaco della Città Metropolitana (alla data del decreto);

• Ing. Cristoforo Canavese quale designato del Sindaco del Comune di Savona;

• Contrammiraglio (CP) Nicola Carlone quale designato dell’Autorità Marittima della Liguria.

Il dottor Marco Sanguineri è stato nominato Segretario Generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale con decreto n. 606 del 09/05/2017, così come deliberato dal Comitato di Gestione nella seduta dell’8 maggio 2017.

L’articolazione della pianta organica dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale è stata definita con decreto 1889 del 21/11/2017 che contiene altresì la declaratoria delle strutture dirigenziali previste e il relativo funzionigramma.

Nel seguito del Manuale viene descritta l’attuale struttura organizzativa dell’Autorità Portuale con particolare attenzione alle competenze funzionali nell’ambito del sistema di gestione della qualità e dell’ambiente.

3.2 DESCRIZIONE DELLE COMPETENZE FUNZIONALI

La Legge n° 84/1994 individua il rappresentante legale nella figura del Presidente, mentre pone in capo al Segretario Generale la responsabilità della Segreteria Tecnico- Operativa.

3.2.1 Presidente (PRES)

Il Presidente è nominato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, d'intesa con il Presidente o i Presidenti della regione interessata.

Il Presidente ha la rappresentanza legale dell'AdSP, resta in carica quattro anni e può essere riconfermato una sola volta. Al Presidente sono attribuiti tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, salvo quelli riservati agli altri organi dell'AdSP.

Il Presidente:

a) nomina e presiede il Comitato di Gestione;

b) propone la nomina del Segretario Generale;

c) sottopone al Comitato di Gestione, per l'approvazione, il piano operativo triennale;

d) sottopone al Comitato di Gestione, per l'adozione, il piano regolatore di sistema portuale;

e) sottopone al Comitato di Gestione gli schemi di delibere riguardanti il bilancio

(23)

preventivo e le relative variazioni, il conto consuntivo e il trattamento del Segretario Generale;

f) dispone con propria delibera, sentito il Comitato di Gestione, in merito alle concessioni dei servizi di interesse generale;

g) provvede al coordinamento delle attività svolte nel porto dalle pubbliche amministrazioni, fatto salvo quanto previsto dalle disposizioni in materia di sportello unico doganale e dei controlli, nonché al coordinamento e al controllo delle attività soggette ad autorizzazione e concessione e dei servizi portuali. In particolare, per il raccordo delle funzioni e la velocizzazione delle procedure, promuove iniziative di reciproco avvalimento fra organi amministrativi operanti nei porti e nel sistema di riferimento, secondo criteri definiti con atti di intesa tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, il Ministero della Salute e gli altri Ministeri di volta in volta competenti. Il Presidente può, altresì, promuovere la stipula di protocolli d'intesa fra l'autorità e le altre amministrazioni operanti nei porti per la velocizzazione delle operazioni portuali e la semplificazione delle procedure;

h) promuove programmi di investimento infrastrutturali che prevedano contributi dello Stato o di soggetti pubblici nazionali o comunitari;

i) partecipa alle sedute del CIPE aventi ad oggetto decisioni strategiche per il sistema portuale di riferimento;

j) promuove e partecipa alle conferenze di servizi per lo sviluppo del sistema portuale e sottoscrive gli accordi di programma;

k) amministra le aree e i beni del demanio marittimo, ricadenti nella circoscrizione territoriale di competenza, sulla base delle disposizioni di legge in materia, esercitando, sentito il Comitato di Gestione, le attribuzioni stabilite negli articoli da 36 a 55 e 68 del codice della navigazione e nelle relative norme di attuazione;

l) esercita, sentito il Comitato di Gestione, le competenze attribuite all'AdSP dagli articoli 16, 17 e 18 della Legge 84/94 (operazioni e servizi portuali - lavoro portuale);

m) assicura la navigabilità nell'ambito portuale e provvede al mantenimento ed approfondimento dei fondali;

n) può disporre dei poteri di ordinanza, informando, nella prima riunione utile, il Comitato di Gestione, in tema di “indirizzo, programmazione, coordinamento, regolazione, promozione e controllo, delle operazioni e dei servizi portuali, delle attività autorizzatorie e concessorie di cui agli articoli 16, 17 e 18 e delle altre attività commerciali ed industriali esercitate nei porti nelle circoscrizioni territoriali nonché in relazione alla sicurezza rispetto a rischi di incidenti connessi alle attività alle condizioni di igiene sul lavoro”.

o) esercita i compiti di proposta in materia di delimitazione delle zone franche, sentite l'autorità marittima e le amministrazioni locali interessate;

p) esercita ogni altra competenza che non sia attribuita dalla presente legge agli altri organi dell'AdSP;

q) il Presidente, inoltre, ai fini dell'esercizio della funzione di coordinamento, può convocare apposita conferenza di servizi con la partecipazione dei rappresentanti delle pubbliche amministrazioni e, se del caso, dei soggetti autorizzati, dei concessionari e dei titolari dei servizi interessati, al fine dell'esame e della risoluzione di questioni di interesse del porto.

Al Presidente spetta la gestione delle risorse finanziarie.

(24)

Il Presidente approva la Politica della Qualità e dell’Ambiente nonché le linee guida da adottare nell’individuazione degli obiettivi.

3.2.2 Segretario Generale (SG)

Il Segretariato Generale è composto dal Segretario Generale e dalla Segreteria Tecnico-Operativa, è nominato dal Comitato di Gestione, su proposta del Presidente dell'AdSP.

Il Segretario Generale:

a) è preposto alla Segreteria Tecnico-Operativa;

b) provvede agli adempimenti necessari al funzionamento dell'Autorità di Sistema Portuale e sovrintende e coordina le attività degli uffici territoriali portuali;

c) cura l'istruttoria degli atti di competenza del Presidente e del Comitato di Gestione;

d) cura i rapporti, ai fini del coordinamento delle rispettive attività, con le amministrazioni statali, regionali e degli enti locali;

e) cura l'attuazione delle direttive del Presidente e del Comitato di Gestione;

f) elabora il piano regolatore di sistema portuale, avvalendosi della Segreteria Tecnico-Operativa;

g) riferisce al Comitato di Gestione sullo stato di attuazione dei piani di intervento e di sviluppo delle strutture portuali e sull'organizzazione economico-produttiva delle attività portuali;

h) provvede alla tenuta dei registri delle imprese.

Per lo svolgimento dei compiti istituzionali dell'autorità, il Segretario Generale si avvale di una Segreteria Tecnico-Operativa, composta, in sede di prima applicazione della presente legge, da personale proveniente dalle soppresse autorità portuali, in un contingente e in una composizione qualitativa determinata dal Comitato di Gestione su proposta del Presidente in relazione alle specifiche esigenze di ciascuno scalo.

Nell’ambito del Sistema di Gestione per la Qualità e l’Ambiente:

• definisce, di concerto con il Presidente, ruoli e responsabilità nell’ambito del Sistema di Gestione della Qualità e dell’Ambiente;

• nomina i Rappresentanti della Direzione ed il Responsabile del Sistema di Gestione;

• effettua il periodico riesame della Direzione verificando la puntuale efficacia ed il rispetto dei requisiti della norma UNI EN ISO 9001 ed UNI EN ISO14001;

• gestisce, con il supporto operativo del Rappresentante della Direzione, il miglioramento continuo del Sistema di Gestione Qualità e Ambiente e dei processi.

3.2.3 Comitato di Gestione Portuale (CP) Il Comitato di Gestione:

a) adotta il piano regolatore di sistema portuale;

b) approva, entro novanta giorni dal suo insediamento, su proposta del Presidente, il piano operativo triennale, soggetto a revisione annuale, concernente le strategie di sviluppo delle attività portuali e logistiche;

(25)

c) approva il bilancio di previsione, le note di variazione e il conto consuntivo;

d) predispone, su proposta del Presidente, il regolamento di amministrazione e contabilità dell'AdSP, da approvare con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze;

e) approva la relazione annuale sull'attività dell'AdSP da inviare al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;

f) esprime i pareri di cui all'articolo 8 (l. 84/94), comma 3 di cui alle lettere:

- concessioni servizi di interesse generale,

- amministrazione dei beni del demanio rilascio concessioni demaniali, - operazioni e servizi portuali-lavoro portuale,

- delimitazione delle zone franche;

g) delibera, su proposta del Presidente, in ordine alle autorizzazioni ed alle concessioni di cui agli articoli 6, comma 11, 16 e 18 (L. 84/94) di durata superiore a quattro anni, determinando l'ammontare dei relativi canoni, nel rispetto delle disposizioni contenute nei decreti del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;

h) delibera in ordine agli accordi sostitutivi di cui all'articolo 18, comma 4 (accordi sostitutivi della concessione demaniale ai sensi dell’art 11 della legge 7 agosto 1990, n.241);

i) delibera, su proposta del Presidente, sentito il Segretario Generale, la dotazione organica dell'AdSP;

j) delibera il recepimento degli accordi contrattuali relativi al personale dell'AdSP e gli strumenti di valutazione dell'efficacia, della trasparenza, del buon andamento della gestione dell'AdSP;

k) nomina il Segretario Generale, su proposta del Presidente dell'AdSP.

3.2.4 Commissione Consultiva

Con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è istituita, in ogni porto, una commissione consultiva composta da cinque rappresentanti dei lavoratori delle imprese operanti in porto, da un rappresentante dei lavoratori dell'Autorità di Sistema Portuale e da un rappresentante di ciascuna delle seguenti categorie imprenditoriali operanti nel porto: armatori; industriali; imprenditori di cui agli articoli 16 e 18 della medesima legge n. 84; spedizionieri; agenti e raccomandatari marittimi;

autotrasportatori operanti nell'ambito portuale.

La Commissione ha funzioni consultive in ordine al rilascio, alla sospensione o alla revoca delle autorizzazioni e delle concessioni di cui rispettivamente agli articoli 16 e 18 Legge 84/94, nonché in ordine all'organizzazione del lavoro in porto, agli organici delle imprese, all'avviamento della manodopera e alla formazione professionale dei lavoratori.

3.2.5 Organo di partenariato della risorsa mare

Presso ciascuna Autorità di Sistema Portuale è istituito l'Organismo di partenariato della risorsa mare, composto, oltre che dal Presidente dell'AdSP, che lo presiede, dal Comandante del porto ovvero dei porti, già sedi di autorità portuale, facenti parte del sistema portuale dell'AdSP, nonché da:

a) un rappresentante degli armatori;

b) un rappresentante degli industriali;

(26)

c) un rappresentante degli operatori di cui agli articoli 16 e 18;

d) un rappresentante degli spedizionieri;

e) un rappresentante degli operatori logistici intermodali operanti in porto;

f) un rappresentante degli operatori ferroviari operanti in porto;

g) un rappresentante degli agenti e raccomandatari marittimi;

h) un rappresentante degli autotrasportatori operanti nell'ambito logistico-portuale;

i) tre rappresentanti dei lavoratori delle imprese che operano in porto;

j) un rappresentante degli operatori del turismo o del commercio operanti nel porto.

L'Organismo ha funzioni di confronto partenariale ascendente e discendente, nonché funzioni consultive di partenariato economico sociale, in particolare in ordine:

a) all'adozione del piano regolatore di sistema portuale;

b) all'adozione del piano operativo triennale;

c) alla determinazione dei livelli dei servizi resi nell'ambito del sistema portuale dell'AdSP suscettibili di incidere sulla complessiva funzionalità ed operatività del porto;

d) al progetto di bilancio preventivo e consuntivo;

e) alla composizione degli strumenti di cui all'articolo 9, comma 5, lettera l) (accordi contrattuali del personale ADSO e strumenti di valutazione dell’efficacia, trasparenza e buon andamento dell’gestione dell’AdSP).

3.2.6 Conferenza nazionale di coordinamento delle AdSP

Presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è istituita la Conferenza nazionale di coordinamento delle AdSP, con il compito di coordinare e armonizzare, a livello nazionale, le scelte strategiche che attengono i grandi investimenti infrastrutturali, le scelte di pianificazione urbanistica in ambito portuale, le strategie di attuazione delle politiche concessorie del demanio marittimo, nonché le strategie di marketing e promozione sui mercati internazionali del sistema portuale nazionale, operando, altresì, la verifica dei piani di sviluppo portuale, attraverso specifiche relazioni predisposte dalle singole AdSP. La Conferenza è presieduta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ed è composta dai Presidenti delle AdSP e da due rappresentanti della Conferenza Unificata.

Alle riunioni della Conferenza sono invitati i rappresentanti delle associazioni datoriali e sindacali delle categorie operanti nel settore marittimo portuale comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, individuate secondo la specifica competenza in ordine alle materie di volta in volta all'ordine del giorno.

3.2.7 Direzioni, Servizi, Uffici

Con Decreto 1889 del 21/11/2017 è stata approvata l’organizzazione, la declaratoria delle strutture dirigenziali e il relativo funzionigramma dell’AdSP.

Con l’Ordine di Servizio 31 del 29/12/2017 e s.m.i., il personale in servizio presso l’Autorità di Sistema Portuale è stato assegnato alle nuove strutture.

Le Direzioni, Servizi e Uffici dell’AdSP sono i seguenti.

• STAFF SPECIALISTICI

Comunicazione e Marketing

(27)

- Ufficio Stampa, Comunicazione Centro Stampa - Ufficio Marketing

Legale

- Ufficio Legale Genova - Ufficio Legale Savona

Governance Demaniale, Piani d’Impresa e Società Partecipate

• DIREZIONE PIANIFICAZIONE E SVILUPPO - Segreteria/Staff

Servizio Pianificazione e Lavoro Portuale

- Ufficio Pianificazione Strategica e Lavoro Portuale - Ufficio PRSP e Procedimenti Concertativi

- Ufficio Politiche UE e Servizi di Interesse Generale - Ufficio Rilevazione Andamenti di Mercato

Servizio Processi Portuali, Innovazione e Security - Ufficio Sistemi Portuali

- Ufficio Security

- Ufficio Anagrafe Portuale

• DIREZIONE ORGANIZZAZIONE E AFFARI GENERALI - Segreteria/Staff e URP

- Ufficio Patrimonio e Archivio Storico - Ufficio Gare Acquisti Servizi e Forniture - Ufficio Welfare e Collaborazione Paesi Esteri Servizio Direzione del Personale e Economato - Staff

- Ufficio Amministrazione e Contabilità del Personale - Ufficio Gestione Risorse Umane

- Ufficio Economato e Servizi Comuni

Servizio Sistemi Informativi, Telematica e Sistema di Gestione - Staff

- Ufficio Infrastrutture di Rete - Ufficio Sistema di Gestione

- Ufficio Informatica e Sviluppo ICT

• DIREZIONE TECNICA E AMBIENTE - Segreteria

- Staff

- Ufficio Disegnatori

- Ufficio Gare e Lavori Pubblici

- Ufficio Amministrazione Lavori Pubblici Servizio Ambiente e Impianti

(28)

- Ufficio Ambiente e Procedimenti Ambientali - Ufficio Impianti Tecnologici

- Ufficio Traffici e Merci Pericolose - Ufficio Pronto Intervento e Officina Servizio Opere Marittime e Civili - Segreteria/Staff

- Ufficio Opere Marittime e Civili - Ufficio Opere Civili e Ferroviarie - Fanalisti

• DIREZIONE PROGRAMMAZIONE RISORSE FINANZIARIE E CONT. DI GESTIONE - Segreteria/Staff

- Ufficio Programmazione Risorse Servizio Controllo di Gestione

- Ufficio Anticorruzione e Trasparenza - Ufficio Controllo di Gestione

Servizio Ragioneria - Staff

- Ufficio Contabilità Generale e Analitica - Ufficio Tesoreria Clienti

- Ufficio Fornitori e Lavori Pubblici

• UFFICIO TERRITORIALE DI GENOVA - Segreteria/Staff

Servizio Controllo del Territorio, Autorizzazioni e Registri - Ufficio Attività d’Impresa e Registri Obbligatori

- Ufficio Ispettorato – Commerciale - Ufficio Ispettorato – Industriale Servizio Concessioni e Licenze

- Ufficio Licenze Demaniali – Commerciale - Ufficio Licenze Demaniali – Industriale - Ufficio Affari Demaniali

- Ufficio Tecnico del Demanio

• UFFICIO TERRITORIALE DI SAVONA - Segreteria/Staff

- Ufficio Territorio

- Ufficio Operatività Portuale

- Ufficio Security, Ambiente e Salvaguardia Territorio

Riferimenti

Documenti correlati

Srl in merito alla Politica integrata per la qualità e l’ambiente, agli aspetti ambientali significativi correlati alla propria attività lavorativa, al contributo personale

La Valutazione del Rischio da vibrazioni ha evidenziato che il rischio vibrazioni associato alle attività di manutenzione svolte nelle zone oggetto della presente

Il Manuale del Sistema di gestione per la Qualità costituisce il principale riferimento per la gestione della Qualità: descrive come la Politica per la

Sapere descrivere le principali tipologie di antenne, i parametri e le caratteristiche fondamentali (resistenza di radiazione, guadagno, direttività, FBR) e

In ambito alla pianificazione del Sistema di Gestione per la Qualità sono stati definiti i processi correlati alla realizzazione dei prodotti ed all’erogazione

ha stabilito di implementare nel proprio ambito aziendale un Sistema di Gestione per la Qualità che soddisfi i requisiti espressi nella Norma UNI EN ISO 9001:2015 come mezzo per

IAF e ISO hanno definito un periodo transitorio di 3 anni dalla pubblicazione della nuova edizione di norma, ovvero periodo in cui tutte le certificazioni sulla

La presente Politica è orientata (i) al miglioramento delle prestazioni di qualità; (ii) alla prevenzione in ambito ambientale (in particolare di ogni tipo di