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Vantaggi dell’ecografia

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Academic year: 2022

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(1)

THE ROLE OF THE ULTRASONOGRAPHY IN THE OSTEO-MUSCULAR TRAUMATIC PATHOLOGY AND ITS DATING

RUOLO DELL’ ECOGRAFIA NELLA PATOLOGIA

TRAUMATICA MUSCOLO-SCHELETRICA E NELLA SUA DATAZIONE

Tagete 2-2008

Dott. L. Legnani

Dirigente medico I livello, Istituto Ortopedico “G. Pini”, Milano

Prof G.P. Garbagna

Dirigente Medico

di II livello e Capo Dipartimento Servizi, Istituto Ortopedico “G. Pini”, Milano

(2)

ABSTRACT

In the last years the importance of the ultrasound imaging has increased so much that nowadays it has reached an essential role in the diagnosis of muscular, tendon and ligament pathology of orthopaedic interest. This analysis can reveal sections, inflammatory conditions and degenerative status.

The advantages of the ultrasound investigation are the low costs, the safeness, the rapidity and the repeatability.

At the mean time the disadvantages are the impossibility of taking only one image, the difficulty in the examination of the deep structures under the bone, the fact that the results depends on the skill of the performer.

(3)

•Ha acquisito negli ultimi anni un ruolo fondamentale nello

studio dei tessuti molli

•Impiega sonde lineari:

In tempo reale

Frequenza variabile tra 5 e 12-14 MHz

• Una comparazione con il lato sano risulta spesso

indispensabile

(4)

Vantaggi dell’ecografia

1. rapida esecuzione 2. basso costo

3. biologicamente innocua

4. ripetibile

(5)

Svantaggi dell’ecografia

1.impossibilità di rappresentare in un’unica scansione la sezione completa della regione esaminata

2.difficoltà di visualizzare strutture profonde o oscurate dalle presenza dei segmenti ossei

3.dipendenza dall’operatore e dalla sua esperienza

(6)

La metodica consente

l’identificazione delle varie strutture costitutive dei

tessuti molli, lo studio del loro comportamento

dinamico-funzionale e della patologia ad esse correlata

(TRAUMATICA- DEGENERATIVA-

TUMORALE)

(7)

PATOLOGIA TRAUMATICA

Coinvolge

muscoli tendini

legamenti

(8)

Le lesioni muscolari

possono essere di tipo

distrattivo e contusivo

(9)

Patologia traumatica- distrattiva dei Muscoli

(3 gradi):

•Elongazione

•Rottura parziale

•Rottura completa

(10)

Elongazione (I grado)

L’elongazione si verifica quando il muscolo viene stirato fino al limite della sua elasticità: il danno, che coinvolge meno del

5% delle fibre, è

prevalentemente microscopico.

(11)

aree ipoecogene di aspetto “a fiamma” per edema

emorragie intraparenchimali

ematomi intermuscolari

2 settimane dopo il trauma si dimostrerà il ripristino della normale architettura muscolare.

Scansione longitudinale del muscolo gemello mediale

(12)

Rottura parziale (grado II)

La rottura parziale è una lesione

maggiormente estesa,

coinvolgendo più del 5% delle

fibre del muscolo, condizionata

da un allungamento oltre il limite

dell’elasticità di quest’ultimo.

(13)

All’ecografia si differenzia dall’elongazione per la presenza di un difetto focale, sotto forma di una raccolta ematica, a margini irregolari, in cui aggettano le fibre muscolari lacerate.

Scansioni longitudinali retto anteriore

(14)

Rottura completa (grado III)

La rottura completa coinvolge tutte le fibre del muscolo.

La presentazione clinica è del

tutto simile a quella della rottura

parziale.

(15)

Scansioni longitudinali retto anteriore

Contrariamente alla rottura parziale, si riconosce una separazione completa del muscolo in esame, con retrazione dei monconi, tra i quali è presente una raccolta ematica.

(16)

Lesioni muscolari dirette: lacerazione

I caratteri iconografici della lacerazione da trauma diretto e della rottura da distrazione risultano pressoché sovrapponibili.

Scansione longitudinale del muscolo vasto intermedio

(17)

Guarigione di una rottura muscolare

La guarigione si verifica

lentamente, impiegando da 3 a

16 settimane; il tempo di

guarigione risulta proporzionale

all’estensione della lesione ed è

correlato con la sede della

stessa.

(18)

COMPLICANZE (1): cisti

Una complicanza non frequente riscontrabile in casi di rottura muscolare in fase di guarigione è la formazione di una cisti, specie a livello del polpaccio.

Scansione longitudinale del muscolo adduttore lungo

(19)

COMPLICANZE (2): miosite ossificante

L’ematoma intramuscolare da trauma diretto può causare una miosite ossificante; nel 40% dei casi, la lesione non può essere collegata ad un evento traumatico specifico.

Scansioni longitudinali del muscolo vasto esterno

(20)

COMPLICANZE (3): pseudoernie muscolari del post-trauma

L’ ernia muscolare vera è facilmente differenziabile dalla pseudoernia da rottura muscolare, in cui la contrazione attiva determina un aumento del diametro trasverso dei monconi.

Rilasciamento Contrazione

(21)

Patologia tendinea

• Tendinopatie meccaniche

• Rotture tendinee

• Lussazioni dei tendini

(22)

Si distinguono in:

tendinopatie inserzionali

tendinosi

peritendiniti

tenosinoviti ipertrofico- essudative

tenosinoviti stenosanti

Tendinopatie meccaniche

(23)

Eco: tendinosi

Scansione longitudinale tendine di Achille

(24)

Rotture tendinee

La rottura tendinea può essere parziale (I e II grado) o totale (III grado).

La rottura può verificarsi su un tendine sano in seguito a un trauma diretto o, assai meno frequentemente, indiretto.

Tale evenienza è però estremamente rara.

(25)

Tibiale anteriore Tibiale anteriore

(26)

La rottura solitamente si manifesta su terreno

degenerativo anche per traumi

di modesta entità.

(27)

Si differenzia dalla forma

traumatica pura per la presenza di un ispessimento fusiforme

dei monconi e per una

disomogenea ipoecogenicità

degli stessi.

(28)

Eco: rottura totale

Scansione longitudinale tendine di Achille

(29)

ECOGRAFIA della SPALLA

Rotture tendinee

Le rotture possono essere classificate in funzione

della discontinuità tendinea e del tempo in:

1. a spessore parziale e totale;

2. recenti ed evolute.

(30)

Rottura parziale

(31)

Rottura totale

(32)

Rottura parziale recente

degenerativa

(33)

Rottura totale evoluta

(34)

Lussazione dei tendini

Scansioni trasversali della regione malleolare del compartimento laterale della caviglia che dimostra la lussazione dei peronei.

PL

PB

PB

PL

(35)

Patologia traumatica dei Legamenti:

ÆRottura dei legamenti Il distretto più

frequentemente valutato

con la metodica ecografica è

la caviglia

(36)

Lesioni legamentose della caviglia

La distorsione in inversione della caviglia rappresenta il tipo più comune di danno.

Il legamento peroneo-astragalico anteriore appare coinvolto nel 70%

dei casi.

Nelle distorsioni severe si ha l’interessamento anche del legamento peroneo-calcaneale

(37)

L’esame clinico è spesso sufficiente per caratterizzare una distorsione come benigna o severa.

L’ecografia deve essere riservata ai casi dubbi, in cui si ha la persistenza del dolore, dopo terapia, oppure ai casi di medicina forense.

(38)

Legamenti

I legamenti si presentano sotto forma di una sottile e regolare banda iperecogena, con contorni ben definiti.

(39)

La lesione severa consiste in una lacerazione completa del legamento, spesso situata in corrispondenza della sua porzione centrale.

Lesioni severe

Legamento peroneo-astragalico

(40)

ECOGRAFIA: quesiti del medico legale

• Identificazione della lesione

• Concause

• Datazione

(41)

CONCAUSE

Degenerazione: riduzione

disomogenea dell’ecogenicità dei monconi ed ispessimento degli

stessi

(42)

DATAZIONE

Non esistono criteri certi per una precisa collocazione temporale

delle lesioni traumatiche

(43)

DATAZIONE

Elementi orientativi:

• diastasi dei monconi

• raccolta ematica organizzata

• tessuto cicatriziale

• calcificazioni

Il passaggio da acuto a cronico si può stimare in 3-4 mesi

(44)

ECOGRAFIA: il limite

Esame operatore dipendente a differenza di TC, Rx e RM.

Solo l’operatore è in grado di

riconoscere il distretto esaminato e la scansione eseguita

(45)

ECOGRAFIA: il limite

L’operatore:

• Non identifica la lesione

• Identifica la lesione ma non la dimostra

• Crea false immagini

(46)

CONCLUSIONI

QUADRO CLINICO CONCORDANTE

CON ECOGRAFIA

L’ecografia assume un valore

medico-legale

(47)

CONCLUSIONI

L’ECOGRAFIA NON DA’ UNA RISPOSTA

ESAURIENTE AL QUESITO CLINICO

L’ecografia perde il suo valore

medico-legale

(48)

PERTANTO RISULTA

INDISPENSABILE L’ESECUZIONE

DI ALTRE

METODICHE

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