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Roma, 19/10/2021 Ill.mo

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Prot. 65/2021

Roma, 19/10/2021 Ill.mo

Presidente del Consiglio dei Ministri Prof. Mario Draghi

Ill.mo

Ministro dell’Economie e delle Finanze On. Daniele Franco

Ill.mo

Ministro della Salute On. Roberto Speranza Ill.ma

Ministra degli Affari Regionali On. Mariastella Gelmini Ill.mo

Direttore della Programmazione Sanitaria Ministero della Salute

Dott. Andrea Urbani Loro Sedi

OGGETTO: Le verità nascoste dalla burocrazia sull’assistenza sanitaria fornita dalle Strutture accreditate.

Illustrissimi,

la scrivente Federazione, che riunisce e tutela le strutture sanitarie private, accreditate con il S.S.N. e contrattualizzate da tutte le Regioni, continua, con preoccupazione, a notare il marginale coinvolgimento strutture proprie aderenti, nel sistema assistenziale.

Eppure, le nostre strutture stanno subendo un notevolissimo incremento della domanda, dovuto alla minore erogazione di prestazioni dalle strutture pubbliche a causa degli effetti della

F e d e r a z i o n e N a z i o n a l e d e l l e A s s o c i a z i o n i R e g i o n a l i o I n t e r r e g i o n a l i d e l l e I s t i t u z i o n i S a n i t a r i e A m b u l a t o r i a l i P r i v a t e

0 0 1 4 4 R O M A

V . l e d i V a l F i o r i t a , 8 6 T e l . + 3 9 0 6 5 4 . 2 1 . 1 0 . 0 8 F a x + 3 9 0 6 5 9 . 1 5 . 7 5 7 E - m a i l i n f o @ f e d e r a n i s a p . i t Feder

ANISAP

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pandemia, incremento che sta portando ad un allungamento progressivo delle liste d'attesa e ad una crescita delle prestazioni in regime privatistico.

Più volte la Federazione ha segnalato a tutte le Istituzioni l’esigenza degli erogatori accreditati di essere coinvolti nel sistema assistenziale, tuttavia tale coinvolgimento non è avvenuto, se non in maniera del tutto residuale, e ciò anche a causa degli stringenti vincoli contrattuali, che necessitano in questo momento di essere modificati ed adeguati alle necessità contingenti, anche con appositi addendum operativi.

Di fatto, al momento il sistema risulta bloccato.

In tal senso, non possiamo esimerci dal segnalare un aggravio della situazione, cagionato dal ritardo, in quasi tutte le Regioni, della precisa definizione dei budget che verranno riconosciuti alle strutture per il 2021, ed inoltre dall’incertezza sulle modalità di remunerazione delle prestazioni collegate al Covid (tamponi, vaccini o prestazioni per i postumi della malattia), non avendo contezza circa la loro inclusione o meno nei tetti di spesa riconosciuti alle strutture.

Tale incertezza sta portando tutte le strutture, che in seguito all'incremento della domanda avevano erogato un numero maggiore di prestazioni, a ridurre cautelativamente la programmazione prestazionale per gli ultimi mesi dell'anno, circostanza che condurrà inevitabilmente ad un aumento ulteriore dei tempi di attesa.

La criticità emerge ancor più grave per tantissimi laboratori, che avevano operato fino ad oggi con il libero accesso alle prestazioni senza prenotazione, ma che, nell’incertezza sul raggiungimento del limite del budget, potrebbero essere costrette, in assenza di chiarezza, a passare all'accesso alle prestazioni su prenotazione, con conseguente inevitabile contingentamento nell’accesso, oppure a interrompere, prima della fine del corrente anno, l'erogazione delle prestazioni a carico del S.S.N.

Appare intuitiva la ricaduta direttamente sui pazienti, che potrebbero avere disagi sia nella

fruizione delle prestazioni (i malati oncologici, ad esempio, ove il budget si sia esaurito per

carenza di finanziamento, potrebbero dover a pagare di tasca propria l’esame che gli consente di

accedere alle cure) sia nella libertà di scelta (sempre in assenza di budget, i pazienti dovrebbero

necessariamente rivolgersi alle strutture pubbliche, inserendosi nelle sempre più lunghe liste

d’attesa).

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Questo esempio vale anche e soprattutto per le prestazioni diagnostiche, quali le TAC, le Risonanze Magnetiche, le Ecografie, nonché per le attività riabilitative che hanno subito per effetto COVID richieste assistenziali anche superiori al 50% rispetto all’epoca precedente alla pandemia.

A tale proposito, preme sottolineare che le nostre strutture sono perfettamente in grado di aumentare il volume prestazionale, circostanza che diminuirebbe il ricorso alle prestazioni completamente private. Questo per mantenere i principi che hanno sempre ispirato le strutture accreditate a sentirsi come una componente integrata e fondamentale del SSN, soprattutto in questo periodo di grave crisi del S.S.N., già afflitto da provvedimenti antecedenti quali il blocco degli organici nel Pubblico e la riduzione dei finanziamenti e drammaticamente aggravata dalla pandemia Covid.

Appare evidente che l’esclusione, persistente, delle strutture accreditate, che pur effettuando milioni di prestazioni (dati facilmente verificabili dalla SOGEI) non riescono a soddisfare completamente la domanda prestazionale per le motivazioni sin qui elencate, non consente al Cittadino di avere quel “sollievo” assistenziale proclamato a gran voce dal Governo e purtroppo mai attuato nel nostro settore per i vincoli, come citato nelle premesse, esistenti nei rapporti attuali.

Incidentalmente segnaliamo alle SS. in indirizzo che per i professionisti, che compongono l’area assistenziale interessata, essere definiti “mercanti”, solo perché richiedono a gran voce regole nuove per le attività oggi necessarie, risulta a dir poco disonorevole, considerando il loro apporto nel complesso delle attività già svolte a rapporto con i SS.SS.RR., che necessiterebbero di piani integrativi straordinari per far fronte alle nuove necessità dell’Utenza.

La problematica esposta si riflette nella sua tragicità, come detto, sulle liste d’attesa, in quanto i già citati vincoli contrattuali costringono, alla data della presente nota, prenotazioni che oscillano tra i 120-180 giorni.

Tutto ciò a causa dei contratti economici vincolanti che non consentono alle strutture una elasticità per venire incontro alle esigenze della Cittadinanza.

Alla luce di tutte le considerazioni svolte, riteniamo indispensabile un intervento urgente,

che possa consentire in questi ultimi mesi del 2021 e nei primi mesi del 2022 di riportare la

situazione alla normalità, cioè ad un corretto equilibrio fra domanda ed offerta di prestazioni.

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Da canto nostro, assicuriamo ancora una volta tutta la massima disponibilità a raggiungere questo obbiettivo, sollevando ancora una volta una profonda perplessità sul motivo per il quale questa nostra completa disponibilità non venga presa in considerazione, specialmente in questo grave e delicato momento del Paese, proprio e soprattutto in ambito sanitario.

In attesa di un riscontro al fine di procedere ad una risoluzione delle problematiche rappresentate, è gradita l’occasione per porgere

Distinti saluti

IL VICE PRESIDENTE VICARIO IL PRESIDENTE NAZIONALE Dr. Valter Rufini Dott. Mauro Potestio

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