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Lavoro, Camusso: Parlamento sovranoOcse: bene riforma Italia, passo decisivo

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27-03-2012 sezione: HOME_ECONOMIA

Lavoro, Camusso: Parlamento sovrano Ocse: bene riforma Italia, passo decisivo

La Cgil: chiederemo ripristino reintegro. Bonanni: Monti faccia una verifica con la maggioranza, servono modifiche sull'art.18

ROMA - «Bisogna essere sereni: parto da una dichiarazione che il presidente del Consiglio aveva fatto nei giorni scorsi, quella della sovranità del Parlamento e del riconoscimento del dialogo. Penso questa sia la cosa fondamentale». Così il segretario generale della Cgil Susanna Camusso risponde a chi le chiede di commentare la parole del premier. Mario Monti ieri da Seul in Corea del Sud ha

sottolineato infatti che il governo non tirerà a campare come faceva Andreotti e che se il Paese non è pronto il governo potrebbe anche non restare. «Tutto possiamo

permetterci - dice Camusso - tranne che non avere il riconoscimento del ruolo legislativo del Parlamento che non può essere in alcun modo condizionato».

«Chiederemo al Parlamento di ripristinare il reintegro». «Chiederemo - dice ancora il leader della Cgil - al Parlamento sicuramente di intervenire per introdurre il reintegro rispetto ai licenziamenti. Ci riserviamo di rivedere il ddl vero e proprio, perché non escludiamo che altri punti possano essere suscettibili di modifiche» dice

Camusso, portando l'esempio dell'aumento dei contributi per i Co.co.pro «senza che questo corrisponda ad una equivalenza di prestazioni». Per Camusso «una cosa è riconoscere un impianto che cambia rispetto al passato e che per la prima volta si interviene per contenere la precarietà, altro è non sapere che sui singoli punti c'è ancora la necessità di correzioni».

«Nei luoghi di lavoro manifestazioni unitarie». «Intorno a noi, nei luoghi di lavoro, le Rsu e i lavoratori stanno manifestando unitariamente le loro opinioni con iniziative che crescono e continuano. Questo è per noi il punto di riferimento» dice Camusso , confermando lo sciopero a difesa dell'art. 18. «Pensiamo sia assolutamente sbagliato in questa stagione intervenire in quel modo sui licenziamenti. Pensiamo che sia sbagliato affermare, in qualunque stagione, un potere unilaterale delle imprese sui lavoratori».

Bonanni: Monti faccia verica con la maggioranza. «Da quello che ha detto Monti, credo debba fare una verifica con la sua maggioranza. E' un fatto politico, quello che ha sottolineato, e politicamente dovrà risolverlo. Prima lo fa, meglio è». Così il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, commenta le dichiarazioni del premier Mario Monti, secondo cui se il Paese non è pronto il governo potrebbe non restare.

«Abbiamo trattato, la concertazione non è finita». «Con l'esecutivo abbiamo trattato bene, abbiamo concertato, alla faccia di chi dice che la concertazione è finita»

dice Bonanni.

«Modifiche sull'articolo 18 per evitare abusi». «Sull'articolo 18 senza stravolgere l'impianto, il Parlamento deve modificare l'aspetto relativo ai licenziamento per motivi economici per evitare che ci sia la possibilità che le imprese potenzialmente,

attraverso questi, possano far transitare altri tipi di licenziamento. La modifica è

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necessaria per rendere credibile la riforma, che non è credibile se si lascia intendere che attraverso il canale economico possano inserirsi in modo surrettizio altri tipi di licenziamento».

Ocse: «Bene riforma Italia, passo decisivo». «Le recenti misure per risanare i conti prese da Grecia, Italia, Portogallo e Spagna sono passi importanti ma le sfide restano ancora spaventose»: lo ha detto il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria, presentando l'ultimo rapporto sulla zona Euro e congratulandosi con l'esecutivo Monti per aver proposto al Parlamento un pacchetto di misure ad ampio raggio. «La riforma - afferma - è un passo decisivo per risolvere i principali problemi del mercato del lavoro italiano». L'Ocse, dice Gurria, continuerà a supportare le autorità italiane in questo ambiziosa agenda di riforma. Le misure adottate, sottolinea, possono contribuire a risolvere i persistenti problemi del mercato del lavoro, come la bassa occupazione delle donne, la disoccupazione giovanile aumentata in modo particolare con la crisi.

«Monti uomo giusto al posto giusto». «Monti è l'uomo giusto, al momento giusto, nel posto giusto - sostiene Gurria - Approviamo tutte le misure che ha preso e spero che anche la riforma del lavoro sia approvata parlamento il prima possibile». «L'Italia è un buon esempio del fatto che non serve solo l'austerità ma anche politiche di crescita, e riteniamo che il salva-Italia, il cresci-Italia e il decreto semplificazioni porteranno una crescita dello 0,6% all'anno».

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