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Capitolo 3 : Costruzione e calibrazione del modello idraulico.

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Capitolo 3 : Costruzione e calibrazione del modello 34

Capitolo 3 :

Costruzione e calibrazione del

modello idraulico.

3.1

Il modello idraulico

La prima parte del lavoro svolto nélla tesi consiste nélla verifica del sistema di adduzione e di distribuzione della rete esistente nél rispetto delle condizioni minime di servizio.

A tal fine si è innanzitutto resa nécessaria la costruzione di un modello dell’acquedotto il più possibile attinente alla realtà con lo scopo di verificare il servizio allo stato attuale e studiare i possibili aggiornamenti del sistema in proiezione futura. Come è noto infatti, la simulazione di una rete effettivamente funzionante seguita dal confronto dei dati di calcolo teorico con quelli reali consente di poter:

Verificare il corretto funzionamento idraulico della rete con indicazione della natura e dell'ubicazione delle eventuali anomalie nonché della eventuale presenza di perdite occulte di una certa entità;

Prevedere in anticipo le conseguenze di eventi straordinari come il funzionamento di idranti antincendio, le forniture particolari d'acqua, l'incremento o la diminuzione dei consumi, il fuori servizio di alcune strutture nécessario per l'esecuzione di lavori o dovuto a guasti, l'effetto di una prevista estensione della rete;

verificare la funzionalità delle opere in progetto;

Tenere sotto controllo le operazioni di disinfezione ed il cloro residuo in rete;

Si possono distinguere tre principali categorie di dati di input nécessari per i calcoli; La prima riguarda tracciati, diametri e materiali costituenti le condotte di rete, ubicazione e caratteristiche di tutte le apparecchiature e impianti e in genere la costituzione della rete.

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Capitolo 3 : Costruzione e calibrazione del modello 35

La seconda categoria comprende i dati di funzionamento reale quali ad esempio portate e pressioni in uscita dalle centrali, pressioni in rete etc. Si tratta di elementi facilmente determinabili a condizione che siano presenti apparecchi di misura in numero sufficiente. Oltre alle apparecchiature principali di misura di cui devono essere dotati gli impianti di produzione ed immissione in rete, è importante che vengano installati anche néi punti principali della rete misuratori automatici di pressione e portata nonché eventualmente di cloro residuo.

Infine la terza categoria comprende i dati di difficile determinazione come la portata erogata ai nodi della rete ora per ora e la scabrezza reale delle tubazioni.

3.2

Acquisizione degli elementi relativi alle rete di

distribuzione

Per anni la rete è stata modificata ed ampliata in molte sue parti senza contemporaneamente aggiornare la cartografia. L’ultimo rilievo di una certa importanza è stato eseguito alla fine degli anni ottanta dai tecnici comunali.

Con il trasferimento della gestione dell’acquedotto alla società Acque s.p.a. , non si è proceduto alla stesura di una cartografia adeguata ma al contrario si è continuato ad apportare modifiche anche di rilevo senza registrale.

Poiché non esiste una carta recente della rete, né cartacea né a maggior ragione digitale, ma soltanto poche informazioni derivanti da computi metrici e da planimetrie riguardanti tratti soggetti a recenti lavori di manutenzione, con l’ausilio del personale addetto si è proceduto al rilievo delle tubazioni e dei pezzi speciali sia per quanto riguarda i diametri che il materiale usato.

In molti casi data l’impossibilità di accedere direttamente alla rete soprattutto per quanto riguarda la distribuzione secondaria del distretto basso, che comprende tratti di tubazioni tra i più vecchi dell’intero acquedotto e dei quali spesso non si conosce némmeno il percorso, ci si è basati sull’esperienza di chi ha effettuato lavori sugli stessi. Il risultato è una rete disomogenea soprattutto per quanto riguarda i materiali adoperati. Se infatti si escludono i tratti di recente messa in opera come quelli dell’alimentazione principale nél distretto alto dove è stato usato quasi esclusivamente il pead come materiale, si può avere l’utilizzo di tubazioni di materiale e diametro diverso su una stessa condotta in conseguenza di successi interventi. nélla figura sottostante è riportata la rete così come è stata rilevata.

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Capitolo 3 : Costruzione e calibrazione del modello 36

Per maggiori dettagli si rimanda alla Tavola 1 in allegato.

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Capitolo 3 : Costruzione e calibrazione del modello 37

3.3

Suddivisione della rete in distretti e settori

Per poter tarare il modello è nécessario avere a disposizione dati reali relativamente alla pressione ed alla portata in rete.

È stato possibile utilizzare le misure eseguite dall’ente gestore con lo scopo di verificare il miglioramento apportato in termini di consumi e di pressioni dalla campagna di ricerca perdite e dall’installazione delle valvole automatiche di regolazione di pressione.

Gli strumenti di misura della portata sono stati posizionati per più giorni in punti significativi della rete in modo da poterla “isolare” in comparti separati per ognuno dei quali è stato successivamente possibile determinare il consumo idrico.

Come già detto, per la sua particolare conformazione l’acquedotto può essere suddiviso in un distretto alto ed in uno basso totalmente indipendenti tra loro; a sua volta il distretto basso è possibile suddividerlo in quattro settori corrispondenti alla zona industriale-Cardeto, alla frazione Ponticelli, al territorio a nord del canale Usciana ed a quello a sud dello stesso comprendente parte di Montecalvoli basso e le frazioni di San Donato e le Cinque Case.

Mentre per la parte collinare abbiamo a disposizione solo un punto di misura della portata posizionato a valle delle pompe di sollevamento, per il distretto basso, dato che siamo in presenza di una rete di tipo misto sono stati nécessari 6 punti di misura. Posizione dei punti di misura della portata:

Denominazione Posizione

QPonticelli A valle della clayton1 per loc. Ponticelli, via Usciana

QPozzettone A valle del pozzettone sul DN100 in FC, via Lungomonte

QCardeto A valle della clayton in loc. Cardato, v ia Francesca

QBassotto Via San Donato n°5

QMUsciana Sul ponte sul canale Usciana loc. Montecalvoli

Qpontefosso Sul ponte fosso Vecchio sul DN100 in AC, via Francesca

Qpensile A valle delle pompe di sollevamento del distretto alto

Tabella 3-1 : posizione e denominazione dei punti di misura della portata

I dati relativi alla pressione sono importanti non in relazione alla suddivisione in settori, ma per la fase di taratura del modello, come elemento di confronto. Il posizionamento degli strumenti sulla rete è :

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Capitolo 3 : Costruzione e calibrazione del modello 38

Denominazione Posizione

Pclayton1monte A monte della clayton1 incrocio via Lungomonte e via Usciana

Pclayton1valle A valle della clayton1 incrocio via Lungomonte e via Usciana

Pclayton2 A valle della clayton2 loc. Montecalvoli via Lungomonte

PSottili In via Sottili in corrispondenza del ponte sul Fosso Vecchio

PSanDonato In loc. San Donato, piazza centrale

PColombaie In via Delle Colombaie incrocio con via San Donato

Tabella 3-2 : posizione e denominazione dei punti di misura della pressione

Nella figura seguente è possibile vedere la suddivisione in distretti e settori della rete, per maggiori dettagli si rimanda alla tavola 2:

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Capitolo 3 : Costruzione e calibrazione del modello 39

Le misure sono state effettuate néi giorni 8-10 Maggio 2006 per il distretto alto e tra il 21 ed il 24 Aprile 2006 per il distretto basso. Gli strumenti hanno fornito dati con un intervallo di 5 minuti. Per maggiori dettagli sulla locazione degli strumenti e la suddivisione in settori si rimanda alla Tavola 3 allegata.

3.4

Assegnazione della domanda ai nodi

Individuate le condotte alimentatrici principali e le distributrici, ulteriore passo nélla creazione del modello è l’assegnazione della domanda d’acqua ai nodi. In fase di progetto ad ogni nodo sarebbe corrisposta una distributrice secondaria avente una certa area di competenza, ma poiché allo stato attuale anche le condotte di alimentazione principale fanno servizio lungo il percorso si è reso nécessario inserire nodi ogni qual volta sia presente sul territorio un agglomerato di abitazioni anche se di modesta entità.

Ad ogni nodo è stata quindi associata una determinata area di competenza, vale a dire un certo numero di abitazioni. Ad ogni abitazione è stato a sua volta assegnato un numero medio di abitanti determinato considerando gli abitanti totali presenti nélla strada servita dalla condotta in esame diviso il numero di edifici totali presenti. Per una maggiore precisione si è utilizzata la cartografia ctr 1:2000 della Regione Toscana su cui è possibile distinguere i singoli edifici. In allegato A è riportato il numero complessivo degli abitanti di ogni strada forniti dall’ufficio tecnico del comune. nélla figura sottostante si può vedere un esempio di quanto sopra:

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Capitolo 3 : Costruzione e calibrazione del modello 40

La domanda d’acqua da assegnare al nodo i-esimo Qi è tale che:

i g

i

Q =Q

con Qg portata media giornaliera dell’acquedotto nel giorno considerato

Là dove si abbia un nucleo abitativo consistente e sia stato impossibile determinare la condotta di allaccio di una certa abitazione sono stati inseriti dei nodi assegnando a ciascuno una quota parte degli abitanti totali del centro abitato ed andando contemporaneamente a maggiorare la domanda nélle aree più densamente abitate come per esempio in corrispondenza delle aree PEEP.

Per quanto riguarda la quota da assegnare ai nodi è stata utilizzata la quota del piano di campagna corrispondente al nodo stesso. Ipotesi quest’ultima accettabile in quanto i tubi vengono messi in opera ad una profondità costante.

3.5

Determinazione dei diagrammi di consumo

giornaliero

Nota l’utenza da servire e la sua distribuzione sul territorio per poter confrontare i dati in uscita dal modello creato con quelli rilevati è nécessario determinare l’andamento della portata media oraria rapportata alla portata media giornaliera del centro abitato in esame.

Con questo scopo sono stati considerati separatamente il distretto alto ed il distretto basso con l’esclusione della zona industriale per la quale è stata fatta una trattazione separata in considerazione del diverso tipo di utenza.

Mentre per il distretto alto è stato possibile considerare ed elaborare i dati forniti direttamente dallo strumento di misura per gli altri due si è reso prima nécessario determinare in virtù della suddivisione in settori, il consumo idrico di ogni singolo settore in corrispondenza di ogni misura di portata effettuata dagli strumenti presenti sulla rete.

Per ognuno dei tre casi siamo stati quindi in grado di calcolare la portata media oraria delle 24 ore del giorno di misura e la portata media giornaliera, ottenendo tre diversi diagrammi di consumo giornaliero da applicare all’utenza.

Per maggiori dettagli in merito ai valori di portata registrati si rimanda alle appendici A e B; mentre i consumi dei singoli settori e complessivamente dei due distretti sono riportati in appendice C e D.

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Capitolo 3 : Costruzione e calibrazione del modello 41

3.5.1

Il distretto alto

Per il distretto alto, i dati considerati per la determinazione dei valori della portata media giornaliera, delle portate medie orarie e dei coefficienti orari, sono quelli relativi a martedì 9 Maggio 2006 (Allegato A).

Quest’ultimi sono stati calcolati come rapporto tra la portata media oraria néll’intervallo considerato e la portata media giornaliera:

8.67 sec

g

l

Q = portata media giornaliera del giorno di misura i i

g Q Q

φ

= coefficiente orario Intervallo orario Consumo medio orario (l/sec) Coefficiente f f f f orario 0-1 5.354528682 0.617870976 1-2 4.608540223 0.531789708 2-3 4.446030513 0.513037351 3-4 4.658793081 0.537588497 4-5 4.611235647 0.532100739 5-6 4.609066525 0.531850439 6-7 7.441166605 0.858652768 7-8 11.76610063 1.357716526 8-9 12.18524177 1.406082155 9-10 10.472216 1.2084123 10-11 9.624924937 1.1106415 11-12 9.175571832 1.058789645 12-13 9.643173792 1.112747276 13-14 11.65384812 1.344763459 14-15 11.14641178 1.286209251 15-16 9.069826589 1.046587466 16-17 8.357725983 0.964416593 17-18 7.786523675 0.898504288 18-19 8.732966969 1.007716485 19-20 10.92458531 1.260612201 20-21 11.98364932 1.382819954 21-22 12.3721462 1.427649473 22-23 9.337264328 1.077447702 23-24 8.024745589 0.925993245

Tabella 3-3 : coefficienti orari distretto alto

Per una migliore visualizzazione si riportano i coefficienti trovati, su un grafico dal quale si nota l’esistenza di tre picchi néi consumi, corrispondenti alle ore 7:00-8:00., 13:00-14:00 e 21:00-22:00:

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C ap ito lo 3 : C o st ru zi o n e e ca lib ra zi o n e d el m o d el lo - 4 2 G ra fi co 3 -1 : c o ef fic ie n ti o ra ri d el d is tr et to a lt o

COEFFICIENTI DISTRETTO ALTO

0.618 0.532 0.513 0.538 0.532 0.532 0.859 1.406 1.111 1.059 1.113 1.286 1.047 0.964 0.899 1.008 1.261 1.383 1.428 1.077 0.926 1.358 1.345 1.208 0.00 0.20 0.40 0.60 0.80 1.00 1.20 1.40 1.60 0 -1 1-2 2-3 3-4 4-5 5-6 6-7 7-8 8-9 9 -10 1 0-1 1 1 1 -12 12 -13 1 3-1 4 1 4-1 5 1 5-1 6 16 -17 17 -18 1 8-1 9 1 9-2 0 2 0 -21 2 1 -22 22 -23 23 -24 Intervallo orario

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Capitolo 3 : Costruzione e calibrazione del modello 43

3.5.2

La zona industriale

I dati dei consumi relativi al settore industriale-zona Cerdeto sono stati ricavati considerando i dati di portata registrati néi punti di misura denominati: QPonticelli, QCardeto, QBassotto nél giorno lunedì 24 Aprile 2006. I primi due sono sezioni di entrata nél settore mentre il terzo è di uscita quindi per determinare il consumo è stato sufficiente sottrarre il terzo valore alla somma dei primi due per ogni istante di rilevamento, ottenendo i seguenti valori della portata media giornaliera, della portata media oraria e dei coefficienti orari propri del settore calcolati come rapporto tra i

primi due:

2.28 sec

g

l

Q = portata media giornaliera del giorno considerato per il settore

Intervallo orario Consumo medio orario (l/sec) Coefficiente f f f f orario 0-1 1.42 0.622 1-2 1.40 0.613 2-3 1.30 0.570 3-4 1.31 0.573 4-5 1.53 0.672 5-6 1.40 0.612 6-7 1.54 0.675 7-8 2.92 1.278 8-9 2.93 1.281 9-10 3.08 1.350 10-11 2.88 1.261 11-12 2.83 1.238 12-13 2.79 1.222 13-14 2.89 1.265 14-15 2.83 1.239 15-16 2.66 1.167 16-17 2.62 1.148 17-18 2.76 1.209 18-19 2.91 1.275 19-20 2.63 1.151 20-21 2.41 1.057 21-22 2.27 0.994 22-23 2.16 0.946 23-24 1.33 0.581

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Capitolo 3 : Costruzione e calibrazione del modello 44

Analogamente al caso precedente si riporta il grafico dei coefficienti orari:

Grafico 3-2 : coefficienti orari del settore zona industriale

C O E F F IC IE N T I Z O N A I N D U S T R IA L E 0 .6 2 2 0 .6 1 3 0 .5 7 0 0 .5 7 3 0 .6 7 2 0 .6 1 2 0 .6 7 5 1 .2 7 8 1 .2 8 1 1 .2 6 1 1 .2 3 8 1 .2 2 2 1 .2 6 5 1 .2 3 9 1 .1 6 7 1 .1 4 8 1 .2 0 9 1 .2 7 5 1 .1 5 1 1 .0 5 7 0 .9 9 4 0 .9 4 6 0 .5 8 1 1 .3 5 0 0 .0 0 0 .2 0 0 .4 0 0 .6 0 0 .8 0 1 .0 0 1 .2 0 1 .4 0 1 .6 0 0-1 1-2 2-3 3-4 4-5 5-6 6-7 7-8 8-9 9-1 0 10 -1 1 11 -1 2 12 -1 3 13 -1 4 14 -1 5 15 -1 6 16 -1 7 17 -1 8 18 -1 9 19 -2 0 20 -2 1 21 -2 2 22 -2 3 23 -2 4 In te rv a ll o o ra ri o C o e ff . z o n a i n d .

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Capitolo 3 : Costruzione e calibrazione del modello 45

3.5.3

Settori

S.Donato-Cinque

case-Montecalvoli

sud

Usciana, Montecalvoli nord usciana, Ponticelli.

Il distretto basso è composto da quattro settori. Per poter determinare il consumo idrico dei settori S.Donato-Cinque case-Montecalvoli sud Usciana, Montecalvoli nord usciana, Ponticelli si sottrae dal consumo totale del distretto il consumo del settore zona industriale visto precedentemente.

Il consumo dell’intero distretto è facilmente determinabile considerando che ha tre punti di immissione tutti monitorati; vale a dire: QPonticelli, QPozzettone, QCardeto. I dati sono quelli relativi al giorno lunedì 24 Aprile 2006. Otteniamo :

12.88 sec

g

l

Q = portata media giornaliera dei settori nel giorno considerato

Intervallo orario Consumo medio orario (l/sec) Coefficiente f f f f orario 0-1 7.38 0.573 1-2 6.09 0.473 2-3 5.49 0.427 3-4 5.61 0.436 4-5 5.77 0.448 5-6 5.85 0.455 6-7 7.89 0.612 7-8 14.47 1.124 8-9 16.57 1.287 9-10 17.62 1.368 10-11 16.67 1.295 11-12 16.41 1.274 12-13 16.42 1.275 13-14 18.09 1.404 14-15 17.49 1.358 15-16 15.60 1.211 16-17 14.09 1.094 17-18 14.06 1.092 18-19 14.81 1.150 19-20 16.75 1.301 20-21 16.70 1.297 21-22 15.96 1.239 22-23 13.41 1.042 23-24 9.88 0.767

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Capitolo 3 : Costruzione e calibrazione del modello 46

In questo caso il diagramma dei consumi diviene:

Grafico 3-3 : coefficienti orari del distretto basso escluso il settore zona industriale

C O E F F IC IE N T I D IS T R E T T O B A S S O 0 .5 7 3 0 .4 7 3 0 .4 2 7 0 .4 3 6 0 .4 4 8 0 .4 5 5 0 .6 1 2 1 .1 2 4 1 .2 8 7 1 .3 6 8 1 .2 9 5 1 .2 7 4 1 .2 7 5 1 .4 0 4 1 .3 5 8 1 .2 1 1 1 .0 9 4 1 .0 9 2 1 .1 5 0 1 .3 0 11 .2 9 7 1 .2 3 9 1 .0 4 2 0 .7 6 7 0 .0 0 0 .2 0 0 .4 0 0 .6 0 0 .8 0 1 .0 0 1 .2 0 1 .4 0 1 .6 0 0-1 1-2 2-3 3-4 4-5 5-6 6-7 7-8 8-9 9-1 0 10 -1 1 11 -1 2 12 -1 3 13 -1 4 14 -1 5 15 -1 6 16 -1 7 17 -1 8 18 -1 9 19 -2 0 20 -2 1 21 -2 2 22 -2 3 23 -2 4 In te rv a ll o o ra ri o C o e ff . d is tr e tt o b a s s o

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Capitolo 3 : Costruzione e calibrazione del modello 47

3.6

Il programma “Epanet 2.0”

Una volta costruita la rete in tutti i suoi aspetti ricorriamo all’utilizzo del programma “Epanet"per la verifica.

Con tale programma è possibile effettuare la simulazione completa del funzionamento relativo a periodi sufficientemente estesi di reti acquedottistiche anche complesse potendo introdurre néi calcoli le variazioni della portata erogata ai nodi di tempo in tempo e zona per zona ed anche le variazioni di tutti gli altri elementi di input. Si ottengono le serie complete dei dati di funzionamento delle strutture che compongono la rete ivi compresi la variazione di livello dei serbatoi e di consumo energetico per i pompaggi con i relativi costi nonché tutti gli elementi inerenti la immissione e diffusione in rete di disinfettanti come il cloro.

Una rete può consistere in tronchi di condotte, nodi (giunti di collegamento ), pompe, valvole, vasche di raccolta o serbatoi.

Epanet determina la portata d'acqua in ciascun tronco di condotta, la pressione in ciascun nodo, l'altezza dell'acqua néi serbatoi, e la concentrazione delle componenti chimiche dell'intera rete nél periodo di simulazione comprensivo di molteplici intervalli di tempo. Oltre alle caratteristiche chimiche, possono essere simulati il tempo di percorrenza della particella d’acqua.

Epanet fornisce un pacchetto completo per analisi idraulica di periodi estesi con cui si può:

trattare sistemi di qualsiasi dimensione

calcolare le perdite di carico usando le formule di Hazen-Williams, Darcy-Weisbach, o Chezy-Manning,

considerare le piccole perdite di carico dovute alle curve, strozzature ecc., considerare pompe a giri fissi o a velocità variabile

calcolare l'energia consumata dalle pompe ed i costi

considerare vari tipi di valvole incluse quelle di ritegno, chiusura, regolazione della pressione e controllo della portata,

permette di calcolare lo stoccaggio néi serbatoi aventi sezioni variegate (per esempio diametro variabile in funzione dell'altezza)

considerare molteplici categorie di richiesta idrica ai nodi ciascuna con proprie modalità di variazione nél tempo,

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Capitolo 3 : Costruzione e calibrazione del modello 48

modellare il movimento di sostanze non reattive

definire il tracciato delle sostanze attraverso la rete al passare del tempo

modellare il movimento e la destinazione di un composto reattivo man mano che esso aumenta (esempio disinfezione tramite prodotti ) oppure diminuisce nél tempo (esempio il cloro residuo),

definire il tracciato delle sostanze attraverso la rete al passare del tempo modellare l'età dell'acqua in tutta la rete

tracciare la percentuale di portata di un dato nodo rispetto a quella di tutti gli altri nodi per il periodo di tempo considerato

modello di reazione sia dell'intera portata sia di una zona circoscritta di tronchi di condotta

prevedere l'aumento o la diminuzione delle reazioni fino a raggiungere il limite di concentrazione

In output sono possibili delle vedute grafiche (disegno delle serie di tempi, disegno dei profili, disegno delle zone ecc.), presentazioni tabellari e speciali rapporti (energia impiegata, reazione e calibrazione dei rapporti).

3.7

Assegnazione delle scabrezze

L’altro fattore di incertezza nél modello idraulico costruito è la scabrezza da assegnare alle tubazioni di rete.

Sono state pertanto eseguite diverse simulazioni di funzionamento utilizzando diverse serie di scabrezze al fine di individuare quella che fornisce i dati di pressioni e di portate più vicini a quelli reali restituiti dagli strumenti.

Nel calcolo abbiamo utilizzato quale formula per le perdite di carico quella di Hazen-Williams per la sua maggiore praticità:

1.852 1.852 4.8704 10.675 i Q J C D

= perdita di carico per unità di lunghezza

JL

∆ = perdita di carico sul tratto di lunghezza L (m)

Q = portata (m3/sec)

i

D = diametro interno della tubazione (m)

C = scabrezza

Come valori iniziali di input della scabrezza sono stati utilizzati quelli relativi a tubazioni nuove di seguito riportati:

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Capitolo 3 : Costruzione e calibrazione del modello 49

120 -140 per tubi calcestruzzo 140 -150 per tubi acciaio

130 -140 per tubi ghisa rivestita

140 -150 per tubi PEAD, PVC e PRFV

Inseriti in “Epanet” i valori di pressione (vedi appendice E ed F) e portata misurati a nostra disposizione, è stato possibile fare un confronto con l’output del programma. I risultati migliori sono stati ottenuti adottando i seguenti coefficienti di scabrezza:

Materiale Scabrezza Calcestruzzo 110 Acciaio non riv. 90 Ghisa nuova 130

Ghisa vecchia 90

Pead 140

PVC 150

Tabella 3-6 : valori di scabrezza assegnata alle tubazioni

Per ogni punto di misura il programma ci restituisce il dato calcolato e lo scarto quadratico medio con il dato misurato:

Calibration Statistics for Pressure

Location Num. Obs. Observed Mean Computed Mean Mean Error RMS Error

Pclayton2 288 25.02 25.13 0.297 0.821 PSottili 288 22.62 22.17 0.949 1.311 PColombaie 288 22.02 21.84 0.663 0.910 Pclayton1valle 288 27.19 27.17 0.147 0.776 Pclayton1monte 288 86.90 87.42 0.618 0.766 PSanDonato 288 20.16 20.20 0.745 1.019 Network 1728 33.98 33.99 0.570 0.953

Tabella 3-7 : confronto statistico tra i dati osservati e calcolati Correlation Between Means: 1.00.

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Capitolo 3 : Costruzione e calibrazione del modello 50 pclayton2 ps ottili pcolom baie pclayton1valle pclayton1m onte ps andonato

Correlation Plot for Pressure

Observed (m) 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 C o m p u te d ( m ) 100 95 90 85 80 75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10

Figura 3-4 : correlazione tra le misure effettuate e quelle calcolate

Comparison of Mean Values for Pressure

Computed Observed Location

pclayton2 psottili pcolombaie pclayton1valle pclayton1monte psandonato

P re s s u re ( m ) 90 85 80 75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0

(18)

Capitolo 3 : Costruzione e calibrazione del modello 51

Per quanto riguarda le portate si ha: Calibration Statistics for Flow

Location Num. Obs. Observed Mean

Computed Mean Mean Error RMS Error

Qpensile 288 8.67 8.55 0.528 0.740 QBassotto 288 1.34 1.44 0.168 0.219 QCardeto 288 0.72 0.60 0.263 0.328 QPozzettone 288 7.71 7.40 0.411 0.519 QMUsciana 287 4.63 4.30 0.394 0.472 QPonticelli 288 6.73 6.44 0.526 0.637 Qpontefosso 287 2.90 3.41 0.548 0.612 Network 2014 4.67 4.59 0.406 0.531

Tabella 3-8 : confronto statistico tra i dati osservati e calcolati Correlation Between Means: 0.996

Figura 3-6: correlazione tra le misure effettuate e quelle calcolate

qpensile qbas sotto qcardeto qpozzettone qMUsciana qpontice lli qpontefoss o Correlation Plot for Flow

Observed 14 12 10 8 6 4 2 0 C o m p u te d 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 -1

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Capitolo 3 : Costruzione e calibrazione del modello 52

Figura 3-7 : correlazione tra i valori medi delle misure effettuate e quelle calcolate Si riporta il confronto temporale tra la portata calcolata e quella misurata in alcuni dei punti di misura sulla rete:

Figura 3-8 : Uscita serbatoio per il distretto alto, diagramma portata calcolata

Comparison of Mean Values for Flow

Computed Observed

Location

qpensile qbassotto qcardeto qpozzettone qMUsciana qponticelli qpontefosso

P re s s u re ( m ) 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0

Flow for Link qpensile

Time (hours) 24 22 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 F lo w ( L P S ) 15.0 14.0 13.0 12.0 11.0 10.0 9.0 8.0 7.0 6.0 5.0 4.0 3.0 2.0 1.0 0.0

(20)

Capitolo 3 : Costruzione e calibrazione del modello 53

Figura 3-9 : DN100 FC per Montecalvoli uscita pozzettone, diagramma portata calcolata Per quanto riguarda le pressioni:

Figura 3-10 : diagramma delle pressioni in loc. San Donato

Flow for Link qpozzettone

Time (hours) 24 22 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 F lo w ( L P S ) 11.0 10.0 9.0 8.0 7.0 6.0 5.0 4.0

Pressure for Node psandonato

Time (hours) 24 22 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 P re s s u re ( m ) 25.0 24.0 23.0 22.0 21.0 20.0 19.0 18.0 17.0

(21)

Capitolo 3 : Costruzione e calibrazione del modello 54 Pressure for Node psottili

Time (hours) 24 22 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 P re s s u re ( m ) 27.0 26.5 26.0 25.5 25.0 24.5 24.0 23.5 23.0 22.5 22.0 21.5 21.0 20.5 20.0 19.5 19.0 18.5 18.0 17.5 17.0 16.5 16.0

Figura

Tabella 3-2 : posizione e denominazione dei punti di misura della pressione
Figura 3-3 : assegnazione della zona di influenza ad un nodo della rete
Tabella 3-3 : coefficienti orari distretto alto
Tabella 3-4 : coefficienti orari settore zona industriale
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Riferimenti

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