Global justice
Dovere universale e giustizia globale
• Situazione di partenza: disuguaglianza profonda tra individui e Stati • Due risposte:
• i) cosmopolitismo: le ineguaglianze devono essere rapportate, e
possibilmente ridotte, a ineguaglianze tra individui – giustizia globale forte • ii) statismo: la politica globale non riguarda gli individui, ma gli Stati –
visione minimalista della giustizia globale
• C’è bisogno di una posizione intermedia. Continuità tra livello 0 e livello 1 di giustizia globale. Tra la moralizzazione della politica (cosmopolitismo) e lo scetticismo (statismo)
Concezione politica
• T. Nagel, The Problem of Global Justice, 2005 (trad.
it. 2009)
• Giustizia globale – giustizia distributiva globale
• Esiste un livello normativo delle relazioni
internazionali
• Concezione politica: i doveri di giustizia non possono
essere applicati su scala planetaria
• Al di là dello Stato non vi è giustizia (natura associativa
degli obblighi)
• 2 argomentazioni a sostegno dell’impossibilità di
estendere i doveri di giustizia al di là degli Stati:
• 1) argomentazione antimonista 1
• argomentazione antimonista 1: a livello globale non
esiste una struttura di base analoga a quella che esiste a
livello statale. La differenza tra livello statale e livello
globale è qualitativa
• argomentazione antimonista 2: rifiuto del monismo – i
principi di giustizia si applicano alle istituzioni e non
direttamente agli individui. Connessione di questa
argomentazione con l’anti-utilitarismo e l’anti-prefezionismo
– la condotta morale deve essere separata dall’analisi
• 2 possibili critiche:
• 1) interdipendenza e sviluppo delle istituzioni
internazionali rendono obsoleto lo statismo
marcato
• 2) difficoltà di criticare l’argomentazione
antimonista 2
Dalla concezione politica alla giustizia globale
• Gli statisti criticano i cosmopoliti perché la struttura di base globale non èparagonabile a quella nazionale. Differenza qualitativa.
• La differenza tra i due tipi di struttura globale riguarda la relazione tra autorità e cittadini
• Nagel solleva delle obiezioni all’affermazione che le norme promulgate dalle istituzioni internazionali possano avere un significato pienamente politico
a) Accordi internazionali simili a impegni presi da associazioni volontarie b) Natura contingente delle relazioni internazionali – assenza di continuità