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• il recupero dell’area posta a sud confinata dal bastione cinquecentesco e dello storico “scolo delle acque”, che presentano ancora oggi le caratteristiche di un vicolo cittadino

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Academic year: 2021

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3.1 Introduzione

Il progetto di riqualificazione dei locali posti al piano terra del palazzo storico denominato Palazzo dell’Abbondanza, di proprietà della famiglia Triglia, situato in via San Martino a Pisa, è stato sviluppato con l’obiettivo principale di creare, con la partecipazione degli utenti, uno spazio culturale rivolto ai giovani ed ai bambini dello storico quartiere di San Martino.

Il progetto prevede:

• la riconfigurazione funzionale e spaziale del fondo, al fine di creare uno spazio in cui convivano aree destinate alle attività individuali e aree che, al contrario, privilegino l’incontro e lo svolgimento di attività collettive;

• il recupero dell’area posta a sud confinata dal bastione cinquecentesco e dello storico “scolo delle acque”, che presentano ancora oggi le caratteristiche di un vicolo cittadino;

• la realizzazione di un sistema di sicurezza adeguato alla nuova struttura pubblica e l’adeguamento del fondo perché sia accessibile e visitabile da tutti gli utenti, anche se portatori di handicap, predisponendo i percorsi e le attrezzature di supporto.

Gli studi e le analisi contenute nel Documento preliminare all’avvio della progettazione espongono in maniera sufficientemente esaustiva la complessità dei numerosi fattori che entrano in gioco nella proposta di una soluzione progettuale. Come spesso accade, da una parte la presenza di numerosi vincoli progettuali può essere vista positivamente in quanto questi rappresentano in realtà matrici di progetto, dall’altra comportano un’oggettiva difficoltà nella gestione della fase progettuale.

Nel caso oggetto di studio è stata particolarmente vincolante l’identità storica dell’edificio e la presenza di elementi appartenenti ad epoche differenti che con la loro presenza caratterizzano fortemente l’ambiente interno.

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3.2 Ambiti Spaziali Omogenei (ASO)

Nel Dpp di carattere generale stilato nella prima parte del capitolo 2 è stata condotta un’analisi funzionale con cui abbiamo definito in modo chiaro e definitivo le attività principali da ospitare nell’organismo edilizio. Da tale analisi si è giunti alla definizione degli AFO, unità funzionali che devono rispondere ai requisiti emersi dall’analisi tecnica delle classi di esigenze.

Una volta definiti gli AFO, la progettazione ha il compito di riorganizzare in modo sistematico e qualitativo le aree funzionali individuate, e tradurle in Ambiti Spaziali Omogenei (ASO), determinandone le dimensioni migliori per i vari ambienti, in relazione alle attività da svolgervi, all’ingombro degli arredi, al numero ed alle caratteristiche degli utenti e delle attrezzature necessarie, ecc. Le operazioni di progettazione diventano quindi la traduzione, attraverso il rispetto dei requisiti dimensionali sopra specificati e le loro relazioni reciproche, degli ASO, a cui corrisponde un preciso requisito dimensionale, in modelli planimetrici.

Mediante l’analisi delle attività svolte nell’ambito delle biblioteche pubbliche rivolte a ragazzi e bambini in età scolare è possibile individuare una classificazione generale dei tipi di unità spaziali che verranno utilizzate nella progettazione oggetto della presente tesi.

Le unità spaziali utilizzate sono le seguenti:

• Spazi per la lettura

• Spazi per lo studio e la consultazione

• Spazio per le attività multimediali

• Spazio polivalente

• Spazi per i bambini

• Spazi per l’amministrazione e la gestione

• Aree di accesso e distribuzione utenti

• Spazi di servizio

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Ciascuna di queste unità sarà caratterizzata dai requisiti dell’Ambito Funzionale di appartenenza, da specifici ulteriori requisiti e da prestazioni che consentono l’adeguato svolgimento delle attività di cui sopra.

Spazio per ragazzi Spazio di distribuzione Spazio per bambini Spazio espositivo Spazio polivalente Spazio polivalente Uffici

Servizi

Figura 3.1 Pianta della funzioni

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• Spazi per la lettura

Queste unità ambientali costituiscono le aree riservate alla lettura individuale o collettiva da parte dei ragazzi che, grazie a semplici mezzi di catalogazione, hanno la possibilità di individuare e avere un rapporto diretto con i supporti posti a loro disposizione.

Nel progetto tale unità ambientale è posta nella parte centrale dell’edificio in modo tale da permettere agli utenti di usufruire dei supporti sia dall’area multimediale che dallo spazio destinato allo studio e alla consultazione.

Tale scelta è stata dettata anche dalla necessità di porre un filtro tra l’area comune e di relazione, in cui i fruitori hanno la possibilità di incontrarsi e confrontarsi, e lo spazio riservato alle attività individuali che richiedono particolare attenzione e concentrazione.

All’interno dell’edificio preso in esame è stato riservato alla lettura uno spazio pari a 80 m2

• Spazi per lo studio e la consultazione

Queste unità ambientali costituiscono le aree riservate alle studio individuale o in gruppo e alla consultazione dei supporti che si differenziano sia per tipo che per dimensioni. Posta l’attenzione sull’utenza, infatti, è facile comprendere che per la crescita intellettuale di un ragazzo è molto importante la collaborazione e il confronto con i coetanei anche nei momenti che richiedono un certo grado di concentrazione purchè tale attività venga svolta rispettando le esigenze degli altri fruitori che usufruiscono dello spazio.

Nella definizione della disposizione interna degli spazi tale un’unità ambientale, che occupa una superficie di 110 m2 , è stata posta lontana dalle aree di relazione e di distribuzione in modo da assicurare ai fruitori la tranquillità e il silenzio necessari per un buon svolgimento delle attività di studio.

• Spazio per le attività multimediale

Questa unità ambientale costituisce l’area riservata all’utilizzo dei supporti informatici e multimediali da parte del singolo o di piccoli gruppi di utenti.

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Considerando la grande importanza che il supporto informatico ha acquisito negli ultimi anni tale spazio è stato posto in posizione centrale all’interno della pianta dell’edificio e in stretto contatto con l’area destinata alla lettura e alla consultazione dei supporti cartacei.

La superficie riservata a tale unità ambientale è pari a 50m2

• Spazio polivalente

Questa unità ambientale costituisce l’area riservata all’organizzazione di incontri e attività destinate ai ragazzi e ai bambini che usufruiscono della biblioteca.

Nel progetto tale spazio, che occupa 100 m2, è posto in posizione privilegiata rispetto all’ingresso al fine di risultare facilmente fruibile e non creare disagio agli utenti non interessati all’iniziativa in corso. La versatilità delle attività che possono essere proposte all’interno della biblioteca ha creato i presupposti per dar vita ad uno spazio mutevole che può essere allestito come sala incontri, area espositiva o, in mancanza di iniziative, può essere predisposta per attività di gruppo.

• Spazi per bambini

Questa unità ambientale costituisce l’area riservata ai bambini in età scolare.

Nel progetto tale unità ambientale uno spazio di 220 m2 in cui si articolano l’area dedicata alla lettura, l’area per le attività di laboratorio e lo spazio riservato all’esposizione dei lavori fatti dai bambini stessi.

• Spazio per l’amministrazione e la gestione

Questa unità ambientale costituisce l’area riservata al personale di servizio che svolge attività di organizzazione e gestione della struttura, nonché l’

aggiornamento delle informazioni utili alla biblioteca e il controllo dei supporti presi in prestito e restituiti dagli utenti.

Nel progetto tale spazio occupa 40 m2

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• Aree di accesso e distribuzione utenti

Queste unità ambientali costituiscono le aree di accesso degli utenti che, in tali spazi ricevono informazioni sulle attività che si svolgono all’interno della biblioteca e vengono indirizzati nelle aree di lavoro.

Nel progetto per tale unità ambientale sono stati previsti 130 m2 tra zona d’ingresso, percorsi e collegamenti tra le differenti aree interne e locali tecnici o di deposito materiali.

• Spazi di servizio

Queste unità ambientali ospitano attività complementari e di supporto a quelle sopra indicate.

Nel progetto, oltre agli spazi riservati al personale di servizio per conservare il materiale e le attrezzature necessarie al mantenimento della biblioteca, sono stati previsti 20 m2 per la realizzazione dei servizi igienici che sono stati dislocati in posizione centrale per consentire l’accesso a tutti gli utenti, anche se portatori di handicap, predisponendo i percorsi e le attrezzature di supporto.

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3.3 Presentazione delle scelte progettuali

L’edificio oggetto della presente tesi, come già sottolineato in precedenza, è caratterizzato da numerosi elementi storici che hanno avuto un ruolo fondamentale durante la progettazione. La modularità degli spazi, l’altezza degli ambienti, la presenza di una copertura caratterizzata da volte a crociera e la luminosità limitata sono stati elementi importanti per le scelte progettuali effettuate.

I locali presi in esame, infatti, sono fortemente vincolati e presentano un’altezza tale da non consentire l’inserimento di soppalchi o la presenza di ulteriori piani atti ad aumentare la superficie utile interna. Questa considerazione ha portato alla realizzazione di un progetto che, sebbene presenti livelli differenti tra ambienti adiacenti, si sviluppa prevalentemente in orizzontale e risulta facilmente fruibile ed accessibile anche da utenti diversamente abili e da bambini grazie alla presenza di percorsi e attrezzature adeguate.

Durante la fase creativa del progetto è risultato molto importante rispettare la struttura interna dell’edificio che presenta ampi ambienti longitudinali costituiti da moduli irregolari e coperti da ampie volte a crociera intonacate.

Tali ambienti sono collegati attraverso piccole aperture che, allineate tra loro, danno vita ad un asse di comunicazione trasversale che nella stesura finale del progetto è stato mantenuto e valorizzato al fine di ottenere un percorso chiaro e definito per guidare gli utenti all’interno della biblioteca.

La volontà di mantenere gli ampi spazi aperti caratteristici della struttura originale ha portato alla necessità di inserire nello spazio un segno in grado di conferire all’ambiente il carattere familiare e semplice necessario e, allo stesso tempo, convivere in armonia con gli elementi storici preesistenti.

Prendendo in considerazione il tema affrontato, fortemente legato alla crescita dei ragazzi e dei bambini, e la pianta irregolare dell’edificio, la figura scelta per definire gli spazi e conferire continuità agli ambienti interni è “l’Albero della crescita”.

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Figura 3.2 “Albero della crescita”

Dal tronco dell’albero, posto in corrispondenza dell’area d’ingresso destinata all’accoglienza e alla distribuzione degli utenti, si dipartono i rami, che, a seconda dell’ambiente in cui si sviluppano e delle esigenze progettuali, acquisiscono forme e ruoli differenti pur mantenendo un andamento curvilineo che si contrappone alla geometria degli spazi preesistenti, ma non vi entra in conflitto.

Il materiale scelto per la realizzazione di questo elemento guida è il legno.

Tale materiale non è stato scelto con l’unica motivazione di voler rappresentare un albero, ma per la sua naturale semplicità, per la caratteristica di essere in continuo movimento, sempre in crescita, e per la sensazione che trasmette al tatto. Il legno, infatti, essendo un materiale naturale non permette di creare delle superfici fredde ed assolute, ma al tatto risulta caldo e piacevole permettendo ai bambini di percepire e memorizzare lo spazio che li circonda come accogliente e familiare. Al fine di sottolineare l’importanza che tale elemento guida acquista nella visione d’insieme degli ambienti interni e nella vivibilità degli spazi, il legno è stato verniciato con colori atossici e naturali di un colore rosso primario.

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Figura 3.3 Pianta dell’edificio

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L’ingresso

Di seguito si intende descrivere l’intervento entrando dall’ingresso principale della biblioteca, che, a differenza di come si può pensare, non si apre su via San Martino, ma su vicolo Rosselmini. Tale scelta è stata detta dalla necessità di consentire l’accesso di tutti gli utenti, anche i diversamente abili e i portatori di handicap, senza alterare la struttura della facciata del palazzo, che si affaccia su via San Martino e presenta due ingressi principali rialzati rispetto al manto stradale grazie a due gradini in pietra.

Figura 3.4 Pianta ingresso principale

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La collocazione dell’ingresso principale in corrispondenza di vicolo Rosselmini permette inoltre di rende maggiormente sicuro l’ingresso e l’uscita dei bambini e dei ragazzi dalla struttura vista la minor presenza di auto rispetto alla via principale di quartiere.

In corrispondenza dell’ingresso storico e della porta d’accesso allo “Scolo delle acque”, che affaccia su vicolo San Bernardo, sono state poste, nel rispetto dell’attuale normativa vigente, le uscite di sicurezza da utilizzare in caso di emergenza.

L’ingresso, separato da vicolo Rosselmini con una porta a scorrimento automatica, è costituito da una stanza di dimensioni contenute articolata attorno ad una colonna di datazione incerta (vd cap2) e dalla presenza della copertura storica originale.

Figura 3.5 Sala d’ingresso

Gli elementi d’arredo progettati per caratterizzare questo spazio, dedicato all’accoglienza ed all’informazione degli utenti, sono separati da un percorso centrale che, insieme a tutti gli elementi in legno rosso inseriti nel progetto, costituisce un elemento dell’albero della crescita citato in apertura del paragrafo. A sinistra di tale percorso è stato inserito il banco

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informazioni, adibito anche al prestito e alla restituzione dei libri, che costituisce un filtro tra il pubblico e la porta di accesso all’ufficio amministrativo posta sulla parete nord della stanza. A destra il primo ramo dell’albero nasce dalla pavimentazione in legno e cresce con andamento elicoidale, fino a raggiungere un’altezza di 2,10m, dando vita al guardaroba, che, grazie alla sua struttura altimetricamente differenziata, permette di essere utilizzato sia dai ragazzi che dai bambini. La superficie esterna del guardaroba, inoltre, viene utilizzata per l’esposizione delle novità editoriali più interessanti e l’affissione di manifesti per la promozione di attività.

Ufficio amministrativo

L’ufficio amministrativo, il cui accesso è riservato al personale autorizzato e di servizio, è posto in posizione adiacente alla sala d’ingresso.

Figura 3.6 Pianta dell’ufficio amministrativo

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Tale spazio si presenta come una stanza di medie dimensioni in cui sono state sistemate alcune postazioni di lavoro adeguatamente attrezzate per permettere il collegamento telematico con le altre strutture del quartiere e della città.

Spazio di distribuzione e servizi

Lasciandosi alle spalle l’ingresso principale e seguendo il percorso che, attraverso una rampa, permette di superare le differenze altimetriche con l’ambiente adiacente, ci troviamo in un ampio spazio di distribuzione da cui si dipartono quattro percorsi principali che permettono di accedere all’area multifunzionale, all’area destinata ai ragazzi, con due percorsi differenziati, all’area riservata ai bambini.

Figura 3.7 Spazio di distribuzione

Tale spazio di distribuzione è caratterizzato da un volume cilindrico delimitato da pareti in cartongesso a doppio rivestimento di cui, quello esterno, in legno verniciato di rosso. La continuità della parete esterna ha permesso di utilizzare la superficie curvilinea come bacheca espositiva e, a

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tale scopo, è stato previsto un sistema di illuminazione specifico integrato nel pavimento per valorizzare i lavori esposti. All’interno del volume cilindrico appena citato sono stati collocati i servizi a disposizione degli utenti e del personale di servizio progettati nel completo rispetto della normativa vigente ed ai quali è possibile accedere da un ampio ingresso che costituisce l’unica interruzione nella continuità della parete perimetrale.

Figura 3.8 Pianta dei servizi igienici

Area polivalente

L’area multifunzionale, che si affaccia su via San Martino attraverso due ampie finestre vetrate, è caratterizzata da elementi versatili che permettono una trasformazione rapida ed efficace dell’ambiente a seconda delle esigenze.

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Figura 3.9 Pianta spazio polivalente – Soluzione 1

Figura 3.10 Pianta spazio polivalente – Soluzione 2

Figura 3.11 Pianta spazio polivalente – Soluzione 3

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Tale spazio, infatti, può essere adibito a sala lettura, ad area espositiva o a spazio destinato alla realizzazione di incontri e conferenze grazie all’impiego di tavoli progettati per essere sfruttati come piano d’appoggio o come pannelli per l’esposizione di elaborati grafici e di sedute, dalla forma stondata, facilmente assemblabili per permettere la sosta e la formazione di piccoli gruppi di discussione e confronto.

In questo ambiente i rami dell’albero si trasformano da seduta, adibita alla sosta degli utenti che volessero consultare i supporti disponibili o osservare l’iscrizione storica posta sulla parete (vd. cap2), in una struttura ancorata alle volte a crociera predisposta per l’ancoraggio degli elementi di illuminazione. Tale passaggio è reso possibile dall’inserimento di un lampione alla fine della seduta, da cui si diparte, a 3,20 m da terra, si diparte la struttura curvilinea che chiude superiormente la stanza senza impedire la visione delle ampie volte a crociera.

Figura 3.12 Area polivalente

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Area destinata ai ragazzi

L’area destinata ai ragazzi, situata nell’ala nord-est dell’edificio, è costituita da una sala lettura, un’area multimediale e una sala per lo studio e la consultazione dei supporti.

Figura 3.13 Pianta area ragazzi

La sala lettura e l’area multimediale condividono il medesimo ambiente e sono separate dal percorso che permette di raggiungere il locale adiacente che ospita la sala studio, dal banco informazioni e da un punto di sosta per permettere al fruitore la consultazione dei quotidiani.

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Figura 3.14 Banco informazioni e percorso principale

L’area multimediale è predisposta ad ospitare ventitre postazioni di cui nove poste in posizione centrale rispetto alla stanza.

Figura 3.15 Pianta area multimediale

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Ogni postazione permette di usufruire della rete informatica e di prendere visione di supporti video nel rispetto di regole precise e sotto la supervisione del personale di servizio.

Figura 3.16 Area multimediale

Dal punto di vista illuminotecnico la stanza presenta un’ampia finestra sulla parete sud, tale finestra affaccia sull’area destinata ai bambini e risulta coperta da un soffitto a vetri oscurabili da una tenda elettrica. Per quanto riguarda l’illuminazione artificiale, tenendo in considerazione il grado di illuminazione necessario ad un utente che si trova a lavorare davanti ad un computer e la necessità di non avere riflessi o effetti di luce fastidiosi, è stato previsto l’inserimento a parete di alcuni faretti alogeni orientabili schermati da mensole decorative funzionali anche all’ancoraggio dei faretti stessi.

La sala lettura, che occupa la porzione della stanza esposta a nord, si affaccia su via San Martino come la sala multifunzionale e la sala per lo studio e la consultazione, ma, a differenza degli altri due ambienti, è posta in comunicazione con la strada attraverso una piccola finestra e l’ingresso storico del palazzo a cui corrisponde, all’interno, l’uscita di sicurezza.

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Figura 3.17 Uscita di sicurezza

La sala lettura, così come parte della sala dedicata allo studio e alla consultazione, si articola attorno ad una libreria ad andamento a chiocciola illuminata autonomamente da faretti orientabili fissati ad un elemento decorativo che segue la linea della sottostante libreria.

Figura 3.18 Sala lettura

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Tale libreria si differenzia da quella presente nel locale adiacente perché presenta un solo fronte adibito alla conservazione dei libri mentre l’altro lato, privo di scaffali, è stato pensato come parete di appoggio per alcuni tavolini adibiti alla consultazione e alla lettura individuale.

La sala studio, posta nella stanza più lontana dalla zona d’ingresso e di distribuzione per favorire il mantenimento di un grado di silenzio adeguato, è organizzata in due parti differenti: una parte è adibita alla conservazione dei supporti e si sviluppa attorno all’ampia libreria a doppio fronte ad andamento a chiocciola e alle scaffalature a parete circostanti; l’altra parte è riservata allo studio e alla consultazione e presenta tavoli e sedie facilmente assemblabili per eventuali lavori di gruppo.

Figura 3.19 Sala studio e consultazione

Dopo aver descritto la porzione di biblioteca destinata ai ragazzi si intende presentare lo spazio riservato allo svolgimento delle attività ludiche e laboratoriali dei bambini in età scolare che corrisponde alla porzione di edificio maggiormente illuminato da luce naturale.

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Area destinata ai bambini

L’area destinata ai bambini costituita da due ambienti principali, coperti a vetro, messi in comunicazione tra loro da un breve tunnel. Nel primo ambiente sono state collocate la zona lettura e l’area dedicata allo svolgimento dei laboratori mentre, il secondo, è stato adibito a galleria espositiva.

Figura 3.20 Pianta area bambini

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La sala lettura è raggiungibile attraverso due percorsi differenti: il primo, fruibile da tutti gli utenti compresi portatori di handicap e persone diversamente abili, è un percorso orizzontale che passa attraverso l’ampia apertura nel muro perimetrale che mette in comunicazione l’interno del palazzo con il “vicolo”, attualmente coperto a tettoia. Tale percorso è sottolineato dalla presenza di un “palco” in legno alto 45 cm, accessibile dalla sala lettura grazie a 3 scalini, su cui sono sistemati elementi morbidi e cuscini per rendere più piacevole la lettura individuale o l’ascolto di storie.

L’altro percorso privilegia l’attività ludica e ha come idea guida la volontà di rendere piacevole al bambino il percorso verso la cultura, per questo motivo è stato creato un ponte posto a 1,70m da terra, raggiungibile attraverso due scale a chiocciola poste alle due estremità, che permette di attraversare il muro passando attraverso un’apertura “a finestra”. I bambini, grazie ad uno scivolo ad andamento elicoidale, possono così entrare giocando nello spazio che gli è stato riservato.

Figura 3.21 Area destinata ai bambini

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Le strutture a chiocciola poste alle estremità del ponte sono sorrette da due librerie che, grazie all’altezza contenuta e gradualmente crescente, permettono ai bambini delle diverse età di avere i libri alla propria altezza.

Proseguendo lungo il percorso principale che costeggia l’alto muro in laterizio è possibile raggiungere lo spazio dedicato alle attività laboratoriali, che, lateralmente, è definito da pannelli modulari in legno facilmente componibili che, oltre a costituire un filtro tra la zona ludica e l’area in cui si svolgono attività guidate, possono essere utilizzati per l’affissione dei lavori prodotti dai bambini.

Considerando il forte carattere storico dell’ambiente e la quantità di luce naturale necessaria ai bambini per svolgere le loro attività e percepire l’andamento del tempo, è stata realizzata una copertura piana in vetro composta da una struttura in profilati d’acciaio posta a sorreggere infissi scorrevoli che, in base alle condizioni metereologiche e alle esigenze dell’utenza, possono essere aperti elettronicamente nella zona centrale della copertura. Per assicurare un alto grado di benessere è stato utilizzato un sistema di vetri doppi con intercapedine d’aria centrale, con vetro a controllo solare all’esterno e basso emissivo all’interno, e, nella zona superiore alla copertura, è stata posta una tenda bianca a scorrimento elettrico che permettere di filtrare i raggi diretti del sole senza impedire il passaggio della luce necessaria.

Nella zona centrale della copertura, in corrispondenza del ponte e dello scivolo sottostante, sono stati impiegati vetri colorati con le tonalità fondamentali che, al passaggio della luce, creano giochi di colore che contribuiscono a rendere l’ambiente piacevole e versatile.

Attraversando il tunnel di comunicazione è possibile raggiungere la galleria espositiva posta all’interno dello storico “scolo delle acque” e definita lateralmente dalle alte mura fortificate costruite a difesa delle buche del grano

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Figura 3.22 Area espositiva

Tale spazio, definito lateralmente da pannelli a parete, presenta una copertura fissa in vetro, equivalente a quella impiegata per la copertura del

“vicolo”, ad andamento variabile con struttura portante in acciaio a cui è stato ancorato un “ramo” dell’albero della conoscenza con un sistema di illuminazione integrato equivalente a quello impiegato nella sala multifunzionale.

All’interno del “tunnel” che mette in comunicazione i due ambienti sono presenti un locale di servizio e “la stanza degli specchi”, elemento importante per i bambini che, attraverso il gioco, imparano a relazionarsi e a conoscere il proprio corpo e a visualizzare la loro posizione nello spazio.

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Pavimentazione e impianti

La pavimentazione prevista per la realizzazione degli ambienti di ingresso, di distribuzione e di servizio è costituita da elementi di pietra impiegati per ricreare l’effetto dato dalla pavimentazione originale.

In tutti gli ambienti destinati ai bambini, tranne nell’area adibita alla lettura, è previsto il recupero e il mantenimento della pavimentazione preesistente in pietra che, ancora oggi, caratterizza le strade di quartiere. Nell’area riservata alla lettura, infatti, al pavimento in pietra è stato sovrapposto un pavimento in legno che permette di risponde meglio alle esigenze dei bambini che, per leggere e giocare, preferiscono un pavimento caldo, liscio e regolare.

Per quanto riguarda gli ambienti dedicati ai ragazzi e la sala multifunzionale è prevista una pavimentazione in listelli di legno. Nella sala lettura e nell’area multimediale, inoltre, è stato realizzato un pavimento sospeso al fine di facilitare il passaggio dei cavi e degli impianti e di uniformare l’altezza di calpestio di questi ambienti con quello adiacente che ospita la sala studio.

Il contrasto visivo creato dalla vicinanza tra la pietra e il legno è stato impiegato per sottolineare i percorsi o accentuare alcuni elementi decorativi ritenuti particolarmente importanti per la lettura degli ambienti.

Infine, per completezza, vengono riportate le indicazioni degli elementi di illuminazione artificiali previsti e vengono riassunte le scelte progettuali effettuate per ogni ambiente tenendo presente che l’impianto d’illuminazione, così come l’impianto di condizionamento ed aerazione, dovranno essere dimensionati ed inseriti in accordo con la normativa vigente.

Gli elementi di illuminazione artificiale pensati per l’allestimento dell’ambienti interni sono illustrati nella pagina seguente.

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Figura 3.23 Lampada a neon da fissare a muro per illuminazione diffusa

Figura 3.24 Faretti alogeni orientabili accoppiati per illuminazione diretta

Figura 3.25 Faretti alogeni da incasso. Integrabili in controsoffitti e pavimenti.

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Scelte progettuali effettuate per ogni ambiente progettato

Figura 3.26 Pianta indicativa del sistema di illuminazione e condizionamento

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A. Sala lettura per ragazzi

Illuminazione a parete (2) e illuminazione specifica per la ricerca dei supporti integrata nella libreria a chiocciola(1).

B. Sala consultazione

Illuminazione a parete (2) e illuminazione specifica integrata nella libreria a chiocciola (1)

C. Punto informazione e cataloghi

Illuminazione a parete (2) D. Sala multimediale

Illuminazione a parete (2) E. Servizi

Illuminazione integrata nel controsoffitto in cartongesso (3) F. Spazio di distribuzione

Illuminazione a parete (2) G. Sala multifunzionale

Illuminazione a parete (2). Illuminazione specifica integrata su un supporto in legno ancorato al soffitto (1)e nel pavimento per l'illuminazione specifica della parete curva (3).

L’impianto di condizionamento ed aerazione che è stato scelto indicativamente per questi ambienti è un sistema di riscaldamento, raffreddamento e purificazione dell'aria integrato in un unico condizionatore con sistema di diffusione interno a mezzo di split. Tale impianto, come già detto, dovrà essere dimensionato ed inserito in accordo con la normativa vigente.

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