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PROVE COMPARATIVE DI PROVENIENZEPIEMONTESI DI FARNIAParte I - I popolamenti studiati e le stazioni di impianto

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– I.F.M. n. 6 anno 2008

PROVE COMPARATIVE DI PROVENIENZE PIEMONTESI DI FARNIA

Parte I - I popolamenti studiati e le stazioni di impianto

In questo lavoro è descritta la metodologia utilizzata per la scelta di soprassuoli ido- nei alla raccolta di materiale forestale di propagazione di farnia (Quercus robur) ed iscrit- ti ai Registri Regionali «Materiali Selezionati e Identificati alla Fonte» della Regione Pie- monte, da sottoporre a prova comparativa di provenienza. La selezione dei soprassuoli è stata fatta in funzione della loro rappresentatività in ambito piemontese; in particolare la scelta è ricaduta su 5 popolamenti, localizzati in zone di bassa e alta pianura. Il lavoro, inoltre, descrive le caratteristiche eco-pedologiche delle località scelte per la realizzazione delle prove comparative, siti che sono stati individuati in funzione degli obiettivi delle prove e della loro concreta disponibilità.

Parole chiave: Quercus robur; popolamenti, Registri Regionali «Materiali Selezionati e Iden- tificati alla Fonte».

Keywords: Quercus robur; stands.

P

REMESSA

Da tempo è noto che la diversità genetica intraspecifica delle specie forestali costituisce un aspetto molto importante, da valutare opportuna- mente, prima di procedere ad attività di piantagione con alberi forestali.

Nonostante questo fatto sia abbondantemente documentato, ancora oggi, in Italia, il postime è spesso scelto in base alle disponibilità vivaistiche inve- ce che per le sue possibilità di adattamento all’ambiente di impianto (M

AL

-

(*) Funzionario referente vivai forestali regionali. Regione Piemonte, Settore gestione pro- prietà forestali regionali e vivaistiche (fino al luglio 2007).

(**) Ricercatore/Tecnico Forestale. IPLA S.p.A. - Istituto Piante da Legno e Ambiente, Unità Paesaggio, Biodiversità e Foreste. C.so Casale, 476, 10132 Torino; camerano@ipla

(***) Tecnico Forestale. IPLA S.p.A. - Istituto Piante da Legno e Ambiente, Unità Patologia ambientale. C.so Casale, 476, 10132 Torino; grieco@ipla

(****) Funzionario referente vivai forestali regionali. Regione Piemonte - Settore gestione pro- prietà forestali regionali e vivaistiche. Via Fratelli Ponti, 24, 13100 Vercelli; eva.malacarne@regione.pie monte.it

(2)

TONI

e T

ANI

, 2000). Questa tendenza è conseguente alla carenza, in linea generale, di conoscenze sugli aspetti genetici delle popolazioni italiane.

Risulta pertanto di primaria importanza procedere all’individuazione di popolamenti idonei alla produzione di materiale di propagazione di buona qualità genetica. Tale iniziativa si inserisce, inoltre, in un contesto di salva- guardia e rispetto delle provenienze autoctone delle varie aree geografiche.

L’incremento di conoscenze sulla variabilità intraspecifica risulta indispen- sabile per una corretta applicazione di quanto dettato dalla Dir. CE n.

105/1999 in materia di commercializzazione di materiali forestali di molti- plicazione, recepita in Italia con il D.L. n. 386 del 10/11/2003 (D

UCCI

, 2002). A tale scopo, a partire dal 1999, in Piemonte, è stato promossa una attività di ricerca volta a valutare e individuare popolamenti, nell’ambito regionale, idonei alla raccolta di seme di specie arboree ed arbustive di pri- mario interesse per la vivaistica forestale (B

ELLETTI

, 1997; C

AMERANO

et al., 2004). Tale attività ha portato all’individuazione e all’ammissione alla com- mercializzazione di Materiali Forestali di Propagazione classificati come:

«Identificati alla fonte» e «Selezionati», derivanti da 82 siti identificati come: «Soprassuoli» e «Fonti di seme». Tale elenco è ufficializzato con D.G.R. 38 - 8195 del 11 febbraio 2008.

L’attività sperimentale in Piemonte è proseguita poi con l’individua- zione di siti idonei ad ospitare le prove comparative di provenienze di Quercus robur L. La scelta di costituire impianti comparativi di farnia deri- va dal fatto che questa specie ha un elevato interesse in arboricoltura da legno e può assumere un considerevole significato nella ricostituzione di ambienti naturali planiziali e collinari. Attualmente per questa specie sono disponibili i primi risultati derivanti dal confronto di vivaio e dopo 1, 2 e 4 stagioni vegetative in campo.

L

A FARNIA IN

P

IEMONTE E I

M

ATERIALI DI

B

ASE IDONEI ALLA RACCOLTA IN

P

IEMONTE

La farnia (Quercus robur L.) in Piemonte è diffusa in tutto l’ambito pla- niziale, nell’alta e bassa pianura e in stazioni golenali; vegeta anche sui bassi versanti e vallecole dei rilievi collinari e all’imboccatura delle valli alpine (T

ERZUOLO

et al., 2002). Gli attuali ambienti forestali occupati sono i Quer- co-carpineti, i boschi antropizzati di robinia e castagno e i betuleti di brughie- ra (Fig. 1 - Localizzazione dei Materiali di base di farnia in Piemonte).

I soprassuoli da seme di farnia idonei alla raccolta in Piemonte sono

12 (Tabelle 1 e 2) (C

AMERANO

et al., 2002-2006), di cui solo il popolamento

del Castello di Racconigi era già iscritto, anche se con riserva, nel Libro

Nazionale dei Boschi da Seme, previsto dalla L. 269/73 (Scheda n. 142).

(3)

Nota: per completezza d’informazione sulle attività avviate dalla Regione Piemonte nell’ambito della pro- grammazione delle attività di ricerca e sperimentazione, in questa tabella sono riportate anche le valutazioni per altre specie, di cui sono in fase di costituzione arboreti da seme e/o prove comparative.

Tabella 1 – Estratto del Registro Materiali «Selezionati» (Quercus robur).

Ubicazione della fonte dei materiali di base Tipo di M.B.

Cat. Codice_

RP

Scheda Cod. M.B.

prov. comuni utmx utmy quota

Sup. Origine

SE 100 0001 100-qro-0001 NO Cameri 477360 5042389 120 SO 250 autoctono SE 100 0009 100-qro-0009 CN Racconigi 395151 4959381 255 SO 172 autoctono SE 100 0004 100-qro-0004 VC Trino 442006 5008400 170 SO 570 autoctono SE 100 0008 100-qro-0008 TO Aglié 404131 5024243 280 SO 35 autoctono Legenda: Cat.: Categoria di commercializzazione del materiale di propagazione (SE: Selezionato). Codice_RP:

Regione di Provenienza (100: Pianura). Scheda: n. scheda Registro dei Materiali di Base. Cod. M.B.: Codice identificativo d’iscrizione al Registro dei Materiali di Base (100: Regione di Provenienza: Pianura – qro: Quercus robur – 00n: numero popolamento). Tipo di M.B.: Tipo di materiale di base (SO: Soprassuolo).

Figura 1 – Schema di valutazione delle località per la realizzazione di prove comparative di provenienza e arboreti da seme di farnia.

(4)

I

POPOLAMENTI SELEZIONATI PER LE PROVE COMPARATIVE

All’interno dei soprassuoli iscritti nei Registri Regionali dei «Materiali Selezionati e Identificati alla Fonte» della Regione Piemonte, la scelta dei popolamenti da cui prelevare il seme necessario alla produzione di postime forestale da utilizzare nelle prove comparative di provenienza è caduta sui cinque, sinteticamente decritti in Tabella 3 (C

AMERANO

et al., 2008), che meglio esemplificano le diverse tipologie di popolamenti di farnia, in rappor- to all’areale piemontese e ai differenti tipi di habitat in cui la specie vegeta.

Il soprassuolo ricadente nell’area del Parco Naturale dei Lagoni di Mercurago (VCO) è rappresentato da un tipico Querco-carpineto d’alta pianura ad elevate precipitazioni, sito sopra un antico terrazzo morenico.

Dal punto di vista evolutivo-colturale si tratta di cedui in conversione e gio- vani fustaie a gruppi irregolari.

Molto interessante il secondo popolamento, il Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino (VC), sia per l’aspetto di relitto di bosco planiziale isolato tra le risaie della pianura vercellese, sia per la conduzione partecipa- ta di proprietà collettiva indivisa, messa in atto da più di 800 anni dagli abi- tanti di sesso maschile di Trino, i Partecipanti, che stabiliscono per sorteg-

Tabella 2 – Estratto del Registro Materiali «Identificati alla Fonte» (Quercus robur).

Cat. Codice_

RP

Scheda Cod. M.B. Ubicazione della Fonte dei materiali di base Tipo di M.B.

Sup. Origine Prov. comuni utmx utmy quota

IF 100 0011 110-qro-0011 CN Caramagna Piemonte

398462 4961495 250 SO 477 autoctono

IF 100 0003 140-qro-0003 VC Albano Vercellese, Greggio

452782 5031976 150 SO 278 autoctono

IF 100 0002 120-qro-0002 NO Arona, Comignago, Dormelletto

465257 5064585 285 AR 1681 autoctono

IF 100 0007 120-qro-0007 TO Druento, Venaria, La Cassa

388339 5001746 325 SO 276 autoctono

IF 100 0010 110-qro-0010 TO Nichelino, Orbassano

389134 4982219 250 SO 112 autoctono

IF 200 0013 220-qro-0013 AT Rocchetta T. 446278 4967698 160 SO 127 autoctono IF 100 0015 130-qro-0015 CN Sommariva

Perno

409783 4957217 350 SO 178 autoctono

IF 100 0099 130-qro-0099 AL Bergamasco, Carentino, Bruno

458028 4961038 170 SO 228 autoctono

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gio la distribuzione delle particelle boschive da gestire annualmente. Si trat- ta di un Querco-carpineto della bassa pianura nella forma tipica con farnia, carpino bianco e tiglio cordato, in transizione con quello dell’alta pianura ad elevate precipitazioni; la struttura è rappresentata da gruppetti di fustaia subadulta inframmezzati alla prevalente fustaia sopra ceduo.

I tre popolamenti della Mandria, Stupinigi e Racconigi sono accomu- nati dal fatto di ricadere all’interno dei parchi di residenze sabaude, rispet-

Tabella 3 – Descrizione stazionale e forestale dei soprassuoli idonei alla raccolta di farnia oggetto di prova comparativa.

Soprassuoli Dati stazionali

Lagoni di Mercurago Bosco della

Partecipanza La Mandria Bosco di Stupinigi Castello di Racconigi Quota (m .l.m.) 285 170 320 250 255 Precipitazioni annue

(mm/anno)

1443 885 1030 762 867

Temperatura media annua (°C)

11 12,8 12,4 12,5 12,4

Morfologia Cordone morenico Terrazzo antico (pianalto) a superficie uniforme o debolmente ondulata

Incisione di terrazzo/terrazzo antico

Pianura principale uniforme

Pianura principale uniforme

Suoli Suoli da mediamente profondi a profondi con pH da acido a subacido; tessitura da franco-sabbiosa a sabbiosa; scheletro presente in percentuali molto variabili

Suolo molto evoluti, a tessitura tendenzialmente franco-argillosa con aumento di argilla proporzionale alla profondità.

Suoli molto evoluti, argillosi, caratterizzati da profondità utili per lo sviluppo delle radici ridotto.

Suoli molto profondi, non carbonatici, a drenaggio moderato tessitura da franca a franco-limosa.

Suoli da mediamente a molto profondi, carbonatici; tessitura da franca a franco- sabbiosa in superficie a franco-limosa in profondità. Ottimi suoli forestali.

Tipo forestale Querco-carpineto dell’alta pianura ad elevate precipitazioni

Querco-carpineto della bassa pianura in transizione con quello dell’alta pianura ad elevate precipitazioni.

Querco-carpinto dell’alta pianura ad

elevate precipitazioni

Querco-carpineto della bassa pinaura

Querco-carpineto della bassa pinaura

Struttura Ceduo in conversione a fustaia e giovani fustaie

Fustaia sopra ceduo inframmezzata a gruppetti di fustaia subadulta e cedui giovani senza

Gruppi di fustaia subadulta che si alternano a fustaie adulte

Fustaia sopra ceduo inframmezzata a gruppetti di fustaia biplana

Fustaia adulta a prevalenza di diametri grandi

Altezza media (m) 20 15 21 22 35

Età media 60-70 50-70 60-80 50-60 >100

Patrimonio genetico Eccesso di omozigosi Discreto livello di omozigosi

Discreto livello di omozigosi

Elevata eterozigosi Elevata omozigosi

Possibili ibridazioni con rovere

SÌ SÌ SÌ NO NO

matricine

(6)

tivamente la Reggia di Venaria (TO), la Palazzina Reale di caccia di Stupini- gi (TO) e il Castello di Racconigi (CN), che ne hanno evidentemente garan- tito la sopravvivenza fino ad oggi.

Il Parco regionale La Mandria è la superficie forestale planiziale più vasta del Piemonte. Il soprassuolo di farnia, localizzato sui terrazzi fluvio- glaciali fra Stura di Lanzo e Torrente Ceronda, appartiene al tipo forestale del Querco-carpineto dell’alta pianura ad elevate precipitazioni, in cui gruppi di fustaia subadulta si alternano a fustaie adulte e cedui composti invecchiati.

Il popolamento di Stupinigi dal punto di vista floristico è stato pesante- mente compromesso dalla secolare attività antropica, e a maggior ragione le riserve adulte di farnia, di buon portamento forestale, hanno una particolare valenza per l’area della pianura torinese. In una matrice di boschi a struttura irregolare, caratterizzati da cedui con rade riserve, si trovano gruppi di fustaia adulta coetaneiformi; il tipo forestale di riferimento è il Querco-carpineto della bassa pianura.

Il Parco di Racconigi è il miglior popolamento per la raccolta della far- nia in Piemonte, caratterizzata da un ottimo fenotipo. Il tipo forestale di rife- rimento è il Querco-carpineto della bassa pianura, e la struttura dominante è rappresentata dalla fustaia adulta coetaneiforme, gestita a bosco-parco monumentale.

Dalla Tabella 3 si evidenziano alcune sostanziali differenze fra i popola- menti presi in considerazione, sia a livello pedologico che forestale, e in parti- colare si evince una spiccata corrispondenza tra le caratteristiche pedologiche e il vigore vegetativo del popolamento; questa correlazione sembra più mar- cata rispetto al binomio patrimonio genetico/fenotipo, come si può osservare per il soprassuolo di Racconigi che, pur presentando i migliori fenotipi, ha il massimo livello di omozigosi. Tali considerazioni potranno essere confermate o meno dall’analisi dei dati ottenuti dalle prove comparative.

S

CELTA E CARATTERISTICHE DELLE LOCALITÀ OVE ESEGUIRE LE PROVE SPERIMENTALI

Gli studi sulle provenienze condotti direttamente nei rispettivi habitat

originari non consentono di quantificare l’effetto dei diversi ambienti di

crescita sui caratteri fenotipici di importanza pratica, come le dimensioni e

la forma del fusto. Per la valutazione delle effettive potenzialità genetiche

dei diversi popolamenti si rende necessario il confronto tra provenienze in

condizioni ambientali il più possibili uniformi, per una migliore interpreta-

zione dei dati. In base a queste considerazioni sono stati valutati 6 potenzia-

(7)

li siti d’impianto (Figura 1) di proprietà regionale o privata, ma inseriti in aree protette, di cui è stata verificata la disponibilità di massima da parte del proprietario. La successiva analisi stazionale ha permesso di esprimere un giudizio in merito alla reale idoneità a costituire gli impianti, definendo quali località adatte il Vivaio forestale regionale «Vignoli» di Verolengo (TO) e l’Azienda «Spazzacamini» di Prato Sesia (NO). Infatti entrambi i siti sono di proprietà regionale e immediatamente disponibili, possono frui- re dell’attività di presidio e manutenzione da parte di operai forestali regio- nali e sono rappresentativi di due situazioni ambientali tipiche delle aree in cui vegeta la farnia piemontese.

L’impianto di Prato Sesia (NO), realizzato nel 2003 presso l’Azienda regionale «Spazzacamini» gestita dall’IPLA S.p.A. è posto in un tratto pia- neggiante del fondovalle della bassa Valle Sesia, a quota 290 m. I suoli sono poco evoluti, costituiti da sedimenti alluvionali del fiume Sesia e del Torren- te Mologna, con una capacità di ritenuta idrica non molto elevata a causa della tessitura grossolana e dell’abbondante scheletro, con pH tendenzial- mente acido. Nell’area d’impianto la falda acquifera è poco profonda e ad altezza uniforme, garantendo il mantenimento di condizioni di umidità del terreno ottimali all’accrescimento della farnia. Dal punto di vista climatico le precipitazioni sono pari a 1300 mm/anno, di cui circa 350 mm nel trime- stre estivo; la temperatura media annua è di 12 °C. Dal punto di vista vege- tazionale l’area rientra in una fascia di transizione fra i Querco-carpineti dell’alta pianura ad elevate precipitazioni, assai ricchi di latifoglie mesofite, e gli Acero-tiglio-frassineti.

L’impianto di Verolengo (TO) è stato realizzato in un appezzamento situato presso l’ex vivaio della Regione Piemonte «Vignoli», all’interno del Parco Fluviale del Po, a quota 170 m s.l.m. Il suolo è sabbioso, con tessitu- re piuttosto grossolane negli orizzonti superficiali, con pH da subacido a neutro. Si tratta di suoli originatesi dai sedimenti alluvionali del Po, il cui letto è posto a poche centinaia di metri dalla stazione utilizzata come campo sperimentale.

Dal punto di vista climatico, le precipitazioni medie annue sono infe- riori a quelle di Prato Sesia (820 mm/anno, di cui 170 nel trimestre estivo);

la temperatura media annua è di poco inferiore a 13°C. Dal punto di vista

vegetazionale la stazione di Verolengo rientra nell’area di competenza del

Querco-carpineto della bassa pianura, in mosaico con forme golenali, quali

facies di transizione con Alneti di ontano nero e Saliceti di salice bianco. La

messa a dimora è stata effettuata in una zona in cui la falda acquifera è

risultata piuttosto profonda in parte dell’area interessata dall’impianto, il

che, unitamente alla scarsa capacità di ritenuta idrica del terreno, determina

condizioni di grande aridità, limitanti per l’accrescimento delle piante.

(8)

SUMMARY

Populations and sites plantation for provenance trial with Quercus robur in Piemonte (Northern Italy)

This paper describes the methodology utilised for the choice of populations suitable for the collection of seeds production stands of Quercus robur of Piemonte (Northern Italy) for a provenance trial. Five populations have been chosen for their representativity in this geographic area. Furthermore the paper describes main ecological characteristics of the sites chosen for the implementation of the provenance trials.

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