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L’ANALISI ECONOMICA DELLA SOCIETA’ CAPITALISTICA Modo capitalistico di produzione = Produzione generalizzata dimerciCapitalismo: la produzione non risulta finalizzata al consumo dimerci ma all’accumulazione di denaroValore d’uso

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Academic year: 2021

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L’ANALISI ECONOMICA DELLA SOCIETA’ CAPITALISTICA

Modo capitalistico di produzione = Produzione generalizzata di merci

Capitalismo: la produzione non risulta finalizzata al consumo di merci ma all’accumulazione di denaro

Valore d’uso = ciò a cui serve la merce

Critica dell’economia classica = non esistono leggi economiche universali – ogni formazione sociale ha caratteristiche e leggi economiche specifiche

Il Capitale: Marx costruisce un modello dell’economia

capitalistica distinguendo gli elementi di fondo ed

astraendo da quelli secondari per mettere in luce le

caratteristiche peculiari e le tendenze di sviluppo di tale

sistema. Nel “Capitale” Marx analizza: I rapporti di

produzione; Le procedure di investimento dei

capitali; I rapporti fra capitalisti e operai

(2)

Capitale variabile = Capitale investito nei salari pagati agli operai

Capitale costante = Capitale investito nelle macchine, nelle materie prime e in tutto ciò che è necessario per far funzionare la fabbrica

Società preborghesi = Ciclo Merci – Denaro – Merci (M-D-M)

Società capitalistica = Denaro – Merce – Più denaro (D-M-D’)

Plus-valore = viene accumulato tramite l’impiego da parte del capitalista di una merce particolare che ha la capacità di produrre più valore rispetto a quanto viene pagata: questa merce è la forza lavoro dell’operaio.

L’operaio produce 10 ma viene pagato con un salario di 6: 10-6 = 4 è il plus-valore prodotto dal plus-lavoro non pagato dell’operaio

Plus valore = La differenza fra il tempo di lavoro prestato e il

salario e il tempo di lavoro necessario a riprodurre la forza

lavoro

(3)

Plus valore Saggio del plus valore =

Capitale variabile

Plus valore Saggio di profitto =

Capitale costante + Capitale variabile

Conseguenze:

1) Capitalismo = massimizzazione del plus valore: logica del profitto privato anziché dell’interesse collettivo

CADUTA TENDENZIALE DEL SAGGIO DI PROFITTO = il plus

valore viene estratto dal capitale variabile (cioè dalla quantità di lavoro

e quindi di ricchezza prodotta dall’operaio che non gli viene retribuita – in

ultima analisi dallo sfruttamento del lavoro), quindi all’aumentare del

capitale costante (del capitale investito in nuovi macchinari per

aumentare la produttività e sconfiggere la concorrenza) il profitto

diminuisce. Il profitto risulta progressivamente più scarso rispetto al

capitale investito.

(4)

2) Necessità da parte del capitalismo di aumentare la produttività del lavoro introducendo sempre nuovi e più efficaci strumenti di lavoro.

3) L’operaio diventa schiavo della macchina

4) Crisi di sovrapproduzione – Concorrenza – Concentrazione del Capitale in pochi mani – contraddizione tra forze produttive che hanno carattere sempre più sociale e carattere privatistico dei mezzi di produzione e di proprietà

Rivoluzione = socializzazione dei mezzi di produzione e di scambio che passano dalle mani dei privati a quelli della comunità – Fine dello sfruttamento di classe

Abbattimento dello Stato Borghese e delle sue

istituzioni

(5)

Prima Fase = la proprietà privata anziché essere abolita viene nazionalizzata cioè attribuita alla comunità – gli uomini sono tutti ridotti ad operai con un medesimo salario

Seconda Fase = effettiva soppressione della proprietà privata – rispetto delle differenze individuali – Ognuno secondo le sue capacità; ad ognuno secondo i suoi bisogni

Modello della comune di Parigi (1871)

Democrazia diretta – soppressione del parlamentarismo – sostituzione del Parlamento con delegati eletti a suffragio universale revocabili in ogni momento

Dittatura del Proletariato = fase di transizione verso l’abolizione dello Stato

Estinzione dello Stato = autogoverno dei produttori associati,

abolizione dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo

(6)

Problema del determinismo marxiano:

Classe in sé e per sé: la coscienza di classe e la direzione politica del proletariato sono necessarie alla rivoluzione comunista

III tesi su Feuerbach:

“La dottrina materialistica che gli uomini sono prodotti dell'ambiente e

dell'educazione, e che pertanto uomini mutati sono prodotti di un altro

ambiente e di una mutata educazione, dimentica che sono proprio gli

uomini che modificano l'ambiente e che l'educatore stesso deve essere

educato”.

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