• Non ci sono risultati.

Il percorso clinico-diagnostico della coppia infertileM. Caputo

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Il percorso clinico-diagnostico della coppia infertileM. Caputo"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

56 Riv Med Lab - JLM, Vol. 5, N. 1, 2004

Il percorso clinico-diagnostico della coppia infertile

M. Caputo

Dipartimento di Medicina dei Servizi, Unità Operativa Analisi Chimico-Cliniche e Microbiologia U.L.S.S. 22 - Regione Veneto

Il 20 e il 21 febbraio scorso si è svolta ad Abano Terme (PD) una Consensus Conference , organizzata dalla Società Italiana di Fisiopatologia della Riproduzione (SIFR), sul percorso clinico-diagnostico della coppia infertile. L’obiettivo dell’incontro era quello di pre- sentare un documento, concordato in precedenza tra di- verse Società Scientifiche, nel quale viene proposto il cammino suggerito ad una coppia con problemi di fer- tilità per arrivare nel modo più diretto ed efficace, attra- verso una diagnosi tempestiva e corretta, al miglior ap- proccio terapeutico disponibile.

La mattinata di sabato 21 è stata dedicata al momento diagnostico, fondamentale per una credibile scelta ter- apeutica. Attraverso una strutturazione delle presen- tazioni assolutamente innovativa ed interessante, otto diversi relatori hanno trattato con apprezzatissime ca- pacità di sintesi (ogni relazione non doveva superare i 10 minuti primi!) gli aspetti epidemiologici, dalla pre- disposizione genetica ai fattori di rischio ambientali, e la valutazione clinica, dalla diagnosi di ovulazione alla incidenza di patologie immunologiche ed infettive. E’

da notare che ogni presentazione non era il frutto di pur apprezzabili contributi esclusivamente individuali, ma l’espressione del lavoro di gruppo: questo evidente- mente spiega l’efficacia della comunicazione malgrado la brevità del tempo a disposizione del singolo speaker.

L’Epidemiologia aggiornata al 2000 ci dice che anche in Italia le donne tendono a procrastinare la scelta riproduttiva. Attendono i 27.4 anni per coniugarsi (la media europea è 27.1), i 30 anni per la prima gravidan- za (contro i 29 anni medi in Europa) ed hanno meno figli (1.22 contro 1.44).

Il tasso di natalità è costantemente negativo (-56.000, come se ogni anno scomparisse una città delle dimen- sioni di Avellino). Delle 275.250 nuove coppie for- matesi in un anno il 10-15% avrà difficoltà a procreare e sarà affetto da sterilità involontaria. Nell’anno in corso le donne che non saranno riuscite a concepire affronteranno un trattamento di procreazione assistita all’età di 33 anni.

Oggi è generalmente accettato che l’eziologia del- l’infertilità può essere ricondotta al fattore fem- minile nel 35% dei casi, al fattore maschile nel 30%, a fattori combinati n3l 20%. Il rimanente 15% resta non spiegato.

Una volta definiti i fattori di rischio generali e specifici, l’anamnesi e l’esame obiettivo si pongono come i capisaldi dell’iter diagnostico sia nel maschio che nella femmina. Questa fase è critica per determinare l’esito del percorso intrapreso. Nella donna lo studio si pros- egue con l’ecografia pelvica basale, mentre nell’uomo è lo spermiogramma corredato dalla determinazione degli anticorpi anti-spermatozoo a costituire lo snodo diagnostico. A tale riguardo, la concentratissima pre- sentazione di Andrea Lenzi (La Sapienza, Roma) sul- l’esame standard del liquido seminale si è rivelata del massimo interesse per l’ascoltatore Laboratorista. Non è stata la semplice illustrazione di una banale procedu- ra: qui si tratta di una vera e propria palestra per le ca- pacità di osservazione e di connessione fisiopatologica del patologo, che deve trovare forma adeguata nella stesura di un referto completo, accurato, in grado di ev- idenziare tutte le informazioni –e sono numerose- clinicamente significative e soprattutto redatto in modo non equivoco. Dopo aver aggressivamente (ma doverosamente) stigmatizzato la totale inadeguatezza di tantissimi “referti” di spermiogramma che di clinica- mente valido non hanno assolutamente nulla (tipici e squallidi “prodotti da esamificio”) ma che sono purtroppo merce comune nelle vetrine di tanti labora- tori del nostro Paese, il relatore ha illustrato breve- mente le nuove Linee guida per l’esame del liquido seminale, alla stesura delle quali ha partecipato anche la nostra Società. Il Laboratorio di Andrologia è una realtà importante in uno scenario destinato a imporsi all’impegno dell’assistenza sanitaria della nostra epoca. E’ un’occasione da cogliere per la Medicina di Laboratorio, un buon esempio di EBLM ed un impeg- no serio che non può tollerare improvvisazioni.

La Conference, magnificamente organizzata al Palazzo Congressi di Abano, ha avuto il successo che ha ampiamente meritato. Oltre 700 iscritti (!) tra medici, biologi, tecnici di laboratorio e infermieri, senza pagare un solo Euro di tassa di iscrizione, hanno portato a casa un prezioso bagaglio di esperienza e due “solidi” libri in omaggio: gli atti della Conference e “Andrologia e Riproduzione”, a cura di Carlo Foresta e Alberto Ferlin.

Senza dubbio, e finalmente, una esperienza di ECM da cui trarre abbondante profitto.

Corrispondenza a: Dr. Marco Caputo, Dipartimento di Medicina dei Servizi, Unità Operativa Laboratorio Analisi Chimico-Cliniche e Microbiologia, U.L.S.S. 22 Regione Veneto – E-mail: mcaputo@ulss22.ven.it

Riferimenti

Documenti correlati

Adesso puoi trasmettere la domanda all'indirizzo PEC del Comune facendo attenzione di allegare il Documento

Le forme più frequenti, in tal modo rilevate, sono state l’anemia normocitica, la leucocitosi neutrofila e, staccate in ordine di rilevanza, le alterazioni della conta

Gli strumenti utilizzati nel tempo per la gestione di processi assistenziali clinici sono stati definiti nei modi più diversi (percorsi clinici, linee guida pratiche, linee

Per una corretta esecuzione dell'esame è necessario mantenere un periodo di astinenza di 3 – 5 giorni (periodi di astinenza maggiori o minori rendono poco signicativo

terminale rimane utilizzabile (il comando viene.. 4) abbiamo visto come si può utilizzare ds9 fuori da IRAF o attraverso IRAF (tv e poi disp).. Scaricate ora le due immagini

La torsione di tibia può anche essere va- lutata visivamente ruotando la tibia fino a che la tubero- sità tibiale si trovi in corrispondenza del centro del con- dilo femorale: il

Alla consegna del referto istologico, il chirurgo o l’ORL eseguono la visita CAS, se non ancora eseguita, , redigono la ricetta dematerializzata di visita GIC, attestano il

Al fine di rendere pi` u affidabile lo scambio di pacchetti di informazione tra due terminali collegati tramite un mezzo trasmissivo rumoroso, si intende utilizzare un protocollo del