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Preparazione salita

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

Corso di Arrampicata di Base

autunno 2013

(2)

Preparazione di una salita

Piccolo elenco di cose da fare in vista di una tranquilla salita in bassa quota a cura di Giovanni Costanzo.

(3)

Argomenti della chiacchierata

 Quali sono gli elementi necessari per effettuare una valutazione a priori dei fattori di pericolo

 Fornire i criteri di base per una corretta preparazione di una “facile” salita

 Un esempio pratico

(4)

…dal manuale del CAI

“Alpinismo su roccia”

L’alpinista deve rendersi conto che non è possibile eliminare totalmente i pericoli legati ad una salita alpina e che quindi

spetta a lui scegliere la giusta via

tra l’audacia e la prudenza

(5)

Cosa si intende per “pericoli” in montagna?

 Pericoli oggettivi: i pericoli oggettivi sono legati alla natura stessa della montagna ed alle condizioni meteo (non dipendono da noi)

 Pericoli soggettivi: sono la causa principale di

incidenti in montagna e dipendono esclusivamente dagli arrampicatori e dalle loro azioni

(6)

Pericoli oggettivi

 Caduta pietre e/o ghiaccio, crepacci

 Rischi legati alle condizioni meteorologiche:

 Temporale

 Freddo

 Pioggia

 Scarsa visibilità / Nebbia

 Pioggia / Grandine / Nevischio

 Vento

 Fulmini

 Caldo



 Animali sulla via…

(7)

Pericoli soggettivi

 Mancanza di tecnica e di esperienza

 Mancanza di allenamento

 Equipaggiamento inadeguato

(8)

Come scegliere l’itinerario

 In base alle proprie capacità e a quelle del compagno di cordata (attenzione nel

formare cordate “lente” e/o disomogenee)

 In base all’attrezzatura richiesta per effettuare la salita

 In base alle condizioni meteo

(9)

 Quali sono le mie condizioni fisiche?

 Quali sono le mie condizioni

psicologiche? Sono adeguate alla via?

 Scala delle difficoltà: “che grado riesco a fare?”…

Tecnica + esperienza = Capacità

(10)

Equipaggiamento adeguato

 La via è attrezzata o possono essere utili/necessari friends, nuts, chiodi, martello…?

 L’abbigliamento è adeguato alle condizioni meteo?

Regola base se il tempo è incerto:

guanti + kway + cappellino di pile!

(11)

Informazioni sull’itinerario

 Ho raccolto sufficienti informazioni sull’itinerario?

 presenta particolari passaggi (camino, fessure molto larghe tratti, non proteggibili…)?

 spesso è bagnato?

 è molto frequentato?

 In particolare ho informazioni?

 sull’avvicinamento

 sulla discesa

 sulle possibili vie di fuga

(12)

Esempio di vie

tratto da www.gulliver.it

 Via “Apache”, parete dei corvi, vallone del Bourcet:

 quota base arrampicata (m): 1000

 sviluppo arrampicata (m): 160

 dislivello avvicinamento (m): 50

 difficoltà: 6b max, 6a obblig

 esposizione arrampicata: Sud

 materiale: rinvii, friends non indispensabili

 discesa: doppie sulla via

 Cavalieri-Mellano-Perego , Becco Valsoera, valle Piantonetto:

 quota base arrampicata (m): 2750

 sviluppo arrampicata (m): 400

 dislivello avvicinamento (m): 850

 difficoltà: 6b / A0, 5c obbl

 esposizione arrampicata: Ovest

 materiale: rinvii, friends, nuts

 discesa : dall’ultimo tiro doppie sulla via “Nel corso del tempo” oppure ….

(13)

S ca la d e ll e d if fi co lt à

UIAA: Unione Internazionale delle Associazioni Alpinistiche a cui aderiscono circa 65 paesi

(14)

Arrampicata in artificiale

Insieme di tecniche adottate quando, per procedere

nell’arrampicata, non si usano solo gli appoggi e gli appigli naturali ma anche

 Rinvii

 Staffe

 Chiodi

 Protezioni veloci

 Scale

 Prese scavate ?!?

(15)

Scala di difficoltà in arrampicata artificiale

A0 = Forma più semplice dell'arrampicata artificiale che prevede la progressione prevalentemente in libera ma chiodi, cordini o dadi vengono utilizzati come appiglio od appoggio (la frase "tirare un rinvio" in

pratica indica un passaggio in A0). Non sono necessarie le staffe.

A1 = Chiodi ed altri mezzi artificiali si posizionano con relativa facilità; il passaggio richiede poca forza ed è sufficiente una staffa.

A2 = La roccia compatta o friabile o altre conformazioni non consentono una facile posa dei mezzi

artificiali. Il passaggio è faticoso (spesso su placche liscie o leggeri strapiombi). Sono necessarie 2 staffe ed una buona tecnica per il loro uso.

A3 = Alle maggiori difficoltà già descritte, si aggiunge la presenza di strapiombi molto pronunciati o tetti.

Sono necessarie almeno 2 staffe ed una buona tecnica per il loro recupero.All'aumentare della precarietà dei mezzi artificiali (posizionamento e recupero), posizioni scomode da assumere e sforzo fisico, le difficoltà aumentano (A4, A5 ... ecc.).

(16)

Scala delle difficoltà:

valutazione di insieme

È la descrizione e la classificazione dell’ambiente nel quale si svolge un itinerario: sono necessarie quando si deve tenere conto di fattori legati a:

 Lunghezza della via

 Tipo di chiodatura

 Possibilità di ritirata

 Isolamento

 Difficoltà di avvicinamento e discesa

 Pericoli oggettivi

(17)

F = Facile

PD = Poco Difficile

AD = Abbastanza Difficile D = Difficile

TD = Molto Difficile

ED = Estremamente Difficile

EX o ABO = Abominevolmente Difficile

Attenzione: nessuna delle scale precedenti è universale!

Scala delle difficoltà:

valutazione di insieme

(18)

Accortezze durante una salita

 Procedere osservando l’evoluzione delle condizioni meteo

 Chiedere eventuali informazioni aggiuntive a chi sta scendendo

 Porre attenzione a segnali che possono indicare potenziali condizioni di pericolo (il classico urlo “SASSOOOO!!!”)

 Presenza di altre cordate: dove sono (sopra/sotto), quante sono…

 Valutazione costante della condizione dei compagni (attenzione a non perdersi di vista su sentiero)

(19)

Itinerario di ritorno

 Le informazioni sull’itinerario di ritorno devono essere curate quanto l’avvicinamento e la relazione della

salita

 La fatica, la scarsa visibilità e la distrazione

concorrono, a volte, a rendere il rientro più complicato del previsto

 Che ore sono e a che ora tramonta il sole? Ricordatevi di prendere con voi un orologio

(20)

Esempio pratico

Domenica 28 ottobre vogliamo andare a fare la via

“Bon Ton” alla Rocca Sbarua (vicino Pinerolo)

quota base arrampicata (m): 1100 sviluppo arrampicata (m): 160 dislivello avvicinamento (m): 150 difficoltà: 6a+ max, 5+ obblig esposizione arrampicata: Sud punti appoggio: Rifugio Melano

(21)

Condizioni meteo

 www.nimbus.it

 www.regione.piemonte.it/xmeteo/xmeteod/

 france.meteofrance.com

 meteo.meteoliguria.it/

(22)

Bollettino meteo

emesso il 16 ottobre per sabato 19 ottobre …

 Cielo:soleggiato sulle zone alpine oltre i 1000-1300 metri e su interno Valle d'Aosta, più nuvoloso e poco sole su pianure, colline e primi tratti vallivi con strati in innalzamento su interno valli e Valle d'Aosta orientale tra pomeriggio e sera

 Precipitazioni:assenti

 Venti:pianura e collina: deboli variabili o orientali fondovalle: deboli orientali media montagna: deboli da sud-ovest alta montagna: deboli da sud-ovest

 Temperature:minime in aumento (10/12 C in pianura e bassa collina; 6/11 C tra 500 e 1000 metri; 3/9 C tra 1000 e 1500 metri). Massime in lieve calo (16/18 C in pianura e bassa collina; 12/16 C tra 500 e 1000 metri; 11/15 C tra 1000 e 1500 metri). Zero gradi sui 3500 metri nelle ore centrali.

(23)

Informazioni sulla via

 Internet

 Guide cartacee

 Amici e parenti

(24)

Dove si va?

 Rocca Sbarua e Rifugio Melano

(25)

Relazione della via

www.gulliver.it

o www.camptocamp.com

www.taxim.it/

o www.planetmountain.com

o www.go-mountain.com ed altri ancora…….

(26)

Relazione via: da www.gulliver.it

Note: la via attacca sul settore Rivero Descrizione:

L1: 5+ dopo il primo muro piegare a sx e puntare alla sosta su cengia vicino all'albero secco

L2: 5+ seguire gli spit dritti sopra la sosta, tiro intenso, sosta su gruppo di alberi

L3: 5+ puntare al primo spit molto alto poi seguire per diedri e fessure L4: 5 partenza in traverso a sx poi su per placche, muro finale in fessura e soste su albero grande sospeso

L5: 6a+/A0 tiro di placca, seguire gli spit che portano in pieno spigolo aereo, sosta su due spit su cengia

L6: 4+ breve tiro in fessura (1 spit) che porta in cima al torrione

Discesa: in doppia sulla via, oppure sentiero

(27)

Rocca Sbarua: torrione Rivero

Torrione Cinquetti Torrione Rivero

(28)

Torrione Rivero

Attacco della via

(29)

…arrivati alla base…

Ammesso che siate arrivati alla base del torrione Rivero…

 manca il nome della via alla base

 forse qualche via accanto ha il nome scritto alla base (Funghi sacri, Nani acidi)… e potete individuare “Bon Ton” di conseguenza

(30)

Guida cartacea

Bon Ton

Adelchi Lucchetta e Claudio Battezzati, 1984 150m (6L) 6a+/S1+/I

Spittatura normale, come quella utilizzata in falesia, distanza mai superiore ai 3-4 metri tra uno spit e l’altro

Proteggibilità

Impegno globale

Via corta richiedente poche ore, nei pressi della strada e con comodo avvicinamento, ambiente solare e ritirata comoda

(31)
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Vista di insieme dello sperone Rivero

Alcune vie presenti sul torrione

(33)

Discesa: sentiero?

(34)

Materiale necessario

 Materiale generico d’arrampicata (2 mezze corde, scarpette, imbraco, moschettoni, cordini, rinvii…)

 Casco!!!

 Contenitore per i filtri delle sigarette, carta igienica…

 Fotocopie relazione

 Abbigliamento adatto alle previsioni meteo e quota

 Pila frontale, eventuali scarpe per la discesa da sentiero

 Beni di conforto (acqua, barrette, mortadella, genepy…)

 Cellulare (…non si sa mai e cmq si fanno belle foto…)

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Buone scalate a tutti!

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