S.A.F.
SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO
LA REVISIONE DELLE VOCI DEL PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
COLLEGIO SINDACALE
CON REVISIONE LEGALE NELLE PMI
Federica Storci
3 novembre 2014
Agenda
Panoramica degli argomenti trattati
– Debiti
– Finanziamenti – Fondi Rischi
– Patrimonio Netto
Debiti – definizione (PC OIC 19)
– I debiti rappresentano obbligazioni a pagare
ammontari determinati, usualmente ad una data prestabilita.
– Possono derivare da:
• Rapporti attinenti alla gestione caratteristica (acquisto di prodotti, merci e servizi);
• Rapporti con controparti correlate;
• Altro (ammontari al personale, all’Erario, etc.).
Debiti – definizione (PC OIC 19)
– Si differenziano dai fondi rischi ed oneri che
accolgono gli accantonamenti destinati a coprire passività aventi natura determinata, esistenza certa o probabile e ammontare o data di
sopravvenienza indeterminati alla chiusura dell'esercizio.
– Non vanno confusi con gli impegni, ossia con accordi per adempiere in futuro a certe
obbligazioni o a svolgere od eseguire determinate
azioni od attività.
Debiti – definizione (PC OIC 19)
Debiti – classificazione (PC OIC 19)
– Hanno rilevanza ai fini della classificazione dei debiti:
• L’origine;
• La natura del creditore;
• La scadenza;
• L’esistenza di garanzie.
Debiti – classificazione (PC OIC 19)
– Relativamente alla loro origine, i debiti si distinguono in:
• debiti sorti in relazione a costi derivanti da operazioni di gestione caratteristica (es. debiti verso fornitori);
• debiti sorti per prestiti e finanziamenti ricevuti
(differiscono dai debiti commerciali per non essere connessi a costi, bensì ad operazioni che hanno ad oggetto direttamente somme di denaro)
• debiti sorti per altre ragioni (debiti verso azionisti per dividendi, debiti verso l'erario ed istituti previdenziali, ecc.).
Debiti – classificazione (PC OIC 19)
– Relativamente alla natura del creditore, i debiti vanno distinti fra:
• debiti verso soci per finanziamenti
• debiti verso altri finanziatori
• debiti verso fornitori
• debiti verso consociate
• debiti verso altri.
Debiti – classificazione (PC OIC 19)
– Relativamente alle scadenze, i debiti e le altre passività possono essere:
• a breve scadenza
• a media o lunga scadenza.
– Per quanto riguarda le garanzie, i debiti possono essere:
• senza garanzie
• assistiti da garanzie (reali o personali di terzi).
In quale fase del processo di revisione ci
troviamo?
Debiti: aspetti generali
Debiti: principali obiettivi di revisione
– Completa esposizione in bilancio (C) – Esistenza (E)
– Competenza delle operazioni che hanno generato i debiti (A)
– Corretta esposizione in bilancio (P)
Debiti: le verifiche in risposta ai rischi individuati a livello di singole asserzioni
– Il revisore deve definire e svolgere procedure di revisione in risposta ai rischi di errori significativi, identificati e valutati, a livello di asserzioni.
– Nel definire le procedure di revisione è necessario:
• considerare le ragioni alla base della valutazione del rischio di errori significativi al livello di singola
asserzione per ciascuna classe di operazioni, saldo contabile o informativa;
• acquisire elementi probativi tanto più persuasivi quanto più sia alta la valutazione del rischio di revisione.
Debiti: le verifiche in risposta ai rischi individuati a livello di singole asserzioni
– Fornire una risposta ai rischi a livello di singole asserzioni significa configurare e svolgere
procedure di revisione:
• procedure di validità (test di dettaglio, procedure di analisi comparativa);
• procedure di conformità.
Debiti: le verifiche in risposta ai rischi individuati a livello di singole asserzioni
– Procedure di validità:
• si tratta di procedure svolte dal revisore per verificare l’attendibilità di una o più asserzioni di bilancio (es: invio di lettere di circolarizzazione ai fornitori).
– Procedure di conformità:
• si tratta di test effettuati sui controlli implementati dalla società al fine di valutarne l’efficacia (ad esempio la
verifica in sede di preselezione dei fornitori).
Debiti: le verifiche in risposta ai rischi individuati a livello di singole asserzioni
– Il revisore può:
• svolgere esclusivamente procedure di conformità
(verifica dell’efficacia dei controlli posti in essere dalla società) se ritiene che tali procedure siano in grado di fornire un’efficace risposta al rischio identificato e
valutato di errori significativi per una determinata asserzione (“approccio basato sul rischio”).
• svolgere esclusivamente procedure di validità e quindi può decidere di escludere l’effetto dei controlli
(“approccio basato sulle procedure di validità”)
• decidere per un approccio combinato dei primi due.
Debiti: le verifiche in risposta ai rischi individuati a livello di singole asserzioni
– Perché e quando utilizzare l’approccio basato sulle procedure di conformità?
• Questo tipo di approccio è generalmente applicabile agli obiettivi di completezza, esistenza e accuratezza dei
saldi di bilancio relativi a transazioni ricorrenti e numerose;
• A volte è difficile ottenere evidenze di revisione per alcuni obiettivi di revisione (es: completezza delle vendite).
Debiti: le verifiche in risposta ai rischi individuati a livello di singole asserzioni
• Attraverso le procedure di conformità il revisore verifica e documenta che i controlli sulle specifiche asserzioni di bilancio siano stati adeguatamente disegnati, cioè
strutturati in modo tale da essere in grado di individuare e correggere errori significativi e abbiano effettivamente funzionato in maniera efficace durante tutto l’esercizio oggetto di revisione.
• Le procedure di conformità consentono quindi al revisore di supportare la valutazione del rischio di controllo.
Debiti: cenni sul sistema di controllo interno
Procedure di revisione
Debiti verso fornitori:
• Trattandosi di classi di transazioni, per questo obiettivo di revisione applichiamo principalmente procedure di conformità.
• Tuttavia tali test non sono mai sufficienti, un minimo di procedure di validità (procedure di analisi comparativa) è necessario.
• La loro natura ed estensione dipendono dal grado di affidabilità dei controlli effettuati dai nostri clienti.
Procedure di revisione
Debiti verso fornitori – procedure di validità (procedure di analisi comparativa):
• Confronto voci con i relativi dati di budget e dei periodi precedenti.
• Analisi di indici su acquisti e fornitori.
• Analisi di ragionevolezza delle relazioni fra acquisti dell'anno e quelli dei periodi precedenti.
• Tali procedure utilizzano particolari indicatori calcolati sui dati di bilancio per mettere in relazione dati omogenei (di bilancio, di budget, contabili) di diversi periodi ed
individuare situazioni anomale o da sottoporre a ulteriori analisi.
Procedure di revisione
Debiti verso fornitori – procedure di validità (test di dettaglio):
• Richiesta di estratto conto ai creditori (circolarizzazione).
• Verifica delle operazioni successive alla data di bilancio (search for unrecorded liabilities).
• Test di cut-off.
• Analisi libri sociali e dei contratti significativi.
• Circolarizzazione dei legali.
• Verifica della documentazione di supporto dei debiti.
• Vouching di conto economico.
Procedure di revisione
Debiti verso fornitori – procedure di validità - test di dettaglio - Richiesta di estratto conto ai creditori:
• Procedura di revisione indicata dal PR 505.
• Fornisce evidenze circa completezza ed accuratezza dei debiti (ovvero degli acquisti e dei pagamenti), poiché il saldo è comunicato da terzi indipendenti.
• La società richiede ad un campione di propri creditori di inviare l'estratto conto ad una determinata data
direttamente alla società di revisione.
Procedure di revisione
Debiti verso fornitori – procedure di validità - test di dettaglio - Richiesta di estratto conto ai creditori:
• Scelta della data di riferimento della richiesta.
• Determinazione del campione e scelta dei creditori.
• Predisposizione delle lettere da parte della società su carta intestata (in più copie).
• Controllo e spedizione delle lettere da parte del revisore.
• Analisi risposte ottenute.
Procedure di revisione
Debiti verso fornitori – procedure di validità - test di dettaglio - Richiesta di estratto conto ai creditori:
• Indagine sulle lettere respinte o non recapitate.
• Sollecito delle risposte non pervenute (seconda richiesta).
• Procedure alternative per le risposte non pervenute.
• Riepilogo e valutazione dei risultati ottenuti.
Procedure di revisione
Debiti verso fornitori – procedure di validità - test di dettaglio - Richiesta di estratto conto ai creditori:
– Scelta della data di riferimento della richiesta:
• data del bilancio
• data anteriore solamente se il controllo interno è affidabile ed in casi eccezionali.
Procedure di revisione
Debiti verso fornitori – procedure di validità - test di dettaglio - Richiesta di estratto conto ai creditori:
– Determinazione del campione e scelta dei creditori:
• Procedure per la determinazione del campione (PR 530); metodi statistici, metodi non statistici (Specific
items: fornitori con rilevante volume di acquisti, fornitori non usuali, fornitori con saldo zero).
Procedure di revisione
Debiti verso fornitori – procedure di validità - test di dettaglio - Richiesta di estratto conto ai creditori:
– Predisposizione delle carte di lavoro di controllo indicanti:
• Criterio di selezione utilizzato;
• Nominativo del creditore selezionato;
• Volume degli acquisti e saldi.
Procedure di revisione
Debiti verso fornitori – procedure di validità - test di dettaglio - Richiesta di estratto conto ai creditori:
– Controllo e spedizione lettere:
• controllo del nominativo
• inserimento busta affrancata con indirizzo
• spedizione diretta da parte del revisore
• aggiornamento delle carte di lavoro di controllo con data di invio della richiesta.
Procedure di revisione
Debiti verso fornitori – procedure di validità - test di dettaglio - Richiesta di estratto conto ai creditori:
– Analisi delle risposte ottenute:
• verifica delle informazioni con i dati contabili:
• se in accordo, tutto ok
• se in disaccordo, riconciliazione a cura della società e controllo delle riconciliazioni.
Procedure di revisione
Debiti verso fornitori – procedure di validità - test di dettaglio - Richiesta di estratto conto ai creditori:
– Analisi delle risposte ottenute:
• verifica delle informazioni con i dati contabili:
• se in accordo, tutto ok
• se in disaccordo, riconciliazione a cura della società e controllo delle riconciliazioni.
• aggiornamento delle carte di lavoro di controllo con
l'indicazione se il saldo è confermato, riconciliato (senza eccezioni), non riconciliato.
Procedure di revisione
Debiti verso fornitori – procedure di validità - test di dettaglio - Richiesta di estratto conto ai creditori:
– Indagini sulle lettere respinte o non recapitate;
– Sollecito delle risposte non pervenute (seconda
richiesta);
Procedure di revisione
Debiti verso fornitori – procedure di validità - test di dettaglio - Richiesta di estratto conto ai creditori:
– Procedure alternative per le risposte non pervenute:
• esame pagamenti successivi;
• esame corrispondenza da terze parti (per l'esistenza dei debiti);
• esame dei documenti relativi alle operazioni che hanno originato il debito (ad esempio documenti di trasporto, fatture, ordini, contratti).
Procedure di revisione
Debiti verso fornitori – procedure di validità - test di dettaglio - Richiesta di estratto conto ai creditori:
– Riepilogo e valutazione dei risultati ottenuti:
• quantificazione percentuale delle risposte ricevute e all'interno di queste di (risposte concordanti, risposte discordanti e riconciliate, risposte discordanti e non riconciliate);
• quantificazione eventuali 'eccezioni‘;
• quantificazione procedure alternative per le risposte non pervenute.
Procedure di revisione
Debiti verso fornitori – procedure di validità - test di dettaglio - Verifica delle operazioni
successive alla data di bilancio:
– Identificazione ed analisi delle fatture delle note di debito e delle note di credito pervenute
successivamente alla data di bilancio (search for unrecorded liabilities):
• fornisce forti evidenze sulla completezza ed accuratezza dei debiti.
Procedure di revisione
Debiti verso fornitori – procedure di validità - test di dettaglio - Verifica delle operazioni
successive alla data di bilancio:
– Identificazione ed analisi dei pagamenti successivi:
• fornisce buone evidenze dell'esistenza dei debiti.
Finanziamenti: aspetti generali
Finanziamenti: principali obiettivi di revisione
– Completa esposizione in bilancio (C) – Esistenza (E)
– Competenza delle operazioni che hanno generato i debiti (A)
– Corretta esposizione in bilancio (P)
Finanziamenti: aspetti generali
Finanziamenti: possibili rischi di errore significativo
– Mancato rispetto dei parametri finanziari stabiliti contrattualmente;
– Errata classificazione a breve/medio lungo termine;
– Sottostima degli interessi passivi.
Finanziamenti: aspetti generali
Finanziamenti: possibili rischi di frode
– Errore nel saldo di bilancio al fine di migliorare gli indicatori di solidità finanziaria;
– Finanziamenti erogati da parti correlate al fine di
celare attività fraudolente.
Finanziamenti: procedure di revisione
Procedure di conformità:
– Verifica dell’autorizzazione all’accensione di nuovi finanziamenti;
– Preparazione e verifica da parte della Direzione della riconciliazione saldo;
– Verifica da parte della Direzione della ragionevolezza degli interessi passivi;
– Verifica della corretta segregazione delle funzioni.
Finanziamenti: procedure di revisione
Procedure di validità:
– Verifica della movimentazione del saldo relativo a finanziamenti intercorsa nell’anno (riscontro
documentale);
– Circolarizzazione enti finanziatori;
– Analisi dei pagamenti;
– Verifica del rispetto dei parametri finanziari
previsti contrattualmente.
Fondi per Rischi ed Oneri OIC 19 - Definizione
Accolgono accantonamenti destinati a coprire perdite o debiti:
– di natura determinata
– di esistenza certa o probabile
– dei quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio sono indeterminati:
• l'ammontare
• o la data di sopravvenienza.
Fondi per Rischi ed Oneri - Obiettivi di revisione
– Completezza.
– Corretta esecuzione e registrazione delle operazioni effettuate nel periodo.
– Corretta esposizione in bilancio (fondi e movimentazione).
– Uniformità dei principi contabili rispetto
all'esercizio precedente.
Fondi per Rischi ed Oneri - Principali procedure di revisione
– Importanza della conoscenza del cliente per la conoscenza delle tipologie di fondi presenti in bilancio.
– Ottenimento di prospetti riassuntivi dei movimenti.
– Verifica degli elementi a base delle stime tramite:
• analisi di contenuto
• analisi documentazione di supporto
• discussione con gli amministratori
• richiesta di informazioni a terzi (legali, consulenti fiscali)
• intervento di consulenti esterni.
Fondi per Rischi ed Oneri - Principali procedure di revisione
– Verifica della corrispondenza tra le registrazioni nei conti patrimoniali ed economici per gli
accantonamenti, gli altri movimenti, i saldi iniziali
e finali.
Patrimonio netto - definizione
– Capitale di 'pieno rischio' la cui remunerazione e rimborso sono subordinati al soddisfacimento dei terzi creditori
– Il patrimonio netto è dato dalla differenza tra le attività e le passività di bilancio, non è pertanto determinabile indipendentemente dalle attività e dalle passività
– Il patrimonio netto è una fonte di finanziamento, costituita da mezzi apportati dalla proprietà o
autogenerati nell'impresa
Patrimonio netto - componenti
– Patrimonio netto
• I Capitale
• II Riserva da sopraprezzo delle azioni
• III Riserve di rivalutazione
• IV Riserva legale
• V Riserve statutarie
• VI Riserva per azioni proprie in portafoglio
• VII Altre riserve (distintamente indicate)
• VIII Utili (perdite) portati a nuovo
• IX Utile (perdita) dell'esercizio
Patrimonio netto - il capitale sociale
– Costituito da azioni o quote – Ammontare minimo previsto:
• € 120.000 per le S.p.A. (art. 2327 C.C.); per le società per azioni costituite prima del 1° gennaio 2004:
ammontare minimo € 100.000
• € 10.000 per le S.r.l. (art. 2463 C.C.)
– Diverse categorie di azioni:
• ordinarie
• privilegiate (artt. 2348, 2351 C.C.)
• di risparmio (artt. 145 e 146 D.Lgs. 58/98)
Patrimonio netto - variazioni
Aumenti
• Aumento a pagamento mediante versamento di denaro o mediante conferimenti (artt. 2438, 2439 e 2440). La
menzione dell'aumento negli atti societari deve avvenire
dopo l'iscrizione dello stesso nel Registro delle imprese (art.
2444 C.C.). Caso di conferimento di beni senza relazione di stima (art. 2343-ter C.C.).
• Nel caso di versamento in denaro i sottoscrittori di azioni di nuova emissione devono, all'atto della sottoscrizione, versare almeno il 25% del valore nominale delle azioni sottoscritte (in precedenza almeno 3/10); se è previsto un sovrapprezzo, questo deve essere interamente versato all'atto della
sottoscrizione.
Patrimonio netto - variazioni
Aumenti
• Aumento gratuito mediante utilizzo di riserve disponibili.
• Aumento misto: in parte mediante versamento in denaro, in parte mediante diminuzione di altre poste del patrimonio
netto.
Patrimonio netto - variazioni
Riduzioni:
• Riduzione per esuberanza rispetto all'oggetto sociale (art.
2445 C.C). Tale riduzione è facoltativa e può essere effettuata sia mediante liberazione dei soci dall'obbligo dei versamenti ancora dovuti, sia mediante il rimborso del capitale ai soci.
• Riduzione per perdite superiori ad 1/3 del capitale sociale (art. 2446 C.C.). Tale riduzione è obbligatoria se la perdita non risulta diminuita a meno di 1/3 nell'esercizio successivo.
Se, per le perdite superiori ad 1/3 del capitale sociale, questo si riduce al di sotto del limite legale (art. 2447 C.C.), la
riduzione e il ripristino del capitale sociale ad una cifra non inferiore al detto limite devono essere deliberati senza
indugio.
Patrimonio netto - variazioni
Riduzioni:
• Riduzione per recesso socio (2437 - 2437 sixsies C.C.). Le azioni del socio recedente sono offerte in opzione agli altri soci quindi offerte a terzi o acquistate dalla società
utilizzando utili distribuibili e riserve disponibili. In assenza di utili o riserve disponibili per il riacquisto dovrà essere
convocata l'assemblea straordinaria per la riduzione del capitale (o lo scioglimento della società).
• Riduzione per revisione della perizia di stima relative a beni conferiti in sede di costituzione (art. 2343 C.C.), nel caso in cui il socio conferente non reintegri la differenza.
Patrimonio netto - il diritto d’opzione
– E' il diritto dei soci attuali di essere preferiti ai
terzi nella sottoscrizione dell'aumento del capitale sociale (art. 2441 C.C.).
– I soci hanno il diritto di sottoscrivere gli aumenti di capitale sociale in proporzione al numero delle azioni o quote già possedute.
– Possibilità di escludere o limitare il diritto
d'opzione.
Patrimonio netto
La riserva da soprapprezzo azioni
• Accoglie l'eccedenza tra prezzo di emissione e valore nominale delle azioni.
• Accoglie le differenze emerse in sede di conversione delle obbligazioni convertibili in azioni.
• Può essere distribuita, solo se la riserva legale ha raggiunto il quinto del capitale sociale. Può essere utilizzata per la copertura di perdite, per l'aumento
gratuito del capitale sociale, per l'aumento della riserva legale (art. 2431 C.C.).
Patrimonio netto
Le riserve di rivalutazione
• Accolgono le rivalutazioni di poste dell'attivo, previste da specifiche leggi (in Italia non sono ammesse le
rivalutazioni volontarie).
Patrimonio netto
La riserva legale (art. 2430 C.C.)
• Si tratta di una riserva obbligatoria (art. 2430 C.C.)
• Va incrementata con almeno il 5% degli utili netti dell'esercizio fino al raggiungimento del 20% del capitale sociale.
• Deve essere reintegrata se viene diminuita per qualsiasi ragione, fino al raggiungimento del suddetto limite.
• Può essere utilizzata solo per la copertura di perdite, subordinatamente alle altre riserve disponibili ed
indisponibili.
Patrimonio netto
La riserva per azioni o quote proprie (artt. 2357 C.C. e 2357-bis C.C.)
• Accoglie il valore delle azioni proprie iscritte nell'attivo dello stato patrimoniale.
• E' indisponibile fino a che le stesse azioni non siano trasferite o annullate.
• Se l'importo delle azioni proprie si riduce, la
corrispondente parte di detta riserva si rende libera e può essere distribuita ai soci o trasferita in aumento di altre riserve.
Patrimonio netto
Le riserve statutarie
• Trovano fondamento nelle disposizioni statutarie della società.
• Rientrano tra le riserve obbligatorie.
• Le modalità di formazione e movimentazione sono disciplinate dallo statuto.
Patrimonio netto
Le altre riserve
• Possono avere destinazione generica o specifica.
• Sono generalmente alimentate in sede di destinazione dell'utile netto.
• Se sono di tipo generico possono essere utilizzate secondo le formalità previste al momento della costituzione.
Patrimonio netto
Le altre riserve - Principali tipologie
– Riserva per rivalutazione partecipazioni:
• il criterio di valutazione delle partecipazioni cosiddetto 'metodo del patrimonio netto' prescrive
l'accantonamento a riserva delle eventuali plusvalenze derivanti da tale applicazione ('allowed alternative
treatment'). L'iscrizione avviene nell'esercizio successivo all'emergere di tali plusvalenze. Tale riserva non è
distribuibile.
Patrimonio netto
Le altre riserve - Principali tipologie
– Versamenti in conto futuro aumento di capitale:
• accoglie i versamenti effettuati dai soci in via anticipata, in vista di un futuro aumento di capitale. E' una riserva di capitale avente uno specifico vincolo di destinazione.
Patrimonio netto
La destinazione dell'utile d'esercizio
• Accantonamento a riserva
• Destinazione a particolari classi di soggetti (soci fondatori o promotori) (artt. 2340 e 2341 C.C.)
• Vincoli alla distribuzione (artt. 2426, punto 5 C.C. e 2340 - 2341 C.C.)
• Corresponsione di acconti sui dividendi (art. 2433-bis C.C.)
Patrimonio netto
Patrimoni destinati ad uno specifico affare
• Riferimenti: artt. 2447 bis - 2447-novies C.C. OIC 2
• Insieme di beni (coordinati in 'ramo d'azienda') enucleati attraverso una specifica delibera dal patrimonio della
società e destinati allo svolgimento di uno specifico affare
• I patrimoni destinati a diversi specifici affari non possono superare il valore di 1/10 del patrimonio totale della
società
• I beni facenti parte del patrimonio destinato devono
essere indicati distintamente nello stato patrimoniale della società
Patrimonio netto
Patrimoni destinati ad uno specifico affare
• Per ciascuno specifico affare gli Amministratori della società devono tenere una contabilità separata (libro inventori, libro giornale e scritture contabili)
• Gli amministratori della società devono procedere alla chiusura periodica dei conti e alla redazione di un
rendiconto composto da:
stato patrimoniale conto economico nota di commento
Patrimonio netto
Patrimoni destinati ad uno specifico affare
• Nella delibera di costituzione la società che non sia già soggetta a revisione contabile da parte di una società di revisione ed emetta titoli diffusi, deve nominare una
società di revisione che eserciti il controllo contabile sull'andamento dell'affare
Patrimonio netto
Obiettivi di revisione
– Corretta determinazione dei valori alla data di chiusura (A)
– Corretta esecuzione e registrazione delle operazioni (A)
– Corretta esposizione in bilancio (P)
Patrimonio netto
Procedure di revisione
– Riscontro con atto costitutivo, statuto aggiornato, libro soci, libro delle adunanze e delle
deliberazioni delle assemblee, libro delle
adunanze e delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione
– Riscontro dell'osservanza di specifiche norme di
legge
Patrimonio netto
Informativa
– La nota integrativa deve indicare (art. 2427 C.C.):
– le variazioni nella consistenza delle voci di patrimonio netto (n. 4)
• la composizione della voce 'Altre riserve' (n. 7)
Patrimonio netto
Informativa
– La nota integrativa deve indicare (art. 2427 C.C.):
• le voci di patrimonio netto devono essere analiticamente indicate, con specificazione in appositi prospetti della loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché della loro avvenuta
utilizzazione nei precedenti esercizi (n. 7-bis introdotto da D.Lgs.
17 gennaio 2003, n. 6). La norma non indica il numero degli
esercizi precedenti per i quali fornire l'informazione dell'avvenuta utilizzazione delle voci di patrimonio netto. E' ragionevole assumere che un'informazione riferita agli utilizzi delle poste di patrimonio
netto negli ultimi tre esercizi possa essere sufficiente. Un esempio del prospetto richiesto è riportato in allegato al PC 28 OIC
Patrimonio netto
Informativa
– La nota integrativa deve indicare (art. 2427 C.C.):
• il numero ed il valore nominale di ciascuna categoria di azioni della società, il numero e il valore nominale delle nuove azioni della società sottoscritte durante l'esercizio (n. 17)
• le azioni di godimento, le obbligazioni convertibili in azioni e i titoli o valori simili emessi dalla società, specificando il loro numero e i diritti che essi
attribuiscono (n. 18)
Patrimonio netto
Informativa
– La nota integrativa deve indicare (art. 2427 C.C.):
• il numero e le caratteristiche degli altri strumenti finanziari emessi dalla società, con indicazione dei diritti patrimoniali e partecipativi che conferiscono e delle principali caratteristiche delle operazioni relative (n. 19 - introdotto da D.Lgs. 17
gennaio 2003, n. 6)
• l'illustrazione del valore e della tipologia dei beni e dei
rapporti giuridici compresi in ciascun patrimonio destinato ivi inclusi quelli apportati da terzi, dei criteri adottati per
l'imputazione degli elementi comuni di costo e di ricavo, nonché il corrispondente regime di responsabilità (n. 20 introdotto da D.Lgs. 6/03)
Patrimonio netto
Informativa
– La nota integrativa deve indicare (art. 2427 C.C.):
• l'indicazione della destinazione dei proventi derivanti da uno specifico affare cui si è destinata parte del
patrimonio, e dei vincoli sui beni strumentali destinati alla sua realizzazione
Patrimonio netto
Informativa
– Variazioni delle poste del patrimonio netto (PC 28 OIC):
• devono essere fornite per tutte le voci elencate nello schema di stato patrimoniale sotto la lettera A del passivo
• per migliore intelligibilità devono essere presentate nel corpo della nota integrativa nella forma di prospetto
Patrimonio netto
Informativa
– Variazioni delle poste del patrimonio netto (PC 28 OIC):
• devono essere indicati i valori dei singoli conti all'inizio dell'esercizio, il dettaglio dei movimenti (incrementi, decrementi e semplici trasferimenti), senza
compensazioni tra variazioni di segno opposto relative a singole voci, i valori dei singoli conti alla fine
dell'esercizio
Patrimonio netto
Informativa
– La relazione sulla gestione (art. 2428 C.C.) deve contenere:
• il numero e il valore nominale sia delle azioni proprie sia delle azioni o quote di società controllanti possedute
dalla società, anche per tramite di società fiduciaria o per interposta persona, con l'indicazione della parte di capitale corrispondente (n. 3)
Patrimonio netto
Informativa
– La relazione sulla gestione (art. 2428 C.C.) deve contenere:
• il numero e il valore nominale sia delle azioni proprie sia delle azioni o quote di società controllanti acquistate o alienate dalla società, nel corso dell'esercizio, anche per tramite di società fiduciaria o per interposta persona, con l'indicazione della parte di capitale corrispondente (n. 4)