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“Qualche chilo di troppo”: paziente con Sindrome di Down e chilotorace congenito

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Academic year: 2021

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Sana L. Medico e Bambino Pagine Elettroniche 2015; 18(6) http://www.medicoebambino.com/?id=PSR1506_20.html

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MeB – Pagine Elettroniche

Volume XVIII

Giugno 2015

numero 6

I POSTER DEGLI SPECIALIZZANDI

“QUALCHE CHILO DI TROPPO”:

PAZIENTE CON SINDROME DI DOWN E CHILOTORACE CONGENITO

Loredana Sana

Clinica Pediatrica, Ospedale San Gerardo Monza - UNIMIB Indirizzo per corrispondenza: [email protected]

L.M. nato a termine da parto eutocico da gravidanza normodecorsa. Alla nascita maladattamento respiratorio e note dismorfiche. Eseguita Rx torace: versamento pleuri-co destro di entità moderata-severa. È stato posizionato drenaggio pleurico a permanenza, con risultante drenag-gio di liquido con caratteristiche chimico-fisiche compa-tibili con chilo. L’analisi del cariotipo standard ha con-fermato il sospetto diagnostico di sindrome di Down. Si è assistito a un persistente drenaggio di liquido chiloso dal-lo scavo pleurico destro, nonostante la terapia conservati-va impostata. È stato quindi necessario eseguire un inter-vento di toracotomia destra, risultato risolutivo. Dopo 7 giorni dall’intervento chirurgico, si è assistito alla com-parsa di versamento pleurico sinistro di natura chilosa, associato a progressivo sviluppo di versamento ascitico chiloso ed edema cutaneo duro, in un quadro di anasarca.

Nel sospetto di un’anomalia diffusa dei vasi linfatici, è stata eseguita una linfoscintigrafia: displasia linfatica primaria generalizzata. La conferma diagnostica avrebbe richiesto un esame bioptico, non eseguibile a causa delle condizioni compromesse del neonato.

Sottoposto a drenaggio continuo e intraprese le terapie mediche conservative, si è assistito inaspettatamente a un rapido e progressivo miglioramento delle condizioni cli-niche del paziente, con scomparsa dei versamenti e dell’edema cutaneo. Dopo 50 giorni, il lattante è stato quindi estubato e attualmente è in buone condizioni

gene-rali, in assenza di edemi e di versamenti delle cavità sie-rose. È stata ripetuta, in condizioni di benessere, la linfo-scintigrafia, la quale è risultata nella norma.

Esclusa l’ipotesi di displasia linfatica, interpretiamo il quadro clinico e linfoscintigrafico iniziale come possibile conseguenza di un’alterazione delle pressioni oncotiche e idrostatiche secondarie al quadro di chilotorace congenito. I versamenti chilosi sono una patologia rara, progressiva e complessa. Anche se rara, rappresentano la causa più fre-quente di versamento pleurico in età neonatale.

Il chilotorace può essere correlato ad alterazioni conge-nite del sistema linfatico. È opportuno quindi eseguire, se versamento chiloso persistente, una linfoscintigrafia, per escludere una patologia rara e a prognosi infausta, come la displasia linfatica primaria congenita.

I versamenti chilosi comportano importanti conseguen-ze immunologiche (perdita di immunoglobuline e linfoci-ti), nutrizionali (perdita di lipidi) e idroelettrolitiche (per-dita di liquidi, elettroliti e proteine).

La terapia dei versamenti chilosi prevede come primo approccio una terapia conservativa al fine di ridurre il flusso di chilo (nutrizione parenterale totale - dieta ricca di trigliceridi a media catena-longastatina) e le possibili complicanze legate alle perdite. Terapia di 2° scelta è l’approccio chirurgico.

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