Analisi
Ieri, 6 luglio, in Aula della Camera è iniziato l’esame del Decreto Rilancio (A.C. 2500) in virtù dell’approvazione del testo avvenuta lo scorso venerdì sera in Commissione Bilancio.
E’ inoltre disponibile il fascicolo degli emendamenti depositati in Assemblea – per la stragrande maggioranza di opposizione – e che non verranno esaminati se sarà confermata l’intenzione del Governo di apporre la questione di fiducia. Tra le proposte ripresentate dall’opposizione anche quelle sul ruolo dell’IFEC (in calce il riferimento al fascicolo).
L’approvazione del provvedimento in Aula, prevista originariamente per mercoledì,
potrebbe slittare a seguito della presentazione di una nota della Ragioneria Generale dello Stato che ha rilevato alcune precisazioni su una serie di emendamenti approvati in
Commissione. Infatti, durante la discussione di ieri, il co-relatore Marattin (IV) riportando all’Aula dell’arrivo della nota, ha chiesto tempo per permettere al comitato dei nove di esaminare nel dettaglio il documento, e valutare un rinvio in Commissione del Decreto per le opportune modifiche. L’Assemblea tornerà a riunirsi oggi dalle 10.
Da qui la dilazione dei tempi che potrebbe far tardare sia l’approvazione alla Camera che l’approdo del testo al Senato, dove questo appare blindato a causa del ravvicinato termine per la conversione in legge del Decreto: sabato 18 luglio.
Sarà nostra cura tenervi strettamente aggiornati sui prossimi sviluppi.
Per quanto di interesse, le Ragioneria ha rilevato delle incongruenze anche su alcuni emendamenti di interesse segnalati, in particolare:
Emendamenti da modificare al fine di escludere la sussistenza di effetti finanziari negativi
• Strutture di prossimità: si dispone che il Ministero della Salute sulla base di un atto di intesa in Conferenza Stato-Regioni, coordinerà la sperimentazione 2020-2021 di strutture di prossimità per la promozione e la prevenzione della salute, nonché per la presa in carico e la riabilitazione delle categorie più fragili in base al principio di piena integrazione socio-sanitaria. Previsto il
coinvolgimento di tutte le istituzioni presenti sul territorio unitamente al volontariato e al no- profit. [Dalla riformulazione sono state espunte una serie di previsioni, a partire da quella per cui l’IFEC era inserito tra i professionisti coordinatori dei piani di assistenza territoriali previsti dalle regioni, e quella per cui gli infermieri assunti a tempo indeterminato nel 2021 avrebbero promosso specifiche Aggregazioni Funzionali Territoriali] (1.83 Carnevali – PD, rif.)
o Nota della RGS: si precisa che i 25 milioni stanziati esclusivamente per la sperimentazione sono riferiti al 2021.
• Linee guida per la gestione dell’emergenza epidemiologica presso le strutture per anziani, persone con disabilità e altri soggetti in condizione di fragilità: l’emendamento dispone che entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, il Comitato tecnico- scientifico adotta linee guida per la prevenzione, il monitoraggio e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 presso le residenze sanitarie assistite e le altre strutture pubbliche e private, accreditate, convenzionate e non convenzionate, comunque denominate dalle normative regionali, che durante l’emergenza erogano prestazioni di carattere sanitario, socio-sanitario, riabilitativo, socioeducativo, socio-occupazionale o socio-assistenziale per anziani, persone con disabilità, minori, persone affette da tossicodipendenza o altri soggetti in condizione di fragilità. Le Linee guida rispondono ai seguenti principi:
▪ garantire la sicurezza e il benessere psico-fisico delle persone ospitate o ricoverate;
▪ garantire la sicurezza di tutto il personale, sanitario e non sanitario, impiegato presso le strutture, anche attraverso la fornitura di dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale;
▪ prevedere protocolli specifici per la tempestiva diagnosi dei contagi e per l’attuazione delle conseguenti misure di contenimento;
▪ disciplinare le misure di igiene fondamentali e protocolli per la sanificazione.
Le strutture sono equiparate ai presìdi ospedalieri ai fini dell’accesso, con massima priorità, alle forniture dei dispositivi di protezione individuale e di ogni altro dispositivo o strumento utile alla gestione e al contenimento dell’emergenza (1.018 rif. Locatelli – Lega).
o Nota della RGS: precisa che l’articolo non debba comportare nuovi o maggiori oneri.
Emendamenti da stralciare per relazione tecnica non pervenuta/non esaustiva
• Segnalazione casi COVID dai laboratori privati: le Regioni costituiscono le reti di laboratori di microbiologia per il Covid-19, identificando un laboratorio pubblico regionale di riferimento, che individua, tra le altre, ai fini dell’accreditamento i laboratori pubblici/privati si prevede che anche i laboratori privati autorizzati debbano trasmettere i referti positivi COVID al Dipartimento di
Prevenzione Territoriale competente e che provvederà a comunicarli al centro regionale di raccolta per la trasmissione al MinSal (1.12 Nappi – M5S, rif.; 2.33 Rizzo Nervo - PD).
o Nota RGS: si rileva un’incongruenza sull’organizzazione delle attività dell’ISS e delle Regioni, che operano a risorse già stanziate, ma al contempo il testo riconosce per tali attività
“adeguate misure tecniche e organizzative”.
Osservazioni
•
Psicologi USCA: le aziende ed enti del SSN possono, ai fini di una corretta gestione delle implicazioni psicologiche e dei bisogni dovuti a Covid-19, e a supporto delle USCA, conferire in deroga all’art. 7 del d.lgs. 165/2001 (gestione delle risorse umane) incarichi di lavoro autonomo anche di co.co.co. agli psicologi iscritti all’albo in numero non superiore ad uno psicologo ogni due unità per un monte ore settimanale massimo di 24 (1.9 Di Lauro – M5S, 1.79 Siani – PD riformulati)
o
Nota RGS: si rileva una criticità riguardo all’utilizzo degli incarichi oltre il periodo emergenziale, inoltre rileva possibili comportamenti emulativi ad esempio da parte degli assistenti sociali (per i quali è previsto l’impiego nelle USCA solo fino al 31 dicembre). Inoltre, la norma non fa riferimento al compenso da riconoscere agli psicologi.
• Remunerazione funzione assistenziale: la nuova versione dell’emendamento prevede che il MinSal dovrà emanare un decreto con il quale remunerare la funzione assistenziale delle strutture private che hanno incrementato i propri posti letto a causa dell’emergenza epidemiologica. Tale remunerazione farà riferimento ai costi effettivamente sostenuti dalle strutture relativi
all’allestimento ed i costi di attese:
▪
di posti letto di ricovero ospedaliero per acuti per pazienti affetti da Covid;
▪
relativi al PS dedicato alla gestione di tutti i casi COVID e sospetti tali.
La proposta specifica inoltre che i costi effettivamente sostenuti dalle strutture saranno valutati sulla base delle informazioni rese dalle Regioni, “anche in relazione alla loro congruità” (4.4 Provenza – M5S).
o Nota RGS: rileva che i criteri indicati per la determinazione delle funzioni e delle tariffe sembrerebbero non facilmente applicabili.