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Doxee è l’unica realtà nel mercato del CCM ad offrire ed erogare funzionalità CCM end to end «as a service»

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(1)

Marco Castaldi COO Doxee SpA

Modena, 19 Novembre 2014

FROM SOFTWARE PRODUCTS TO CLOUD:

NEW OPPORTUNITIES FOR IT SPECIALISTS

(2)

AGENDA

Lo Speaker Doxee

Prodotti e Servizi Il Cloud Computing

Gli impatti sulle professionalità IT IT Service Management

(3)

LO SPEAKER

(4)

MARCO CASTALDI

 Laurea magistrale in Informatica nel 2000

 Dottorato di Ricerca in Informatica nel 2004.

 Dynamic Reconfiguration of Component Based Applications, Software Architectures

 Executive MBA, Bologna Business School (ex Alma), nel 2014

 6 anni di consulenzasul mercato Finance per Imola Informatica

 Architetture Software, Metodologie di Sviluppo Software, Assessment di Sistemi Informativi, Processi Organizzativi, Best Practice Framework

 5 anni in Doxee SpA

 Chief OperationsOfficer

39 anni, Abruzzese (montanaro) di nascita, Emiliano di adozione professionale

(5)

DOXEE

(6)

PROFILO AZIENDALE

Doxee fornisce soluzioni e servizi Cloud per:

 Customer Communication Management

 Dematerializzazione e Conservazione Sostitutiva

 Fatturazione elettronica

La missione di Doxee è abilitare le aziende a costruire una duratura e proficua relazione con i propri clienti attraverso comunicazioni

personalizzate, proattive e conformi alle normative.

Doxee è una multinazionale del settore ICT con sedi in Europa e Nord America.

(7)

FATTI E CIFRE

2008 2009 2010 2011 2012 2013

9,5 11,3 12,1 15,1 17

Documenti, email, sms, rapporti processati e consegnati ogni anno

Utenti finali e abbonati raggiunti ogni anno

Clienti di classe enterprise a livello mondiale

Fatturato (M€)

18,4

(8)

Servizi Bancari e Finanziari Telecomunicazioni Pubblica Utilità

Industria

SETTORI VERTICALI E CLIENTI

(9)

Magic Quadrant for Customer Communications Management Software - Karen M. Shegda, Kenneth Chin, Pete Basiliere - 26 November 2013 - G00251841

Gartner ha posizionato Doxee come “Visionary” nel suo primo in assoluto Magic Quadrant per il Customer

Communications Management Software (CCM).

Doxee è l’unica realtà nel mercato del CCM ad offrire ed erogare funzionalità CCM end to end «as a service»; infatti il 90% dei ricavi di Doxee

derivano dalla vendita di SaaS in Cloud di CCM

GARTNER CCM MAGIC QUADRANT

(10)

DOXEE ENTERPRISE COMMUNICATION PLATFORM

2. Layout Design

Design the layout and graphical contents

1. Data Design

Convert any data format to XML, apply business rules

3. Proofing

Test the E2E production chain, approve applications for use in production

5. Tracking

Track and manage relevant business events over the E2E production chain, including data from printers and delivery

4. Production

Run scheduled production tasks, including the multichannel distribution 6. Digital Archiving

Legal Electronic Archiving Regulatory compliance, long-term documents preservation (i.e.: eInvoices), browsing, exhibition, searching, verifying, storing and back up

1. Verificata riduzione dei tempidi processo e di lavorazione 2. Possibile riduzione dei costidi produzione digitale

3. Possibile abilitazione nuovi canalie tipologie di comunicazione RISULTATI DELL’ ADOZIONE DI DOXEE PLATFORM

(11)

FATTORI DIFFERENZIANTI

In tutti gli scenari di delivery interlocutore unico,

produttore della piattaforma e/o provider del servizio

Vendor riconosciuto come innovatore assoluto nel mercato CCM dagli analisti internazionali

(Gartner/Madison/ IDC)

Possibilità di esercitare opzioni di «switch» di modello in qualsiasi momento

La soluzione più evoluta sul mercato per la

multicanalità Integrata

Monitoraggio e

reportistica end to end su tutti i canali

Infrastrutture e policy di rispetto dei più stringenti requisiti di Infosecurity e Tutela Informazioni ambiti

(12)

PRODOTTI E SERVIZI

(13)

PRODOTTO VS SERVIZIO

 In economia il prodotto è un insieme di attributi tangibili e intangibili volti a procurare un beneficio a un utilizzatore, ottenuto tipicamente attraverso un processo di produzione o creazione a partire da risorse iniziali e con valore aggiunto finale.

 In marketing, il prodotto è anche una delle 4P del marketing mix (Product, Price, Place, Promotion). Viene definito come tutto ciò che può essere offerto a un mercato per attenzione, acquisizione, uso o consumo, per soddisfare un desiderio o un bisogno.

(14)

PRODOTTO VS SERVIZIO

 In economia e marketing, un servizio è l'equivalente non materiale della merce, dunque un bene dotato di valore economico quantificabile. La fornitura di un servizio è stata definita come un'attività economica che non risulta possedibile se non altro perché prodotta contestualmente al suo consumo, e tutto questo è ciò che lo differenzia dalla fornitura di una merce fisica.[1]

 Un servizio è il risultato di attività svolte all'interfaccia tra fornitore e cliente e di attività proprie del fornitore, per soddisfare le esigenze del cliente spesso avvalendosi di un'infrastruttura fisica appositamente realizzata o di

un'organizzazione più o meno complessa adibita a tale scopo.

 In generale, il servizio può essere definito come un'attività o una serie di attività di natura più o meno intangibile, che ha luogo nell'interazione tra cliente e impiegato e/o sistemi del fornitore del servizio, e che viene fornito come soluzione ai problemi del cliente.

(15)

PRODOTTO VS SERVIZIO

Prodotto Servizio

Generalmente concreto Spesso Immateriale Avviene un trasferimento di proprietà

quando si effettua l’acquisto La proprietà non è trasferibile Il prodotto può essere mostrato prima

dell’acquisto

Il servizio non può essere mostrato prima dell’acquisto

Il prodotto può essere immagazzinato dai venditori e dagli acquirenti

Il servizio non può essere immagazzinato

Il consumo è preceduto dalla produzione

Produzione e consumo coincidono

La produzione, la vendita e il

consumo avvengono in luoghi diversi La produzione, il consumo e la vendita avvengono spesso nello stesso luogo

Solo il venditore produce L’acquirente/cliente prende parte direttamente alla produzione

(16)

PRODOTTO VS SERVIZIO

Prodotto Servizio

Startup Acquisto licenza Canone di attivazione

Costi d’utilizzo (Consumo) Direttamente in carico al cliente In carico al fornitore, ribaltati sul cliente attraverso «canoni»

ricorrenti (flat) oppure in PPU (Pay Per Use)

Tipologia di costo Fisso, con ammortamento Variabile

Personalizzazione Richiedibile pre acquisto, se prevista nelle configurazioni di prodotto

Costi elevati in caso di produzione ad hoc

Richiedibile pre attivazione, se prevista nelle configurazioni di servizio.

Sostenibilità maggiore se legata a periodi di utilizzo lunghi, noti in anticipo Manutenzione In carico al cliente In carico al fornitore

Recesso Solitamente non previsto Sempre previsto da contratto Qualità Valutata pre acquisto Valutata continuamente

durante l’uso

(17)

PRODOTTO VS SERVIZIO

Prodotto

 Costo iniziale molto alto per l’acquisto

 Responsabilità della gestione del prodotto acquistato

 Funzionalità del prodotto congelate all’acquisto: evoluzione complicata, costi alti di personalizzazione

 Responsabilità diretta del cliente sul risultato finale nell’utilizzo del prodotto

 TCO difficilmente calcolabile

Servizio

 Canone di attivazione molto più basso del costo di licenza

 Canone di servizio comprendente i costi di gestione, chiaramente individuabile (TCO)

 Responsabilità completamente delegata al fornitore

 Assistenza decisamente migliore rispetto a quella fornita per un prodotto

 Funzionalità del servizio che evolvono nel tempo sempre disponibili a costo zero per il cliente

(18)

I PLUS DEL SERVIZIO

 Gli investimenti iniziali sono più bassi

 Il ROI è più breve

 Il TCO è sempre calcolabile (abbastanza) precisamente

 La responsabilità è delegata ai fornitori

 Il canone diventa parte della spesa corrente, variabilizzata

 Si concentrano gli investimenti sulle attività core dell’azienda, delegando a specialisti di settore le attività secondarie

 Gli improvement di servizio si ottengono in tempo reale e quasi sempre senza costi aggiuntivi per il cliente

 I fornitori sono più aperti a richieste di personalizzazione, soprattutto a fronte di contratti prolungati

 I costi delle personalizzazioni sono spesso inferiori, perché condivise tra più clienti o coperte da co-investimenti dell’azienda

 In caso di insoddisfazione, si ha la possibilità di cambiare fornitore velocemente

 Qualità del servizio solitamente più alta, perché valutata in «continuità» per tutta la durata del contratto, non al momento dell’acquisto

 Modello basato sul cambiamento

(19)

IL VALORE DEL SERVIZIO PERCEPITO DAL CLIENTE

(20)

L’ACQUISTO DEL SERVIZIO

 Attributi ricerca: caratteristiche che l’acquirente può valutare prima di acquistare un prodotto

 Scelta in condizioni di forti asimmetrie informative, ricerca precoce di informazioni volte a rassicurare sulla bontà della scelta effettuata

 Impossibilità di restituzione, assenza di garanzie

 Choice set (insieme di scelta) ridotto: è costoso trovare informazioni sui servizi, i servizi spesso sono difficilmente confrontabili

 Attributi esperienza: caratteristiche che possono essere valutate solo dopo l’acquisto o durante il consumo

 Impossibilità di acquisire esperienza prima dell’acquisto/fruizione

 Ruolo importante della dimensione emotiva

 Impatto sulla preferenza del servizio, sul ricordo del servizio ricevuto e sulla sua descrizione

 Attributi fiducia: caratteristiche che risultano impossibili da valutare anche dopo l’acquisto ed il consumo

 Difficoltà nell’individuazione di sostituti perfetti (assenza attributi ricerca)

 Elevati costi di switching (razionali ed emotivi) Fedeltà come strategia di abbattimento del rischio

(21)

ELEMENTI DISTINTIVI DEL SERVIZIO

 Il Cliente

 È parte integrante del servizio

 Ne determina la reale produzione, prendendone parte

 Interagendo continuamente con il Personale di Contatto del fornitore, partecipa attivamente all’evoluzione del servizio, a beneficio proprio e degli altri utenti

 Il Processo

 Parte integrante del servizio, delegata al fornitore

 Rappresentano il vero valore espresso dal servizio, su cui si misura la qualità e la soddisfazione finale del cliente

(22)

SERVUCTION

(23)

IL CLOUD COMPUTING

(24)

CLOUD COMPUTING

Con il termine cloud computing si indica un insieme di tecnologie che

permettono, tipicamente sotto forma di un servizio offerto da un provider al cliente, di memorizzare/archiviare e/o elaborare dati (tramite CPU o software) grazie

all'utilizzo di risorse hardware/software distribuite e virtualizzate in rete in un'architettura tipica client-server.

(25)

CLOUD COMPUTING: LA PIENA MATURITÀ DEL SERVIZIO

 SaaS (Software as a Service) - Consiste nell'utilizzo di programmi installati su un server remoto, cioè fuori dal computer fisico o dalla LAN locale, spesso attraverso un server web. Questo acronimo condivide in parte la filosofia di un termine oggi in disuso, ASP (Application Service Provider).

 DaaS (Data as a Service) - Con questo servizio vengono messi a disposizione via web solamente i dati ai quali gli utenti possono accedere tramite qualsiasi applicazione come se fossero residenti su un disco locale.

 HaaS (Hardware as a Service) - Con questo servizio l'utente invia dati a un computer che vengono elaborati da computer messi a disposizione e restituiti all'utente iniziale.

 PaaS (Platform as a Service) - Invece che uno o più programmi singoli, viene eseguita in remoto una piattaforma software che può essere costituita da diversi servizi, programmi, librerie, etc. (ad esempio Google App Engine)

 IaaS (Infrastructure as a Service) - Utilizzo di risorse hardware in remoto.

Questo tipo di cloud è quasi un sinonimo di Grid Computing, ma con una caratteristica imprescindibile: le risorse vengono utilizzate su richiesta o domanda al momento in cui una piattaforma ne ha bisogno, non vengono assegnate a prescindere dal loro utilizzo effettivo (ad esempio «Google Compute Engine»).

(26)

CLOUD COMPUTING: IMPATTI E PROSPETTIVE

 Quali sono le prospettive del Cloud Computing?

 Quali sono gli impatti sul business delle aziende?

 Cosa dobbiamo attenderci dal suo successo?

 Quali gli impatti sul mercato del lavoro?

(27)

CLOUD COMPUTING: INVESTIMENTI

(28)

CLOUD COMPUTING: INVESTIMENTI

(29)

CLOUD COMPUTING: INVESTIMENTI

(30)

CLOUD COMPUTING: I NUMERI IN ITALIA

 Il mercato complessivo del Cloud in Italia nel 2014 cresce del 31%, ed è stimabile attorno ad 1,18 Miliardi di Euro

 Le aziende italiane, di qualsiasi dimensione, investono più frequentemente nel cloud che nel resto delle soluzioni ICT

 Un numero sempre maggiore di applicazioni vicine al «core business»

aziendali si spostano dal tradizionale approccio On Premise al Cloud

 Chi decide di cambiare modello di fruizione delle applicazioni, sceglie il Cloud nel 96% dei casi

 Nei progetti di informatizzazione dei processi, nel 54% dei casi si sceglie un’applicazione in cloud

(31)

CLOUD COMPUTING: LE SCELTE

(32)

CLOUD COMPUTING: I NUMERI

 Gli ambiti applicativi dove le soluzioni Cloud crescono sono:

 Social and web Analytics, +32%

 Human Resources, +26%

 Email and Office Automation, +23%

 Enterprise Social Collaboration/Internet, +15%

 Document Management, +13%

 Soluzioni eCommerce, +15%

 Soluzioni verticali per il business, +11%

 CRM, +8%

(33)

CLOUD COMPUTING: INVESTIMENTI

(34)

CLOUD COMPUTING: IL PERCORSO

(35)

CLOUD COMPUTING E IOE

• Interconnessione globale

• Logica

decentralizzata

• Intelligenza condivisa

• …

Internet of Everything

• Condivisione di informazioni

• Arricchimento dei dati

• Processi di business

potenzialmente illimitati

• …

Cloud

Computing

• Storage e cpu potenzialmente illimitate

IaaS

(36)

CLOUD COMPUTING E IOE

Numero di Device connessi a Internet

(37)

IOE: UNA POTENZIALITÀ ENORME PER LE IMPRESE ITALIANE

(38)

CLOUD COMPUTING: QUALI IMPATTI SUL BUSINESS?

 Il cloud è istituzione economica, non solo infrastruttura tecnologica

 Luogo di ridefinizione delle ragioni di scambio del lavoro e del capitale

 Luogo di governance, di trasparenza e responsabilità

 Il cloud è una nuova città, crocevia di interessi e di convergenze

 Imprese, Settori, Istituzioni, Mercati interagiscono «nel» cloud

 Il cloud è un luogo di «memoria», non solo di transito

 I processi economici imparano e portano con sé le esternalità positive dei processi conoscitivi

 Il cloud è compensazione: chi spreca sottrae ad altri, chi non usa fornisce capacità ad altri

(39)

CLOUD COMPUTING: QUAL È IL VALORE?

(40)

CLOUD COMPUTING: QUALI LE CONSEGUENZE?

 Il cloud sarà la tecnologia abilitante per la globalizzazione 2.0

 Attraverso la coesistenza dei processi di business più svariati, il cloud può rappresentare l’incubatore stesso di nuove opportunità di business fino a questo momento sconosciute, quindi di nuova imprenditorialità

 Il cloud dovrà entrare nella Value Chain, approfittando dell’occasione per

 «rimuovere» le «zavorre»

 Ridefinire il business

 Sfruttare a pieno le potenzialità di «interconnessione» e «prossimità»

 Sul cloud le imprese sono già nativamente globali

 Il cloud è intrinsecamente trasparente e paritario: la concorrenza è visibile, globale, solitamente confrontabile

 Qualità alta, costi di transizione minimi, l’interoperabilità ai massimi livelli, tendenza alla creazione di monopoli

(41)

CLOUD COMPUTING: LE SFIDE

 Fare sistema

 Standardizzazione

 Interoperabilità

 Complementarità

 Esternalità positive di rete

 Educare la filiera, sia a monte sia a valle

 Integrarsi con i processi della domanda

(42)

CLOUD COMPUTING: SECURITY AS A SERVICE

Anche nel Cloud, la sicurezza deve garantire i seguenti ambiti:

 Confidenzialità, Integrità, Disponibilità

La tendenza al monopolio, da un punto di vista della sicurezza, porterà:

 Innalzamento dei livelli di qualità

 Standardizzazione dell’offerta

 Vendor lock-in

Alcuni temi noti

 multy-tenancy

 Vigilando

(43)

CLOUD COMPUTING: PRIVACY AS A SERVICE

Compliance normativa per mettere i dati sul cloud

 Direttiva n. 95/46/CE art. 25, par. 1 e 2: i dati personali possono essere trasferiti in un Paese non appartenente all'Unione Europea qualora il Paese terzo garantisca un livello di protezione adeguato:

gli US non rispondono a questo requisito!

 Safe Harbor: il processo per le aziende US per essere conformi alle direttive EU sulla Privacy (futuro non roseo a causa dell’Affaire Snowden)

 Binding Corporate Rules (BCR) per le multinazionali (private cloud)

 Qualcosa si muove: l’evoluzione normativa comunitaria in corso (draft 2012)

Subcontractors: devono essere soggetti agli stessi standard/

requirements ai quali è soggetto il data processor/controller

(44)

DOXEE AND CLOUD COMPUTING: IAAS

(45)

DOXEE AND CLOUD COMPUTING: COMUNICAZIONE 1-TO-1 DA

CUSTOMER CARE

(46)

DOXEE AND CLOUD COMPUTING: TOMORROW

1. Marketing Campaign

2. Customer Base

3. Digital content creation

4. Digital content distribution 5. Customer

navigation feedback

7. Success evaluation

(47)

GLI IMPATTI SULLE PROFESSIONALITA’ IT

(48)

CLOUD COMPUTING: QUALI IMPATTI SUL LAVORO?

 Divisione netta tra professionalità di ingegnerizzazione, richieste dai fornitori di servizi IT, e

professionalità di processo,

richieste dalle aziende (anche non IT) per il loro business

 Professionalità di ingegnerizzazione richiedono skill tecniche ultra

specialistiche su domini specifici (Reti, Sicurezza, Progettazione Applicazioni, Sviluppo, etc)

 Professionalità di processo

richiedono competenze sul business erogato, sulla governance ed il controllo del servizio, sulla

configurazione dei servizi utilizzati

(49)

PROFESSIONALITÀ DI INGEGNERIZZAZIONE

 Competenze specifiche (hard skill):

 algoritmica,

 ottimizzazione,

 gestione dinamica delle risorse (capacity)

 linguaggi di programmazione

 progettazione evoluta di applicazioni software,

 accessibilità

 usabilità

 interoperabilità

 standardizzazione

 software engineering

 governance di progetti a investimento

 Attitudini personali (soft skill):

 Passione per la tecnologia

 Capacità di astrazione

 Innovazione tecnologica continua

 Ricerca dell’eccellenza tecnica

(50)

PROFESSIONALITÀ DI PROCESSO

 Competenze specifiche (hard skill):

 Linguaggi di programmazione (focus sui dichiarativi)

 Notazioni per la rappresentazione di processi

 Tecnologie per l’integrazione

 Standard di interoperabilità

 Livelli di Servizio, KPI, KPO

 Strumenti e tecniche di Misurazione e Controllo

 Metodologie di IT Service Management

 Software Engineering

 Governance di progetti cliente

 Attitudini personali (soft skill):

 Spiccata relazionalità

 Senso del business

 Risk Management

 Negoziazione

 Attenzione alla qualità percepita dall’utente

 Valutazione di business case

(51)

CONFIGURAZIONE VS PROGRAMMAZIONE

 Il modello basato su cloud prevede la configurazione di piattaforme esistenti, e non la loro «programmazione»

 Il progettista si muove all’interno di un paradigma pre-definito, quindi con minori gradi di libertà

 Non tutti i requisiti hanno disponibili funzionalità per l’implementazione:

spesso necessario agire per analogia, individuare work around

 Strumenti «visuali» per la configurazione, che sostituiscono gli IDE

 Non sempre sono presenti strumenti per la gestione del versionamento, quindi necessità di gestire il SCM diversamente, con strumenti terzi

 Pochi strumenti a supporto del test (debugger, tool per test automation, etc)

(52)

CONFIGURAZIONE VS PROGETTAZIONE

 I principi di progettazione rimangono gli stessi, molti design pattern risultano ancora applicabili

 I requisiti di manutenibilità, riusabilità, leggibilità, autoconsistenza continuano ad esistere: il progettista ha il compito di implementarli anche nelle configurazioni

 La progettazione di configurazioni «efficienti», che utilizzino le risorse

«necessarie», senza sprecarne, è elemento essenziale!

 Non si ha più la possibilità di agire «più in basso» per migliorare le performance

 L’aumento nell’uso delle risorse richiede una rinegoziazione del contratto col provider, con impatto immediatamente visibile sui costi di gestione

 L’utilizzo di tecnologie ed API standard diventa condizione necessaria per evitare lock-in sui fornitori, costosissimi da rimuovere

(53)

CONFIGURAZIONE VS SOFTWARE LIFE CYCLE MANAGEMENT

 Il ciclo di vita del software può essere applicato anche alle configurazioni

 L’analisi del processo business è invariante rispetto al modello

 L’implementazione sarà basata su configurazioni di piattaforme evolute e non su programmazione, ma gli elementi tecnici di base saranno invariati

 Le fasi di test risultano metodologicamente identiche, spesso però non si hanno strumenti a supporto della metodologia

 Saranno necessari ambienti paralleli per garantire i percorsi di rilascio

 Sarà fondamentale mantenere traccia di tutte le modifiche nelle configurazioni, tracciando «chi» e «quando» le ha effettuate

 La documentazione, non essendo disponibile del «codice parlante», assume un ruolo ancora più importante che nei processi standard

 Tutte le metodologie per lo sviluppo di applicazioni software possono essere applicate

 RUP

 SCRUM

 XP

 Agile

(54)

SERVIZI GESTITI VS RESPONSABILITÀ PROPRIA

 La gestione di un fornitore diventa elemento imprescindibile, quindi parte stessa del modello

 E’ fondamentale conoscere i fondamenti della contrattualistica

 I concetti tipici del «Service Delivery» devono essere pienamente compresi

 Service Level Agreement (SLA)

 Key Performance Indicator (KPI)

 Key Performance Objective (KPO)

 Availability

 Penalties

 Service Operation processes

 Fondamentale una visione olistica dei processi di IT Service Management

(55)

IT SERVICE MANAGEMENT

(56)

IT SERVICE MANAGEMENT

 ITIL® (Information Technology Infrastructure Library) principles

 «ITIL is all about which processes need to be realized within the organization for management and operation of the IT infrastructure to promote optimal service provision to the customer of the services at justifiable costs»

(57)

IT SERVICE MANAGEMENT

Term Definition

Incident An unplanned interruption to an IT Service or a reduction in the Quality of an IT Service (e.g. application bug, unavailable service, HW error, etc.)

Service Request

A request from a User for information, or advice, or for a Standard Change or for Access to an IT Service. For example to reset a password, or to provide standard IT Services for a new User.

Workaround Reducing or eliminating the impact of an incident or problem for which a full resolution is not yet available – for example, by restarting a failed configuration item.

Problem

The root cause of one or more Incidents. The cause is not usually known at the time a Problem Record is created, and the Problem Management Process is responsible for further investigation.

Known Error A fault identified by the successful diagnosis of a Problem and for which a temporary workaround or a permanent solution has been identified.

Change

The addition, modification or removal of anything that could have an effect on IT Services. The Scope should include changes to all architectures, processes, tools, metrics and documentation, as well as changes to IT Services and other Configuration Items.

(58)

ITIL PROCESSES

Continual Service Improvement

Strategy Design Transition Operation

Demand Management Service Portfolio Financial Management

Service Catalogue Management Service Level Management Capacity Management Availability Management

Change Management Service Asset & Configuration Mgmt

Release & Deployment Knowledge Management

Event Management Incident Mgmt Request Fulfilment Problem Management Measurement

Reporting Improvement

Governance Processes Operational Processes

Business Relationship Management

(59)

SERVICE LEVEL MANAGEMENT

In Doxee:

 70+ KPI defined on processes

 100+ reports developed for KPI monitoring

(60)

GRAZIE

FACEBOOK.COM/DOXEEINC

@DOXEEINC

INFO@DOXEE.COM DOXEE.COM

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